"Non ci saranno negoziati finché non si fermerà l'aggressione a Gaza”. Lo ha dichiara il rappresentante di Hamas in Libano, Osama Hamdan. “Riterremo Netanyahu responsabile della vita” degli ostaggi detenuti nella Striscia di Gaza. "Siamo nel centro di Jabalya, Shuyaia e Khan Yunis": lo ha detto il capo del Comando del fronte del sud israeliano, il generale Finkelman. "Intendiamo continuare a colpire e raggiungere i nostri risultati". Bombardamenti su tutta la Striscia. Maxioperazione anche a Jenin, in Cisgiordania
Idf, pausa tattica in area Rafah fino alle 13 per ingresso aiuti umanitari
"Oggi nell'area di Rafah entrerà in vigore una pausa tattica locale fino alle 14 (13 italiane) allo scopo di consentire l'ingresso di ulteriori aiuti umanitari". Ad affermarlo è l'Idf in un post su 'X' sottolineando inoltre che "ai residenti di Gaza è stato detto di non utilizzare la Salah al-Din Road". I residenti della Striscia di Gaza "sono stati reindirizzati su percorsi diversi". La Salah al - Din Road è la strada principale che collega il nord e il sud della Striscia di Gaza, quella che per giorni è stata la via principale per gli spostamenti delle persone in fuga dalle ostilità.
Erdogan: "Netanyahu usa tensione per calcolo politico"
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha accusato il premier israeliano Benjamin Netanyahu di far salire la tensione per un personale interesse politico. "Il governo Netanyahu sparge tensione, mette in pericolo il futuro di tanta gente e la sicurezza di un'intera regione per allungare la propria carriera politica", ha detto Erdogan. Il leader turco nelle scorse settimane aveva piu' volte chiamato Netanyahu "un politico finito".
Morti altri due soldati israeliani, 80 da inizio guerra
Le forze armate israeliane hanno annunciato la morte di altri due soldati mentre combattevano a Gaza, portando a 80 il bilancio totale dall'inizio dell'operazione di terra nella Striscia. Si tratta del 24enne Yahel Gazit e il 34enne Gil Daniels.
Gabinetto di guerra Israele vedrà oggi famiglie ostaggi
Il Gabinetto di guerra israeliano, presieduto da Benyamin Netanyahu, incontrerà nel pomeriggio le famiglie degli ostaggi tenuti da Hamas a Gaza. Lo ha fatto sapere l'ufficio del premier stesso. Ieri le famiglie hanno sollecitato il Gabinetto a riprendere "subito" le trattative con Hamas, "senza ritardi e ad ogni costo".
Gaza: missione italiana per allestimento ospedale da campo
Due aerei militari italiani sono arrivati questa mattina all'aeroporto di Al Arish, in Egitto con a bordo uomini e mezzi diretti nella Striscia di Gaza per un sopralluogo, volto a valutare la possibilità di allestire un ospedale da campo al servizio della popolazione palestinese. Lo riferiscono fonti dell'aeroporto. L'ipotesi è allo studio da qualche tempo ma, a quanto si apprende, è ancora in una fase iniziale, e la missione attuale serve proprio per verificarne la fattibilità e l'eventuale localizzazione. Gli aerei trasportano 15 militari e diversi blindati che dovrebbero entrare a breve nella Striscia di Gaza.
Onu: 'A Gaza si profila scenario ancora più infernale'
"Le condizioni necessarie per portare aiuti alla popolazione di Gaza non esistono. Se possibile, sta per aprirsi uno scenario ancora più infernale, in cui le operazioni umanitarie potrebbero non essere in grado di rispondere": lo afferma la Coordinatrice umanitaria dell'Onu, Lynn Hastings, in una dichiarazione pubblicata sul sito dell'organizzazione.
Anp: '260 persone uccise e 3.200 ferite in Cisgiordania dal 7 ottobre'
Sono 260 le persone uccise e 3.200 quelle ferite in Cisgiordania dal 7 ottobre. Lo afferma il ministero della Sanità dell'Autorità Nazionale Palestinese (Anp).
