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Guerra Israele-Hamas, scambio ostaggi-prigionieri. Tregua resta appesa a un filo

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Altri sei israeliani sequestrati da Hamas durante l'attacco del 7 ottobre sono stati liberati. In cambio Israele ha rilasciato 30 detenuti palestinesi. Ma dopo l'attentato a Gerusalemme, durante il quale sono morte quattro persone, la tregua ormai sembra essere appesa a un filo, nonostante Hamas si dica "disponibile a prolungarla" oltre la scadenza (all'alba del 1° dicembre). ''Abbiamo giurato, io stesso ho giurato, di eliminare Hamas. Niente ci fermerà'': così il premier israeliano Netanyahu

Mo: il Papa e la telefonata "tesa" con Herzog: "Non rispondete a terrore con terrore"

Una telefonata tesa. Così chi ne è a conoscenza ha descritto il colloquio avuto a fine ottobre da Papa Francesco con il presidente israeliano, Isaac Herzog, nei giorni dei bombardamenti a tappeto e delle operazioni in profondità delle Idf nella Striscia di Gaza. A rivelare il contenuto della telefonata, che non è stata resa nota prima dagli israeliani per il clima tutt'altro che disteso in cui si è svolta, è il Washington Post, che cita un alto funzionario israeliano. 

Secondo la ricostruzione del giornale americano, Herzog stava descrivendo l'orrore per l'attacco di Hamas del 7 ottobre, quando il Papa ha risposto con una brusca controreplica. È "vietato rispondere al terrore con il terrore", ha detto Francesco, secondo la fonte israeliana a conoscenza dei fatti. Herzog ha protestato, ribadendo che il governo israeliano stava facendo ciò che era necessario a Gaza per difendere i propri cittadini. Il Papa ha continuato indicando che solo i responsabili dovrebbero essere chiamati a rispondere, non i civili.

Mo: appello dei Vescovi europei per un cessate il fuoco definitivo

I vescovi europei, nel corso dell’Assemblea plenaria che si è conclusa oggi a Malta, hanno guardato con preoccupazione agli scenari di guerra: “quella in Ucraina che è giunta al suo secondo anno, la situazione in “Nagorno Karabakh” e il conflitto in Terrasanta, ribadendo il no alla guerra e rinnovando l’appello per un cessate il fuoco definitivo, perché si prosegua con la liberazione degli ostaggi e si tengano aperti i corridoi umanitari a Gaza”. Nell’introduzione, l’arcivescovo Gintaras Grusas, presidente del CCEE, ha delineato alcune delle sfide sinodali del continente; ha sottolineato l’impegno dei vescovi per una Chiesa sempre più sinodale come richiesto da Papa Francesco; ha messo in luce l’impegno delle Chiese europee nella lotta agli abusi, ribadendo il dovere di contrastarli con azioni concrete ed efficaci di prevenzione. 

Attacco vicino al Giordano: "Morto l'autista palestinese"

E' morto il conducente palestinese dell'automobile che oggi al posto di blocco di Beqaot, nella valle del Giordano, ha travolto due militari israeliani, ferendoli. Lo ha appreso la agenzia di stampa palestinese Maan, da fonti mediche locali. In precedenza il portavoce militare aveva riferito che l'uomo era stato 'neutralizzato' dal fuoco dei militari. Alcuni media palestinesi lo identificano in Karem Bani Odeh, che risiedeva nella vicina località palestinese di Tubas, in Cisgiordania.

Thailandia, rimpatriati i 17 thailandesi liberati da Hamas

I 17 ostaggi thailandesi rilasciati da Hamas negli ultimi giorni dopo settimane di detenzione a Gaza sono tornati oggi in Thailandia, con un volo atterrato nel pomeriggio all'aeroporto Suvarnabhumi di Bangkok. Lo ha comunicato il ministero degli esteri di Bangkok. Il gruppo rappresenta il primo contingente di ostaggi rientrato in patria. Altri sei sono tornati in libertà negli ultimi giorni, ma nove thailandesi sono ancora nelle mani di Hamas. In totale, 39 thailandesi sono stati uccisi negli attacchi dello scorso 7 ottobre in territorio israeliano. Prima di quegli attentati, la comunità thailandese in Israele contava circa 30mila persone, quasi tutti impiegati nell'agricoltura e provenienti dalle aree rurali del nord-est della Thailandia. Il governo di Bangkok ne ha finora rimpatriati circa 9mila, ma in molti preferiscono restare in Israele. Lavorando nei campi israeliani riescono a guadagnare fino a mille euro al mese, una cifra che a molti serve per ripagare debiti e mantenere le famiglie a distanza. 

