Nel suo primo messaggio pubblico dopo i massacri del 7 ottobre, il leader di Hamas a Gaza Yahya Sinwar ha affermato che Hamas non si sottometterà mai alle "condizioni dell'occupazione di Israele". Attacco israeliano in Siria, ucciso Razi Mousavi, supervisore delle operazioni militari iraniane a damasco. Colpite diverse case del campo profughi di Al-Maghazi, nel centro della Striscia. Papa Francesco: "Lo sguardo è rivolto a Betlemme, con coraggio dire no alla guerra"
Zaki, prego che i cristiani di Gaza sopravvivano al genocidio
"Non saremo in grado di festeggiare quest'anno sapendo che i cristiani di Gaza hanno le chiese distrutte e hanno perso i loro cari dopo una serie di attacchi contro chiese con persone innocenti che si rifugiano all'interno di quelle chiese. Continueremo a chiedere un cessate il fuoco, la fine del sangue e la fine della carestia a causa della carenza di cibo. Ricordiamoli oggi e preghiamo che sopravvivano a questa campagna genocida e lavoriamo attivamente per porvi fine il prima possibile". Così Patrick Zaki, l'attivista egiziano, in un messaggio su Facebook. "Gesù fuggì con sua madre Maria per trovare riparo per la sopravvivenza. Oggi, migliaia di bambini palestinesi vengono sfollati con le loro madri per sfuggire alle incursioni dell'esercito israeliano sulla loro testa. Cristo ha vissuto la sua vita sulla Terra predicando la pace e la giustizia, ma né i figli della Palestina né le loro madri ne hanno visto nulla. Circa 15.000 bambini e donne sono stati uccisi", ha aggiunto Zaki, che è cristiano copto.
Netanyahu incontra truppe a Gaza, sarà battaglia lunga
"Non ci fermiamo, continuiamo a combattere e intensificheremo i combattimenti nei prossimi giorni. Sarà una battaglia lunga e non è vicina alla fine. Abbiamo bisogno di pazienza, unità e di attenerci alla nostra missione". Si è espresso così il premier israeliano Benjamin Netanyahu - riporta il Times of Israel - dopo essere entrato nell'enclave palestinese per una rara visita in zona di guerra. Il premier è intervenuto durante una riunione del Likud, riferendo di aver incontrato una brigata di riservisti a Gaza. "Tutti mi hanno chiesto solo una cosa: di non fermarci e continuare fino alla fine (di Hamas)", ha affermato.
Hamas e Jihad respingono piano Egitto su cessate il fuoco
Hamas e la Jihad Islamica hanno respinto la proposta egiziana di sostituire il loro governo a Gaza in cambio di un cessate il fuoco permanente. Lo scrive Haaretz sulla base di informazioni giunte oggi dall'Egitto. Il piano egiziano, sostenuto dal Qatar, prevede un nuovo scambio di prigionieri, seguito da un cessate il fuoco permanente e dalla futura costituzione a Gaza di un governo di tecnocrati. Dalla Striscia anche il sito di informazione 'Gaza Report' scrive di aver appreso che Hamas e la Jihad islamica ''hanno respinto ufficialmente'' il piano egiziano.
Mo: ministro Esteri Israele contro Onu, 'niente visto a due funzionari'
Il ministro degli Esteri israeliano, Eli Cohen, afferma in un messaggio su X di aver dato istruzioni affinché non venga concessa la proroga del visto a un dipendente Onu e affinché venga respinta la richiesta di visto di un altro, con nuove accuse alle Nazioni Unite per il "comportamento" dopo l'attacco del 7 ottobre in Israele. "Non resteremo più in silenzio di fronte all'ipocrisia dell'Onu - scrive Cohen in un post - Ho dato disposizioni al ministero degli Esteri di non prorogare il visto di un dipendente dell'organizzazione in Israele e di negare il visto a un altro dipendente".
"Il comportamento delle Nazioni Unite dal 7 ottobre è una vergogna per l'organizzazione e per la comunità internazionale - aggiunge - Questa disgrazia è iniziata con il segretario generale che ha legittimato crimini di guerra e crimini contro l'umanità, è proseguita con il Commissario per i diritti umani che pubblica calunnie infondate e con Un Women, un'organizzazione che per mesi ha ignorato gli atti di violenza commessi contro le donne israeliane. Smetteremo di lavorare con coloro che collaborano con la propaganda dell'organizzazione terroristica di Hamas".
Israele nega visto a due funzionari Onu
Il ministro degli Esteri israeliano, Eli Cohen, ha annunciato di aver negato il visto e non voler prolungare un altro a due funzionari dell'Onu in Israele. Lo annuncia lo stesso ministro su X affermando di non voler più "lavorare con chi coopera con la propaganda di Hamas".