Iran: 'Non coinvolti in attacchi contro forze Usa'
L'Iran non è coinvolto in alcun attacco o azione contro le forze militari statunitensi. Lo ha dichiarato all'agenzia di stampa Tasnim l'inviato di Teheran all'Onu, Amir Saeid Iravani, rispondendo a distanza alle accuse mosse dal consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Jake Sullivan. Secondo lui, Washington ha "tutte le ragioni per credere che questi attacchi (contro navi nel Mar Rosso, ndr), sebbene siano stati lanciati dagli Houthi nello Yemen, sono pienamente sostenuti dall'Iran''.
Hezbollah ha rivendicato tre attacchi su esercito israeliano
Il movimento armato libanese filo-iraniano ha rivendicato stamani tre diversi attacchi contro postazioni dell'esercito israeliano lungo la linea di demarcazione tra i due paesi. Lo si apprende da una serie di comunicati del Partito di Dio diffusi dalla sua tv al Manar. Le postazioni militari israeliane colpite da Hezbollah sono quelle di fronte alle cittadine libanesi di Blida e Tayhan e nell'area contesa delle Fattorie di Shebaa.
Israele, "Seconda fase guerra complicata militarmente"
"Israele si aspetta pesanti combattimenti nella seconda fase della sua guerra a Gaza", una fase che sarà "difficile da un punto di vista militare": lo ha detto uno dei portavoce del governo israeliano. Elon Levy, che si occupa dei rapporti con la stampa straniera, ha aggiunto che il governo è aperto ad accettare "critiche costruttive" per minimizzare i danni alla popolazione civile a Gaza, purché "le critiche -ha aggiunto- siano coerenti con l'obiettivo di Israele di distruggere Hamas". Lo riferisce l'agenzia Reuters.
Onu, impossibile realizzare aree sicure a Gaza
Secondo l'Onu è "impossibile" realizzare aree sicure a Gaza.
Qatar, vergognosa inerzia comunità internazionale
L'emiro del Qatar, sceicco Tamim bin Hamad al-Thani, ha definito "vergognosa" l'inerzia della comunità internazionale sul conflitto tra Israele e Hamas. Aprendo i lavori del Consiglio di cooperazione del Golfo, l'emiro ha dichiarato che "è vergognoso per la comunità
internazionale permettere che questo odioso crimine continui da quasi due mesi, durante i quali continua la sistematica e deliberata uccisione di civili innocenti, tra cui donne e bambini".
Francia congela per sei mesi beni del leader di Hamas a Gaza
La Francia ha congelato per sei mesi i beni del leader di Hamas a Gaza, Yahya Sinwar, che è anche l'uomo considerato il 'cervello' dell'attacco del 7 ottobre a Israele. Il governo non ha però chiarito quale sia l'importo di questi beni.
Atteso l'incontro famigliari ostaggi con Netanyahu
In Israele, le famiglie degli ostaggi nelle mani di Hamas a Gaza dovrebbero incontrare oggi, alle 13:30 ora locale, il gabinetto di guerra. Lo riferisce la stampa locale. Ieri un gruppo che rappresenta le famiglie ha annunciato che avrebbe organizzato un sit-in permanente davanti al quartier generale dell'esercito israeliano fino a quando il governo di Benjamin Netanyahu non li avesse incontrati.
Raisi a Mosca giovedì da Putin
Il presidente iraniano Ebrahim Raisi incontrerà il presidente russo Vladimir Putin a Mosca il 7 dicembre. Lo riferisce l'agenzia Tasnim, secondo cui le parti intendono discutere della cooperazione nella sfera economica, così come delle questioni regionali e internazionali, in particolare la questione palestinese e i recenti eventi nella Striscia di Gaza. Non è stata ancora resa nota la composizione della delegazione che accompagnerà Raisi. Nel frattempo, il Cremlino ha annunciato che domani Putin visiterà gli Emirati Arabi Uniti e l’Arabia Saudita.
