Guerra Israele-Hamas, Netanyahu a Biden: "La guerra continuerà"
Colloquio tra il presidente Usa e il premier israeliano. Idf: ucciso responsabile fornitura armi di Hamas. Wall Street Journal: Joe Biden convinse Israele a non lanciare un attacco preventivo contro le forze di Hezbollah in Libano lo scorso 11 ottobre. Ufficio Netanyahu replica: "Falso volessimo attaccare il Libano". Hamas ha fatto sapere di aver perso i contatti con un gruppo che teneva 5 ostaggi a Gaza
Gaza, 'almeno 18 morti in raid israeliani'
Almeno 18 persone sarebbero morte in raid israeliani sulla parte centrale di Gaza. Lo riporta la Cnn che cita fonti mediche. I corpi senza vita delle vittime sono stati portati all'Ospedale dei martiri di Al Aqsa, secondo quanto riferito dal portavoce della struttura, Khalil Al Daqran. Stando alle denunce di Daqran alla Cnn, si tratta di vittime di bombardamenti israeliani che hanno colpito le aree di Deir al-Balah e del campo profughi di Al Nusairat.
L'agenzia palestinese Wafa ha denunciato il bombardamento da parte di caccia israeliani di un'abitazione lungo la Al-Eshrin Street, a est del campo, con un bilancio di almeno 18 morti e decine di feriti.
Sirene di allarme anti razzi a nord e a sud di Israele
Le sirene di allarme anti razzi stanno risuonando a sud e a nord di Israele. Lo ha fatto sapere il portavoce militare aggiungendo che in particolare a nord sono scattate a Kiryat Shmona e a Manara.
Mo: salgono a 99 i giornalisti uccisi da inizio guerra a Gaza
E' salito a 99 il numero dei giornalisti uccisi nella Striscia di Gaza dall'inizio della guerra. Lo ha annunciato l'ufficio stampa del governo di Hamas sul suo canale Telegram, precisando che l'ultimo giornalista che ha perso la vita si chiamava Muhammad Khalifa ed è morto in un bombardamento israeliano che ha preso di mira l'abitazione della sua famiglia nel campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia.
Guterres, in 75 giorni a Gaza uccisi 136 addetti dell'Onu
In 75 giorni di guerra a Gaza sono rimasti uccisi 136 addetti delle Nazioni Unite, una cosa "mai vista" nella storia dell'Onu, secondo quanto dichiarato dal segretario generale, Antonio Guterres, sul suo account su X, che chiama le vittime "nostri colleghi". "Molti del nostro personale sono stati costretti ad abbandonare le loro case. Rendo omaggio a loro e alle migliaia di operatori umanitari che rischiano la vita nell'aiutare i civili a Gaza", scrive ancora Guterres sul suo tweet.
Fonti mediche di Gaza, '20 morti in raid su Deir al-Balah'
Fonti mediche nella Striscia di Gaza riferiscono che almeno 20 persone sono rimaste uccise in un attacco compiuto stanotte nel campo di Nuseirat e a Deir al-Balah, nel centro della Striscia di Gaza. Lo riporta Haaretz, secondo cui i media nella dell'enclave hanno riferito questa mattina di attacchi da parte dell'Idf in diverse località lungo la Striscia, da Jabaliya nel Nord a Rafah nel Sud. A Jabalya sono stati segnalati scontri a fuoco e pesanti bombardamenti nei quartieri orientali e in diverse località, e Hamas e la Jihad islamica hanno annunciato che i loro uomini stavano conducendo scontri a fuoco con l'esercito israeliano.
Autorità Gaza, '76 membri di una famiglia uccisi in raid'
Un attacco aereo israeliano ha ucciso 76 membri di una famiglia allargata a Gaza City, secondo quanto riporta l'Associated Press sul proprio sito web citando funzionari dei soccorsi dell'enclave, che oggi hanno riportato il bilancio del raid avvenuto ieri contro un edificio della città. L'attacco "è stato tra i più sanguinosi della guerra tra Israele e Hamas", ha detto Mahmoud Bassal, portavoce del dipartimento della Protezione Civile di Gaza, fornendo un elenco parziale dei nomi e sottolineando che tra i morti ci sono donne e bambini e Issam al-Mughrabi, impiegato del Programma di sviluppo Onu, sua moglie e i loro cinque figli.