Mo: leader Hamas a Gaza, 'è battaglia senza precedenti'
Il leader di Hamas a Gaza, Yahya Sinwar, afferma che i combattenti del gruppo hanno inflitto pesanti perdite alle forze israeliane. In un messaggio al capo dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, e agli altri componenti, Sinwar parla di una "battaglia feroce, violenta e senza precedenti" delle Brigate al-Qassam, il braccio armato di Hamas, contro le forze israeliane. Secondo il leader del gruppo, le Brigate al-Qassam hanno attaccato almeno 5.000 soldati israeliani, uccidendone un terzo. Numeri in contrasto con il bollettino ufficiale delle forze israeliane (Idf) che conferma che sono 156 i caduti dall'inizio, a fine ottobre, delle operazioni di terra nella Striscia di Gaza. Sinwar parla anche di 750 mezzi militari israeliani completamente o parzialmente distrutti.
Von der Leyen, 'mondo scosso da conflitti, rendiamo Unione più forte e sicura'
"E' stato un altro anno importante. In un mondo scosso da conflitti, continuiamo a rendere più forte e più sicura la nostra Unione per tutti gli europei. E per il momento riflettiamo, ricarichiamoci e godiamoci il tempo con i nostri cari. Buon Natale". Scrive così su X la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen.
Israele nega visto a due funzionari Onu
Il ministero degli Esteri israeliano ha ricevuto istruzioni di negare l'estensione del visto per un dipendente dell'ONU in Israele e di respingere la richiesta di visto di un altro funzionario delle Nazioni Unite. Lo scrive il ministro degli Esteri di Tel Aviv in un post su X. "Dopo il comportamento imperdonabile e vergognoso di 'Un Women' (l'agenzia delle Nazioni Unite per l'uguaglianza di genere e l'emancipazione delle donne n.d.r.) nel voltare le spalle agli orribili crimini di Hamas, il ministro israeliano Eli Cohen ha
dato istruzioni al ministero degli Esteri di non estendere il visto a un alto funzionario delle Nazioni Unite e di rifiutare l'ingresso a un altro dipendente", si legge nel post.
Militari israeliani, 'ucciso un comandante di Hamas a Khan Yunis'
Le forze israeliane (Idf) hanno confermato l'uccisione di un "comandante" di Hamas nella zona di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. Lo riportano i media israeliani riferendo di un'operazione che risale a ieri, senza fornire dettagli sull'identità della persona uccisa.
Natale, Papa Francesco: lo sguardo è rivolto a Betlemme, con coraggio dire no alla guerra
"Nella Scrittura, al Principe della pace si oppone 'il principe di questo mondo' che, seminando morte, agisce contro il Signore, 'amante della vita'. Lo vediamo in azione a Betlemme quando, dopo la nascita del Salvatore, avviene la strage degli innocenti" così il pontefice nel Messaggio natalizio 'Urbi et Orbi' LE PAROLE DEL PAPA
Il Papa, liberare gli ostaggi, basta guerra in Terra Santa
Il giorno della pace "si avvicini in Israele e Palestina, dove la guerra scuote la vita di quelle popolazioni. Le abbraccio tutte, in particolare le comunità cristiane di Gaza, la parrocchia di Gaza, e dell'intera Terra Santa" ha detto il Papa nel messaggio Urbi et Orbi. "Porto nel cuore il dolore per le vittime dell'esecrabile attacco del 7 ottobre scorso e rinnovo un pressante appello per la liberazione di quanti sono ancora tenuti in ostaggio - ha aggiunto -. Supplico che cessino le operazioni militari, con il loro spaventoso seguito di vittime civili innocenti, e che si ponga rimedio alla disperata situazione umanitaria aprendo all'arrivo degli aiuti".
Papa, ‘appello per liberazione ostaggi, supplico che cessino operazioni militari’
Per il messaggio di Natale il Papa rivolge un pensiero a ‘’Israele e Palestina, dove la guerra scuote la vita di quelle popolazioni. Le abbraccio tutte, in particolare le comunità cristiane di Gaza e dell’intera Terra Santa. Porto nel cuore il dolore per le vittime dell’esecrabile attacco del 7 ottobre scorso e rinnovo un pressante appello per la liberazione di quanti sono ancora tenuti in ostaggio – ha detto il Pontefice in piazza San Pietro - Supplico che cessino le operazioni militari, con il loro spaventoso seguito di vittime civili innocenti, e che si ponga rimedio alla disperata situazione umanitaria aprendo all’arrivo degli aiuti. Non si continui ad alimentare violenza e odio, ma si avvii a soluzione la questione palestinese, attraverso un dialogo sincero e perseverante tra le parti, sostenuto da una forte volontà politica e dall’appoggio della comunità internazionale’’.
