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Guerra Israele-Hamas, veto Usa su risoluzione Onu a Gaza

©Ansa

Veto degli Stati Uniti al Consiglio di Sicurezza sulla richiesta di cessate il fuoco a Gaza. "Vicini al punto di non ritorno, non legittima la punizione del popolo palestinese", dice Guterres che parla di "palese disprezzo per il diritto umanitario internazionale". La posizione degli Usa è "giusta", ha detto Netanyahu. Israele, ha aggiunto, "proseguirà la sua giustificata guerra volta all'eliminazione di Hamas". Usa approvano d'urgenza vendita di munizioni per tank a Israele

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Israele, 'terroristi si arrendono, dobbiamo colpire più forte'

"Stiamo vedendo terroristi che si arrendono: questo è un segno della disintegrazione del sistema e un segnale che dobbiamo colpire più forte". Lo ha detto, citato dai media, il capo di stato maggiore dell'esercito israeliano Herzi Halevi. 

Idf, 'Hamas lancia razzi contro Israele da zone umanitarie'

Hamas ha lanciato razzi verso Israele da zone della Striscia di Gaza designate come umanitarie, denunciano le forze israeliane. I lanci sono avvenuti ieri in due diverse riprese. La prima raffica di razzi, quattro, non è riuscita a raggiungere Israele. Lo riferisce l'Idf, le Forze di difesa israeliane.

Figlio Netanyahu, è la Giordania lo Stato palestinese

Yair Netanyahu, figlio del primo ministro israeliano, ha condiviso un post sul suo account Instagram che nega l'esistenza di uno Stato palestinese indipendente e sostiene invece che è la Giordania la nazione del popolo palestinese.

Huthi minacciano attaccare ogni nave diretta verso Israele

In Yemen, i ribelli Huthi hanno minacciato di attaccare qualsiasi nave diretta in Israele, indipendentemente dalla sua nazionalità: i ribelli - si legge in una nota - "impediranno il passaggio delle navi di qualsiasi nazionalità dirette verso l'entità sionista", navi che "diventeranno un obiettivo legittimo", a meno che non portino cibo e medicinali alla Striscia di Gaza. "Per la sicurezza della navigazione marittima, avvertiamo tutte le navi e le compagnie di non trattare con i porti israeliani", ha avvertito il portavoce; anche se ha assicurato il "pieno impegno" del movimento sciita "per la continuazione del movimento commerciale globale attraverso il Mar Rosso e il Mar Arabico per tutte le navi e tutti i Paesi, ad eccezione - ha insistito- delle navi legate a Israele o che trasportano merci verso i porti israeliani".   

Dopo figlio, ministro Eisenkot perde a Gaza anche nipote

E' stato ucciso nei combattimenti nel Sud della Striscia di Gaza Maor Cohen Eisenkot, nipote 19enne dell'ex capo di stato maggiore dell'esercito e ministro del governo israeliano Gadi Eisenkot, membro del gabinetto di guerra. Pochi giorni fa il ministro aveva perso sempre a Gaza anche il figlio minore del ministro, che era impegnato in un'operazione di rastrellamento con i suoi compagni alla periferia di Jabaliya, quando è esploso un ordigno che lo ha investito. Gadi Eisenkot è tra i cinque soldati israeliani la cui morte è stata appena annunciata dall'esercito di Tsahal, che ha perso in tutto 97 uomini dall'inizio dell'offensiva contro Hamas.

Israele annuncia la morte di 4 soldati a Gaza, totale sale a 97

L'esercito israeliano ha annunciato la morte di altri 5 soldati: 4 uccisi in combattimento a Gaza e uno deceduto per le ferite riportate il 7 ottobre scorso. Uno dei militari uccisi a Gaza - secondo Haaretz - è Maor Cohen Eisenkot (19 anni) nipote del ministro del governo di emergenza nazionale ed ex capo di stato maggiore Gadi Eisenkot che ha perso il figlio Gal Meir (25 anni) l'altroieri. Il totale dei soldati caduti dall'inizio delle operazioni terra nella Striscia - secondo stime dei media - è ora di 97. 

Israele, 'combattimenti a Khan Yunis e a Jabalya'

L'esercito israeliano sta continuando a combattere le forze di Hamas sia nella roccaforte di Khan Yunis, nel sud della Striscia sia a Jabalya nel nord. Lo ha detto il portavoce militare secondo cui a Khan Yunis truppe della Brigata Golani hanno fatto una irruzione in una moschea della città dove "c'erano operativi di Hamas". I combattimenti - ha aggiunto - sono avvenuti con questi e con altri "usciti da un tunnel". Sia la moschea sia il tunnel - ha spiegato - "sono stati distrutti da un elicottero". Unità della forza di elite Duvdevan hanno poi "individuato un punto di comando di Hamas usato dagli operativi per imboscate ai soldati". A Jabalya la Brigata Nahal ha individuato la presenza "di terroristi di Hamas e di armi in alcune strutture" che sono state colpite da "attacchi mirati".