Iran, 'risoluzione Consiglio Sicurezza è insufficiente'
E' "insufficiente" la risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite approvata ieri e che chiede un incremento degli aiuti per la popolazione di Gaza e "pause umanitarie", ma senza citare esplicitamente un cessate il fuoco. Lo ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanani, in una nota citata dall'agenzia Fars.
"È estremamente deplorevole che, quasi 80 giorni dopo l'inizio degli attacchi israeliani su Gaza, il governo degli Stati Uniti blocchi ancora l'approvazione di una risoluzione vincolante presso il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per fermare la guerra e porre fine ai crimini di guerra e al genocidio del regime sionista nella Striscia sotto assedio", ha affermato Kanani. Il portavoce ha aggiunto che l'invio di aiuti all'enclave è praticamente "impossibile" a causa dei bombardamenti israeliani in corso su Gaza.
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Gaza, colloquio telefonico tra presidenti Iran ed Egitto
Colloquio telefonico tra i presidenti di Iran ed Egitto. La situazione nella Striscia di Gaza è stata al centro della conversazione tra Ebrahim Raisi e Abdel Fattah al-Sisi, appena confermato per un terzo mandato al potere. "Nella prima conversazione telefonica (tra i leader dei due Paesi, con gli attriti che possono essere fatti risalire alla Rivoluzione Islamica del 1979), Raisi si è congratulato con al-Sisi per il nuovo mandato", ha scritto in un post su X il vice capo di gabinetto dell'ufficio di Raisi, Mohammad Jamshidi. "Hanno parlato degli sviluppi a a Gaza dell'importanza dell'unità islamica - ha aggiunto - I due presidenti hanno concordato passi tangibili per una soluzione definitiva delle questioni tra i due Paesi".
Idf e Shin Bet: '200 terroristi di Hamas arrestati la scorsa settimana'
Oltre 200 terroristi di Hamas sono stati arrestati la scorsa settimana nella Striscia di Gaza. Lo hanno riferito i portavoce dell'Idf e dello Shin Bet, aggiungendo che i terroristi sono stati condotti in Sraele per essere sottoposti a interrogatorio. I 200 terroristi arrestati sono soltanto una parte delle centinaia di altre persone fermate a Gaza, anch'esse arrestate perché sospettate di coinvolgimento in attività terroristiche a Gaza. In totale, sono stati interrogati più di 700 agenti di organizzazioni terroristiche nella Striscia di Gaza.
Iran: 'Chiuderemo Mediterraneo se continuano crimini Gaza'
Un comandante delle Guardie della Rivoluzione iraniana ha affermato che il Mediterraneo potrebbe essere "chiuso" se gli Stati Uniti e i loro alleati continuassero a commettere "crimini" a Gaza. Lo riferisce la Reuters sul suo sito. "Dovranno aspettarsi presto la chiusura del Mar Mediterraneo, dello Stretto di Gibilterra e di altri corsi d'acqua", ha detto Mohammad Reza Naqdi, comandante dei pasdaran citato da Tasnim. L'Iran non ha accesso diretto al Mediterraneo e non è chiaro come possa tentare di chiuderlo, anche se Naqdi ha parlato di "nascita di nuove potenze di resistenza e chiusura di altre vie d'acqua".
Attacco a nave in Oceano indiano, per Israele drone partito da Iran
Israele ritiene che è partito dall'Iran il drone che nelle scorse ore ha attaccato al largo delle coste indiane una nave cisterna adibita al trasporto di prodotti chimici battente bandiera della Liberia e, secondo diverse fonti, legata allo Stato ebraico. Lo riporta l'emittente israeliana Channel 12.
Lanciati razzi da Gaza contro sud Israele dopo pausa 48 ore
Alcuni razzi sono stati lanciati dalla Striscia di Gaza contro il sud di Israele dopo una pausa di 48 ore. Lo ha riferito il Times of Israel, precisando che le sirene d'allarme sono scattate nel kibbutz di Kfar Aza, in larga parte già evacuato. Secondo testimoni locali, 4 missili intercettori hanno abbattuto i razzi. Il ritmo degli attacchi di Hamas contro lo Stato ebraico è rallentato significativamente nelle ultime settimane, mentre prosegue l'operazione di terra delle truppe israeliane nella Striscia di Gaza.
