Lo ha detto il leader israeliano spiegando che "coloro che educano i propri figli al terrorismo, lo finanziano e ne sostengono le famiglie, non saranno in grado di governare Gaza dopo aver eliminato Hamas". L'Idf ha accerchiato con i carri armati la casa del leader di Hamas a Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. Sinwar, noto anche come ''il macellaio di Khan Yunis'', considerato la mente degli attacchi sferrati da Hamas il 7 ottobre
Ironizzò su morte bimbo israeliano, condannata a 10 mesi
E' stata condannata a dieci mesi di carcere con la condizionale, per "apologia del terrorismo", una cittadina francese di 37 anni che aveva ironizzato sulla morte di un bebè israeliano ucciso da Hamas con un video postato su Instagram. L'entità della condanna, inflitta da un tribunale parigino, è conforme a quanto aveva chiesto l'accusa il 22 novembre scorso. L'avvocata della donna, Ilyacine Maallaoui ha annunciato che appellerà la sentenza. Nel video la signora aveva commentato una notizia di fonte israeliana, secondo cui un neonato era stato messo in un forno dai terroristi di Hamas nell'attacco del 7 ottobre scorso. La donna, che conta 9 mila follower, durante il processo ha riconosciuto di essersi espressa con "un po' di ironia" e di essere stata "rozza", ma ha respinto qualsiasi intenzione provocatoria. Ha aggiunto che non poteva credere che un bebè fosse stato messo in un forno e che aveva voluto soltanto denunciare la "propaganda e manipolazione mediatica". Oltre alla pena di dieci mesi, la condannata dovrà seguire un "seminario di cittadinanza" per assorbire i "valori della Repubblica", versare mille euro di indennizzo e 500 euro di spese processuali a ciascuna delle sei associazioni di lotta contro il razzismo e l'antisemitismo che si erano costituite parte civile.
Sirene di allarme razzi sia al sud sia al nord di Israele
Le sirene di allarme stanno risuonando sia nel sud sia nel nord di Israele. Lo ha detto il portavoce militare. In particolare al sud è stata lanciata una salva di 10 razzi verso la città di Beer Sheva, in parte intercettati dall'Iron Dome. A nord sono stati presi di mira i kibbutz di Malkia e Shtula al confine con il Libano.
Ankara condanna l'espansione degli insediamenti israeliani
"Condanniamo fermamente l'espansione da parte delle autorità israeliane di insediamenti illegali nei territori palestinesi occupati mentre continuano i loro barbari attacchi contro la popolazione civile a Gaza". Lo ha affermato il ministero degli Esteri turco con un comunicato che definisce "inaccettabile" l'approvazione di un piano per circa 1.800 nuovi insediamenti nell'area di Gerusalemme Est. "Gli atti di terrore e violenza portati avanti dai coloni israeliani e dalle forze di Sicurezza contro i palestinesi in Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est, indicano chiaramente la strategia di attrito e intimidazione contro il popolo e lo Stato palestinese da parte di Israele", si legge nel comunicato che condanna gli insediamenti come "violazione del diritto internazionale".
Iran: 'La nostra attività missilistica punta alla deterrenza'
"Le attività missilistiche dell'Iran sono in linea con la preservazione della sicurezza del Paese e della deterrenza". Lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, Nasser Kanani, definendo "inaccettabile" una dichiarazione da parte del Consiglio per la Cooperazione del Golfo, durante il vertice di ieri in Qatar, in cui i partecipanti hanno espresso preoccupazione riguardo la programma missilistico iraniano. "Il vero pericolo per la stabilità a livello regionale è la presenza militare di forze straniere e anche il regime sionista che sono la principale fonte di minacce e instabilità per i Paesi musulmani", ha detto Kanani, come riporta Irna. Il funzionario della Repubblica islamica ha anche reagito alle dichiarazioni da parte del Consigliere per la Sicurezza nazionale degli Usa, Jake Sullivan, che aveva accusato l'Iran di essere coinvolto nei recenti attacchi da parte degli Houthi yemeniti contro navi di Israele. "L'Iran non controlla forze per procura nella regione, le preoccupazioni degli Usa riguardo alla sicurezza sono ipocrite e rappresentano anche uno scherzo amaro dal momento che lo stesso Paese sostiene l'attuale genocidio di Israele a Gaza", ha detto Kanani.
