Usa, donna uccisa dopo violenza domestica: video choc inchioda agente

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La 27enne, madre di due bambini, aveva chiamato il 911 chiedendo aiuto dopo un caso di violenza domestica. È stata uccisa lo scorso 4 dicembre dai colpi di pistola esplosi da un poliziotto, già coinvolto nel 2020 nella morte di un uomo di 61 anni

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Un video choc inchioda un agente della polizia di Los Angeles, Ty Shelton, per la morte di Niani Finlayson, la 27enne uccisa lo scorso 4 dicembre nella sua abitazione dopo aver chiamato il 911 per un incidente di violenza domestica. Nel filmato sono stati ripresi quattro colpi di arma da fuoco sparati in appena tre secondi. Il video è stato ripreso dalle body cam dei poliziotti che hanno risposto alla chiamata ed è stato diffuso solo ora, così come la chiamata al 911. L'agente che ha aperto il fuoco è stato rimosso mentre proseguono le indagini sul caso.

La telefonata per chiedere aiuto

Nella chiamata al 911 si sente la voce della giovane che grida: "Non vuole uscire da casa mia... Non mi lascia in pace... Ho bisogno della polizia qui, subito". La si sente urlare e dire ripetutamente a un uomo di lasciarla stare. L'avvocato della famiglia ha dichiarato che l'uomo era il suo ex fidanzato.

L'intervento della polizia

Il video mostra l'arrivo degli agenti nell'appartamento di Finlayson, da dove si sentono delle urla. Gli agenti cercano di entrare con la forza, poi la porta blu si apre. Finlayson è accanto alla figlia di 9 anni, che sembra dire ai poliziotti che l'ex fidanzato della madre l'aveva ferita, probabilmente "a pugni" o "spinta". La voce della bambina è stata distorta dalla polizia e quindi le sue parole non sono distinguibili. Finlayson sembra avere in mano un coltello da cucina e dire: "Sto per accoltellarlo". Un agente donna è stata la prima a entrare in casa. L'agente Shelton è entrato poco dopo e ha aperto il fuoco, sparando quattro colpi contro Finlayson. La giovane è morta sul colpo.

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Le proteste

L'uccisione della 27enne ha scatenato molte proteste. Gli attivisti per i diritti civili si sono scagliati contro la polizia, accusata di non aver cercato di calmare la tensione e di aver subito usato la forza contro una donna vittima di abusi che aveva chiesto aiuto. La scorsa settimana i parenti di Finlayson hanno presentato una richiesta di risarcimento contro la polizia e la contea di Los Angeles. Tra l'altro, non è la prima volta che Shelton si trova coinvolto un un caso del genere. L'11 giugno del 2020, infatti, l'agente ha risposto a una chiamata per violenza domestica e, al rifiuto dell'uomo di aprire la porta, secondo la ricostruzione della compagna di Thomas, gli avrebbe sparato al petto uccidendolo.

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