Attacchi Hezbollah al confine, 3 soldati Idf feriti

Tre soldati dell'Idf, le Forze di difesa israeliane, sono stati feriti negli attacchi di Hezbollah al confine settentrionale di ieri. L'ospedale Rambam di Haifa, riferisce 'The Times of Israel, ha affermato che un soldato è stato portato al centro medico venerdì mattina dopo essere stato ferito da schegge. Più tardi nel corso della giornata, due soldati sono arrivati all'ospedale dopo essere stati feriti in un altro attacco. L'ospedale dice che le famiglie dei soldati sono state informate.

Hamas, 'bilancio dei morti a Gaza sale a 17.700'

I morti a Gaza sono arrivati a 17.700. Lo ha comunicato il ministero della Sanità gestito da Hamas fornendo il nuovo bilancio delle vittime dall'inizio della guerra. 

Hareetz, a Gaza percentuale di civili uccisi più alta di sempre

La campagna di bombardamenti aerei israeliani sulla Striscia di Gaza ha causato, in termini percentuali, "il più alto numero di vittime civili di tutte le guerre del XX secolo". Lo stima uno studio del quotidiano israeliano Haaretz. I dati, si legge, mostrano che "nelle tre precedenti campagne a Gaza, tra il 2012 e lo scorso anno, il rapporto tra le morti civili e il totale degli uccisi negli attacchi aerei si aggirava intorno al 40%, sceso poi al 33% all'inizio di quest'anno". Nelle prime tre settimane dell'attuale operazione "la percentuale di civili rispetto al totale delle morti è salita al 61%", afferma Haaretz che parla di dati "senza precedenti". Già il New York Times aveva sottolineato che la percentuale di civili uccisi è più alta di quella dei conflitti combattuti dalle forze militari Usa in Afghanistan, Iraq e Siria. "La conclusione è che le estese uccisioni di civili non solo non contribuiscono in alcun modo alla sicurezza di Israele, ma contengono anche le basi per indebolirla ulteriormente", scrive Haaretz. "Gli abitanti di Gaza che emergeranno dalle rovine delle proprie case e dalla perdita delle proprie famiglie cercheranno una vendetta che nessun sistema di sicurezza sarà in grado di sopportare". 

Cnn, Biden bypassa il Congresso per invio munizioni a Israele

L'amministrazione Biden ha bypassato il periodo di valutazione a disposizione del Congresso degli Stati Uniti per inviare a Israele migliaia di munizioni. Lo riferisce la Cnn citando una fonte a conoscenza del dossier. Venerdì sera il dipartimento di stato americano ha trasmesso ai parlamentari una dichiarazione di emergenza per la vendita di migliaia di munizioni a Israele, aggirando il periodo standard di 20 giorni normalmente concesso alle commissioni del Congresso per esaminare tali vendite. La dichiarazione ha fatto seguito ad una richiesta avanzata dallo stesso dipartimento all'inizio della settimana affinché il Congresso approvasse la vendita di 45.000 proiettili a Israele per i suoi carri armati Merkava. La fonte ha aggiunto che la commissione Affari esteri della Camera e del Senato, che hanno il controllo sulle vendite militari, sono state sotto "pressione" da parte del Dipartimento di Stato affinché dessero disco verde rapidamente alla richiesta, nel mezzo della guerra di Israele contro Hamas a Gaza.

Russia evacua altri 100 connazionali da Striscia Gaza

La Russia ha evacuato un altro centinaio di propri connazionali dalla Striscia di Gaza: lo rende noto il Ministero delle Emergenze russo. "Più di un centinaio di russi e componenti delle loro famiglie hanno attraversato il posto di controllo di Rafah. Gli esperti del Ministero delle Emergenze presso il quartier generale operativo al Cairo stanno provvedendo assistenza medica e psicologica. I cittadini sono rifocillati con cibo e acqua e aiutati con la documentazione necessaria", ha spiegato il Ministero. Complessivamente, 940 cittadini russi sono stati evacuati dalla Striscia dall'inizio del conflitto, tra cui 420 bambini. Sono arrivati in Russia con dieci voli operati dal Ministero dell'Aeronautica. 

