Guerra Gaza. Israele: "Commando intensificano operazioni a Khan Yunis"

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Così il portavoce militare israeliano spiegando che "sono stati eliminati molti terroristi, sono stati localizzati e distrutti gli imbocchi dei tunnel ed effettuati decine di attacchi mirati". Almeno 20 persone sono rimaste uccise in un raid contro un edificio residenziale proprio a Khan Younis. Il presidente turco Erdogan contestando gli attacchi di Israele contro la Striscia di Gaza: "Netanyahu si comporta come Hitler". Telefonata Netanyahu-Macron: focus su Gaza, Libano e Mar Rosso

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Medioriente, Guterres: "136 colleghi Onu uccisi, qualcosa di mai visto prima"

Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha reso omaggio ai 136 lavoratori delle Nazioni Unite uccisi a Gaza negli ultimi 75 giorni, definendo il massacro "qualcosa che non abbiamo mai visto nella storia delle Nazioni Unite". In una dichiarazione ieri su X, Guterres ha affermato che la maggior parte dei lavoratori delle Nazioni Unite a Gaza sono stati "costretti a lasciare le proprie case. Rendo omaggio a loro e alle migliaia di operatori umanitari che rischiano la vita mentre sostengono i civili a Gaza”. La dichiarazione del Segretario generale giunge all'indomani dell'annuncio dell'amministratore del Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (Undp), Achim Steiner, della morte del lavoratore interinale Issam Al Mughrabi insieme a sua moglie e cinque figli, colpiti ieri da un attacco aereo israeliano nella città di Gaza.

Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha affermato che il modo in cui Israele sta conducendo la guerra a Gaza ha creato “enormi ostacoli” alla consegna di aiuti umanitari nel territorio devastato dove le persone stanno affrontando una carestia. In un breve post sui social media nelle ore successive alla risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che chiede un aumento dei flussi di aiuti umanitari a Gaza, Guterres ha affermato che l’esercito israeliano rappresenta l’ostacolo al raggiungimento di tale richiesta.


Il Papa: "La guerra è un male, preghiamo per chi soffre"

"Per favore, non dimentichiamo di pregare per quanti soffrono le conseguenze terribili della violenza e della guerra, specialmente preghiamo per la martoriata Ucraina e per le popolazioni di Palestina e Israele. La guerra è un male, preghiamo per la fine delle guerre". Lo ha detto il Papa al termine dell'udienza generale. 

Papa Francesco

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Guerra Israele, Iran scrive all'Onu: "Rispondere al regime sionista"

L'ambasciatore del Paese all'Onu ha anche chiesto al Consiglio di Sicurezza di "condannare le attività maligne del regime di Israele e i suoi atti di aggressione e terrorismo nella regione che rappresentano una seria minaccia alla pace globale e alla sicurezza". LEGGI L'ARTICOLO

Guerra Hamas-Israele, Netanyahu: ecco i tre “requisiti preliminari per la pace a Gaza”

Il premier israeliano ha parlato dei tre requisiti in un commento pubblicato sul Wall Street Journal. “Una volta che Hamas sarà distrutto, Gaza sarà smilitarizzata e la società palestinese inizierà un processo di deradicalizzazione, Gaza potrà essere ricostruita e le prospettive di una pace più ampia in Medi Oriente diventeranno realtà”, ha scritto. Nessun riferimento agli ostaggi. L'INTERVISTA

Israele, sirene d'allarme al confine con il Libano

Le sirene di allarme anti razzi stanno risuonando a Rosh HaNikrà, al confine di Israele con il libano. Lo ha fatto sapere l'esercito. 

Wafa: "6 palestinesi uccisi da drone Israele a Tulkarem"

L'agenzia palestinese Wafa - che cita fonti mediche - ha riferito che 6 palestinesi sono "stati uccisi questa mattina da un drone israeliano che ha bombardato" il campo profughi di Nour Shams, a est di Tulkarem in Cisgiordania. Tra i morti - secondo la stessa fonte - c'e' anche un giovane di 17 anni; inoltre sono segnalati diversi feriti. L'esercito israeliano non ha ancora commentato la vicenda. 