Usa: 'Iran profondamente coinvolto in attacchi Houthi nel Mar Rosso'
Gli Stati Uniti hanno accusato l’Iran di essere “profondamente coinvolto” negli attacchi dei ribelli Houthi contro navi commerciali nel Mar Rosso, dopo le notizie di un’altra nave mercantile affiliata a Israele colpita. Il sostegno di Teheran al gruppo ribelle yemenita include sia armi che intelligence tattica, ha affermato la Casa Bianca presentando informazioni recentemente declassificate che dimostrerebbero il coinvolgimento iraniano - negato da Teheran - negli attacchi.
Msf: 'Risoluzione Onu non risolverà crisi umanitaria, serve cessate fuoco immediato'
"La risoluzione del Consiglio di Sicurezza è dolorosamente lontana da ciò che è davvero necessario per affrontare la crisi a Gaza: un cessate il fuoco immediato e duraturo. Questa risoluzione è stata annacquata al punto che il suo impatto sulle vite dei civili sarà quasi insignificante". E' quanto afferma in una dichiarazione diffusa da Medici Senza Frontiere (Msf) la direttrice generale dell'organizzazione negli Stati Uniti, Avril Benoît, a seguito della risoluzione adottata ieri dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
Gruppi per i diritti dei prigionieri: arresti in Cisgiordania sono 4.685
Le forze israeliane hanno arrestato almeno 8 palestinesi, tra cui due bambini, in Cisgiordania nel corso di raid compiuti nella notte e nella mattinata. Lo hanno reso noto la Commissione per gli affari dei detenuti e il Club dei prigionieri della Società Palestinese. I raid hanno avuto luogo in diverse città, tra cui Hebron e Jenin, hanno riferito i gruppi per i diritti dei prigionieri, aggiungendo che il numero totale di arresti effettuati dal 7 ottobre ammonta a 4.685.
Unrwa: Israele fa evacuare gente in posti non sicuri
L'ultimo ordine di evacuazione israeliano per i civili nella Striscia di Gaza centrale li costringerebbe a trasferirsi in aree "dove sono in corso attacchi aerei". Con la conclusione che ormai per la popolazione "nessun posto e' piu' sicuro". Lo ha detto l'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, Unrwa, spiegando che nell'ordine di evacuazione emesso ieri, l'esercito israeliano ha ordinato ai residenti del campo profughi di Bureij e delle aree circostanti di "partire immediatamente per la propria sicurezza" e di dirigersi verso la città di Deir al-Balah piu' a sud. "Le persone a Gaza sono persone. Non sono pezzi su una scacchiera: molti sono gia' stati sfollati piu' volte", ha scritto sui social media Thomas White, direttore di Gaza per l'agenzia.
Krajewski: 'Mi hanno raccontato l'inferno di Gaza'
Il cardinale elemosiniere Konrad Krajewski, inviato dal Papa in Terra Santa, racconta ai media vaticani la giornata piena trascorsa ieri fra la gente e le realtà ecclesiali di Betlemme, sullo sfondo del conflitto nella Striscia: "ho parlato con alcuni giovani scampati, una ragazza ha perso dodici familiari. Abbiamo pregato addolorati ma non senza speranza", riporta Vatican News. Ci vuole un cuore grande per fare spazio al dolore e rivestirlo di speranza quando tutto - una casa, un affetto, una vita - hanno perso all'improvviso certezze e calore e una precarietà piena di paure è diventata la nuova normalità. Dopo le innumerevoli visite in zona di guerra nel teatro ucraino, per il card. Krajewski è arrivata l'ora di portare l'abbraccio e l'aiuto del Papa per il Natale sull'altro fronte che dal 7 ottobre scorso ha piombato la Striscia di Gaza e tutta la Terra Santa nell'oscurità di un'altra tragedia. Il racconto dell'inviato di Francesco ai media vaticani comincia da Betlemme, dov'è giunto alle 2 di notte per poi trovarsi già di primo mattino in ginocchio nella Basilica della Natività e cominciare subito dopo il giro della città col parroco di Gaza. "Siamo andati in tre orfanotrofi", dice, dove vengono accuditi "anche i neonati tolti dalla strada, due bambini portati proprio ieri dalle suore". Il porporato si è fermato un po' con loro per pregare insieme: "Ho lasciato anche da parte del