La risoluzione è passata con 13 voti a favore, zero contrari e due astensioni: Stati Uniti e Russia. Non chiede, tuttavia, una tregua immediata e il testo non include nemmeno l'originaria frase "urgente sospensione delle ostilità". Hamas rifiuta la proposta di Israele per una settimana di tregua in cambio di 40 ostaggi: nessun dialogo se non dopo la fine dell'"aggressione. Le Nazioni Unite lanciano un nuovo allarme: "Almeno 570mila persone muoiono di fame nella Striscia"
W. Post, Netanyahu sperava in pressing su Egitto per accoglienza sfollati Gaza
Benjamin Netanyahu sperava in un pressing Usa su Abdel Fattah al-Sisi affinché l'Egitto accogliesse palestinesi di Gaza sfollati a causa del conflitto nella Striscia, delle ostilità tra Israele e Hamas innescate dal terribile attacco del 7 ottobre in Israele. Il premier israeliano - ha scritto il Washington Post - chiese a Joe Biden pressioni sul Cairo per accogliere sul suo territorio parte della popolazione dell'enclave palestinese per la durata delle ostilità. Un'opzione non presa in considerazione dall'Egitto.
Nuove sirene di allarme sono risuonate al nord di Israele
Dopo 17 ore circa di relativa calma, sono tornate le sirene di allarme anti razzi nelle aree israeliane al confine con il Libano. Lo ha fatto sapere l'esercito.
risoluzione su Gaza, rinviato ancora voto Consiglio sicurezza Onu
L'ultima bozza concordata, dalla quale sarebbe stato eliminato il riferimento alla proposta di creare un meccanismo di monitoraggio Onu sugli aiuti che entrano a Gaza, chiede "passi urgenti per permettere immediatamente l'accesso umanitario sicuro e senza ostacoli e la creazione di condizioni per una cessazione sostenibile delle ostilità". Ed esorta tutte le parti a "permettere e facilitare l'uso di tutte le strade verso e dentro l'intera Striscia di Gaza, inclusi i valichi al confine, per fornire l'assistenza umanitaria". Infine si rinnova la richiesta di "un rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi".
"Abbiamo lavorato duro nel corso della settimana con gli Emirati e altri, con l'Egitto, per mettere a punto una risoluzione che possiamo sostenere - ha commentato Greenfield - E adesso abbiamo una risoluzione, siamo pronti a votarla". Secondo l'ambasciatrice americana, la risoluzione permetterà di portare "assistenza umanitaria a quanti ne hanno bisogno".
Israele, altri 2 soldati morti, bilancio ora a 139
L'esercito israeliano ha annunciato la morte di altri 2 soldati riservisti uccisi in combattimento a Gaza. Si tratta del riservista Tal Shua (31 anni) e di Shai Ayeli (21). Il bilancio dei soldati caduti - dall'avvio dell'operazione di terra nella Striscia - è ora di 139.
Esercito Israele, controlliamo il quartiere Rimal a Gaza City
L'esercito israeliano (Idf) ha annunciato che la Brigata 401 ha ormai il "controllo operativo" del quartiere Rimal di Gaza City. Secondo la dichiarazione, riportata da Haaretz, tunnel utilizzati dai leader di Hamas Ismail Haniyeh, Yahya Sinwar e Mohammed Def sono stati scoperti nella zona dalla squadra di combattimento della brigata, insieme alle unità d'élite Shaldag e Shayetet 13. Rimal, ora in larga parte ridotto in macerie dai bombardamenti israeliani, era considerato uno dei quartieri più benestanti della città, che ospitava uffici pubblici e sedi di organizzazioni internazionali.
Ministero Salute, a Gaza superate le 20 mila vittime
Il bilancio dei morti a Gaza ha raggiunto 20.057 vittime e 53.320 feriti dal 7 ottobre scorso. Lo ha annunciato il ministero della Salute palestinese sui propri profili social. Nelle ultime 48 ore, aggiunge la nota, nella Striscia di Gaza si sono registrate 390 vittime e 734 feriti.
Usa, "Israele ha riconosciuto la necessità di abbassare intensità"
Israele ha riconosciuto con gli Stati Uniti la necessità di una "transizione ad operazioni militari meno intensi". Lo ha detto il ;;portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, John Kirby senza tuttavia precisare i tempi di questo passaggio. "Gli israeliani decideranno quando e quale sarà la minore intensità e cosa ciò significa", ha sottolineato il funzionario della Casa Bianca. "Non dettiamo termini e tempistiche agli israeliani", ha ribadito precisando che gli Stati Uniti hanno comunicato ad Israele "l'importanza di passare a operazioni a bassa intensità".
Nella bozza Onu su Gaza non si chiede più tregua immediata
Nell'ultima bozza di risoluzione dell'Onu su Gaza, di cui la France Presse ha preso visione, si chiedono "misure urgenti per consentire immediatamente un accesso umanitario sicuro e senza ostacoli e per creare le condizioni per una cessazione sostenibile delle ostilità". Quindi è sparito il passaggio sulla "fine immediata" dei combattimenti.
Usa, "eravamo pronti a votare la risoluzione su Gaza"
L'ambasciatrice degli Stati Uniti all'Onu Linda Thomas-Greenfield, ha dichiarato che dopo aver "lavorato duro e diligentemente nel corso della scorsa settimana" con l'Egitto e gli Emirati Arabi Uniti sulla risoluzione per Gaza, Washington era pronta "a sostenere la bozza così come era scritto". Lo riporta il New York Times. Non è chiaro a questo punto cosa possa aver impedito per l'ennesima volta il voto nel consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.
Yemen, chi sono gli Houthi e cosa hanno a che fare con la guerra Israele-Hamas
Sciiti di stampo zaydita, controllano ormai da anni la capitale yemenita Sana'a. Dietro di loro c'è l'Iran, alleato ideologico, religioso e militare. In queste settimane il Pentagono ha detto di aver intercettato missili e droni lanciati dagli Houthi e "potenzialmente indirizzati verso obiettivi in Israele". L'11 dicembre una petroliera norvegese nel Mar Rosso è stata colpita da un missile houthi. CHI SONO