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Guerra Israele–Hamas, tregua violata e scambio di accuse. Ripresi combattimenti

©Ansa

L'esercito israeliano annuncia di aver "ripreso i combattimenti" contro Hamas. La proroga di un giorno della tregua, anticipata nella notte dal Wall Street Journal con la citazione di fonti del governo egiziano, non si è tramutata in realtà con la conseguente scadenza dell'accordo provvisorio e la ripresa delle ostilità. Hamas: morti almeno 32 palestinesi sotto i bombardamenti su Gaza nelle tre ore successive alla rottura della tregua

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Usa: 'La tregua è finita per colpa di Hamas'

"La tregua umanitaria" a Gaza, "è finita a causa di Hamas che non ha fornito una lista degli ostaggi". Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale John Kirby sottolineando che "chi soffre di più sono i palestinesi nella Striscia".

Israele non rinnova visto a coordinatrice Onu Territori

Israele ha informato le Nazioni Unite che il visto della coordinatrice umanitario delle Nazioni Unite per i Territori palestinesi non sara' rinnovato. La canadese Lynn Hastings e' stata nominata nel dicembre 2020 dal segretario generale Antonio Guterres coordinatrice umanitaria delle Nazioni Unite per i territori palestinesi e vice dell'inviato per il Medio Oriente Tor Wennesland. "Siamo stati informati dalle autorita' israeliane che non rinnoveranno il visto di Hastings dopo la sua scadenza alla fine di questo mese", ha detto Stephane Dujarric, portavoce di Antonio Guterres, evitando di specificare per il momento se la funzionaria, con sede a Gerusalemme, verrra' sostituita o se continuera' il suo lavoro da un'altra sede. Il portavoce ha assicurato che la canadese ha sempre avuto la "piena fiducia" del segretario generale. "Avete visto alcuni attacchi pubblici su Twitter contro di lei, che erano del tutto inaccettabili", ha aggiunto. 



Sanità Gaza: 178 palestinesi uccisi oggi nei raid aerei

Il ministero della Sanità di Gaza, controllato da Hamas, afferma che 178 palestinesi sono stati uccisi da questa mattina a seguito degli attacchi aerei israeliani nell'enclave, e 589 persone sono rimaste ferite. Lo riporta Sky News. 

Hamas: 110 morti sotto bombe Israele da fine tregua

Il ministero della Sanita' a Gaza ha reso noto che il numero dei morti sotto i bombardamenti israeliani da quando stamane è finita la tregua e' salito a 110 e che i feriti sono centinaia.


Hamas: tre reporter uccisi dai raid israeliani oggi a Gaza

Il governo di Hamas al potere a Gaza ha annunciato che i raid israeliani sulla Striscia hanno ucciso tre giornalisti. Uno dei tre reporter è Muntasir al-Sawwaf, cameraman palestinese impiegato dall'agenzia di stampa ufficiale turca Anadolu che aveva annunciato la sua morte nelle ore scorse.

Aodi (Co-Mai): 'Bene appello presidente Ucei, chiediamo manifestazione con comunità ebraica'

"Le parole della presidente Di Segni ci fanno molto piacere e ci trovano già molto preparati. In queste ultime settimane abbiamo già avuto confronti molto positivi con il presidente della Comunità ebraica di Roma e le altre delegazioni. Noi tutti dobbiamo lavorare insieme, essere uniti  contro l'antisemitismo e l'islamofobia, ricordarci che siamo figli dello stesso Dio, Abramo, e dialogare per la pace". Così Foad Aodi Presidente della Comunità del mondo Arabo in Italia (Co-Mai) e Amsi (Associazione medici di origine straniera in Italia), commentando l'appello lanciato dalla presidente dell'Ucei Noemi Di Segni alla comunità musulmana, alla quale - durante la conferenza di presentazione della manifestazione nazionale 'No all'antisemitismo, no al terrorismo' - ha chiesto di imparare a "vivere e convivere gli uni accanto agli altri".

Famiglia annuncia la morte di un ostaggio rapito al rave

La famiglia di Guy Iluz, 26enne di Tel Aviv preso in ostaggio da Hamas al rave di Re'im, nel sud di Israele, è stata informata della sua morte. Lo riporta Haaretz.

Media: 2 combattenti di Hezbollah uccisi nel sud del Libano

Sono due i combattenti di Hezbollah uccisi oggi nel sud del Libano in raid aerei e di artiglieria israeliani. Lo riferiscono media di Beirut, secondo cui uno dei miliziani uccisi, Muhammad Mazraani, era stato indicato come "civile" ucciso assieme alla madre Nasifa nei pressi di Hula, località lungo la linea del fronte di guerra. Dell'altro combattente ucciso oggi non si hanno ancora le generalità ma si sa che è stato colpito letalmente da un attacco con drone nei pressi di Jebbin, località nel settore centrale della linea di demarcazione tra Libano e Israele.