Israele: "Centinaia di chilometri di tunnel costruiti a Gaza con tonnellate e tonnellate di cemento e milioni di dollari, tutti investiti nel terrorismo invece di investire risorse in un futuro migliore per i palestinesi innocenti"

Iran all'Onu: "Abbiamo il diritto di rispondere ad Israele"

"Ai sensi del diritto internazionale e dello Statuto delle Nazioni Unite, nel momento opportuno che sarà ritenuto necessario, l'Iran si riserva il diritto legittimo di rispondere con decisione" a Israele per l'uccisione del generale delle Guardie della Rivoluzione Seyyed Razi Mousavi, in Siria. Lo ha affermato in una lettera al Segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, l'ambasciatore di Teheran presso le Nazioni Unite, Saeed Iravani, definendo "un atto terroristico" l'operazione che ha portato alla morte di Mousavi, "a causa di tre missili sparati dalle posizioni del regime israeliano sulle Alture del Golan occupate". L'ambasciatore dell'Iran all'Onu, ha anche chiesto al Consiglio di Sicurezza di "condannare le attività maligne del regime di Israele e i suoi atti di aggressione e terrorismo nella regione che rappresentano una seria minaccia alla pace globale e alla sicurezza", riferisce l'agenzia Irna.

Libano: "Raid israeliano su Bint Jbeil, 3 morti"

Almeno tre persone sono morte nella notte in un bombardamento attribuito a Israele che ha colpito un'abitazione a Bint Jbeil, nel sud del Libano. Le vittime sono una coppia e il fratello dei due. Un'altra persona è rimasta ferita, come riporta il giornale L'Orient Le Jour, secondo cui si tratta della prima operazione israeliana a Bint Jbeil dallo scorso 8 ottobre quando sono iniziate le tensioni tra Israele e gli Hezbollah libanesi nel contesto delle ostilità tra Israele e Hamas.

Il "dopoguerra a Gaza" nel colloquio tra Sullivan e il consigliere di Netanyahu

Ci sono state anche la "transizione a una fase diversa della guerra per concentrare il focus sugli obiettivi di alto valore di Hamas" e la "pianificazione" del dopoguerra a Gaza, "compresi governance, sicurezza e un orizzonte politico per i palestinesi", al centro del colloquio a Washington tra il ministro israeliano per gli Affari strategici, Ron Dermer, e il consigliere per la Sicurezza nazionale, Jake Sullivan. Lo ha detto al Times of Israel un portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale.

Dermer, uno dei più stretti consiglieri di Netanyahu, e Sullivan hanno parlato anche della situazione umanitaria a Gaza, dell'impegno per riportare a casa gli ostaggi trattenuti nella Striscia dall'attacco del 7 ottobre in Israele.

Netanyahu: "Hamas va eliminata, Gaza deve essere smilitarizzata e deradicalizzata"

"Hamas deve essere eliminata, Gaza smilitarizzata, la società palestinese deradicalizzata. Sono questi i tre presupposti per la pace tra Israele e i suoi vicini palestinesi a Gaza". E' quanto afferma il premier israeliano Benjamin Netanyahu, in un intervento pubblicato su La Stampa, convinto che "Hamas, importante emissario dell'Iran, deve essere eliminata" e che "Israele sta combattendo la grande battaglia del mondo civilizzato contro la barbarie". "Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Germania e molti altri Paesi appoggiano l'intenzione di Israele di eliminare il gruppo terroristico - sostiene - Per raggiungere questo risultato, è indispensabile che le sue capacità militari siano annientate e il suo dominio politico su Gaza finisca. I capi di Hamas hanno promesso che il massacro del 7 ottobre si ripeterà 'ancora e ancora'. Per questo motivo, l'eliminazione di Hamas è l'unica risposta proporzionata atta a impedire il ripetersi di simili tremende atrocità".

