Stampa belga: 30mila neonati separati dalle madri e venduti dalla Chiesa ad altre famiglie

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Circa 30mila bambini, tra il Dopoguerra e gli anni Ottanta, sarebbero stati venduti dalla Chiesa cattolica all'insaputa delle loro madri. È quanto rivelato nel podcast 'Kinderen van de Kerk' ("Figli della Chiesa") della testata belga Het Laatste Nieuws

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Circa 30mila bambini, tra il Dopoguerra e gli anni Ottanta, sarebbero stati venduti dalla Chiesa cattolica all'insaputa delle loro madri. È quanto rivelato nel podcast 'Kinderen van de Kerk' ("Figli della Chiesa") della testata belga Het Laatste Nieuws, in cui decine di testimoni sono stati intervistati per raccontare la propria storia, sia di madri che di bambini adottati. Ad essere coinvolte erano donne rimaste incinte e non sposate che venivano collocate in istituti cattolici dove poter partorire. Qui, a quanto riporta la testata, subivano umiliazioni e persino abusi sessuali.

Le violenze

A quanto emerge dalle interviste, durante il parto alcune donne venivano sottoposte ad anestesia generale o erano costrette a indossare una maschera in modo da non vedere il proprio figlio, che veniva immediatamente separato dalla madre. In alcuni casi veniva loro detto che il bambino era morto. Alcune donne sarebbero state addirittura sterilizzate, altre sarebbero state costrette a firmare un documento in cui rinunciavano al figlio.

I bambini venivano poi venduti a famiglie adottive, per cifre tra i 10.000 e i 30.000 franchi belgi (all'incirca tra i 250 e i 750 euro). 

Il racconto 

I documenti non conservati o distrutti rendono oggi estremamente difficile il processo di ricongiungimento, ha sottolineato Debby Mattys (57 anni), che è stata data in adozione dalle suore e ha trascorso oltre 20 anni alla ricerca della madre naturale. "Mia madre aveva 18 anni quando ha avuto una gravidanza indesiderata", ha dichiarato a Het Laaste Nieuws.

Nel 2015 la Conferenza episcopale si è scusata con le vittime di adozioni forzate in istituti cattolici presso il Parlamento fiammingo. La Chiesa ha chiesto un'indagine indipendente sulle condizioni descritte dalle donne coinvolte.

Graves are seen in the municipal cemetery of Iqaluit, Nunavut, Canada, July 28, 2022. - Pope Francis was to fly to Nunavut, the territory that covers most of the Canadian Arctic, Friday on his final stop in a landmark tour apologizing for the abuse of Indigenous children in Catholic-run schools.
"They should be doing more by having counseling, wellness centers, recovery," said Iqaluit resident Israel Mablick, a 43-year-old survivor of one of the schools. (Photo by Anne-Sophie THILL / AFP) (Photo by ANNE-SOPHIE THILL/AFP via Getty Images)

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