Fonti a Cnn: "Se Hamas fornisce lista ostaggi da liberare ci sarà tregua"

La ripresa dei combattimenti fra Israele e Hamas non ha interrotto i negoziati dietro le quinte - tramite Stati uniti, Qatar ed Egitto - per far ripartire la tregua. Fonti citate dalla Cnn, spiegano che se Hamas presenterà una lista accettabile di ostaggi da liberare, Israele riprenderà la tregua.

Israele ritiene che vi siano ancora 20 donne civili e due minori sotto i 18 anni fra gli ostaggi prigionieri a Gaza, su un totale di 137 prigionieri. Quando questo gruppo di persone sarà liberato, i negoziati affronteranno la questione della liberazioni degli uomini e dei riservisti, sia uomini che donne. Secondo le fonti Hamas afferma di non aver più donne civili e bambini prigionieri, suggerendo che siano in mano ad altri gruppi. Inoltre Hamas sostiene che le donne sotto i 45 anni vanno considerate come riserviste.

Ripresi intensi gli scambi di fuoco tra Hezbollah e Israele

Sono ripresi intensi nel pomeriggio gli scambi di fuoco tra Hezbollah e Israele lungo quasi tutta la linea del fronte di guerra cominciata lo scorso 8 ottobre e che ha visto una tregua durare dal 24 novembre fino alla mattinata di oggi. Hezbollah ha rivendicato una serie di attacchi contro postazioni militari israeliane lungo la linea di demarcazione tra i due paesi. Media libanesi hanno riferito dal canto loro di diversi attacchi aerei e di artiglieria israeliani nelle aree del sud del Libano più vicine al fronte di guerra. In tutto, per ora, si conta l'uccisione di due miliziani di Hezbollah e di un civile, una donna, madre di uno dei due combattenti.

Gb ricorda treni dei bimbi ebrei, e denuncia nuovo antisemitismo

La denuncia di ogni rigurgito di antisemitismo, dopo gli allarmi sull'impennata di crimini o messaggi d'odio emersi sulla scia della riesplosione del conflitto israelo-palestinese, sono destinati a fare da sfondo agli eventi per la commemorazione di un anniversario simbolo a margine del ricordo della Shoah, lo sterminio degli ebrei perpetrato dai nazisti e dai loro alleati. L'85esimo del viaggio della salvezza del primo treno "degli angeli", con a bordo bambini ebrei fatti partire da soli dalle famiglie verso l'Inghilterra alla fine degli anni '30, dalla Germania o da Paesi dell'Europa centro-orientale sotto minaccia tedesca, per sfuggire ai venti di una persecuzione razziale già rampante. La ricorrenza fa riferimento al primo convoglio Berlino-Londra da cui il 2 dicembre 1938 scesero 196 piccoli ebrei affidati al rifugio garantito loro da associazioni, conoscenti o più spesso famiglie sconosciute britanniche disposte a dar loro generosamente una casa, un padre e una madre putativi. Operazione, revocata anche da un monumento struggente innalzato anni fa dinanzi alla stazione di Liverpool Street, che - fino a prima della Seconda Guerra Mondiale - permise di strappare alla soluzione finale' circa10.000 bimbi di origine ebraica adottati sull'isola. Bambini come Alexandra Greensted, oggi 91enne cittadina britannica e fra gli ultimi sopravvissuti dei cosiddetti Kindertransport. Nata in Cecoslovacchia, Alexandra vi lasciò genitori e fratelli a 6 anni per trovare asilo in una famiglia inglese che la fece crescere nel Kent. Ora si prepara ad assistere da ospite d'onore all'anteprima di 'Una Vita', film dedicato a uno degli eroi di quella epopea, Nicholas Winton, interpretato da Anthony Hopkins, in uscita nelle sale del Regno Unito a gennaio, nel resto d'Europa da febbraio. Un film che l'ormai anziana donna ha detto ai media di attendere "con commozione". Ma senza celare - al pari di politici e rappresentanti della comunità ebraica d'Oltremanica - un'inquietudine tutta particolare per la nuova impennata recente di atti antisemiti denunciata nel Regno (come altrove) sull'onda della rappresaglia condotta da Israele contro la Striscia di Gaza in risposta agli attacchi di Hamas del 7 ottobre.

Media: 'Israele vuole zona cuscinetto al confine di Gaza'

Israele ha informato diversi stati arabi che vuole creare una zona cuscinetto sul lato palestinese del confine di Gaza per prevenire futuri attacchi, come parte delle proposte per l'enclave dopo la fine della guerra. Lo riporta il sito della Reuters citando fonti egiziane e regionali. 

