Guerra Gaza, Hamas: "Nessuno scambio ostaggi senza fine aggressione da Israele"

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"Non ci saranno negoziati finché non si fermerà l'aggressione a Gaza”. Lo ha dichiara il rappresentante di Hamas in Libano, Osama Hamdan. “Riterremo Netanyahu responsabile della vita” degli ostaggi detenuti nella Striscia di Gaza. "Siamo nel centro di Jabalya, Shuyaia e Khan Yunis": lo ha detto il capo del Comando del fronte del sud israeliano, il generale Finkelman. "Intendiamo continuare a colpire e raggiungere i nostri risultati". Bombardamenti su tutta la Striscia. Maxioperazione anche a Jenin, in Cisgiordania

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Guerra in Medioriente, le voci da Gaza

Fbi: impegnati 24 ore su 24 per evitare attacchi Hamas in Usa

Il direttore dell'Fbi Christopher Wray ha assicurato che l'Agenzia sta lavorando "24 ore su 24" per "identificare e sventare" potenziali attentati negli Stati Uniti ispirati dagli attacchi di Hamas del 7 ottobre. "Al momento non ci sono informazioni che indichino che il gruppo terroristico abbia l'intenzione o la capacità di condurre operazioni all'interno degli Stati Uniti anche se non possiamo escludere questa possibilità", ha spiegato Wray in un'audizione alla Commissione Giustizia del Senato. Il capo dell'Agenzia ha anche messo in guardia sull'aumento dei crimini d'odio e delle minacce antisemite dallo scorso 7 ottobre.

Unrwa: "Più di un milione di sfollati arriveranno a Rafah"

L'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) ha affermato che si prevede che più di un milione di sfollati palestinesi arriveranno nella città più meridionale di Gaza, Rafah. Lo riporta il Guardian. Un rappresentante dell'Agenzia Onu, Adnan Abu Hasna, parlando oggi ad Al Jazeera, ha raccontato: "Abbiamo decine di migliaia di famiglie nelle strade. Si stanno già riparando sotto cose a caso: pezzi di nylon e legno. Sta piovendo adesso. Vedremo il disastro".

Hamas: "I morti sono saliti a oltre 16mila"

Il governo di Hamas annuncia un nuovo bilancio di 16.248 morti nella Striscia di Gaza dall'inizio della guerra il 7 ottobre.

Luzon: "Preoccupati da recrudescenza antisemitismo "

"Stiamo assistendo a una preoccupante recrudescenza di fenomeni di antisemitismo. Questa manifestazione è di grande importanza per dire no a questa deviazione e opporsi al terrorismo". Lo ha detto l'assessore ai rapporti istituzionali della comunità ebraica di Roma, Alessandro Luzon, davanti al palco della manifestazione 'No Antisemitismo. No Terrorismo' convocata oggi in piazza del Popolo, nella Capitale. "La nostra è una battaglia di civiltà, perché non dilaghino fenomeni gravi. E purtroppo - aggiunge - nelle ultime settimane sono aumentati molti fenomeni di odio".

Medico ospedale Gaza: 45 morti in raid Israele su tre case

"Abbiamo ricevuto 45 uccisi da un bombardamento israeliano sulle case di tre famiglie a Deir al-Balah", nel centro di Gaza. Lo ha riferito - citato dalla Reuters rilanciata da Haaretz - Eyad Al-Jabri, capo dell'ospedale Shuhada Al-Aqsa Hospital di Deir al-Balah. L'esercito israeliano non ha fornito la sua versione dei fatti.

Guardian: Hamas aveva mappa base grazie ad aiuto spie

Hamas ha pianificato per anni il massiccio attacco del 7 ottobre, elaborando mappe dettagliate con l'aiuto di spie all'interno di Israele. È quanto hanno concluso le forze armate israeliane dopo aver esaminato un gran numero di telefoni, notebook e documenti sequestrati ai terroristi, sia sul campo di battaglia che a Gaza. Tra i documenti recuperati, c'era una mappa molto dettagliata di una base militare israeliana che non sarebbe stato possibile compilare senza "conoscenze interne", quasi certamente una spia di Hamas, ha riferito una fonte dell'intelligence dello Stato ebraico citata dal Guardian

Israele rivede il numero degli ostaggi di Gaza a 138

Israele conta ora 138 ostaggi detenuti dai militanti di Gaza, lo hanno dichiarato le autorità dopo aver aggiunto alla lista una persona precedentemente considerata dispersa dagli attacchi di Hamas del 7 ottobre. L'ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu ha fornito il numero aggiornato, ma non ha fornito dettagli sul 138  ostaggio confermato o su come le autorita' israeliane siano state in grado di verificarne lo status. In precedenza, gli israeliani avevano dichiarato che 137 ostaggi erano ancora all'interno della Striscia di Gaza, tra cui 20 donne e due bambini.

