Hamas ha avvertito Israele che nessun ostaggio sarà rilasciato senza "negoziati mirati", mentre Netanyahu ha lanciato un ultimatum ai miliziani ad arrendersi piuttosto che "morire per Yahya Sinwar", capo della fazione a Gaza. L'Onu attacca Israele per la situazione umanitaria nella Striscia. "Stiamo correndo un serio rischio di collasso del sistema umanitario, la situazione si sta rapidamente trasformando in una catastrofe". Lo ha detto il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres
Qatar, da Israele e Hamas ora poca volontà per nuovo negoziato
Israele e Hamas non stanno mostrando la "stessa volontà" di negoziare come prima della scorsa tregua, ha detto il primo ministro del Qatar Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al Thani parlando al Forum di Doha. Lo riporta la Cnn. Il Qatar é stato un negoziatore chiave il mese scorso per la pausa dei combattimenti e la liberazione di parte degli ostaggi israeliani. "I nostri sforzi come Stato del Qatar, insieme ai nostri partner, continuano e non ci arrenderemo. Sappiamo che ci sono molte complicazioni", ha detto Al Thani all'emittente Usa, "ci vogliono sempre due parti per essere disposte ad un simile impegno. Sfortunatamente, non vediamo la stessa disponibilità che avevamo visto nelle settimane precedenti". Il Qatar si sente "profondamente deluso dal fatto che le parti non abbiano dato la possibilità di compiere ulteriori sforzi", ha aggiunto.
Medioriente, Premier palestinese: chiede "sanzioni contro Israele"
"Se Israele è al di sopra del diritto internazionale, bisognerebbe imporre sanzioni". Si è espresso così al Forum di Doha il premier palestinese Mohammad Shtayyeh, secondo le dichiarazioni riportate da al-Jazeera. "A Israele non dovrebbe essere consentito di continuare a violare il diritto umanitario internazionale e il diritto internazionale - ha aggiunto - Vogliamo fermare le atrocità e il genocidio in atto oggi. La nostra principale preoccupazione non è il futuro, ma il presente". Secondo la tv satellitare, durante l'intervento di Shtayyeh alcune persone hanno abbandonato la sala dei lavori.
Israele, gli arresi a Gaza 'solo in parte erano di Hamas'
L'esercito israeliano ha rimesso in liberta' una parte dei palestinesi ripresi tre giorni fa in una strada di Gaza, mentre erano in mutande e con le mani legate dietro la schiena. Lo ha riferito la radio militare. In seguito agli interrogatori - ha aggiunto - circa 40 sono risultati essere effettivamente combattenti di Hamas mentre gli altri, una sessantina, non lo erano. Questi ultimi, ha aggiunto, sono stati rilasciati.
Unrwa, Israele costringe palestinesi a entrare in Egitto
Israele sta costirngendo gli abitanti di Gaza a lasciare il territorio e a entrare in Egitto. Lo denuncia il capo dell'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, Philippe Lazzarini in un articolo pubblicato sul Los Angeles Times in cui ha sottolineato anche peggioramento della crisi umanitaria a Gaza e la crescente concentrazione vicino al confine di civili sfollati in fuga dai combattimenti, prima nel nord e poi più a sud. "Le Nazioni Unite e diversi stati membri, compresi gli Stati Uniti, hanno fermamente rifiutato lo sfollamento forzato degli abitanti della Striscia di Gaza", ha detto Lazzarini. "Ma gli sviluppi a cui stiamo assistendo indicano tentativi di trasferire i palestinesi in Egitto, indipendentemente dal fatto che restino lì o vengano reinsediati altrove". "Se continua questo percorso, che porta a quella che molti chiamano già una seconda Nakba, Gaza non sarà più una terra per i palestinesi", ha detto Lazzarini.
Medioriente, Oms: guerra sta avendo impatto catastrofico su salute
La guerra tra Israele e Hamas "sta avendo un impatto catastrofico sulla salute nella Striscia di Gaza". Lo ha affermato il capo dell'Organizzazione mondiale della sanità Tedros Adhanom Ghebreyesus. "L'impatto del conflitto sulla salute è catastrofico" e gli operatori sanitari stanno svolgendo un lavoro impossibile in condizioni inimmaginabili, ha dichiarato il direttore generale dell'agenzia sanitaria delle Nazioni Unite all'apertura di una sessione speciale del comitato esecutivo dell'Oms convocata per discutere le condizioni sanitarie nei territori palestinesi.
Israele, 21 palestinesi ricercati arrestati in Cisgiordania
Soldati israeliani e forze di sicurezza hanno arrestato la notte scorsa in Cisgiordania 21 palestinesi ricercati. Nel corso degli arresti - hanno fatto sapere le autorità - sono state sequestrate varie armi ed esplosivi. Secondo stime dei media, dall'inizio dell'operazione di terra a Gaza, in tutta la Cisgiordania sono stati arrestati circa 2.200 palestinesi, di cui circa 1.180 ritenuti affiliati ad Hamas.
