Il premier israeliano avverte: "Noi assestiamo duri colpi agli Hezbollah. Se loro estenderanno la guerra, subiranno colpi che nemmeno si immaginano. Lo stesso vale per l'Iran". Messaggio del mediatore del Qatar a Israele: Hamas sarebbe pronto a negoziare un accordo per il rilascio di 40-50 ostaggi in cambio di un cessate il fuoco di 20-30 giorni e del rilascio dei prigionieri. L'esercito israeliano ha fatto irruzione nel quartier generale militare della divisione di intelligence di Hamas a Khan Yunis
Idf, colpite cellule e infrastrutture terroristiche in tutta la Striscia di Gaza
L'aviazione e la marina israeliane hanno colpito nelle scorse ore cellule terroristiche e infrastrutture in tutta la Striscia di Gaza. Ad annunciarlo sono state le Forze di difesa israeliane, precisando che nella città di Gaza nel corso della giornata di ieri decine di terroristi "sono state eliminate" in diversi scontri, con l'assistenza dell'aviazione. Le truppe hanno anche distrutto due edifici utilizzati da Hamas a Beit Lahiya, nel nord di Gaza, confiscando grandi quantità di attrezzature militari, tra cui bombe, armi e apparecchiature per le comunicazioni.
Nel riferirne, 'Times of Israel' cita poi fonti palestinesi che denunciano intensi attacchi da parte di carri armati ed aerei a Khan Yunis durante la notte e di nuovi attacchi questa mattina. Raid aerei sono stati effettuati anche sul campo di Nuseirat, nel centro di Gaza, secondo medici e giornalisti palestinesi. Le forze israeliane hanno colpito Khan Younis in preparazione di un'ulteriore avanzata nella principale città meridionale, conquistata in parte all'inizio di dicembre.
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New York Times: "Israele non aveva un piano per rispondere all'attacco del 7 ottobre"
I militari israeliani non avevano un piano per rispondere ad un attacco su larga scala di Hamas. Questo il contenuto delle testimonianze di funzionari ed ufficiali interpellati dal New York Times per un'inchiesta giornalistica sul 7 ottobre pubblicata oggi dal giornale. "Le ragioni alla base della lenta risposta dell'esercito potrebbero richiedere mesi per essere comprese. Il governo ha promesso un'inchiesta. Ma un'inchiesta del New York Times ha rivelato che l'esercito israeliano era a corto di personale, fuori posizione e così mal organizzato che i soldati comunicavano in gruppi WhatsApp improvvisati", si legge sul quotidiano.
"Non c'era alcun piano di difesa per un attacco a sorpresa", ha detto al giornale Amir Avivi, ex vice capo della Divisione di Gaza. "L'esercito non si prepara a cose che ritiene impossibili", ha commentato l'ex consigliere per la sicurezza nazionale Yaakov Amidror.
Il rapporto dipinge il quadro di un esercito che per lunghe ore non è riuscito a comprendere la portata dell'attacco, rispondendo lentamente e in modo inefficiente, inviando squadre troppo piccole che erano mal equipaggiate per affrontare un attacco di massa. L'attacco di Hamas alla base della Divisione Gaza dell'IDF a Re'im viene inoltre evidenziato come chiave per il successo dell'assalto, perché ha portato alla paralisi dell'unità responsabile del coordinamento di tutte le attività militari nella regione. In mancanza di direttive o ordini chiari, molte unità hanno fatto ricorso all'utilizzo di app come WhatsApp e Telegram per raccogliere informazioni su obiettivi e persone bisognose di assistenza.
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Idf: "Feroci battaglie" a Gaza, decine i terroristi uccisi
Sono decine i terroristi di Hamas che le forze armate israeliane hanno ucciso nelle ultime ore nella Striscia di Gaza, dove continuano a svolgersi "feroci battaglie": lo riportano sul loro profilo Telegram le stesse IDF. Le forze aeree, coordinate dalle truppe a terra, "stanno colpendo le cellule terroristiche e le infrastrutture; la Marina israeliana sta supportando le truppe di terra con assistenza di fuoco dal mare". In particolare, si legge nel resoconto mattutino dell'esercito, "durante l'attività dell'IDF a Shejaiya, le truppe di terra hanno localizzato una cellula terroristica che operava nelle vicinanze delle forze armate e un terrorista armato di un RPG. Le truppe hanno diretto un aereo dell'IDF che ha colpito ed eliminato la cellula", mentre in un altro episodio a Gaza City i militari, "in coordinamento con gli aerei, hanno ucciso decine di terroristi. Nell'arco di tre ore, si sono verificati quattro episodi di identificazione di terroristi e l'IAF ha colpito oltre 15 terroristi armati. Inoltre, si sono svolti combattimenti in cui sono stati uccisi altri terroristi".
Al Jazeera: "Idf arresta 14 palestinesi in campo profughi di Jalazone, in Cisgiordania"
Le forze israeliane hanno arrestato 14 palestinesi nel campo profughi di Jalazone, a nord di Ramallah, in Cisgiordania, nel corso di un raid iniziato alle prime ore di oggi. A riferirne è Al Jazeera.