Turchia: inaccettabili nuovi insediamenti israeliani a Gerusalemme Est
La Turchia ha condannato con forza l'espansione di insediamenti israeliani illegali nei Territori palestinesi mentre continuano i raid aerei nella Striscia di Gaza. ''E' del tutto inaccettabile che Israele abbia approvato il piano per costruire circa 1.800 insediamenti su 186 acri di terra a Gerusalemme Est'', si legge in una nota del ministero degli Esteri turco rilanciata dall'agenzia di stampa Anadolu.
Parigi deplora raid israeliano che ha ucciso soldato libanese
La Francia deplora il raid israeliano che ha ucciso un soldato libanese, il primo dall'8 ottobre, giorno dell'inizio del fuoco incrociato quasi quotidiano tra il confine di Israele e lo Hezbollah. La Francia "è vivamente preoccupata per il proseguimento degli scontri alla frontiera tra Libano e Israele", sottolinea in in una nota il ministero degli Esteri di Parigi, invitando "tutte le parti" alla "più grande moderazione". L'esercito israeliano assicura di non aver preso di mira le forze armate libanesi ma una posizione del movimento armato Hezbollah.
Kishida a Netanyahu: 'Evitare bilancio vittime civili continui ad aggravarsi'
E' "importante" evitare che il bilancio delle vittime civili del conflitto tra Israele e Hamas "continui ad aumentare". Lo ha detto il premier giapponese, Fumio Kishida, al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu in un colloquio telefonico di cui dà notizia il ministero degli Esteri di Tokyo. Secondo Kishida, che ha insistito per "la soluzione dei due stati", è "importante calmare rapidamente la situazione" e "rispettare il diritto internazionale, compreso il diritto umanitario internazionale".
Anp chiede di fermare marcia estrema destra di domani ad Al-Aqsa
Il ministero degli Affari Esteri dell'Autorità Palestinese chiede che venga fermata la marcia di estrema destra sul Monte del Tempio, che ospita la Cupola della Roccia e la Moschea di Al-Aqsa, prevista per domani. E' quanto riferisce 'Al Jazeera'. Il ministero chiede che vengano esercitate pressioni a livello internazionale per fare in modo che la marcia che ieri è stata autorizzata dalla polizia israeliana venga bloccata. Gli attivisti dovrebbero marciare attraverso il quartiere musulmano di Gerusalemme prima di raggiungere il luogo sacro.
La marcia, limitata a 200 partecipanti, riferiva ieri 'Haaretz', dovrebbe seguire il percorso della marcia delle bandiere israeliane attraverso la Porta di Damasco e il quartiere musulmano. La manifestazione, che coinciderà con la prima notte di Hanukkah, è stata annunciata come la Marcia del Maccabei, in riferimento alla rivolta degli Asmonei contro i Seleucidi e l'élite ebraica ellenizzata nell'antica Giudea.
Israele attacca obiettivi Hezbollah nel sud del Libano
Le forze israeliane (Idf) confermano bombardamenti dell'artiglieria e dei tank contro obiettivi di Hezbollah nel sud del Libano e un'operazione di un drone delle Idf contro una postazione di comando di Hezbollah e un altro sito del gruppo. Lo riporta il Times of Israel che riferisce di operazioni in risposta a ripetuti attacchi degli Hezbollah libanesi contro il nord di Israele e di vari razzi sparati contro una postazione militare israeliana lungo la linea di demarcazione del confine tra Israele e il Paese dei Cedri.