La prossima settimana riprende il processo a Netanyahu

La prossima settimana riprendono le udienze nel processo per corruzione, frode e abuso d'ufficio a carico del premier israeliano Benjamin Netanyahu. Lo ha annunciato la procura.  Dopo l'attacco del 7 ottobre, il ministro della Giustizia israeliano, Yariv Levin, aveva ordinato la sospensione di tutti i processi non urgenti. Scaduto oggi il piano d'emergenza, è arrivata l'indicazione di far ripartire da domani i procedimenti. La prossima udienza del processo contro Netanyahu presso il tribunale distrettuale di Gerusalemme si svolgerà lunedì prossimo.

Netanyahu

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Israele convoca ambasciatore Spagna dopo commenti Sanchez

Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha ordinato al ministro degli Esteri Eli Cohen di convocare l'ambasciatore spagnolo in Israele in seguito ai commenti fatti oggi dal primo ministro spagnolo, Pedro Sanchez, il quale  ha dichiarato in un'intervista alla televisione spagnola di avere "seri dubbi che [Israele] rispetti il diritto internazionale umanitario" e che "ciò che stiamo vedendo a Gaza non è accettabile".  La settimana scorsa, Israele ha convocato gli ambasciatori in Spagna e Belgio in seguito ad altri commenti fatti dai rispettivi premier durante la loro visita al valico di frontiera di Rafah in Egitto.

Ue: "Pronti a evacuazioni mediche da Gaza se richieste"

"Abbiamo attuato un sistema di evacuazione medica in risposta già alla guerra russa in Ucraina. Un sistema di evacuazioni mediche non è ancora istituito per Gaza però va considerata questa idea se arrivasse una richiesta in questo senso". Lo ha dichiarato la commissaria europea alla Salute, Stella Kyriakides, nel suo intervento al Consiglio Salute.

Il ministro belga della Sanità, Frank Vandenbroucke, ha chiesto di "raddoppiare immediatamente gli sforzi" per dare sollievo alla popolazione civile e ha indicato come priorità la "protezione degli ospedali e del loro personale", che "gli

ospedali dispongano delle attrezzature essenziali" e "l'evacuazione sicura dei pazienti che necessitano di cure mediche immediate". "Dovebbe esserci un'evacuazione sicura e prepararci per un grande afflusso di civili palestinesi in Egitto bisognosi di cure mediche. Il Belgio farà tutto ciò che è in suo potere per aprire i suoi ospedali ai pazienti" con bisogni urgenti, ha assicurato.

Israele: "Raz Ben-Ami, liberato ieri sera dalla prigionia di Hamas a Gaza, incontra le sue figlie Julie, Ella e Natali al Sourasky Medical Center di Tel Aviv"

Hamas dopo attacco a Gerusalemme: "Escalation della resistenza"

Hamas chiede un' "escalation della resistenza" dopo l'attacco al Gerusalemme, che ha fatto tre morti. Lo riporta il Times of Israel che dà notizia della rivendicazione dell'attacco all'ingresso della città da parte del gruppo, secondo cui "gli eroi" si "stanno mobilitando per vendicare il sangue dei martiri".

Nel suo messaggio Hamas afferma che due uomini armati del gruppo, i fratelli Murad (38 anni) e Ibrahim (30 anni) Nemer, di Sur Baher a Gerusalemme Est sono "martiri del jihad". Nella rivendicazione Hamas afferma che l'attacco di stamani è una "risposta" alle operazioni israeliane nella Striscia di Gaza, iniziate dopo il terribile attacco del gruppo del 7 ottobre in Israele, e all'uccisione di due minori ieri a Jenin (in Cisgiordania).

Nell'attacco odierno a Gerusalemme sono morti tre israeliani, raggiunti da colpi d'arma da fuoco esplosi contro una fermata dei bus. Secondo la polizia israeliana, due soldati liberi dal servizio e un civile armato hanno risposto al fuoco, uccidendo i due uomini armati, che - stando allo Shin Bet - erano già stati arrestati per attività di terrorismo (Murad era stato in carcere dal 2010 al 2020 per la pianificazione di attacchi e Ibrahim nel 2014 per reati non meglio precisati). 

Hamas

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Blinken a Netanyahu: "Se la tregua finisce proteggete i civili"

Il segretario di stato americano Antony Blinken ha chiesto al premier israeliano Benyamin Netanyahu di "proteggere i civili" nel sud di Gaza nel caso finisca la tregua. 

