Lo chef, 31 anni, "ha negato formalmente le accuse" mosse nei suoi confronti, denunciando a un'emittente radiofonica fatti "falsi e diffamatori" e sostenendo che sta preparando la sua difesa con i suoi avvocati. Anche la presunta vittima, sui social, ha smentito quanto riportato dalla stampa francese
Si chiama Aurelien Largeau lo chef stellato di un hotel di lusso a Biarritz, nel sud-ovest della Francia, licenziato dopo quello che è stato raccontato come "un incidente preoccupante". Lo ha riferito giovedì il gruppo proprietario della struttura, mentre la stampa locale ha parlato di "umiliante nonnismo" filmato nei confronti di un assistente di cucina. Intanto è stata aperta un'indagine preliminare per far luce sulla vicenda.
La difesa dello chef
Stando al quotidiano regionale “Sud Ouest”, il licenziamento di Largeau, 31 anni, è stato predisposto lo scorso 21 dicembre. Secondo quanto riportato, i fatti sarebbero avvenuti la mattina del 2 dicembre dentro la cucina dell'hotel. Qui, per diverse ore, il giovane aiutante dello chef sarebbe stato legato nudo a una sedia, davanti ai membri della brigata di cucina e alla presenza dello stesso Largeau. Lo chef "ha negato formalmente le accuse" mosse nei suoi confronti, denunciando a un'emittente radiofonica fatti "falsi e diffamatori" e sostenendo che sta preparando la sua difesa con i suoi avvocati. Era stato assunto nel 2020 per gestire il ristorante gourmet dell'Hôtel du Palais a cinque stelle, potendo vantare nel suo curriculum anche una stella nella Guida Michelin.
La presunta vittima smentisce
Dopo l'uscita della notizia, tra l'altro, anche la presunta vittima degli atti di nonnismo ha voluto smentire i fatti riportati dalla stampa transalpina. "Vorrei negare tutte le accuse mosse contro il mio ex chef Aurélien Largeau", ha scritto su Instagram l'assistente di cucina. "Violenza? Aggressione? Tutto questo è solo una bugia", ha proseguito riferendosi ad "un piccolo scherzo tra amici". Lo chef licenziato, dal canto suo, ha aggiunto su Instagram "che i fatti riportati non riflettono in alcun modo la realtà" e si è detto "devastato dagli attacchi" alla sua immagine e al suo onore. "Condanno qualsiasi forma di maltrattamento, nonnismo o umiliazione all'interno delle brigate e non mi assocerò mai a tali comportamenti", ha aggiunto.