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Guerra Israele–Hamas, tregua violata e scambio di accuse. Ripresi combattimenti

©Ansa

L'esercito israeliano annuncia di aver "ripreso i combattimenti" contro Hamas. La proroga di un giorno della tregua, anticipata nella notte dal Wall Street Journal con la citazione di fonti del governo egiziano, non si è tramutata in realtà con la conseguente scadenza dell'accordo provvisorio e la ripresa delle ostilità. Hamas: morti almeno 32 palestinesi sotto i bombardamenti su Gaza nelle tre ore successive alla rottura della tregua

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Israele, 'oggi colpiti 200 obiettivi terroristici a Gaza'

"In seguito alla violazione della pausa da parte di Hamas, i combattimenti sono ripresi nella Striscia di Gaza. Dalle 7.00 l'Idf ha colpito oltre 200 obiettivi terroristici". Lo hanno riferito le Forze di difesa israeliane su Telegram. "A seguito della violazione della pausa operativa da parte di Hamas, nelle ultime ore forze di terra, aeree e navali hanno colpito obiettivi terroristici nel nord e nel sud della Striscia di Gaza, comprese Khan Yunis e Rafah. L'Idf ha colpito aree piene di esplosivi, tunnel terroristici, postazioni di lancio e centri di comando operativo designati da Hamas per l'uso nei rinnovati combattimenti", ha aggiunto l'esercito.

Meloni a Herzog, Italia a fianco del popolo israeliano

La presidente  del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto oggi un breve incontro con il presidente di Israele, Isaak Herzog, a margine della Cop28. Lo comunica Palazzo Chigi. Meloni ha espresso la piena solidarietà del governo italiano a seguito del nuovo grave attentato rivendicato da Hamas che ha portato ieri all'uccisione di tre cittadini israeliani  a Gerusalemme e alla fine della pausa umanitaria a Gaza. "L'Italia  è al fianco del popolo israeliano in questo difficile momento e continua a lavorare per una pace duratura". 

Wsj, Israele punta a uccidere leader Hamas nel mondo dopo guerra

I servizi d'intelligence di Israele si stanno preparando a uccidere i leader di Hamas sparsi nel mondo dopo la guerra a Gaza. Lo riporta il Wall Street Journal citando alcune fonti israeliane, secondo le quali "su ordine del premier Benyamin Netanyahu, le maggiori agenzie di spionaggio israeliane stanno lavorando a piani per dare la caccia ai leader di Hamas che vivono in Libano, Turchia e Qatar". Israele sta lavorando per uccidere o catturare i leader di Hamas a Gaza e la domanda ora non è se cercare di uccidere i leader di Hamas altrove nel mondo ma dove e come farlo, mette in evidenza il Wall Street Journal. 

Smotrich, Netanyahu annunci ufficialmente fine tregua

"Ho chiesto al premier di annunciare in maniera esplicita la fine delle intese sulla pausa delle ostilità e la ripresa a pieno ritmo dei combattimenti fino alla distruzione di Hamas e al ritorno di tutti gli ostaggi": lo scrive su X il ministro delle Finanze Bazalel Smotrich, leader del partito di estrema destra Sionismo religioso. "Non possiamo accettare una situazione di 'mezza guerra' in cui le nostre forze devono preoccuparsi di continuo di essere bloccate dagli espedienti di Hamas. Ci felicitiamo degli ostaggi rientrati a casa ma ora la pausa si è esaurita". Anche il ministro Itamar Ben Gvir ha espresso identico parere. 

Kibbutz Nir Oz, morto un altro ostaggio di 55 anni

Quattro giorni dopo che sua moglie e le sue due figlie sono state liberate dalla prigionia di Hamas, il kibbutz Nir Oz ha annunciato la morte di Ronen Engel, 55 anni, rapito il 7 ottobre dai miliziani palestinesi. Lo riporta Haaretz. "Era sposato con Karina e padre di Tom, Mika e Yuval. Fotografo, volontario della Mda (il servizio medico d'emergenza israeliano) e appassionato di motociclette", scrive Ynet.

Ministero Sanità Hamas, oltre 100 morti da fine tregua

Almeno 109 palestinesi sono stati uccisi nei bombardamenti israeliani nella Striscia di Gaza dalla fine della tregua tra Israele e Hamas, ha dichiarato Ashraf al-Qidreh, portavoce del ministero della Sanità di Hamas. Il dottor Qidreh ha anche contato "centinaia di feriti". Secondo i giornalisti dell'AFP, i feriti si stanno riversando negli ospedali già sovraffollati della Striscia di Gaza, dove i residenti stanno anche correndo a donare il sangue. 