Axios, attese sanzioni Usa contro coloni israeliani

Il Dipartimento di Stato Usa dovrebbe annunciare già oggi di aver imposto sanzioni a diverse decine di coloni israeliani coinvolti in attacchi contro i palestinesi nella Cisgiordania occupata, vietando loro di recarsi negli Stati Uniti. Lo riporta Axios citando due dirigenti americani. È la prima volta, dall'amministrazione Clinton, che gli Usa sanzionano i coloni estremisti. La mossa, secondo il sito Usa, dimostra quanto l'amministrazione Biden sia preoccupata per l'escalation di attacchi da parte dei coloni israeliani e che il governo israeliano, agli occhi di Washington, non sta facendo abbastanza per prevenire la violenza.

Fratello ostaggio: "Una vergogna l'incontro con Netanyahu"

La riunione con il Gabinetto di guerra e il premier Benyamin Netanyahu è stata "una vergogna" e "non è stata organizzata". Lo ha detto, citato da Haaretz, Danny Miran, fratello di Omri, uno degli ostaggi a Gaza, che ha preso parte all'incontro tra le famiglie dei rapiti e il governo, definito dai media "molto teso". 

Mo, Unrwa: "130 dipendenti uccisi a Gaza, tragedia senza fine"

E' salito a 130 il numero dei membri dello staff dell'Unrwa che hanno perso la vita in seguito ai raid israeliani sulla Striscia di Gaza dallo scorso 7 ottobre. Lo comunica l'Alto rappresentante dell'Agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di assistere i rifugiati palestinesi, Philippe Lazzarini. ''Tra gli innumerevoli civili, donne, bambini coinvolti in questa guerra, anche 130 colleghi dell'Unrwa sono stati uccisi. Nessuno viene risparmiato, una tragedia umana devastante e senza fine'', ha scritto in un tweet Lazzarini.

Netanyahu fa infuriare familiari ostaggi: "Non possiamo liberare tutti"

"Non c'e' la possibilità di riportare ora tutti a casa, può qualcuno immaginare che se ci fosse la possibilità, qualcuno la rifiuterebbe?". E' quanto ha detto Benjamin Netanyahu provocando tensione e rabbia durante l'incontro che familiari di ostaggi, ed ex ostaggi, hanno avuto oggi con il premier israeliano e il suo gabinetto di guerra, secondo quanto riporta il Times of Israel.  Secondo Ynet, il premier ha letto un discorso senza rispondere alle domande dei familiari e degli ostaggi liberati che hanno riferito a Netanyahu delle sofferenze e orrori che hanno subito durante la loro prigionia, riporta Channel 12. Presente all'incontro la figlia di Chaim Peri, ostaggio di 79 anni, che al premier ha detto che le persone ancora detenute a Gaza stanno esaurendo il tempo a disposizione e che il ritorno degli ostaggi dovrebbe essere la priorità del governo.  

Sanchez non esclude di riconoscere lo Stato palestinese

La Spagna lavorerà perché l'Europa riconosca lo Stato palestinese: se non sarà così, Madrid non esclude di farlo in autonomia in futuro. Lo afferma il premier spagnolo Pedro Sanchez durante una conversazione informale con la stampa straniera accreditata a Madrid. Sanchez chiarisce definitivamente che il suo governo ha da subito condannato Hamas e chiesto con forza la liberazione degli ostaggi israeliani. Tuttavia, aggiunge, è nell'interesse geopolitico dell'Europa avere una linea chiara su questa guerra. L'Ue, che è il principale donatore di Gaza, ha un dovere morale, ma ha anche l'interesse politico - sottolinea - nel trovare una soluzione giusta e duratura a favore della convivenza pacifica tra i due popoli in due Stati. Arrivare alla pace, conclude Sanchez, non è solo giusto ma è anche un nostro interesse come europei. In quest'ambito il riconoscimento della Palestina è un tema centrale. 

Netanyahu a familiari ostaggi: "Ora impossibile rilascio"

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha detto alle famiglie degli ostaggi tenuti da Hamas a Gaza che"al momento non e' possibile riportarli tutti indietro. Qualcuno può davvero immaginare che se ci fosse una tale possibilità, qualcuno la rifiuterebbe?", ha aggiunto, secondo quanto riferito dalla stampa israeliana.Parole pronunciate durante l'incontro del capo di governo con i familiari dei sequestrati a una riunione del gabinetto di guerra. Un faccia a faccia molto teso, alla presenza anche di alcuni degli ex ostaggi liberati la settimana scorsa. Netanyahu, ha riferito Yedioth Ahronoth, ha letto la maggior parte del suo discorso e non ha risposto alle domande fatte. 