"Per distruggere Hamas, Israele continuerà ad agire nell'assoluto rispetto della legge internazionale. Si tratta di qualcosa di particolarmente complicato perché usare i civili palestinesi come scudi umani è parte integrante della strategia del gruppo - afferma - Israele fa del suo meglio per ridurre al minimo le perdite tra i civili". Al contrario, "Hamas fa tutto il possibile per tenere i palestinesi in situazione di pericolo, spesso sotto la minaccia delle armi".

Per Netanyahu, "Israele deve garantire che il territorio di Gaza non sia mai più utilizzato come base di partenza per attaccarci" e "questo impone di istituire una zona temporanea di sicurezza lungo il perimetro di Gaza e di mettere in atto un meccanismo di controllo al confine tra Gaza ed Egitto". 

Medioriente, pesanti bombardamenti nel sud di Gaza. VIDEO

Netanyahu: "L'eliminazione di Hamas unica risposta proporzionata"

"Hamas deve essere eliminata, Gaza deve essere smilitarizzata, la società palestinese deve essere deradicalizzata. Sono questi i tre presupposti per la pace tra Israele e i suoi vicini palestinesi a Gaza".  Lo spiega il premier israeliano Benjamin Netanyahu in un intervento pubblicato sul quotidiano La Stampa. "Hamas, importante emissario dell'Iran, deve essere eliminata. Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Germania e molti altri Paesi appoggiano l'intenzione di Israele di eliminare il gruppo terroristico - prosegue -. Per raggiungere questo risultato, è indispensabile che le sue capacità militari siano annientate e il suo dominio politico su Gaza finisca. I capi di Hamas hanno promesso che il massacro del 7 ottobre si ripeterà 'ancora e ancora'. Per questo motivo, l'eliminazione di Hamas è l'unica risposta proporzionata atta a impedire il ripetersi di simili tremende atrocità". Il premier israeliano sottolinea nel suo intervento come la strategia di Hamas sia quella di usare i civili come scudi umani. "Israele fa del suo meglio per ridurre al minimo le perdite tra i civili con lanci di volantini, messaggi di testo e ogni altro mezzo utile ad avvisare gli abitanti di Gaza di allontanarsi e mettersi al sicuro - spiega -. Al contrario, Hamas fa tutto il possibile per tenere i palestinesi in situazione di pericolo, spesso sotto la minaccia delle armi". Gaza inoltre "deve essere smilitarizzata". Questo impone "di istituire una zona temporanea di sicurezza lungo il perimetro di Gaza e di mettere in atto un meccanismo di controllo al confine tra Gaza ed Egitto che soddisfi le esigenze della sicurezza di Israele e impedisca il contrabbando di armi all'interno di questo territorio". La terza condizione per arrivare ad una pace è quella di deradicalizzare Gaza. "La società civile palestinese deve essere trasformata, cosicché la popolazione sia favorevole a combattere il terrorismo, invece che a finanziarlo", continua.   "Quando Hamas sarà eliminata, quando Gaza sarà demilitarizzata e quando la società civile palestinese inizierà il processo di deradicalizzazione, si potrà ricostruire Gaza e le prospettive di pace in Medio Oriente diventeranno realtà", conclude. 

Netanyahu

Media, delegazione palestinese attesa al Cairo per colloqui su dopoguerra a Gaza

Una delegazione di funzionari dell'Autorità palestinese dovrebbe recarsi nei prossimi giorni al Cairo per colloqui con gli interlocutori egiziani del futuro della Striscia di Gaza. Lo scrive il Times of Israel che rilancia un articolo di Haaretz in cui si cita un funzionario palestinese di alto livello secondo il quale il 'canale' tra Egitto e Autorità palestinese si è aperto dopo che Il Cairo ha proposto un piano in tre fasi per la fine della guerra (la seconda fase includerebbe un "dialogo nazionale palestinese" sponsorizzato dall'Egitto).

E, stando ai rapporti di stampa, il capo dell'intelligence dell'Autorità palestinese, Majed Faraj, sarebbe già partito per Il Cairo per parlare di modifiche alla proposta egiziana. In queste settimane Egitto e Qatar hanno fatto da mediatori tra Israele e Hamas.

