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Attacco Parigi, un morto e due feriti: l'assalitore aveva giurato fedeltà all'Isis

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©Ansa

La vittima dell'aggressione è un cittadino tedesco nato nelle Filippine. Colpiti anche la compagna e un uomo che ha tentato di difenderli. L'attentatorre ha gridato Allah Akbar e ha detto di avere agito per i musulmani morti in Afghanistan e Palestina. Indaga l'antiterrorismo

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Torna il terrore a Parigi, dove, proprio sotto la Tour Eiffel, è andato in scena un assalto ai turisti nella serata di ieri. A farne le spese sono stati un cittadino tedesco nato nelle Filippine che è stato ucciso e la sua compagna rimasta ferita, a colpi di martello e coltello, così come un uomo che ha tentato di difenderli. Ad agire, un francese nato in Francia ma - a quanto sembra - di origini siriane e schedato S, cioè "a rischio radicalizzazione" e con problemi psichiatrici.

L'arresto dopo l'inseguimento e la rivendicazione

Arrestato dalla polizia che lo ha fermato usando una pistola "taser" dopo un inseguimento, avrebbe detto di "non poterne più dei musulmani che muoiono in Afghanistan e in Palestina", secondo quanto riferito dal ministro dell'Interno, Gérald Darmanin.

Il killer aveva giustato fedeltà all'Isis

Il procuratore antiterrorismo francese, Jean-François Ricard, in una conferenza stampa ha detto che Rajabpour-Miyandoab aveva giurato fedeltà all'Isis in un video di rivendicazione dell'atto postato sui social. L'uomo, convertito all'islam nel 2015, si è "rapidamente avvicinato all'ideologia jihadista" consultando "video di propaganda".

La madre del killer aveva espresso preoccupazione a ottobre

Il procuratore ha spiegato che la madre del killer aveva espresso la sua preoccupazione per il comportamento de figlio alla fine di ottobre. La donna, una franco-iraniana di 26 anni, aveva detto alle autorità di essere preoccupata per suo figlio che "si stava chiudendo in se stesso". L'uomo era stato inserito nell'elenco francese per radicalizzazione islamica dopo essere stato condannato a cinque anni di carcere per associazione a delinquere finalizzata alla preparazione di un atto terroristico, a seguito di un'azione violenta pianificata nel 2016 nel quartiere degli affari La De'fense, a ovest di Parigi.

Le condoglianze del presidente francese Macron

Il presidente francese Emmanuel Macron ha inviato le sue "condoglianze" ai parenti della vittima. "Invio tutte le mie condoglianze alla famiglia e ai cari del cittadino tedesco morto ieri sera durante l'attacco terroristico a Parigi e penso con emozione alle persone attualmente ferite e in cura", ha scritto su X.

Il precedente arresto e l'inchiesta all'antiterrorismo

Secondo le notizie trapelate da fonti della polizia, l'aggressore ha 26 anni, è nato a Neuilly-sur-Seine, periferia residenziale e chic di Parigi, ma risiede nella vicina Puteaux. Si chiamerebbe Armand Rajabpour-Miyandoab e nella sua fedina penale - oltre alla schedatura come a rischio radicalizzazione islamica - c'è anche un precedente arresto nel 2016 con successiva condanna a 4 anni di carcere perché stava preparando un attentato simile a quello alla Défense, il quartiere degli affari di Parigi. L'inchiesta su su di lui è stata affidata alla procura nazionale antiterrorismo. 

Il messaggio di Meloni

"Da parte mia e del governo italiano esprimo profondo cordoglio alla Francia per l'attentato vicino alla Tour Eiffel, dove una persona è stata uccisa e altre due sono rimaste ferite. Un pensiero sentito ai familiari e ai cari della vittima. L'Europa rimanga unita contro ogni forma di terrorismo". Cosi' la presidente del Consiglio Giorgia Meloni sui social.

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