Ft,'Israele prevede guerra lunga, uccidere tre leader di Hamas'

La campagna di Israele contro Hamas andrà avanti per un anno o più, con la fase più intensa dell'offensiva di terra che continuerà negli inizi del 2024. Lo riporta il Financial Times citando alcune fonti, secondo le quali la guerra sarà "lunga" e, fra gli obiettivi, ha l'uccisione dei tre top leader di Hamas, Yahya Sinwar, Mohammed Deif e Marwan Issa. "Questa sarà una guerra molto lunga. Non siamo neanche vicino alla metà dei nostri obiettivi", afferma con il Financial Times una fonte a conoscenza dei piani di Israele. 

Usa, continuiamo a lavorare a una tregua umanitaria a Gaza

Gli Stati Uniti "continuano a lavorare" per una tregua umanitaria a Gaza. Lo riferisce la Casa Bianca. 

Sanchez parla con Gantz, Israele partner e amica della Spagna

"Ho parlato con il ministro israeliano Benny Gantz, al quale ho ribadito che Israele è partner e amico della Spagna. Ancora una volta ho condannato gli attacchi terroristici di Hamas del 7 ottobre. La Spagna vuole il rilascio immediato di tutti gli ostaggi. Israele ha il diritto di difendersi da questo attacco terroristico, ma ho riaffermato che la Spagna considera insopportabile la morte dei civili a Gaza e che Israele deve rispettare il diritto internazionale umanitario". Lo scrive su X il premier spagnolo, Pedro Sanchez, all'indomani di un durissimo scontro diplomatico tra Madrid e Tel Aviv. 

Gaza, Erdogan a Meloni: "Essenziale fermare Israele"

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha affermato che "è essenziale prendere misure efficaci per fermare Israele in modo tale da porre fine alle uccisioni" a Gaza durante un colloquio con la premier italiana Giorgia Meloni, a margine della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, Cop28, in corso a Dubai negli Emirati Arabi Uniti. Come riporta la presidenza della Repubblica di Ankara, Erdogan ha sottolineato l'importanza di una "stretta cooperazione con l'Italia" per arrivare alla fondazione di uno Stato sovrano palestinese, basato sui confini del 1967. 

Erdogan

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Attentato Gerusalemme, aperta un'indagine sui soldati di Israele

La polizia militare indagherà due soldati della riserva che ieri a Gerusalemme hanno aperto il fuoco per sventare un'attentato di Hamas e che hanno colpito ripetutamente un civile che, prima di loro, aveva già neutralizzato con la sua pistola i due attentatori. Lo ha reso noto la radio militare. Secondo immagini diffuse sul web il civile, Yuval Doron Kastelman (38 anni), aveva segnalato loro di essere israeliano, aveva gettato la pistola, si era tolto una giacca per mostrare di non avere un corpetto esplosivo ed aveva alzato le mani. Ma è stato egualmente colpito dal fuoco dei soldati, persuasi che fosse uno degli attentatori. 

Qatar, colloqui ancora in corso: i raid complicano il negoziato

Il governo del Qatar ha espresso "profondo rammarico per la ripresa dell'aggressione israeliana contro la Striscia di Gaza", sottolineando che i raid "complicano gli sforzi di mediazione ed esacerbano la catastrofe umanitaria" mentre i "colloqui tra Israele e Hamas per ripristinare un cessate il fuoco" sono ancora in corso. Lo riporta la Bbc citando un comunicato del ministero degli Esteri qatariota. 

Portavoce Abbas: "Israele responsabile di crimini e risultati, Usa non l'hanno fermato"

Accuse agli Stati Uniti arrivano da Nabil Abu Rudeineh, portavoce del leader palestinese, Mahmoud Abbas, dopo la fine della pausa nelle ostilità tra Israele e Hamas. Per Abu Rudeineh, scrive l'agenzia palestinese Wafa, il governo israeliano "ha la piena responsabilità per i suoi crimini e le loro conseguenze catastrofiche" e "l'Amministrazione Usa è responsabile di non aver spinto Israele a fermare la sua aggressione".

"La ripresa" dei bombardamenti israeliani "contro i palestinesi nella Striscia di Gaza, unita all'escalation di crimini commessi dalle forze di occupazione israeliane e dai coloni terroristi in Cisgiordania, è un proseguimento dei crimini di pulizia etnica e genocidio - afferma il portavoce in una dichiarazione rilanciata dall'agenzia - Queste azioni vanno avanti dall'inizio dell'aggressione israeliana contro i palestinesi e hanno l'obiettivo di fare sfollati tra i palestinesi ed eliminare la loro causa". E, aggiunge, tutto questo "non porterà sicurezza e pace per nessuno nella regione e deve finire immediatamente".

