Lo ha detto il leader israeliano spiegando che "coloro che educano i propri figli al terrorismo, lo finanziano e ne sostengono le famiglie, non saranno in grado di governare Gaza dopo aver eliminato Hamas". L'Idf ha accerchiato con i carri armati la casa del leader di Hamas a Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. Sinwar, noto anche come ''il macellaio di Khan Yunis'', considerato la mente degli attacchi sferrati da Hamas il 7 ottobre
Medioriente, militari israeliani: "138 ostaggi a Gaza, tutti facciano il possibile per riportarli a casa"
I militari israeliani confermano che sono ancora 138 gli ostaggi trattenuti nella Striscia di Gaza dal terribile attacco del 7 ottobre in Israele. Lo riporta la Bbc. "La nostra intelligence ha monitorato la situazione dei nostri ostaggi e posso dire con certezza assoluta che ogni istante sotto la prigionia di Hamas mette in pericolo le loro vite", ha detto il portavoce dell'Esercito israeliano, Daniel Hagari. "Ogni giorno, ogni ora, ogni minuto è cruciale", ha incalzato, esortando la comunità internazionale ad "agire" e ribadendo che la Croce Rossa deve avere accesso agli ostaggi. Le forze israeliane, ha ribadito, "faranno tutto il possibile per riportarli a casa". "Chiediamo agli altri di fare lo stesso", ha aggiunto.
Medioriente, Tajani: "La Farnesina darà 10 milioni alla popolazione palestinese"
"La situazione della popolazione civile è molto complicata. L'Italia sta facendo tutto quello che può. Ci sono i primi pazienti ricoverati sulla nave Vulcano, che è una nave ospedale che è attraccata in Egitto. Costruiremo un ospedale da campo. Abbiamo deciso anche di investire più fondi. Nel mio ministero abbiamo deciso di dare 10 milioni per aiutare la popolazione civile palestinese". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, rispondendo a una domanda sulla situazione in Medio Oriente.
Media: sirene a Eilat, possibile missile da Yemen
Sirene sono risuonate a Eilat, il punto più meridionale di Israele, affacciato sul Mar Rosso. Secondo il giornalista di Times of Israel, Emanuel Fabian, si tratterebbe di un missile lanciato dallo Yemen. Nelle scorse settimane, dopo l'avvio della guerra a Gaza contro Hamas, i ribelli sciiti Huthi filo-Iran hanno rivendicato più volte il lancio di razzi contro lo Stato ebraico.
Medioriente, Mosca: finora 883 russi evacuati da Striscia di Gaza
La Russia ha finora evacuato 883 suoi cittadini dalla Striscia di Gaza, su un totale di 1.100 che ne hanno fatto richiesta. Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova, citata dall'agenzia Tass. I cittadini evacuati sono rientrati in Russia. L'ultimo gruppo, di 120 persone, è arrivato ieri all'aeroporto di Domodedovo, ha precisato la portavoce. Con i cittadini russi sono stati evacuati anche 15 palestinesi membri delle loro famiglie.
Medioriente, Israele: pausa umanitaria per 4 ore in zona Ash Shaboura
Le forze armate israeliane (Idf) hanno annunciato una pausa nei combattimenti fino alle 14 ora locale (le 13 in Italia) nella zona di Ash Shaboura, nel distretto di Rafah, per scopi umanitari. Il portavoce arabo dell'Idf, Avichay Adraee, ha riferito che la strada "Salah al-Din costituisce un campo di battaglia, quindi è estremamente pericoloso raggiungerla". I civili potranno spostarsi "da Khan Yunis su percorsi designati".
Medioriente, ordine evacuazione per sfollati a Khan Yunis
Medioriente, Israele: Croce Rossa deve avere accesso a ostaggi a Gaza
"La Croce Rossa deve avere accesso agli ostaggi" tenuti a Gaza: è quanto affermato dal portavoce delle forze armate israeliane, Daniel Hagari, che ha esortato nuovamente il coinvolgimento dell'organizzazione umanitaria. "Ogni minuto trascorso in prigionia mette in gioco la vita" dei sequestrati, "la comunità internazionale deve agire. La Croce Rossa deve avere accesso agli ostaggi", ha ribadito. La Cicr il mese scorso ha sottolineato di non poter intervenire autonomamente ma è legata alle condizioni poste dalle parti in campo.
Medioriente, Tajani: Italia sta facendo tutto possibile per civili Gaza
"La situazione della popolazione civile di Gaza è molto complicata: l'Italia sta facendo tutto quel che può, ci sono i primi pazienti ricoverati sulla nave Vulcano attraccata in Egitto, costruiremo un ospedale da campo, abbiamo deciso di investire più fondi, altri 10 milioni, per aiutare la popolazione civile palestinese". Lo ha affermato il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a margine di una conferenza stampa a viale Asiago per la presentazione dell'offerta estero della Rai. "Anche Hamas ha delle grandi responsabilita': se continua a sparare razzi e tenere i missili nascosti in mezzo allapopolazione, usandola come scudo, poi e' difficile che possa esserci da parte di Israele un attacco solo alle postazioni militari", ha proseguito il titolare della Farnesina, condannando anche gli attacchi dei "ribelli Huthi a navi che viaggiano in acque libere". "Questo e' inaccettabile, c'è una strategia della tensione che deve essere assolutamente contrastata".