Medioriente, Onu: a Gaza 1,93 milioni di persone sfollate interne
Almeno 1,93 milioni di persone, pari al 78% della popolazione di Gaza, sono già sfollati interni: lo rende noto l'Onu nel suo ultimo aggiornamento, come riporta il Guardian.
Hamas, 'foto degli arresi ai soldati sono una messa in scena'
"Le fotografie pubblicate dagli occupanti riguardo persone che si consegnano a Gaza ai soldati israeliani sono una messa in scena. Non si tratta di membri dell'ala militare di Hamas". Lo ha detto Izzat a-Risek, un dirigente politico di Hamas che risiede all'estero. "I membri dell'ala militare di Hamas - ha scritto sui social - non conoscono la parola resa, combattono - ha aggiunto - fino alla morte o alla vittoria". Anche questa mattina sono circolate sul web foto di persone arrestate o che si sono arrese, in particolare, a quanto sembra, a Jabalya nel nord della Striscia.
Medioriente, suonano sirene a Nord di Israele, infiltrazioni droni
Un allarme per sospetta infiltrazione di droni ha risuonato in diverse comunita' a Nord di Israele. Lo riporta Times of Israel. Gli allarmi razzi sono stati attivati a Gornot HaGalil, Hanita, Shtula, Zarit, Goren, Ya'ara, Arab al-Aramshe, Shomera, Eilon, Idmit e Even Menachem. Suonate le sire anti razzo anche a Avdon, Ya'ara, Eilon e Goren. Le forze armate israeliane stanno indagando sulle cause degli allarmi, i primi nel Paese in 18 ore.
Medioriente, Unrwa: a Gaza è l'inferno in terra
Serve subito un cessate il fuoco porre fine all' "inferno in terra" a Gaza. Lo ha detto il capo dell'Unrwa, Philippe Lazzarini, al Forum di Doha secondo le dichiarazioni riportate dalla Bbc. "La deumanizzazione dei palestinesi ha permesso alla comunità internazionale di sopportare i continui attacchi israeliani a Gaza", ha affermato. Lazzarini ha denunciato quella che considera "la situazione peggiore che abbia mai visto". "Le persone si rivolgono all'Onu in cerca di protezione, ma - ha affermato - nemmeno più la bandiera blu è protetta. La situazione è arrivata a un livello catastrofico".
Medioriente, Israele: colpiti oltre 250 obiettivi terroristici
Le forze armate di Israele hanno fatto sapere di aver colpito "oltre 250 obiettivi terroristici" a Gaza nelle ultime 24 ore. Lo rende noto l'Idf in un aggiornamento operativo pubblicato su Telegram. Le truppe dell'Idf hanno localizzato e distrutto scorte di armi, effettuato raid mirati su siti militari, distrutto tunnel sotterranei del terrore e contrastato cellule terroristiche armate che pianificavano di attaccare le sue truppe, fa saper el'esercito. Nella notte, un aereo da caccia israeliano diretto da truppe di terra ha colpito un sito di comunicazioni militari di Hamas situato adiacente a una moschea nel sud della Striscia di Gaza. Ieri le truppe hanno sparato e colpito i pozzi dei tunnel sotterranei a Khan Younis. Inoltre, un drone ha aiutato l'esercito a identificare una cellula terroristica armata che intendeva attaccare altre forze dell'Idf nell'area. La cellula terroristica è stata eliminata. Tra le operazioni anche un "raid contro un centro di comando militare di Hamas" a Shejaiya.
Medioriente, Qatar: continua pressing per tregua, a Gaza disastro umanitario senza precedenti
"Continueremo a fare pressioni sulle parti, nonostante l'obiettivo di ognuna di esse sia distruggere l'altra". Lo ha detto il premier e ministro degli Esteri del Qatar, Sheikh Mohammed bin Abdulrahman Al Thani al Forum di Doha, secondo le dichiarazioni riportate da al-Jazeera in cui ha denunciato come a Gaza sia in atto un "disastro umanitario senza precedenti". Il Qatar è stato protagonista dell'impegno nella mediazione per un cessate il fuoco a Gaza e per il rilascio di ostaggi tenuti prigionieri nella Striscia di Gaza dal terribile attacco di Hamas del 7 ottobre in Israele. Secondo Al Thani, riporta al-Jazeera, la situazione a Gaza fa sì che persone in tutto il mondo si pongano "domande legittime sulla natura dei sistemi internazionali", interrogativi che a suo avviso "diventano sempre più importanti e pressanti mentre continuiamo a vedere scene orribili da cui a volte siamo costretti a distogliere lo sguardo".
Medioriente, Onu: a Gaza c'é l'inferno sulla Terra
Un cessate il fuoco è vitale per porre fine all'"inferno sulla Terra" a Gaza: così il capo dell'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa), Philippe Lazzarini, al Forum di Doha (Qatar), riporta la Bbc. "La disumanizzazione dei palestinesi ha permesso alla comunità internazionale di sopportare i continui attacchi israeliani a Gaza", ha detto Lazzarini, sottolineando che l'agenzia è sull'orlo del collasso. "E' sicuramente la situazione peggiore che abbia mai visto", ha aggiunto: "Le persone vengono all'Onu per chiedere protezione, ma anche la bandiera blu non è più protetta. La situazione ha raggiunto un carattere catastrofico".
