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Guerra Israele-Hamas, Tel Aviv: "Tank entrati a Khan Yunis, nel Sud di Gaza"

©Getty

Il ministro della Difesa israelinano, Yoav Gallan, ha confermato l'inizio delle operazioni di terra. L'agenzia palestinese Wafa riferisce che "almeno 50 cittadini sono stati uccisi e centinaia feriti" in due diversi attacchi di aerei israeliani "su due scuole". Le famiglie degli ostaggi a Netanyahu: "Riprendere subito i negoziati". Poi annunciato che aumenteranno le proteste se la richiesta non sarà accolta. Il presidente risponde: "Mercoledì un incontro"

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Media: truppe spostate da Gaza in Cisgiordania prima 7/10

Due compagnie della Brigata Commando delle forze armate israeliane (Idf), schierate al confine di Gaza per rafforzare la sicurezza durante le festivita' ebraiche di settembre e ottobre, erano state trasferite in Cisgiordania solo due giorni prima del massacro di Hamas del 7 ottobre. E' quanto ha riferito l'emittente pubblica israeliana Kan, precisando che il centinaio di soldati erano stati mandati a Huwara in seguito a un attentato contro una famiglia di coloni. Dopo il massiccio attacco di Hamas c'erano state polemiche in Israele sul fatto che le regioni al confine con la Striscia erano state sguarnite per rafforzare la sicurezza dei coloni in Cisgiordania, ma l'Idf aveva negato che truppe fossero state trasferite prima del 7 ottobre. Un gran numero di militari erano già operativi in Cisgiordania alla luce dell'aumento delle violenze negli ultimi tempi. 


Nuovi bombardamenti di Israele sul sud del Libano

L'artiglieria e l'aviazione israeliane hanno compiuto bombardamenti contro località del sud del Libano lungo la linea del fronte con gli Hezbollah. Lo riferisce l'agenzia governativa libanese Nna, secondo cui i raid hanno colpito le cittadine di Tayr Harfa, Blida, Adayse, Kfar Kila e Yarun.

Interrotte le linee telefoniche a Gaza City e in nord Striscia

L'Azienda di telecomunicazioni Paltel ha fatto sapere che i suoi servizi a Gaza City e in altre parti del nord della Striscia sono interrotti a causa dei danni prodotti dagli attacchi israeliani. Secondo Paltel - citata dai media - i danni hanno riguardato le linee di terra, i cellulari e gli accessi di internet.

Hezbollah rivendica altri 3 attacchi contro esercito Israele

Gli Hezbollah libanesi hanno rivendicato poco fa altri tre attacchi contro postazioni militari israeliane a ridosso della linea di demarcazione tra i due Paesi. Lo riferisce la tv al Manar degli stessi Hezbollah, secondo cui i combattenti libanesi hanno preso di mira, tra le 15.10 e le 15.40 locali (le 14.10 e 14.40 italiane) le caserme di Birkte Rishe, Hanita e Jall al Alam.

Mezzaluna Rossa, cento camion di aiuti entrati da Rafah

Cento camion con aiuti umanitari sono entrati nella Striscia di Gaza dal valico di Rafah. Lo riferisce il capo della Mezzaluna Rossa egiziana nel Nord Sinai, Khaled Zayed. La procedura continua a seguire il meccanismo stabilito, che prevede l'invio dei convogli al valico di Al-Awja per l' ispezione, e il loro ritorno al valico di Rafah per entrare a Gaza. Zayed ha aggiunto che ci sono decine di ambulanze dentro e fuori il valico di Rafah, in attesa di entrare nella Striscia di Gaza per caricare feriti palestinesi destinati a essere curati in Egitto e in Qatar, Emirati, Tunisia e Turchia. Intanto, all'aeroporto di Al Arish, sono arrivati nelle ultime 24 ore 5 aerei, di cui 2 dal Qatar e uno dal Kuwait, dalla Tunisia e dalla Giordania, che trasportavano circa 100 tonnellate di aiuti. Tutti gli aiuti - ha precisato il governatorato del Nord Sinai - sono arrivati a destinazione.

Israele indica nuovo corridoio umanitario a Gaza

Le forze armate israeliane hanno annunciato che l'autostrada Salah ad-Din, che 'taglia' la Striscia di Gaza da nord a sud, è "zona di battaglia", indicando un nuovo corridoio umanitario verso il sud dell'enclave. Come ha riferito il portavoce dell'Idf, Avichay Adraee, "il passaggio dalle aree di Rafah e Khan Yunis verso Deir al-Balah e i campi del centro di Gaza sarà disponibile attraverso i seguenti percorsi: strada costiera al-Rashid e via al-Shuhada a Deir al-Balah". 

Ministero Sanità Gaza,15.899 vittime, il 70% bimbi e donne

Il portavoce del Ministero della Sanità a Gaza, Ashraf Al-Qudra, ha affermato che dal 7 ottobre il numero delle vittime è salito a 15.899, di cui il 70% sono bambini e donne. Lo riporta Al Jazeera.   Il portavoce del ministero, controllato da Hamas, ha aggiunto che gli israeliani hanno completamente distrutto 56 strutture sanitarie, arrestato 35 membri del personale medico e reso completamente inagibile il sistema sanitario nella Striscia di Gaza. 