Idf: "Il lancio di un missile terra-superficie verso il territorio israeliano è stato identificato e intercettato con successo nell'area del Mar Rosso dal sistema di difesa aerea Arrow"
Ministra francese denuncia gli "stupri di massa" di Hamas
La ministra francese per le Pari Opportunità, Bérangère Couillard, ha denunciato oggi gli "stupri di massa" perpetrati contro "donne israeliane" durante l'attacco di Hamas del 7 ottobre. "Non dobbiamo esitare un secondo a riconoscere gli stupri di massa che sono stati perpetrati contro le donne israeliane. Alcune sono state mutilate", ha dichiarato Couillard ai microfono di Radio J. "Lo stupro viene usato come arma da guerra qualunque sia il conflitto", ha proseguito la ministra, ritenendo "insopportabile fare differenze in funzione dei conflitti e dell'origine delle persone che li subiscono". "Le violenze sulle donne, sono anche gli stupri realizzati sulle donne israeliane", puntalizza Couillard, deplorando che una "piccola parte, ma rumorosa" del movimento femminista vorrebbe che non se ne parli. In queste ultime settimane, associazioni e organizzazioni femministe internazionali sono state accusate sui social e anche in occasione di cortei, in particolare a Parigi e a New York, di aver atteso tanto, troppo tempo, prima di condannare in modo chiaro gli abusi sessuali perpetrati da Hamas contro le donne israeliane e di averlo comunque fatto nei minimi termini, senza reale empatia nei confronti delle vittime. Critiche che, in particolare in Francia hanno raggiunto un certo vigore a fine novembre, dopo la grande marcia parigina contro le violenze sulle donne.
Medioriente, Erdogan: pronti a ospitare conferenza pace con Qatar
"Siamo pronti ad agire al fianco del Qatar e ospitare una conferenza di pace". Parole del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, tornato a lanciare l'appello per una mediazione e un processo politico che ponga fine al conflitto in Medio Oriente e ai bombardamenti su Gaza. "Faremo tutto quello che è nei nostri poteri. Bisogna avere un approccio costruttivo e Turchia e Qatar sono decise a camminare fianco a fianco in questa direzione. Siamo pronti ad agire da garanti e ospitare una conferenza di pace, ma c'e' bisogno che le parti vogliano realmente la fine del conflitto. Non possiamo permetterci il lusso di fallire stavolta", ha dichiarato Erdogan.
Medioriente, Erdogan: Netanyahu è al collasso, potrebbe arrendersi
"Il premier israeliano (Benjamin) Netanyahu sta in questo momento affrontando un collasso. Potrebbe presentarsi sventolando la bandiera bianca". Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. "Netanyahu non sarà in grado di evitare la punizione per le sue azioni, presto o tardi sarà processato e pagherà il prezzo dei crimini di guerra che ha commesso", ha detto Erdogan ai giornalisti che lo hanno accompagnato in aereo mentre è rientrato in Turchia dal Qatar, riferisce la presidenza della Repubblica di Ankara. "Se non fosse per il sostegno a Israele da parte di tutti i Paesi occidentali, soprattutto gli Usa, non ci sarebbe una situazione del genere nella regione", ha detto Erdogan.
Dopo lanci dal Libano, Israele colpisce oltre confine
Israele sta colpendo nel sud del Libano da dove sono partiti una serie di lanci verso una postazione dell'esercito nei pressi di Arab al-Aramshe e un'altra sul Monte Hermon. Lo ha detto il portavoce militare aggiungendo che da questa mattina " carri armati e artiglieria hanno colpito numerose postazioni in Libano e l'aviazione ha centrato un centro di comando militare e una infrastruttura dell'organizzazione terroristica degli Hezbollah".
Medioriente, Fidan vedrà Blinken: dialogo Usa-Turchia su Gaza
Il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan incontrerà il prossimo 8 dicembre il segretario di Stato americano Anthony Blinken negli Stati Uniti. Si tratta del terzo incontro tra i capi delle diplomazie di Turchia e Usa dal 7 ottobre, giorni dell'attacco sferrato da Hamas nei confronti di Israele. Il faccia a faccia, con al centro il conflitto in Medio Oriente e le operazioni militari nella Striscia di Gaza, avverrà nell'ambito di un incontro tra Blinken e una delegazione dell'Organizzazione per la cooperazione dei Paesi Islamici. La Turchia punta ad assumere la leadership dell'organizzazione e lavora a una posizione comune da parte del mondo islamico, obiettivo è fare pressione per giungere a un cessate il fuoco.
