I suoi avvocati sostengono di aver perso i contatti con lui. Non risulta più nella colonia penale numero 6 di Melekhovo, nella regione di Vladimir vicino Mosca
C'è grande apprensione sulle sorti di Aleksei Navalny, leader dell'opposizione russa incarcerato dal 2021. I suoi avvocati sostengono di aver perso i contatti con lui. Non risulta più nella colonia penale numero 6 di Melekhovo, nella regione di Vladimir vicino Mosca. Inoltre, al momento, le autorità carcerarie non hanno chiarito dove sia stato trasferito. Erano sei giorni che i legali e i collaboratori di Navalny avevano sollevato dubbi sulle sorti del politico che non era apparso, nemmeno in video collegamento, nelle ultime udienze di un processo a suo carico. I dipendenti della colonia penale avevano spiegato di aver avuto "problemi con la corrente elettrica". "Non è più nei loro elenchi" e "non sappiamo dove si trovi", ha scritto su X la portavoce di Navalny, Kira Yarmysh. (CHI E' ALEKSEI NAVALNY)
La condanna
Navalny è stato condannato a 19 anni di carcere ad agosto per "estremismo" e per questo doveva essere trasferito a un regime più duro di detenzione. I trasferimenti da una colonia penale all'altra in Russia spesso richiedono diverse settimane di viaggio in treno con tappe, durante le quali i parenti dei detenuti non vengono informati. Le colonie a "regime speciale" - a cui è destinato Navalny - sono gli istituti detentivi con le condizioni più dure del sistema carcerario russo e si trovano spesso in regioni molto isolate.
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Le altre condanne
Non solo. Navalny stava già scontando una pena di 11 anni e mezzo per frode e altre accuse da lui sempre respinte. I difensori dei diritti umani ritengono che le sue vicende giudiziarie siano "politicamente motivate" per soffocare le sue critiche al presidente russo Vladimir Putin. Anche perché in tutti questi anni Navalny ha rappresentato una delle minacce più gravi alla legittimità di Putin durante i suoi oltre 20 anni al potere.
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Il tentativo di avvelenamento
Infine, Navalny è sopravvissuto a un tentativo di avvelenamento, nel 2020, che ha imputato direttamente ai servizi segreti di Mosca. Putin ha poi dichiarato sarcastico che se l'Fsb avesse voluto uccidere Navalny, "avrebbe finito" il lavoro. L'oppositore è stato ricoverato in Germania per le cure e la convalescenza, ma al suo rientro in Russia nel gennaio 2021 è stato arrestato all'aeroporto di Mosca, con l'accusa di aver violato i termini della libertà vigilata relativa a un caso di frode avviato contro di lui nel 2013.