Idf: "Colpito centro comando Hezbollah"

Aerei da combattimento e droni dell'Idf hanno effettuato attacchi contro un centro di comando di Hezbollah e altri siti appartenenti al gruppo libanese in risposta agli attacchi di oggi nel nord di Israele. Lo scrive il Times of Israel, aggiungendo che "sono stati lanciati razzi anche contro l'area israeliana di Mattat, che sono atterrati in zone aperte".

Funerali di massa per un comandante ucciso da Hamas

In un cimitero militare di Tel Aviv si sono svolti oggi, alla presenza del ministro della difesa Yoav Gallant, di comandanti dell'esercito e di una grande folla, funerali solenni ma simbolici del colonello Assaf Hamami (41 anni) di cui ieri è stata annunciata la morte. Sulla base di informazioni di intelligence l'esercito ha adesso stabilito che Hamami fu ucciso da un commando di Hamas il 7 ottobre mentre cercava di organizzare la difesa di Nirim, uno dei Kibbutzi attaccati. Il suo corpo, secondo l'intelligence, e' stato trasportato allora da Hamas a Gaza assieme con quelli di due soldati che erano al suo fianco. "Assaf, così come i suoi compagni d'armi, come i comandanti delle forze armate, era sempre alla testa della sua unità", ha affermato Gallant. "Sono comandanti che guidano le forze con grande coraggio. Sono i primi a lanciarsi in avanti di fronte al pericolo, per difendere la patria e per il futuro del nostro Paese". Hamami era il comandante della Brigata meridionale di Israele. Secondo le ricostruzioni dell'esercito, è stato colpito a morte nella prima ora di combattimento. Prima di lasciare la base ha fatto in tempo a salutare il figlio, un bambino, che aveva trascorso il week end al suo fianco. 

Mo: Hamas lancia razzi verso Tel Aviv

Hamas ha lanciato missili verso Tel Aviv. Video pubblicati sui social media mostrano una raffica di razzi partiti da Gaza che vengono intercettati nel cielo sopra la capitale israeliana. Nell'area si sono sentiti anche rumori di esplosioni. Hamas ha rivendicato il lancio dei missili, affermando che l'attacco è in risposta all'uccisione di civili da parte delle forze israeliane.

Sirene di allarme sia nel centro sia nel nord di Israele

Le sirene di allarme per l'arrivo dei razzi sono risuonate sia nel centro sia nel nord di Israele. Lo ha fatto sapere il portavoce militare spiegando che la salva nel centro è partita da Gaza mentre quella al nord dal Libano.

Croce Rossa, "la situazione a Gaza è intollerabile"

La sofferenza" della gente a Gaza "è intollerabile". Lo ha detto la presidente della Croce Rossa Mirjana Spoljaric che è appena arrivata nella Striscia. "Ribadisco - ha aggiunto su X - il nostro appello urgente per la protezione dei civili in linea con le leggi di guerra e che gli aiuti entrino senza difficoltà". Al tempo stesso Spoljaric ha chiesto che "gli ostaggi siano rilasciati e che la Croce Rossa possa visitarli in sicurezza"


M.O.: "uccidere aggressori su posto", bufera su ministro Israele

Amichai Eliyahu, ministro israeliano per il Patrimonio, ci e' cascato di nuovo: dopo essere finito nella bufera per aver ventilato "l'opzione" di buttare la bomba atomica su Gaza, il deputato del partito di estrema destra Otzma Yehudit ha invitato le forze di sicurezza a uccidere tutti i terroristi presenti sulla scena degli attacchi. La settimana scorsa un civile israeliano, Yuval Castleman, e' stato ucciso da 'fuoco amico' sulla scena dell'attentato a Gerusalemme: era  intervenuto sparando contro gli aggressori e un soldato lo ha colpito scambiandolo per uno di essi. L'incidente ha rilanciato il dibattito sull'uso eccessivo della forza da parte di militari o civili israeliani che hanno aperto il fuoco su aggressori, o presunti tali, anche quando non sembravano piu' rappresentare una minaccia. Quando e' stato fatto notare al ministro che quello che chiede viola le regole d'ingaggio delle forze armate, Eliyahu ha difeso il suo punto di vista, sottolineando che si deve arrivare a un "controllo da morti, bisogna che i terroristi siano uccisi".

Unrwa, 'quasi 1,9 mln di sfollati nella Striscia di Gaza'

Quasi 1,9 milioni di persone hanno dovuto lasciare le proprie case nella Striscia di Gaza dall'inizio dell'offensiva militare israeliana e, di queste, circa 1,2 milioni sono ospitate nelle strutture dell'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa), secondo cui, l’80% della popolazione di Gaza è ora sfollata. L'agenzia dell'Onu ha perso 111 dipendenti da quando Israele ha lanciato l’operazione in risposta agli attacchi di Hamas del 7 ottobre.