Appello Onu per l'aumento urgente degli aiuti a Gaza: "La popolazione traumatizzata ed esausta"
Il vice segretario generale delle Nazioni Unite per gli Affari umanitari, Martin Griffiths, lancia un appello per un aumento "urgente" degli aiuti destinati alla popolazione di Gaza a fronte di un nuovo "esodo di massa" verso il valico di Rafah, tra l'Egitto e il sud della Striscia.
Gli operatori umanitari dell'Onu stimano in circa 100mila il numero degli sfollati arrivati a Rafah negli ultimi giorni, e temono l'ulteriore peggioramento delle già "terribili condizioni nella zona". "Una popolazione traumatizzata ed esausta" viene "stipata all'interno di una porzione di terra sempre più piccola", ha denunciato Griffiths.
"Pensate che portare aiuti a Gaza sia facile? Ricredetevii", ha scritto venerdì il rappresentante delle Nazioni Unite in un post su X, in cui ha elencato gli ostacoli che devono affrontare gli operatori umanitari nella Striscia di Gaza.
Idf: "L'80% dei lanci lanciati ieri da Hezbollah contro Israele sono caduti all'interno del Libano"
Hamas: "Non vogliamo un'altra tregua temporanea"
Non ci sono stati colloqui relativi ad un accordo sugli ostaggi in cambio di un'altra tregua temporanea. A dichiararlo, parlando con Al Jazeera, è stato Osama Hamdan, esponente di Hamas in Libano, secondo il quale Hamas avrebbe informato i mediatori che la priorità del gruppo riguarda un cessate il fuoco permanente e che al momento non si parla di rilasciare ostaggi prima che i combattimenti cessino. Secondo Hamdan Israele avrebbe fatto trapelare false informazioni al fine di respingere le crescenti pressioni interne sul governo per un accordo sugli ostaggi. A riferirne è il Times of Israel.
Medioriente, Hamas: nessun rilascio di ostaggi finchè ci sono combattimenti
Un leader di Hamas Osama Hamda ha detto ad Al Jazeera che non si parla di un rilascio di ostaggi israeliani prima che i combattimenti a Gaza finiscano. Affermazioni che arrivano dopo che i media israeliani riportavano che i mediatori del Qatar avrebbero detto a Israele che Hamas "è d'accordo in linea di principio" a tornare al tavolo dei negoziati. Hamda ha affermato che l'eventuale rilascio degli ostaggi in cambio di un cessate il fuoco di un mese non è stato discusso. "Abbiamo informato chiaramente tutti i mediatori che la nostra priorità è fermare l'aggressione contro Gaza una volta per tutte", ha detto Hamda.
Gaza, Unrwa: insinuazioni Israele portano a disinformazione
"Negli ultimi giorni diverse dichiarazioni di funzionari israeliani hanno insinuato o ritenuto direttamente l'Unrwa responsabile delle lacune nella consegna degli aiuti nella Striscia di Gaza. Queste affermazioni sono state amplificate dai media israeliani e da altri media mainstream e social, creando un flusso di disinformazione infondata". Lo dichiara il capo dell'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei rifugiati palestinesi nel Vicino Oriente, Philippe Lazzarini. Ieri il portavoce del governo israeliano Eylon Levy ha infatti accusato l'Unrwa di aver coperto il presunto dirottamento degli aiuti a Gaza da parte di Hamas, descrivendo il meccanismo di aiuto delle Nazioni Unite come "tristemente infruttuoso". In un comunicato pubblicato sul sito web dell'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, Lazzarini afferma da parte sua che "con le severe restrizioni all'accesso umanitario da parte delle autorità israeliane l'operazione umanitaria deve affrontare numerose sfide" e invita i media "a verificare i loro resoconti e a effettuare controlli incrociati tra le informazioni, comprese le dichiarazioni dei funzionari governativi, prima di pubblicare informazioni".
Israele: Casa Bianca approva vendita "urgente" di munizioni
Il governo americano ha annunciato di aver approvato "con urgenza", cioe' senza passare per il vaglio del Congresso, la vendita a Israele di munizioni di artiglieria per un importo di 147,5 milioni di dollari. Si tratta di proiettili da 155 mm e di vario equipaggiamento militare prelevati dalle scorte dell'esercito degli Stati Uniti, secondo un comunicato stampa della US Defense Security Cooperazione Agency, un'agenzia federale responsabile in particolare delle vendite di materiale militare americano a nazioni straniere. Il segretario di Stato, Antony Blinken, è giunto alla conclusione "che esiste un'emergenza che richiede questa vendita immediata al governo israeliano", ha spiegato il comunicato stampa. Il 9 dicembre scorso Washington aveva inoltre dato il via libera alla vendita a Israele di quasi 14.000 proiettili per carri armati utilizzati nella guerra contro Hamas a Gaza.