Blinken: 'Leader regione dovranno prendere decisioni difficili sul dopo Gaza'

Sul dopo Gaza, i leader della regione mediorientale dovranno prendere "decisioni difficili". Lo sottolinea il segretario di Stato americano Antony Blinken, parlando da Dubai, dove si trova per la Cop28, sottolineando che gli Stati Uniti sono impegnati nelle discussioni con i partner arabi. "Cosa succede a Gaza? Come sarà governata? Da dove viene la sicurezza? Come si comincia a ricostruire? Come possiamo andare su un percorso verso una pace giusta e duratura. Per noi, questo deve tradursi in uno stato per i palestinesi", sostiene Blinken, secondo cui tutto questo "richiede duro lavoro, decisioni difficili, impegni che i vari Paesi dovranno prendere". "Sappiamo sulla base dell'esperienza di molti anni - conclude il segretario di Stato - che nessuna sarà facili, ma penso che sia  imperativo più che mai".

Jihad Islamica: attaccato kibbutz di Kissufim con 107 razzi

Le Brigate Al-Quds, il braccio armato della Jihad islamica palestinese, annunciano di aver preso di mira il kibbutz di Kissufim, nel deserto del Negev, con 107 missili. Lo riferisce 'Al Jazeera'.

Media Libano: due civili uccisi da raid israeliano nel sud

I media ufficiali libanesi affermano che un bombardamento israeliano ha ucciso due civili nel sud del Paese, poche ore dopo la scadenza della tregua tra Israele e Hamas che aveva in gran parte fermato il fuoco transfrontaliero lungo la frontiera tra i due Stati. L'agenzia nazionale Ani ha affermato che "due civili" sono stati uccisi nella città di Hula "dopo che la loro casa è stata presa di mira dai bombardamenti nemici", identificandoli come Nasifa Mazraani e suo figlio Mohammed. Anche un funzionario locale e i soccorritori hanno confermato la loro morte all'Afp.

Blinken: "Tregua finita perché Hamas ha violato accordo"

La tregua tra Israele e Hamas è finita perché i miliziani palestinesi hanno deciso di violare l'accordo. Lo ha detto il Segretario di Stato americano Antony Blinken a Dubai, dove si trova per partecipare alla Cop28 sul clima.
Israele ha diritto all'autodifesa, ha aggiunto Blinken, spiegando che gli israeliani hanno avvertito gli abitanti della Striscia di Gaza di spostarsi in zone maggiormente sicure e al riparo dal pericolo.

Hezbollah rivendica un attacco a Israele dopo fine tregua

Il gruppo libanese di Hezbollah ha rivendicato un attacco col quale ha preso di mira soldati israeliani "con armi adeguate" vicino a una posizione militare lungo la frontiera con Israele. Lo riporta Al Jazeera. L'annuncio segna il primo attacco rivendicato dal gruppo dalla scadenza della tregua questa mattina. Hezbollah e Israele avevano ampiamente rispettato una pausa non dichiarata lungo il confine durante la scorsa settimana, nel corso della tregua concordata con Hamas. Il gruppo libanese ha affermato che il confine con Israele rimarrà una linea attiva del fronte finché continuerà l'aggressione di Israele contro Gaza.

Hezbollah: "Abbiamo colpito Israele con armi adeguate"

Il movimento sciita libanese di Hezbollah ha rivendicato di aver colpito Israele, ''il nemico con armi adeguate'', al confine con il Libano. "Abbiamo preso di mira un gruppo di soldati nemici nelle vicinanze del sito di Jal al-Alam con armi appropriate'', si legge nella rivendicazione, spiegando che si è trattato di un'azione ''in sostegno del popolo palestinese''.

Netanyahu: "Avanti fino alla distruzione di Hamas"

"Le nostre forze sono lanciate in avanti all'attacco. Continuiamo a combattere con tutta la nostra forza fino al raggiungimento dei nostri obiettivi: il recupero dei nostri ostaggi, la distruzione di Hamas e la garanzia che Gaza non rappresenterà mai più una minaccia per Israele": lo ha scritto il premier Benyamin Netanyahu su X. Poi ha concluso: ''Shabbat shalom''.

Erdogan, 'a Gaza crimine contro umanità, Israele sia ritenuto responsabile'

''E' un crimine contro l'umanità, un crimine di guerra quello che sta accadendo a Gaza'' e ''in nessun modo può essere giustificata la perdita di oltre 16mila civili palestinesi innocenti, per lo più bambini e donne, a causa degli attacchi israeliani''. Lo ha dichiarato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan intervenendo alla Cop28 a Dubai e puntando il dito contro Israele. ''Gli autori devono essere ritenuti responsabili in base al  diritto internazionale", ha affermato il leader turco.

Erdogan ha quindi sottolineato la necessità della ''creazione di uno Stato palestinese indipendente basato sui confini del 1967, con al-Quds (Gerusalemme Est, ndr) come capitale''.

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