Netanyahu: "Diciamo ai terroristi di Hamas: vi vediamo e vi raggiungeremo"

Cisgiordania: "6 morti in raid israeliano su campo profughi"

Almeno sei palestinesi sono morti in un attacco con un drone che ha colpito il campo profughi di Nur Shams, a est di Tulkarem, in Cisgiordania. E' quanto riferisce l'agenzia palestinese Wafa, secondo cui tra le vittime dell'operazione israeliana c'è un 17enne. Le altre vittime hanno tra i 19 e i 29 anni. Un 24enne è rimasto gravemente ferito. 

Israele: "Altri 3 soldati morti a Gaza, 164 da inizio operazione di terra"

Le forze israeliane (Idf) hanno confermato la morte di altri tre soldati nei combattimenti nel nord di Gaza. Si tratta di un tenente e di due militari con il grado di sergente maggiore, tutti di un battaglione della Brigata Givati. Secondo il bollettino ufficiale sono 164 i caduti tra le Idf dall'inizio dell'operazione di terra nella Striscia di Gaza.

Hamas: "Israele ha rubato organi 80 cadaveri palestinesi"

L'Ufficio stampa governativo di Gaza gestito da Hamas ha accusato Israele di aver rubato organi da 80 corpi di palestinesi restituiti ieri al valico di frontiera di Kerem Shalom. Secondo il movimento islamista Israele "ha rubato la dignità di 80 martiri" riconsegnandoli "mutilati", si legge in un comunicato citato dai media arabi. "L'esame dei corpi indica chiaramente che l'occupazione israeliana ha rubato loro organi vitali", afferma la nota di Hamas sostenendo che non è la prima volta che Israele "mutila" corpi di palestinesi e chiedendo un'indagine internazionale indipendente sull'accaduto. I media israeliani riportano che i cadaveri di 80 palestinesi uccisi a Gaza sono stati restituiti e sepolti in una fossa comune a Rafah, dopo che erano essere stati prelevati dagli obitori e dalle tombe e portati in Israele per verificare che tra di loro non ci fossero ostaggi.

Financial Times, "Ue lavora a piano B da 20 miliardi aiuti per Kiev"

L'Ue sta elaborando un piano di riserva da 20 miliardi di euro di aiuti per l'Ucraina aggirando le obiezioni dell'Ungheria di Viktor Orban, riferisce il Financial Times citando sue fonti. In occasione dell'ultime vertice di dicembre i leader europei non sono riusciti infatti a trovare un accordo su un pacchetto da 50 miliardi per Kiev a causa del veto del premier ungherese. Secondo il quotidiano britannico, in un prossimo vertice in programma il primo febbraio gli stati membri forniranno garanzie al bilancio Ue consentendo alla Commissione europea di prendere in prestito fino a 20 miliardi di euro per l'Ucraina l'anno prossimo. Il Financial Times specifica che questa opzione non richiederebbe garanzie da parte di tutti i 27, consentendo così di aggirare un possibile nuovo veto di Budapest. 

Sullivan riceve Dermer: "Passare a 'fase differente' guerra"

Il consigliere per la Sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, e il ministro degli Affari strategici israeliani Ron Dermer hanno discusso del passaggio di Israele a "una fase diversa" della sua guerra contro Hamas nella Striscia di Gaza. Lo rende noto un funzionario dell'esecutivo Usa, in condizione di anonimato. Sullivan ha parlato con l'esponente israeliano vicino al primo ministro Benjamin Netanyahu "della transizione verso una nuova fase della guerra per concentrarsi su obiettivi importanti di Hamas", secondo la fonte ufficiale americana. Durante l'incontro si è discusso anche di "passi pratici per migliorare la situazione umanitaria e ridurre al minimo il danno arrecato ai civili" a Gaza, e di "sforzi" per promuovere il rilascio degli ostaggi ancora nelle mani del movimento islamico palestinese.

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