Si scava tra le macerie in campo profughi Maghazi
Si scava anche a mani nude tra le macerie nel campo profughi di Maghazi, che secondo Hamas è stato colpito ieri da un raid israeliano che ha causato almeno 70 morti. "Ci sono ancora feriti e cadaveri sotto le macerie", ha detto un portavoce dell'ospedale Al-Aqsa ad al Jazeera. Le immagini mostrano interi edifici sventrati e decine di cadaveri recuperati chiusi nei sacchi di plastica.
Israele, morti altri due soldati morti a Gaza, 156 da inizio operazione di terra
Le forze israeliane (Idf) hanno confermato stamani la morte di altri due soldati nella Striscia di Gaza. Si tratta di un sergente maggiore della riserva e di un sergente morti ieri nei combattimenti nel nord dell'enclave palestinese. Secondo il bollettino ufficiale sono 156 i caduti tra i militari israeliani dall'inizio, a fine ottobre, delle operazioni di terra nella Striscia.
Iran a Usa, 'accuse infondate su attacco a petroliera'
L'Iran nega ogni responsabilità sul caso della petroliera Chem Pluto, battente bandiera liberiana. Il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran ha bollato come "infondate" le "accuse americane" dopo che il Pentagono ha fatto sapere che la petroliera "è stata colpita" nel fine settimana a "200 miglia dalla costa dell'India" da un attacco con un "drone lanciato dall'Iran".
"Gli Stati Uniti non sono nella posizione di lanciare accuse contro altre parti - ha detto il portavoce Nasser Kanaani, in dichiarazioni riportate stamani dall'agenzia iraniana Tasnim - Respingiamo queste accuse".
Iran, Iraq e Afghanistan, 'difendere la Palestina'
"Difendere la Palestina e fermare le atrocità israeliane a Gaza": è quanto è emerso nel corso degli incontri a Teheran tra i responsabili Iran, Iraq e Afghanistan. Nella capitale iraniana si è svolta una conferenza internazionale sulla Palestina. Il viceministro degli Esteri, Mohammed Hussein Mohammed Bahr Al Uloom, incontrando il capo della diplomazia iraniana, Hossein Amirabdollahian, ha sottolineato la necessità di rafforzare l'unità del mondo islamico. Il responsabile dei Talebani, Amir Khan Muttaqi, ha evidenziato il bisogno di continuare a sostenere la resistenza dei palestinesi "fino alla vittoria finale".
Israele alza lo stato di allerta al confine con il Libano
L'esercito israeliano ha ulteriormente elevato oggi lo stato di allerta al confine con il Libano e ha chiuso al traffico ampie porzioni della Alta Galilea. Posti di blocco sono stati istituiti in una decina di importanti incroci stradali fra cui quelli di Sasa, Baram, Banyas e Naftali. Le principali città dell'Alta Galilea, Kiryat Shomona e Metulla, sono completamente deserte. Molti edifici sono stati danneggiati dal fuoco proveniente dal Libano. Dall'inizio della guerra 80 mila israeliani residenti in prossimita' del confine col Libano sono stati costretti a sfollare. I loro rappresentanti ribadiscono che non torneranno in quelle località fino a quando gli Hezbollah non saranno allontanati dall'area di confine.
Iran a papa Francesco, 'fermare il massacro a Gaza'
Il presidente iraniano Ebrahim Raisi ha fatto appello a "fermare il massacro a Gaza" in un messaggio a papa Francesco in occasione del Natale. "A causa della mancanza di una azione decisa da parte delle organizzazioni internazionali, abbiamo assistito alla morte di oltre 17mila persone. Spero che ci sarà presto un'iniziativa internazionale per fermare l'uccisione di civili innocenti a Gaza", ha scritto il presidente iraniano nel messaggio al Pontefice.
Egitto propone tregua, si riunisce gabinetto guerra Israele
Una tregua da sette a dieci giorni del conflitto e il rilascio di tutti i civili in mano ad Hamas in cambio della liberazione di prigionieri palestinesi. Questi, secondo quanto riferito da diversi media, alcuini dei termini della proposta messa sul tavolo dall'Egitto per una tregua nella guerra di Gaza. Altri elementi dell'accordo prevederebbero il rilascio di tutte le donne soldato in cambio di prigionieri palestinesi e un cessate il fuoco di sette giorni, cui
seguirebbe un mese di negoziati per discutere il rilascio di tutto il personale militare detenuto da Hamas in cambio di molti più prigionieri e del ritiro di Israele ai confini di Gaza. In giornata è prevista una riunione del gabinetto di guerra israeliano che discuterà della proposta del Cairo.
Cremlino, Putin programma visite all'estero nel 2024
Il presidente russo Vladimir Putin sta programmando visite all'estero il prossimo anno, ma non all'inizio dell'anno, 'ora la cosa principale e' l'agenda interna'. Lo ha detto a RIA Novosti il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. "Non proprio all'inizio dell'anno. Ora, ovviamente, la cosa principale è l'agenda interna", ha detto Peskov a RIA Novosti in risposta ad una domanda sulle previste visite all'estero del leader russo.