Israele: "Trovati 2 tunnel a Jenin", in Cisgiordania
L'esercito israeliano ha reso noto che i soldati hanno trovato e distrutto due imbocchi di tunnel a Jenin, la città nel nord della Cisgiordania, teatro nelle ultime ore di una vasta operazione militare culminata con l'arresto di 10 palestinesi. Nel corso del raid ci sono stati "scambi a fuoco e il lancio di esplosivi contro le truppe, che hanno risposto con colpi di arma da fuoco". Un soldato è rimasto leggermente ferito e portato in ospedale. Secondo l'agenzia di stampa ufficiale palestinese Wafa, il raid israeliano e' durato nove ore ed è costato il ferimento di sette persone, tra cui una donna e un bambino. "Circa 40 veicoli militari hanno fatto irruzione nella città e nel suo campo profughi, accompagnati da colpi di arma da fuoco e il lancio di granate lacrimogene", ha riferito la Wafa, sottolineando che le truppe israeliane hanno usato un missile anticarro per distruggere una casa, provocando un incendio. Secondo i palestinesi, i soldati israeliani hanno anche operato nelle vicinanze dei due ospedali della città e perquisito le ambulanze. Gli scontri hanno fatto seguito alla morte, sempre oggi, di due giovani palestinesi, di 23 e 16 anni, durante gli scontri in due località nel nord dei Territori Palestinesi occupati.
Israele intercetta missile da Mar Rosso verso Eilat
Israele ha intercettato un missile terra-terra lanciato dall'area del Mar Rosso verso la cittadina di Eilat, nell'estremo sud del Paese dove poco prima erano risuonate le sirene di allarme. Lo ha fatto sapere il portavoce militare aggiungendo che il missile - intercettato da sistema di difesa Arrow - non è mai entrato in territorio israeliano e non ha costituito per questo una minaccia per i cittadini di Eilat. Nelle ultime settimane- dall'inizio della guerra a Gaza - la responsabilità dei vari lanci dal Mar Rosso è stata rivendicata dagli Huthi yemeniti alleati dell'Iran.
Medioriente, raid Idf in campo profughi Balata 4 palestinesi feriti di cui uno grave
Quattro palestinesi sono rimasti feriti, di cui uno in modo grave, durante un raid delle forze israeliane nel campo profughi di Balata vicino a Nablus, in Cisgiordania. Lo riferisce Ahmed Jibril, il direttore del servizio di ambulanze della Mezzaluna Rossa palestinese, spiegando che un uomo è in condizioni gravi dopo essere stato colpito alla testa. Altri tre palestinesi sono stati feriti e le loro condizioni sono giudicati stabili. Nel raid è stato arrestato Ali Odeh.
Erdogan: "Prima o poi Netanyahu pagherà per i crimini di guerra"
"Prima o poi" il premier israeliano Benjamin Netanyahu pagherà per "i crimini di guerra che ha commesso". Lo ha affermato il leader turco Recep Tayyip Erdogan. "Netanyahu non potrà evitare di pagare per le sue azioni - ha detto Erdogan, parlando con i giornalisti di ritorno dal Qatar - Prima o poi sarà giudicato e pagherà per i crimini di guerra che ha commesso".
Gaza: "In 24 ore almeno 73 morti e 123 feriti nella zona centrale"
Sono almeno 73 le persone morte nella zona centrale di Gaza nelle ultime 24 ore mentre proseguono le ostilità tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza. Lo afferma il ministero della Salute dell'enclave palestinese, sotto il controllo di Hamas. Il ministero, riporta la Bbc, precisa che in 24 ore 73 corpi senza vita e 123 feriti sono stati portati nell'ospedale al-Aqsa, vicino alla città di Deir al-Balah, nel centro di Gaza.