Medioriente, i testimoni delle violenze del 7 ottobre
Medioriente, Israele: a Gaza nord uno dei maggiori siti di armi di Hamas
L'esercito israeliano ha scoperto uno dei maggiori depositi di armi di Hamas a Gaza nord, vicino a una clinica e a una scuola. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui nel deposito c'erano "centinaia di lancia granate, decine di missili anti tank e di esplosivi, razzi a lunga gittata, granate e molti droni". "Tutte le strutture terroristiche - ha spiegato -sono state trovate vicino edifici civili nel cuore della popolazione. Un'ulteriore prova dell'uso cinico che l'organizzazione terrorista di Hamas fa dei residenti di Gaza usati come scudi umani.
Medioriente, Erdogan: su Gaza noi dalla parte giusta della Storia
"Il nostro obiettivo principale è stare dalla parte giusta della storia. La risposta della Turchia al trattamento ingiusto e disumano del popolo palestinese, insieme alla nostra volontà di criticare Israele per le azioni che violano palesemente il diritto internazionale e i diritti umani, è un aspetto essenziale dell'impegno verso questo obiettivo". Lo ha dichiarato il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan al quotidiano Kathimerini. "Dato che molti Paesi occidentali stanno adottando posizioni sempre più simili, l'adempimento di questo obbligo morale da parte della Turchia nei confronti della questione palestinese non solleva dubbi sul fatto che essa 'appartenga o meno all'Occidente'", ha aggiunto il presidente turco. "Piuttosto che mettere in discussione l'orientamento e la posizione della Turchia, bisognerebbe concentrarsi sui casi in cui alcuni Paesi occidentali possono trascurare i valori per cui si battono con forza. Il silenzio sulla brutalità di Gaza ne è l'esempio più lampante", ha dichiarato Erdoğan.
Medioriente, Onu: 1.207 palestinesi uccisi da ripresa ostilità l'1/12
Almeno 1.207 palestinesi sono stati uccisi a Gaza dalla ripresa delle ostilità il primo dicembre: lo riporta l'Ufficio dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani (Ohchr), che cita il ministero della Sanità della Striscia controllato da Hamas. Il 70% delle vittime, precisa l'Ohchr, erano donne e bambini.
Medioriente, Unicef condanna violenze 7 ottobre ma non menziona Hamas
Due mesi dopo il massiccio attacco di Hamas in Israele, l'Unicef ha condannato le violenze sessuali commesse su giovani e donne delle comunità intorno alla Striscia di Gaza, senza tuttavia menzionare il Movimento islamico. "I resoconti delle violenze sessuali avvenute il 7 ottobre in Israele sono orribili", si legge nella dichiarazione postata su Instagram. "Le sopravvissute devono essere ascoltate, sostenute e fornite di cure. Le accuse devono essere indagate a fondo. Condanniamo la violenza di genere e tutte le forme di violenza contro donne e ragazze". Nelle scorse settimane si sono levate diverse voci critiche da Israele contro l'Onu e altre organizzazioni internazionali per la mancata condanna esplicita delle violenze e degli stupri compiuti da Hamas il 7 ottobre su donne, vecchie e adolescenti nelle comunita' israeliane intorno a Gaza. Per questo e' stata lanciata la campagna internazionale 'Believe Israeli Women'. Venerdi' scorso, a quasi due mesi dal massiccio attacco dei terroristi palestinesi del Movimento islamico, UN Women ha "condannato inequivocabilmente i brutali attacchi di Hamas contro Israele il 7 ottobre", dicendosi "allarmata dai numerosi resoconti di atrocita' di genere e violenza sessuale durante tali attacchi" che ha chiesto "siano debitamente indagati e perseguiti, mettendo al centro i diritti della vittima".
Il Papa: non dimentichiamo chi soffre il dramma della guerra
Papa Francesco, alla fine dell'udienza generale, ha preso personalmente la parola per lanciare un nuovo appello per la pace: "Non dimentichiamo di pregare per quanti soffrono il dramma della guerra, in particolare le popolazioni dell'Ucraina, di Israele e di Palestina. La guerra sempre è una sconfitta, nessuno guadagna, tutti perdono, soltanto guadagnano i fabbricatori delle armi".