Israele, nuovo ordine di evacuazione da Khan Yunis

L'esercito israeliano (Idf) ha ordinato di nuovo l'evacuazione dei civili da Khan Yunis, nel Sud della Striscia di Gaza. In un post su X in arabo, i militari dello Stato ebraico hanno invitato i civili a lasciare dai quartieri di Al-Katiba e Al-Mahatta, nonché dal centro della città di Khan Yunis. L'Idf ha detto ai residenti di spostarsi a ovest verso "rifugi noti". Le operazioni israeliane hanno sfollato centinaia di migliaia di residenti dell'enclave palestinese dove, secondo le Nazioni Unite, non esiste una zona sicura. 

Media, Paesi arabi presenteranno una nuova risoluzione all'Onu

I Paesi arabi stanno preparando un nuovo progetto di risoluzione per il cessate il fuoco a Gaza, dopo il veto posto dagli Stati Uniti a quella precedente in Consiglio di Sicurezza. Lo scrive Sky News Arabia. Citando una fonte diplomatica, Sky Arabia afferma che la nuova bozza di risoluzione sarà presto presentata al Consiglio di Sicurezza dagli Emirati Arabi Uniti, responsabile del primo progetto bloccato ieri dal veto statunitense. La fonte, che ha preferito rimanere anonima, ha aggiunto che il nuovo documento chiede il cessate il fuoco e l'ingresso di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza in modo programmato e sotto la supervisione dell'Onu. A margine della riunione del Consiglio, l'ambasciatore palestinese presso le Nazioni Unite, Riyad Mansour, ha sottolineato l'importanza di attuare la proposta del delegato degli Emirati Arabi Uniti di invitare i membri del Consiglio di Sicurezza a visitare il valico di Rafah. Ha poi aggiunto, in una conferenza stampa, che il gruppo dei Paesi arabi "andrà avanti per la sua strada", e che è possibile che anche l'Egitto presenti nei prossimi giorni un nuovo progetto di risoluzione.

Il dolore della dottoressa Msf a Gaza, 'perdo la speranza'

"Non credo che qualsiasi cosa io dica possa cambiare la situazione. Il mio unico messaggio è che i palestinesi hanno il diritto di essere trattati come esseri umani, hanno il diritto di vivere. Ogni giorno, ogni notte temo per la vita dei miei figli e per la mia. Mi dispiace dirlo, ma dopo 60 giorni di guerra sto perdendo la speranza e dico che quelli che sono morti nei primi giorni sono stati molto fortunati. Non sono stati testimoni di due mesi, di giorni e notti, terrificanti. Vedo la mia gente soffrire e non posso fare nulla. Questo mondo non è giusto". Ad affermarlo, con la voce rotta dal dolore, è la dottoressa Ruba, operatrice umanitaria di Medici Senza Frontiere (Msf) a Gaza, in una testimonianza del dramma vissuto dai civili nella Striscia sferzata dalla guerra. "Siamo sfollati a sud della valle, che dovrebbe essere un'area sicura, ma ogni notte, ogni giorno, ci sono attacchi aerei. Prendono di mira tutti. Nessuno è al sicuro. Vediamo molti tipi di ferite, dalle ustioni alle ferite aperte. Vediamo anche fratture. Inoltre, ci sono molti bambini con amputazioni", dice ancora il medico. "Abbiamo solo forniture mediche di base, come paracetamolo o ibuprofene e altro materiale per medicazioni, ma purtroppo non abbiamo accesso alla nostra clinica. L'esercito israeliano ha tagliato la strada". "Abbiamo curato una bambina di sei anni gravemente ferita", racconta Ruta. "Aveva una ferita aperta, le abbiamo applicato un fissatore esterno. Piangeva e gridava. Implorava di avere degli antidolorifici o sedativi, perché era stanca per il dolore e per l'impossibilità di muovere il braccio. Nella maggior parte dei rifugi per sfollati le persone cominciano ad avere malattie della pelle, sintomi gastrointestinali, e in un rifugio vicino a dove mi trovo, c'è un focolaio di epatite A", spiega la dottoressa. "È davvero difficile curare le persone perché non abbiamo accesso ai farmaci necessari. Non abbiamo accesso a nulla. L'acqua e il cibo non sono puliti. La gente mangia tutto quello che trova, perché qui si muore di fame", conclude.