Meloni vede Erdogan: "Serve nuova pausa umanitaria e soluzione politica"

Nell’incontro avuto oggi a Dubai, a margine dei lavori della Cop28, tra la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni e il Presidente della Repubblica di Turchia, Recep Tayyip Erdogan, “é stata ribadita la comune soddisfazione per gli eccellenti rapporti bilaterali e per la costante crescita dei rapporti economici in diversi settori. Nel corso dello scambio di vedute sono stati affrontati gli ultimi sviluppi della crisi a Gaza. Il Presidente del Consiglio ha auspicato una nuova pausa umanitaria e sottolineato il ruolo della Turchia nell’evitare di allargare il conflitto al resto della regione”.   

“Entrambi i leader - rende noto Palazzo Chigi - hanno riaffermato la volontà di contribuire alla sicurezza e alla stabilità in questa difficile fase della regione e l’importanza di iniziare sin d’ora a lavorare per una soluzione politica.  Il Presidente del Consiglio ha informato il Presidente Erdogan sugli aiuti umanitari italiani giunti via Egitto, sull’arrivo della nave Vulcano per la cura di pazienti minori da Gaza e sul team di medici a sostegno degli ospedali emiratini. I due Leader hanno sottolineato l’importanza di mantenere uno stretto coordinamento sull’evolversi della crisi”.

Meloni

©IPA/Fotogramma

Meloni: "La Turchia ha il ruolo per evitare l'allargamento del conflitto"

Nel corso dello scambio di vedute tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il presidente turco Recep Tayyip Erdogan sono stati affrontati gli ultimi sviluppi della crisi a Gaza. Meloni, riferisce Palazzo Chigi, ha auspicato una nuova pausa umanitaria e sottolineato il ruolo della Turchia nell'evitare di allargare il conflitto al resto della regione. Entrambi i leader, che si sono incontrati a margine della Cop28 a Dubai, hanno riaffermato la volontà di contribuire alla sicurezza e alla stabilità in questa difficile fase della regione e l'importanza di iniziare sin d'ora a lavorare per una soluzione politica. 

Guerra Medioriente, riprese le violenze dopo la tregua. VIDEO

Colonna: "Indispensabile la ripresa della tregua tra Israele e Hamas"

La Francia ritiene ''indispensabile'' la ripresa della tregua tra Israele e Hamas. Lo ha detto la ministra degli Esteri Catherine Colonna a margine della Cop28 in corso a Dubai. 

''La fine della tregua è una notizia pessima, da condannare, perché non fornisce alcuna soluzione e complica la risoluzione di tutte le questioni'', ha dichiarato Colonna dopo la ripresa delle ostilità.

Wsj: "Israele pianifica campagna contro leader Hamas nel mondo"

Su ordine del premier Benjamin Netanyahu, i servizi d'intelligence di Israele lavorerebbero a piani per dare la caccia a leader di Hamas che vivono in Libano, Turchia e Qatar. E' quanto scrive il Wall Street Journal che cita funzionari israeliani. Secondo il giornale, che ricorda la "lunga storia di omicidi mirati" israeliani, i servizi israeliani si preparerebbero a "uccidere" i leader di Hamas "nel mondo" quando si "calmerà" il conflitto nella Striscia di Gaza, creando le condizioni per una lunga campagna per dare la caccia ai responsabili del terribile attacco del 7 ottobre in Israele. 

"L'IDF ha pubblicato informazioni riguardanti l'evacuazione dei civili di Gaza per la loro sicurezza nella fase successiva della guerra"

Kibbutz Nir Oz: "Morto il più anziano degli ostaggi"

Il kibbutz di Nir Oz ha annunciato oggi che uno dei suoi membri fondatori, Arieh Zalmanovich, 85 anni, è morto mentre dal 7 ottobre era tenuto in ostaggio da Hamas a Gaza. Il kibbutz sostiene di aver appreso che è stato ucciso. ''Padre di due figli, nonno di cinque nipoti Arieh è sempre stato legato alla terra'' si legge nel comunicato del Kibbutz. ''Si e' sempre occupato di agricoltura e di coltivazioni. Era un uomo di lettere e persona colta nella storia del nostro Paese''. Zalmanovich era il piu' anziano dei 240 israeliani e stranieri catturati da Hamas. 

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