L'Europa da diversi anni si trova al centro di flussi migratori molto ampi. Secondo i dati della Commissione europea tra gennaio e settembre di quest'anno gli attraversamenti irregolari delle frontiere hanno fatto registrare un aumento del 18% rispetto allo stesso periodo del 2022
Il 18 dicembre si celebra la Giornata internazionale per i diritti dei migranti, istituita nel 2003 dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite. La scelta della data fa riferimento al 18 dicembre 1990, giorno in cui l’Assemblea Generale ha approvato la Convenzione Internazionale sulla protezione dei diritti di tutti i lavoratori migranti e dei membri delle loro famiglie, nella quale si trova la definizione internazionale di “lavoratore migrante” e si stabiliscono standard internazionali per il trattamento dei migranti e delle loro famiglie. L'Europa da diversi anni si trova al centro di flussi migratori molto ampi: ecco alcuni dati sugli arrivi irregolari registrati nel 2023 dalla Commissione Europea.
Gli arrivi in Europa
Tra gennaio e settembre 2023 sono stati 281.872 gli attraversamenti irregolari delle frontiere europee, con un aumento del 18% rispetto allo stesso periodo del 2022. Sono questi i dati pubblicati sul sito della Commissione europea . Questo dato comprende sia gli arrivi per mare, con 184.614 persone approdate sul territorio europeo, con un aumento dell'83% rispetto allo stesso periodo del 2022, che gli arrivi via terra, questi ultimi sono stati 97.258, con una flessione del 30% rispetto allo stesso periodo (gennaio-settembre) del 2022.
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I flussi migratori
Tra gennaio e agosto 2023 si è registrato un aumento degli arrivi lungo le rotte del Mediterraneo centrale (+97%, con 114.900 persone accolte) e del Mediterraneo occidentale, inclusa la rotta atlantica dall'Africa occidentale alle isole Canarie (+7%, con 20.200 persone accolte), rispetto allo stesso periodo del 2022. Nello stesso periodo è stata rilevata una diminuzione degli arrivi attraverso le rotte del Mediterraneo orientale (-9 %, 25.400 persone accolte) e attraverso i confini orientali (-9%, 3.800) rispetto allo stesso periodo del 2022. Sono però aumentati del 31% i decessi in mare: nel periodo gennaio-settembre 2023 sono stati segnalati 2.418 morti o dispersi sulle tre rotte del Mediterraneo, rispetto alle 1.841 vittime nello stesso periodo del 2022.