Tajani: "Impedire che ci siano ancora vittime civili a Gaza"

"Hamas ha violato la tregua e ha provocato la ripresa degli scontri, bisogna impedire che ci siano ancora vittime civili tra la popolazione palestinese. Abbiamo sempre detto a Israele di prestare grande attenzione alle regole". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine della Conferenza nazionale dell'export. 

Rsf: "A Gaza ucciso numero senza precedenti di giornalisti"

Dall’inizio dell’ultimo conflitto a Gaza è stato ucciso un numero senza precedenti di giornalisti. Lo ha dichiarato Reporter senza frontiere (Rsf), secondo cui, l’ultimo mese è stato il più letale da quasi tre decenni. Reporter israeliani e libanesi sono stati uccisi - afferma Rsf - La maggior parte di essi si trovavano all'interno della Striscia di Gaza.

Re Abdullah: "Il mondo impedisca lo sfollamento dei palestinesi a Gaza"

''Il mondo dovrebbe respingere ogni tentativo israeliano di creare le condizioni per lo sfollamento forzato dei palestinesi nella Striscia di Gaza o la loro espulsione al di fuori'' dell'enclave palestinese. Lo ha affermato il re Abdullah II di Giordania al termine di un incontro con il presidente cipriota ad Amman.

Ribadendo la richiesta di cessate il fuoco, re Abdullah ha sottolineato che gli incessanti bombardamento israeliani sulla Striscia di Gaza stanno ''peggiorando in modo pericoloso la situazione''.

Capo Usaid in Egitto, 21 mln di dollari in nuovi aiuti a Gaza

Samantha Power, a capo dell'agenzia umanitaria Usaid, ha annunciato 21 milioni di dollari in nuovi aiuti per Gaza. La rappresentante di Washington si e' recata nella città egiziana di El-Arish, accanto al valico di Rafah con la Striscia, dal quale passano i limitati aiuti autorizzati a entrate nell'enclave palestinese. Negli aiuti annunciati dalla Power ci sono forniture per l'igiene, l'alloggio e cibo per la popolazione della Striscia, che si aggiungono ai 100 milioni di dollari già previsti. La responsabile di Usaid ha accompagnato la consegna da parte delle forze armate americane di altre 16,3 tonnellate di aiuti precedentemente annunciati che comprendono forniture mediche, abbigliamento invernale e cibo di emergenza. "Gli Stati Uniti continuano a lavorare 24 ore su 24 per superare gli ostacoli diplomatici e operativi per l'accesso umanitario, presentare soluzioni alle sfide che si presentano e ampliare in modo significativo questa risposta dove è necessario", ha affermato l'agenzia. 

Iran: "Crudeltà verso palestinesi segneranno la fine di Israele"

Il presidente dell'Iran Ebrahim Raisi ha assicurato che la “crudeltà” inflitta dalle forze israeliane alla popolazione della Striscia di Gaza, in particolare la morte di donne e bambini, significherà “la fine del regime sionista”. "Vedremo la vittoria dei palestinesi e l'eliminazione degli israeliani", ha affermato Raisi in un discorso al Parlamento iraniano in cui ha proposto la creazione di "un nuovo ordine mondiale" con i Paesi che hanno alzato la voce a favore dei diritti umani in queste ultime settimane.

Secondo Raisi, i Paesi che si autodefiniscono difensori di questi diritti, riferendosi agli Stati Uniti e ad altri governi occidentali, stanno sostenendo quello che l'Iran già considera un "genocidio". Inoltre, alludendo alle Nazioni Unite e al Consiglio di Sicurezza, Raisi considera "un peccato" che esistano istituzioni internazionali "responsabili della difesa degli oppressi" incapaci di agire di fronte all'"arroganza globale" che gli Stati Uniti simboleggiano.

Israele: "Siamo nel centro di Jabalya, Shuyaia e Khan Yunis"

"Siamo nel centro di Jabalya, in quello di Shuyaia e ora anche di Khan Yunis". Lo ha detto il capo del Comando del fronte del sud israeliano, generale Yaron Finkelman. "Siamo nel mezzo dei giorni più intensi dall'inizio dell'operazione di terra in termini di terroristi uccisi, di scontri a fuoco e di uso della potenza di fuoco terrestre e aerea. Intendiamo continuare a colpire e raggiungere i nostri risultati", ha aggiunto il militare. 

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