Cremlino conferma, Putin domani a Riad e Emirati
Il Cremlino ha confermato che il presidente Vladimir Putin si recherà domani in visita in Arabia Saudita e negli Emirati arabi uniti. Al centro dei colloqui, tra l'altro, il conflitto israelo-palestinese e il mercato del petrolio. Lo riferiscono le agenzie russe.
Israele completa accerchiamento campo profughi Jabalia
L'esercito israeliano ha completato l'accerchiamento del campo profughi di Jabalia, nel Nord della Striscia di Gaza, "una delle roccaforti di Hamas" dove ha distrutto "infrastrutture terroristiche". Lo ha reso noto un portavoce militare. "Sono state prese le postazioni militari chiave da dove sono stati effettuati gli attacchi contro le truppe israeliane. Le truppe hanno attaccato le infrastrutture terroristiche, hanno piazzato armi e lanciatori in complessi civili e hanno ordinato alle forze aeree di attaccare numerosi terroristi", ha aggiunto il comunicato. Nella zona di Jabalia, l'esercito ha attaccato diversi edifici utilizzati dalle forze Nukhba, l'unità d'e'lite di Hamas, dove hanno eliminato i "terroristi" e distrutto i razzi trovati nel giardino di un'abitazione. Mentre continua a operare per consolidare il proprio controllo nella parte settentrionale della Striscia, l'esercito nel frattempo va avanti nella sua l'espansione dell'offensiva terrestre verso il Sud dell'enclave. Da parte loro, sia le Brigate Al Qassam che quelle Al Quds, bracci armati rispettivamente di Hamas e della Jihad islamica, hanno riferito che stanno attaccando "intensamente" i carri armati israeliani che si stanno avvicinando con l'artiglieria alla citta' di Khan Yunis, nel sud della Striscia, che è il prossimo obiettivo.
Raid israeliano su Jabalya, morti 15 palestinesi
Almeno 15 palestinesi sono rimasti uccisi oggi in un bombardamento israeliano contro alcuni edifici a Jabaliya, che ospita il più grande campo profughi nella Striscia di Gaza. Lo ha riferito l'agenzia di stampa Maan, denunciando tra l'altro che ci sono notizie di morti e feriti in un altro bombardamento a Gaza City e che l'esercito israeliano avrebbe effettuato un nuovo attacco con munizioni al fosforo bianco a nord e a est della città di Khan Younis, situata nel sud della Striscia.
Gaza: ministro Esteri Iran a Mosca per colloqui su crisi
"Durante la visita in Russia, terrò colloqui sui modi per porre immediatamente fine al genocidio israeliano a Gaza, inviare aiuti umanitari e cessare lo sfollamento forzato dei palestinesi": lo ha dichiarato ai giornalisti il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amirabdollahian, al suo arrivo a Mosca questa mattina. "Parteciperò anche alla riunione annuale dei ministri degli Esteri degli Stati del litorale del Mar Caspio che si terrà oggi e discuterò le questioni bilaterali, regionali e internazionali, a margine della riunione", ha aggiunto, citato dall'agenzia di stampa Irna. L'Iran ha recentemente esortato la Russia ad assumere una posizione più dura nei confronti di Israele e a tagliare i legami diplomatici con Tel Aviv.
Famiglie ostaggi incontrano Netanyahu
Le famiglie degli ostaggi di Hamas incontreranno oggi il premier israeliano Benjamin Netanyahu. I parenti dei cittadini ancora in mano ai miliziani a Gaza - che si ritiene siano ancora oltre 100 - hanno chiesto di vedere il premier e il suo gabinetto di guerra dopo il rilascio di 105 ostaggi nel quadro del cessate il fuoco temporaneo concordato e poi interrotto il 30 novembre. Dal giorno del terribile attacco del 7 ottobre, molte famiglie si sono lamentate di non essere state sufficientemente informate degli sforzi volti ad assicurare il rilascio dei loro cari.