Netanyahu a Blinken: "Abbiamo giurato di eliminare Hamas"

''Abbiamo giurato, io stesso ho giurato, di eliminare Hamas. Niente ci fermera' '': lo ha ribadito Benyamin Netanyahu al termine di un incontro con il segretario di stato americano, Antony Blinken. ''Il nostro incontro - ha ribadito - è avvenuto poche ore dopo che killer di Hamas avevano assassinato israeliani qua, a Gerusalemme. Gli ho detto: 'Questo è lo stesso Hamas. Lo stesso Hamas che ha compiuto il terribile massacro del 7 ottobre e lo stesso Hamas che cerca di ucciderci ovunque''. ''Noi continueremo questa guerra - ha detto ancora il premier. - fino a quando raggiungeremo i nostri scopi

Blinken è a Ramallah per incontrare Abu Mazen

Il segretario di Stato Usa Antony Blinken è giunto a Ramallah in Cisgiordania, dove  incontrerà il presidente dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) Abu Mazen. Lo riferisce la France Presse.

Egitto e Qatar premono per una tregua di altri 2 giorni

I negoziatori egiziani e qatarioti stanno spingendo per ottenere una nuova estensione di due giorni del cessate il fuoco a Gaza e per il rilascio di altri prigionieri, secondo fonti del Cairo. Lo riporta Haaretz.

Hamas rivendica l'attentato a Gerusalemme

Hamas rivendica in un comunicato l'attacco a Gerusalemme che ha ucciso tre israeliani. 

Israele conferma, attentato sul Giordano: due militari feriti

L'esercito israeliano ha confermato che l'incidente avvenuto oggi a Beqaot (valle del Giordano) è stato un attentato. Due militari, ha aggiunto, sono rimasti feriti in modo leggero quando un veicolo li ha travolti. L'assalitore "è stato neutralizzato" e l'esercito sta setacciando la zona alla ricerca di possibili complici. Poche ore prima un altro attentato era stato condotto a Gerusalemme da due attentatori ritenuti affiliati a Hamas. 

Auto travolge israeliani nella valle del Giordano, feriti

Un'automobile ha travolto alcuni israeliani nella zona di Beqaot, nella valle del Giordano, ferendo alcuni israeliani. Lo riferiscono i media secondo cui potrebbe trattarsi di un attentato. Il conducente, presumibilmente un palestinese, e' stato ''neutralizzato'', ha riferito la radio pubblica Kan. L'esercito e' accorso sul posto.

Sanchez: "Stato palestinese è nell'interesse dell'Ue"

 Il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez è convinto che sia "nell'interesse" dell'Unione europea riconoscere lo Stato palestinese, un passo che ritiene necessario tanto per mettere fine alla guerra israelo-palestinese che per "stabilizzare" la regione. "E' ovvio che dobbiamo trovare una soluzione politica per porre fine a questa crisi e questa soluzione implica, a mio avviso, il riconoscimento dello Stato palestinese", ha assicurato il premier spagnolo in un'intervista alla televisione pubblica Rtve. Questo riconoscimento è "nell'interesse dell'Europa", per "una ragione morale, perché ciò che vediamo a Gaza non è accettabile", ma anche "geopolitica", perché contribuirà alla stabilizzazione" della regione. In caso di mancato accordo all'interno dell'Ue, il premier spagnolo, il cui Paese attualmente detiene la presidenza di turno del Consiglio europeo, non ha escluso la possibilità di un riconoscimento unilaterale da parte di Madrid. 

Netanyahu: "Continueremo a distribuire armi ai civili"

Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu, riferendosi all'attentato terroristico di questa mattina a Gerusalemme, ha dichiarato che il governo "continuerà ad espandere la distribuzione di armi ai civili", poiché, "questa è una misura che si è dimostrata più volte necessaria nella guerra contro il terrorismo", ha scritto in un post su Telegram. "La rapida reazione di due soldati e di un civile che hanno eliminato i terroristi ha impedito un attacco più grave", ha aggiunto, in riferimento all'importante numero di munizioni trovate nell'auto dei due terroristi che indicherebbero il piano per un attacco di vaste proporzioni. 

Mosca ringrazia Hamas per rilascio ostaggi russi

Il ministero degli Esteri di Mosca ha ringraziato Hamas per aver liberato i cittadini russi che aveva preso il ostaggio lo scorso 7 ottobre, ultime due donne rilasciate ieri sera. In una nota si legge anche che Mosca sta lavorando per liberare gli altri ostaggi con cittadinanza russa ancora nella Striscia di Gaza.

Blinken va da Herzog: "Approfondire prospettive per Gaza"

Il segretario di Stato americano Anthony Blinken ha dichiarato, all'inizio del suo incontro con il presidente israeliano Isaac Herzog, che "non vede l'ora" di tenere "colloqui approfonditi con il governo israeliano sulle prospettive per Gaza". Herzog ha ringraziato Blinken per "l'enorme lavoro" che gli Stati Uniti stanno facendo nel negoziato per il rilascio degli ostaggi e ha sottolineato che ci sono ancora circa 150 persone in cattività a Gaza.

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