È l'ultima vittima in ordine di tempo degli scherzi telefonici di Vovan e Lexus, con i quali si è lamentato della crisi dell'immigrazione in Irlanda a causa dell'arrivo di centomila rifugiati ucraini
Dopo aver preso di mira lo scorso novembre la premier italiana Giorgia Meloni, il duo comico russo di Vovan e Lexus ha colpito ancora. Questa volta a essere beffato è stato il primo ministro irlandese Leo Varadkar, caduto nella trappola dei due che gli hanno fatto credere di parlare con un alto funzionario africano, col quale Varadkar ha condiviso alcune confidenze in merito al problema dei rifugiati ucraini.
Le parole sulla crisi dei rifugiati
"Stiamo vivendo una grande crisi dei rifugiati in Irlanda, la più grande che abbiamo dovuto fronteggiare nella nostra storia", ha affermato Varadkar nella conversazione, pubblicata sul canale Telegram del duo russo e ripresa dall'agenzia Ria Novosti. "Ci sono attualmente centomila ucraini che vivono in Irlanda", ha sottolineato il primo ministro, che poi ha aggiunto: "Io stesso ho dato ospitalità ad un rifugiato dall'Ucraina a casa mia per nove mesi". Niente di drammatico o di particolarmente compromettente, ma la figuraccia l'ha rimediata anche Varadkar insieme a tutto il suo staff, come tanti altri prima di lui, nonostante i re dello scherzo telefonico, al secolo Aleksej Stoljarov e Vladimir Kuznetsov, poco più di un mese fa dopo la beffa a Meloni avessero avvertito: "Presto ne sentirete altri".
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In passato scherzi anche a Lagarde, Kissinger ed Erdogan
Niente sembra poter fermare il duo russo che buca cortine diplomatiche e scavalca barriere di consiglieri apparentemente senza sforzo e con una fantasia degna di Totò. Nella rete dei comici-giornalisti sono caduti la presidente della Bce Christine Lagarde e, pochi mesi prima di morire, addirittura l'ex segretario di Stato Usa Henry Kissinger, entrambi gabbati da Vovan e Lexus in versione Volodymyr Zelensky. Ma anche l'ex premier britannico Boris Johnson e il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, l'ex cancelliera tedesca Angela Merkel e il premier spagnolo Pedro Sanchez, senza dimenticare la 'mamma' di Harry Potter J.K.Rowling e il mitico Elton John. Quanto alle accuse di collusione con i servizi segreti russi, i due smentiscono categoricamente. Piuttosto, sottolineano in dichiarazioni e interviste, i leader occidentali sono vanesi. E il gioco è fatto.