Israele diffonde video, 'Hamas sottrae rifornimenti ai civili'

L'esercito israeliano ha pubblicato un video in cui, secondo il portavoce militare, miliziani di Hamas sembrano in apparenza "sottrarre rifornimenti ai civili". Secondo Avichai Adraee - portavoce in lingua araba dell'esercito, citato dai media - "gli operativi di Hamas prendono i rifornimenti, li caricano sui loro veicoli dopo aver picchiato i civili e si dirigono in un posto noto per essere legato al gruppo terroristico". L'esercito ha spiegato che le immagini diffuse sono state filmate nel quartiere di Shuyaia di Gaza City ma non è spiegato quando.

Putin telefona a Sisi, 'lavoriamo per cessate il fuoco a Gaza'

La situazione a Gaza e gli equilibri geopolitici dell'intero Medio Oriente sono stati al centro di una telefonata del presidente russo Vladimir Putin al presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi. Sisi - riferisce il portavoce Ahmed Fahmy - ha informato il presidente russo degli sforzi ancora in atto da parte egiziana per spingere ad un cessate il fuoco duraturo e per fare quanto in suo potere per fornire alla Striscia di Gaza la maggior quantità possibile di aiuti. I due presidenti - ha concluso il portavoce - "hanno concordato di continuare a lavorare seriamente per un cessate il fuoco e affinché la comunità internazionale si assuma le proprie responsabilità al riguardo, considerando l'importanza di sforzi internazionali concertati per raggiungere una soluzione giusta e globale della questione palestinese". Una soluzione, dicono, basata sul riconoscimento di due Stati, "in conformità con le pertinenti decisioni di legittimità internazionale". 

Medioriente, Erdogan: perso le speranze in Consiglio Sicurezza Onu

"Abbiamo perso le nostre speranze e aspettative nei confronti del Consiglio di Sicurezza dell'Onu". Lo ha detto il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, commentando il veto posto dagli Usa alla risoluzione sul cessate il fuoco immediato nella Striscia di Gaza. "A causa del veto degli Stati Uniti, non è stata presa alcuna decisione sul cessate il fuoco a Gaza. È essenziale riformare il Consiglio di Sicurezza dell'Onu", ha aggiunto Erdogan, citato dall'agenzia Anadolu.

Medioriente, Russia: Usa hanno firmato condanna a morte per migliaia civili

"Gli Stati Uniti hanno letteralmente firmato davanti ai nostri occhi una condanna a morte per migliaia, se non decine di migliaia, di civili in Palestina e Israele". Lo ha dichiarato il vice ambasciatore russo alle Nazioni Unite, Dmitry Polianski, commentando il veto posto dagli Usa alla risoluzione del Consiglio di Sicurezza Onu sul cessate il fuoco immediato nella Striscia di Gaza. A favore hanno votato 13 Paesi (Cina, Francia, Russia - membri permanenti - Albania, Emirati Arabi Uniti, Brasile, Ecuador, Gabon, Ghana, Svizzera, Giappone, Malta e Mozambico), mentre il Regno Unito si è astenuto.

Anche la Francia si è rammaricata per la "mancanza di unità" del Consiglio di Sicurezza. "Purtroppo, ancora una volta questo Consiglio soffre di mancanza di unità. Con il rifiuto di impegnarsi nei negoziati, la crisi di Gaza si aggrava e il Consiglio non adempie al suo mandato, espresso nella Carta" delle Nazioni Unite, ha affermato l'ambasciatore francese all'Onu, Nicolas de Riviere. La Turchia dal canto suo ha sottolineato che Washington "è ormai sola su questo tema" dopo il voto all'Onu. "Il sistema politico americano è ormai inutile sulle questioni relative a Israele", ha affermato il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, in dichiarazioni alla televisione pubblica turca Trt.

Erdogan, "Da Usa diritti umani calpestati"

"Diritti umani calpestati, il sistema del veto è da riformare".  Duro attacco del presidente turco Recep Tayyip Erdogan agli Stati Uniti, che appena ieri hanno utilizzato il diritto di veto per bloccare una risoluzione che chiedeva il cessate il fuoco su Gaza. Una decisione che, secondo Erdogan, "calpesta la Dichiarazione dei diritti dell'uomo", di cui oggi ricorre l'anniversario e rende necessario riformare il sistema del Consiglio di sicurezza. "Oggi, presso le Nazioni Unite, la Dichiarazione dei diritti dell'uomo è stata calpestata sotto gli occhi di tutti. Il Consiglio di sicurezza Onu con un solo veto, degli Usa, respinge una richiesta di cessate il fuoco. Impossibile ottenere giustizia. Crediamo in un mondo più giusto, ma questo è impossibile a causa degli Usa. E' necessario riformare il sistema. Noi continueremo ad alzare la voce per le madri di Gaza", ha detto Erdogan. 

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