Berlino a Israele, 'evitare le sofferenze ai civili in sud Gaza'

L'espansione del conflitto Israele-Hamas verso sud nella Striscia di Gaza va "anche dove le persone hanno cercato rifugio" e dove ci sono "circa 1,8 milioni di persone". Berlino fa quindi un appello a Israele di "tener conto di questo aspetto" ed "evitare le sofferenze dei civili", è importante che venga rispettato il "diritto umanitario internazionale". Lo ha detto oggi il portavoce del ministero tedesco degli Esteri, Sebastian Fischer, in conferenza stampa di governo a Berlino.   Il portavoce ha al tempo stesso ribadito il diritto di Israele di difendersi di fronte al continuare degli attacchi terroristici di Hamas, che ha anche postazioni nel sud della Striscia di Gaza. Ad Hamas Berlino chiede quindi di "deporre le armi, per fermare la sofferenza". 

Iran: "Il ruolo degli Usa nei crimini di Israele è innegabile"

"Gli Usa hanno un ruolo diretto e innegabile nei crimini di guerra del regime sionista contro il popolo palestinese". Lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Nasser Kanani, aggiungendo che "invece di assumere un atteggiamento costruttivo per impedire il disastro, Washington ha sostenuto il regime, rifornendolo di nuove armi ed equipaggiamento". Come riporta Irna, secondo Kanani, "l'operazione alluvione al-Aqsa contro il regime sionista del 7 ottobre ha mostrato come la pretesa israeliana riguardo alle sue grandi capacità a livello di sicurezza sia confusa e debole". 

Borrell sente ministro Iran: "Sfrutti sua influenza"

"Ho parlato con Hossein Amir-Abdollahian della situazione a Gaza e in Cisgiordania. La soluzione non può che essere politica, centrata su due Stati. Dobbiamo evitare qualsiasi ricaduta a livello regionale. Ho esortato l'Iran a sfruttare la sua influenza e a lavorare attivamente per evitare qualsiasi ulteriore escalation nella regione". Lo scrive su X l'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell, dando conto del suo colloquio telefonico con il ministro degli Esteri iraniano. 

Ministero Sanità di Gaza, 'ospedali inondati di cadaveri'

Fin dalle prime ore del mattino, gli ospedali di Gaza hanno ricevuto decine di corpi a causa degli attacchi aerei israeliani che proseguono sulla Striscia per il quarto giorno consecutivo dopo la fine della tregua. "Siamo inondati da un afflusso di cadaveri", ha detto ad Al Jazeera Munir al-Barsh, direttore generale del ministero della Sanità di Gaza. “Tutti i nostri ospedali non possono più offrire alcun tipo di aiuto alle vittime. Tutta la nostra attrezzatura medica è stata distrutta dai soldati di occupazione israeliani”, ha affermato al-Barsh. Tra poche ore, ha aggiunto, l’ospedale Kamal Adwan, nel nord di Gaza, rimarrà senza elettricità. Ambulanze e medici sono stati ripetutamente presi di mira, compreso un operatore sanitario che è stato colpito da colpi di arma da fuoco mentre trasportava una vittima verso l'ospedale di al-Awda.

Dei 40.000 feriti, solo 400 hanno raggiunto il valico di Rafah, nel sud, ha detto ancora il direttore, aggiungendo che “questo è un nemico bellicoso e assassino, con un solo obiettivo: uccidere i civili a sangue freddo”.

Famiglie ostaggi a Netanyahu, riprendere subito i negoziati

Le famiglie degli ostaggi israeliani hanno chiesto al gabinetto di guerra di "ritornare subito ai negoziati" con Hamas. In una conferenza stampa hanno annunciato che aumenteranno le proteste se la richiesta non sarà accolta. L'intenzione è quella di radunarsi da domani mattina davanti il ministero della difesa a Tel Aviv e "di non muoversi da lì". L'ufficio del premier Netanyahu, che aveva fissato in un primo momento un incontro con le famiglie per mercoledì prossimo, ha fatto sapere che sta tentano di anticipare l'appuntamento a stasera stessa. 

Netanyahu: "Non ignoro le famiglie degli ostaggi, mercoledì un incontro"

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha respinto le accuse delle famiglie degli ostaggi di Hamas secondo cui il governo le ignora e ha riferito che un incontro con loro è già stato fissato per mercoledì. "Un incontro tra il gabinetto di guerra e le famiglie degli ostaggi era già stato fissato per mercoledì", si legge in un comunicato del suo ufficio rilanciato dal Times of Israel. "A causa della richiesta delle famiglie si sta valutando la possibilità di anticiparlo". Le famiglie degli ostaggi rimasti ancora a Gaza hanno chiesto di incontrare tutti i membri del gabinetto di guerra, avvertendo che in caso di rifiuto intensificheranno le proteste contro il governo. Come riportano i media locali, le famiglie - che si sono dette "umiliate" - avevano chiesto un incontro due giorni fa, dopo la rottura della tregua e la sospensione del rilascio degli ostaggi, ma il governo sembra abbia risposto solo ieri. 

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