Medioriente, Blinken sente Wang Yi: evitare allargamento conflitto
Colloquio tra il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, e il capo della diplomazia cinese, Wang Yi. Focus sulla nuova missione in Medio Oriente di Blinken e sull'impegno diplomatico degli Stati Uniti nella regione. Blinken, ha fatto sapere il portavoce Matthew Miller, ha ribadito "l'imperativo che tutte le parti lavorino per evitare l'allargamento del conflitto" e ha sottolineato come "i recenti attacchi degli Houthi contro mercantili nel Mar Rosso rappresentino una minaccia inaccettabile per la sicurezza marittima e il diritto internazionale". Blinken e Wang, ha detto Miller, hanno sottolineato l'importanza di proseguire sulla base dei "progressi fatti su questioni chiave" durante il faccia a faccia del mese scorso tra il presidente americano Joe Biden e il leader cinese Xi Jinping. Anche i media ufficiali cinesi hanno riferito del colloquio telefonico tra Blinken e Wang. La Cina insiste per un cessate il fuoco "al più presto".-
Medioriente, stagisti Casa Bianca contestano Biden: ferma la guerra
Un gruppo di una quarantina di stagisti della Casa Bianca ha criticato in una lettera anonima la politica del presidente Joe Biden sulla guerra tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza e ha chiesto al governo degli Stati Uniti di lavorare per un cessate-il-fuoco permanente. "Non rimarremo in silenzio di fronte al genocidio del popolo palestinese", hanno scritto gli stagisti nella lettera, inizialmente pubblicata dal portale Nbc News, "crediamo che sia nostro compito opporci all'ingiustizia e al genocidio e sottolineare gli errori commessi dai nostri leader". La lettera, indirizzata sia a Biden che alla vicepresidente Kamala Harris, ha il sostegno di decine di stagisti provenienti da diverse aree della Casa Bianca, compreso l'ufficio del presidente e il consiglio di politica interna. "Anche se il governo ha espresso il suo sostegno a una pausa umanitaria, riteniamo che non sia sufficiente niente altro di meno che la cessazione completa del massacro degli abitanti di Gaza". La lettera arriva in contemporanea alle critiche a Biden dell'ala progressista del Partito Democratico statunitense e alle massicce manifestazioni in diverse città del paese che chiedono un cessate il fuoco a Gaza. La settimana scorsa, anche centinaia di lavoratori dell'Agenzia statunitense per lo sviluppo (Usaid) hanno inviato una lettera alla Casa Bianca chiedendo un cambio di rotta nella sua politica.
Israele chiede evacuazione immediata verso ovest di Khan Yunis
Le autorità israeliane hanno emesso un ordine di ''evacuazione immediata'' per gli sfollati che si trovano nei rifugi e nelle scuole a est di Khan Yunis, chiedendo loro di spostarsi a ovest della seconda città più grande della Striscia di Gaza. Il Cogat, il dipartimento israeliano per il Coordinamento delle attività governative nei Territori palestinesi, ha spiegato che l'esercito israeliano sta operando ''con estrema forza'' contro Hamas. E per questo i civili dovrebbero spostarsi lungo al-Quds Street verso i rifugi a ovest di Khan Younis e nell'area dell'ospedale Nasser.
Media: Idf accerchia casa di leader Hamas Sinwar a Khan Yunis
Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno accerchiato con i carri armati la casa del leader di Hamas Yahya Sinwar a Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. Lo afferma l'emittente Channel 7. Sinwar, noto anche come ''il macellaio di Khan Yunis'', è considerato la mente degli attacchi sferrati da Hamas lo scorso 7 ottobre contro Israele.
Medioriente, funzionari Israele: può volerci un mese per nuova tregua e rilascio ostaggi
Potrebbe passare un mese prima che si possa aprire una finestra per una nuova tregua nella guerra tra Israele e Hamas, con il conseguente rilascio di altri ostaggi trattenuti nella Striscia di Gaza. Lo afferma la Radio dell'esercito israeliano citando funzionari della sicurezza a condizione di anonimato, secondo i quali ci vorrà un mese per esercitare la pressione militare su Hamas necessaria a convincere i miliziani a un cessate il fuoco temporaneo. Le operazioni militari israeliane dovrebbero continuare sia a nord, sia a sud della Striscia di Gaza per riuscire a esercitare la pressione necessaria, spiegano le fonti. In base all'accordo mediato da Qatar ed Egitto, scaduto venerdì, 105 civili in ostaggio di Hamas sono stati rilasciati da Gaza: 81 israeliani, 23 cittadini thailandesi e un filippino. In precedenza, quattro ostaggi erano stati rilasciati e uno era stato salvato, mentre tre corpi erano stati recuperati. Le autorità israeliane ritengono che a Gaza rimangano 138 ostaggi, tra cui circa 20 donne e due bambini piccoli.
Medioriente, Israele: battaglie intense in corso nella Striscia
"Battaglie intense" sono in corso nella Striscia. Lo ha detto l'esercito israeliano, secondo cui nell'ultimo giorno sono stati circa 250 gli "obiettivi terroristici" colpiti in tutta Gaza. "I soldati - ha spiegato il portavoce militare - continuano a localizzare armi, imbocchi di tunnel, esplosivi e altre infrastrutture militari". Tra queste, sono state distrutte le postazioni da cui ieri sono stati lanciati i razzi nel centro di Israele. L'aviazione ha colpito nell'area di Deir al-Balah dove sono stati "eliminati terroristi di Hamas e della Jihad islamica palestinese". Secondo il portavoce, è stata colpita una "cellula armata nei pressi di una scuola nel nord di Gaza" e in un'altra scuola, sempre nel nord, sono state trovate "armi e munizioni".