Navi da guerra nel Mar Rosso, quali sono: dalla portaerei Eisenhower alla fregata Fasan
Per contrastare i crescenti attacchi missilistici e di droni nel Mar Rosso da parti degli Houthi, gruppo armato yemenita filoiraniano, l’esercito americano ha dato il via a una coalizione che coinvolge Regno Unito, Canada, Francia, Paesi Bassi, Norvegia, Spagna Bahrein, Seychelles e anche l’Italia. Ecco quali sono alcune delle imbarcazioni che questi paesi hanno messo in campo
- Persiste la delicata situazione nel Mar Rosso, con le azioni intraprese dal gruppo di ribelli yemeniti degli Houthi, sostenuti dall’Iran, al quale gli Stati Uniti hanno voluto rispondere dando il via a una colazione marittima internazionale che coinvolge, tra le altre nazioni, anche l’Italia
- Al momento infatti Regno Unito, Bahrein, Canada, Francia, Paesi Bassi, Norvegia, Seychelles, Spagna e il nostro Paese fanno parte della coalizione che invierà, o ha già inviato, forze armate marittime in quelle zone, nell’operazione definita Prosperity Guardian
- Il Bab al-Mandab è un canale commerciale fondamentale per la spedizione di petrolio e gas naturale via mare, così come il canale di Suez e il gasdotto SUMED, che hanno rappresentato circa il 12% del totale del petrolio scambiato via mare nella prima metà del 2023
- “Il fine delle operazioni navali nel mar Rosso da parte del gruppo sciita degli Houthi (Ansar Allah) è di sostenere il popolo palestinese nell'affrontare l'aggressione e l'assedio di Gaza, e non sono una dimostrazione di forza o una sfida per nessuno” ha affermato il portavoce del gruppo yemenita degli Houthi Abdel Salam attraverso i social media
- “Chiunque cerchi di espandere il conflitto deve assumersi la responsabilità delle conseguenze delle sue azioni - ha ammonito ancora il portavoce - la coalizione formata dagli Usa con lo scopo di proteggere Israele e militarizzare il mare senza alcuna giustificazione, non impedirà allo Yemen di continuare le sue legittime operazioni a sostegno di Gaza”
- Gli Stati Uniti sono presenti sul campo con diverse imbarcazioni, tra tutte la portaerei Eisenhower, che con il suo gruppo d’attacco Ike Carrier si è spostata dal Golfo Persico al Golfo di Aden, di fronte alle coste yemenite
- Oltre alla Eisenhower per gli Usa nel Mar Rosso è presente anche la USS Laboon (DDG-58). Altre navi impegnate nella zona sono L’USS Indianapolis, al momento nel Golfo di Oman, oltre all’ESPS Victoria che continua a seguire la MV Ruen dirottata dai pirati e non ancora messa in salvo
- Il Regno Unito ha inviato il cacciatorpediniere Type 45 della Royal Navy HMS Diamond, che durante lo scorso fine settimana è riuscito ad abbattere un drone appartenente al gruppo ribelle yemenita
- Importante fino a questo momento anche il contributo della marina francese, che pattuglia la zona con l’Aquitaine Languedoc ormai dall’inizio di dicembre, con l’obiettivo di abbattere i droni degli Houthi
- Come detto, è presente anche l’Italia in questa coalizione, con la Marina che nella giornata di ieri ha annunciato l’anticipo dell’invio della fregata Virginio Fasan, prevista inizialmente per il prossimo febbraio, al 24 dicembre quando dovrebbe attraversare il canale di Suez