Santo Padre un aiuto concreto per loro perché vivono con grande difficoltà". Quindi sosta per il pranzo nel seminario del Patriarcato di Betlemme, nel quale vivono 38 seminaristi. Nel pomeriggio arriva il momento di un "incontro molto difficile". Krajewski parla di quattro persone, piuttosto giovani, che sono venute a parlare con lui. Hanno avuto la sorte di uscire da Gaza prima dell'inizio dell'inferno. Perché di questo, ribadisce, si tratta lì. "Tutti i loro familiari sono rimasti. Una ragazza ha perso 12 familiari. Sono venuti per raccontare come stanno le cose, per poter dire al Santo Padre tutto l'inferno che c'è lì, che manca l'acqua, manca la corrente, che la gente che sta attorno alla chiesa sono quasi 600 persone". Abbiamo pregato insieme, aggiunge, "certo molto addolorati ma non senza speranza". Un'intera giornata trascorsa nella terra dove Gesù è nato e dove oggi si transita col contagocce e sotto stretto controllo. "Potevamo entrare da una parte, l'unica entrata, perché i palestinesi non possono uscire da Betlemme, devono stare in città". Domani, dice il cardinale Krajewski, "vedremo dove possiamo andare a sostenere le varie comunità religiose, i sacerdoti che operano in questa situazione molto difficile". Riferisce di aver incontrato anche il vescovo greco-cattolico: "Abbiamo parlato di come possiamo aumentare gli aiuti". Perché nel Natale senza luci di quest'anno la luce che scalda e indica una direzione è solo quella della prossimità.
Msf: 'Risoluzione non risolve crisi Gaza, serve stop alle armi'
La nuova risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite "è dolorosamente lontana da ciò che è davvero necessario per affrontare la crisi umanitaria a Gaza", per la quale serve invece "un cessate il fuoco immediato e duraturo": lo scrive in un comunicato l'organizzazione umanitaria internazionale Medici senza Frontiere (Msf), secondo la quale "questa risoluzione annacquata avrà un impatto quasi insignificante sulla vita dei civili". "Il modo in cui Israele sta portando avanti questa guerra, con il sostegno degli Stati Uniti, sta causando morti e sofferenze enormi tra i civili palestinesi ed è incoerente con le norme e le leggi internazionali. Anche la guerra ha delle regole", scrive Avril Benoit, direttrice generale di Msf negli Stati Uniti. "È impensabile che nel bel mezzo di un disastro umanitario senza limiti, in cui ogni minuto conta, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite abbia trascorso giorni senza trovare un accordo su qualcosa che avrebbe dovuto essere stabilito fin dall'inizio di questa crisi: garantire un rapido flusso di aiuti umanitari e fornire assistenza sicura e senza ostacoli a Gaza".
Pasdaran minacciano: 'Chiuderemo accesso a Mar Mediterraneo'
I Guardiani della Rivoluzione dell'Iran hanno minacciato di chiudere lo Stretto di Gibilterra e l'accesso al Mediterraneo in risposta ai "crimini" commessi dagli Stati Uniti e Israele a Gaza. "Questa non è solo retorica. Si aspettino presto la chiusura del Mar Mediterraneo, dello Stretto di Gibilterra e di altre vie d'acqua", ha affermato il generale di brigata Mohammad Reza Naqdi, citato dai media della Repubblica islamica. Le minacce dei Pasdaran seguono gli attacchi nel Mar Rosso condotti dallo Yemen dai loro alleati Houthi contro le navi legate a Israele.
Autorità Gaza. '76 membri di una famiglia uccisi in raid'
Un attacco aereo israeliano ha ucciso 76 membri di una famiglia allargata a Gaza City, secondo quanto riporta l'Associated Press sul proprio sito web citando funzionari dei soccorsi dell'enclave, che oggi hanno riportato il bilancio del raid avvenuto ieri contro un edificio della città. L'attacco "è stato tra i più sanguinosi della guerra tra Israele e Hamas", ha detto Mahmoud Bassal, portavoce del dipartimento della Protezione Civile di Gaza, fornendo un elenco parziale dei nomi e sottolineando che tra i morti ci sono donne e bambini e Issam al-Mughrabi, impiegato del Programma di sviluppo Onu, sua moglie e i loro cinque figli.