Medioriente, Guterres: a Gaza andiamo verso la catastrofe
Guterres ha affermato che il Consiglio di Sicurezza è "paralizzato da divisioni geostrategiche", compromettendo così la sua capacità di trovare soluzioni alla guerra. "L'autorità e la credibilità del Consiglio di Sicurezza sono state seriamente compromesse" dalla sua risposta tardiva al conflitto, un colpo alla sua reputazione aggravato dal veto posto venerdì dagli Stati Uniti a una risoluzione che chiedeva un cessate il fuoco a Gaza. La bozza di risoluzione era stata preparata dopo l'invocazione senza precedenti da parte del Segretario Generale dell'Onu dell'articolo 99 della Carta delle Nazioni Unite, secondo cui il segretario generale puo' portare all'attenzione del Consiglio di sicurezza "qualsiasi questione che, a suo avviso, possa minacciare il mantenimento della pace e sicurezza internazionale". "Ho ribadito il mio appello a dichiarare un cessate il fuoco umanitario... purtroppo il Consiglio di Sicurezza non l'ha fatto", si è rammaricato Guterres. "Posso promettere che non mi arrenderò", ha aggiunto.
Medioriente, Qatar: mediamo per nuova tregua a Gaza e liberare ostaggi
Gli sforzi di mediazione per assicurare un nuovo cessate il fuoco a Gaza e per il rilascio di altri ostaggi detenuti da Hamas proseguono nonostante i continui bombardamenti israeliani che stanno "restringendo la finestra" per un risultato positivo: lo ha dichiarato il primo ministro del Qatar. "I nostri sforzi come Stato del Qatar, insieme ai nostri partner, continuano. Non ci arrenderemo", ha detto lo sceicco Mohammed bin Abdulrahman Al Thani al Doha Forum.
Medioriente, Guterres: a Gaza andiamo verso la catastrofe
"Stiamo correndo un serio rischio di collasso del sistema umanitario" a Gaza, dove "la situazione si sta rapidamente trasformando in una catastrofe con implicazioni potenzialmente irreversibili per i palestinesi nel loro complesso e per la pace e la sicurezza nella regione": lo ha detto oggi il Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, parlando al Forum di Doha, in Qatar. Guterres ha inoltre deplorato la "paralisi" delle Nazioni Unite di fronte alla guerra tra Israele e Hamas, dicendosi dispiaciuto che il Consiglio di sicurezza non abbia votato a favore di un cessate il fuoco.
Medioriente, fregata francese nel Mar Rosso abbatte due droni dallo Yemen
I militari francesi hanno reso noto che una fregata della Marina ha intercettato e abbattuto sul Mar Rosso droni lanciati dallo Yemen. "La Fregata Multi Missione Languedoc (Fremm) della Marina ha abbattuto due droni che dirigevano contro di lei, provenienti dalle coste dello Yemen", hanno fatto sapere in una nota diffusa nelle ultime ore su X. Secondo il comunicato, "queste due minacce" sono state "intercettate e distrutte" nella tarda serata di ieri a circa 110 chilometri dalla costa yemenita all'altezza di Al Hudaydah.
Medioriente, Lieberman: inevitabile guerra con Hezbollah
"Le Idf sono pronte per un conflitto su più fronti". Lo ha detto Avigdor Lieberman, ex ministro degli Esteri e della Difesa israeliano e fondatore del partito Israel Beytenu, in un'intervista alla radio 103Fm. "Dobbiamo completare la guerra a Gaza e prepararci per un'altra al nord, è inevitabile", ha affermato nelle dichiarazioni rilanciate dal Jerusalem Post con un evidente riferimento al confine con il Libano e agli Hezbollah libanesi.
Medioriente, militari israeliani: in 24 ore colpiti 250 obiettivi di Hamas a Gaza
Le forze israeliane (Idf) confermano di aver attaccato in 24 ore "oltre 250 obiettivi" nella Striscia di Gaza, mentre proseguono gli scontri sul campo nel contesto delle ostilità innescate dal terribile attacco del 7 ottobre in Israele. Tra gli obiettivi colpiti nella notte, anche una struttura di Hamas a Khan Younis e diversi tunnel, come evidenzia il Times of Israel. Effettuati blitz in siti di Hamas a Gaza, dove le Idf affermano di aver distrutto armi e cunicoli sotterranei e di aver ucciso uomini armati. Nella notte, secondo le forze israeliane, un jet ha anche colpito un sito usato da Hamas per le comunicazioni nei pressi di una moschea nel sud di Gaza. Nelle ultime 24 ore sono stati anche confermati attacchi contro tunnel nella zona di Khan Younis con l'impiego di munizioni guidate e l'eliminazione in un'operazione effettuata da un drone di una cellula di Hamas. Blitz anche in un centro di comando di Hamas a Shejaiya, nel nord.