Guerra Israele-Hamas, trattative per prolungare la tregua. Hamas libera altri 16 ostaggi

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Il piccolo Kfir Bibas, divenuto uno dei simboli del dramma degli ostaggi israeliani nelle mani di Hamas, è morto con la madre e il fratello in un bombardamento. La notizia è stata data dalle Brigate al Qassam. Un funzionario palestinese ha detto che, nonostante la volontà di entrambe le parti di prolungare la tregua, non è stato ancora raggiunto alcun accordo

Onu chiede passo 'irreversibile' verso la soluzione dei due Stati

Le Nazioni Unite hanno chiesto alla comunità internazionale di compiere un passo verso una soluzione a due Stati per il conflitto israelo-palestinese, affermando che Gerusalemme dovrebbe fungere da capitale di entrambi gli Stati. 

"È ormai giunto il momento di procedere in modo deciso e irreversibile verso una soluzione a due Stati, sulla base delle risoluzioni delle Nazioni Unite e del diritto internazionale. Ciò significherebbe, per Israele e Palestina, vivere fianco a fianco in pace e sicurezza", ha affermato Tatiana Valovaya, direttrice generale dell'ufficio delle Nazioni Unite a Ginevra, leggendo, in occasione della Giornata internazionale di solidarietà con il popolo palestinese delle Nazioni Unite, un discorso scritto dal segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres.

Israele rimane ambiguo su tregua, vuole liberazione uomini

Fonti vicine ai negoziati riferiscono che dietro l'ambiguità di Israele sul prolungamento della tregua altri due giorni, c'è la volontà di includere anche uomini fra gli ostaggi da rilasciare. Lo scrive Haaretz, citando fonti secondo le quali l'estensione dipende dalla capacità di Hamas di rispettare i termini della tregua e rilasciare i rimanenti ostaggi. Negli ultimi giorni, Israele ha chiesto di esaminare la possibilità di liberare tutti gli uomini presi in ostaggio, compresi gli anziani e i padri dei minorenni rilasciati. 

Israele, almeno 161 gli ostaggi ancora a Gaza

Sono ancora diversi i minori e gli adolescenti nelle mani di Hamas a Gaza al 54/o giorno di prigionia da quando sono stati rapiti lo scorso 7 ottobre. Lo hanno ricordato i media. Questa la lista: i primi due sono Kfir Bibas (10 mesi) e suo fratello Ariel Bibas (4 anni) che sono tra tutti i più piccoli e che facevano parte del kibbutz di Nir Oz. Sono stati rapiti insieme ai genitori Yarden e Shiri. Poi c'è Gali Tarshansky, di 13 anni, del kibbutz Beeri: suo fratello Lior di 15 anni è stato ucciso nell'attacco di Hamas. Quindi Amit Shani di 16 anni, anche lui del kibbutz Beeri rapito insieme a Ofir Engel di 18 anni, anche lui dello stesso kibbutz. Inoltre ci sono Bilal Ziyadne (18 anni) e Aisha Ziyadne (17) due beduini israeliani che lavoravano nel kibbutz di Holit. Infine Liam Or (18 anni) del kibbutz Beeri e Itay Regev (18) rapito alla festa di Reim.

Media, 2 bambini uccisi da forze israeliane a Jenin

Due bambini sono stati uccisi dalle forze israeliane a Jenin, in Cisgiordania: lo ha reso noto il Ministero della Sanità palestinese, citato da Al Jazeera online.  Si tratta di un bambino di nove anni, che è stato colpito alla testa, e di un quindicenne che è stato colpito al torace, ha precisato la stessa fonte, aggiungendo che fonti locali e di sicurezza hanno riferito all'agenzia di stampa palestinese Wafa che l'esercito israeliano ha costretto i residenti del quartiere di ad-Damj a lasciare le loro case sotto la minaccia delle armi e ha distrutto le strade del quartiere. La Wafa ha inoltre riferito che l'esercito ha anche bombardato una casa utilizzando un drone. 

Unhcr: "Prorogare la tregua a Gaza e rilasciare gli ostaggi"

"L'accesso degli aiuti deve essere garantito in tutta la Striscia di Gaza e gli ostaggi vanno tutti rilasciati. Invito chiunque abbia l'influenza per chiedere una proroga del cessate il fuoco a chiederlo, sperando che ciò segni la fine delle violenze". Lo ha detto l'Alto Commissario dell'Onu per i diritti umani (Unhcr) Volker Turk parlando all'Eurocamera in occasione dei 75 anni della Dichiarazione dei diritti dell'uomo. "Sono avvenuti cambiamenti sociali e culturali profondi da allora, soprattutto in Europa. Le persone sono scese in strada in tutto il mondo per chiedere i loro diritti. La Dichiarazione afferma i valori di tutte le persone umane, non c'è discrezione, è una questione di legge. Ed è un percorso che oggi va riscoperto", ha sottolineato Turk. 

Blinken: "Faremo possibile per estendere tregua"

"Faremo il possibile per estendere la tregua a Gaza", in modo da permettere che gli ostaggi vengano liberati e gli aiuti umanitari arrivino alla popolazione della Striscia. All stesso tempo "dobbiamo essere sicuri che il 7 ottobre non accada mai più". Lo ha detto il segretario di Stato americano Antony Blinken al termine della ministeriale Nato a Bruxelles. 

Berlino: sale rischio di attentati islamici a causa guerra Gaza

L'attacco terroristico di Hamas in Israele e l'offensiva israeliana nella Striscia di Gaza hanno "aumentato in modo significativo" la minaccia del terrorismo in Germania, secondo l'Ufficio federale per la protezione della Costituzione (Bfv), ossia i servizi segreti interni tedeschi. Lo scrive l'agenzia Dpa citando una "valutazione" pubblicata oggi dal Bfv che segnala "il potenziale di rischio per possibili attacchi terroristici contro individui e istituzioni ebraiche e israeliane e contro 'l'Occidente'". 

Ocse: rischi su Pil mondo se conflitto Israele-Hamas si allarga

"Se il conflitto dovesse intensificarsi e diffondersi in tutta la regione, i rischi di un rallentamento della crescita e di un aumento dell'inflazione sarebbero molto piu' elevati di quelli attuali". E' la stima dell'Ocse che definisce gli effetti della guerra sull'economia internazionale "relativamente limitati".

Secondo il capo economista dell'istituzione, Clare Lombardelli, l'attuale freno all'attivita' economica non e' dovuto al Medio Oriente ma alle "condizioni finanziarie piu' rigide, alla debolezza del commercio e al calo della fiducia". Fattori che "stanno avendo un impatto importante", spiega. 

Tra detenuti palestinesi da liberare anche Ahed Tamimi

Tra i detenuti palestinesi che stasera verranno scarcerati da Israele in cambio della liberazione degli ostaggi da parte di Hamas c'e' anche Ahed Tamimi, la 22enne attivista divenuta negli anni una figura nota della resistenza. La giovane e' stata arrestata all'inizio di novembre con l'accusa di istigazione alla luce della guerra di Israele contro Hamas a Gaza. 

Guterres: "L'Onu sostiene il popolo palestinese"

La Giornata Internazionale di Solidarietà con il Popolo Palestinese che si celebra oggi commemora il 75° anniversario dello sfollamento di massa dei palestinesi noto come "la Nakba" o "la Catastrofe", evento che si è verificato durante la guerra arabo-israeliana del 1948, quando più della metà del popolo palestinese è stato espulso o è fuggito dalle proprie case ed è diventato rifugiato. La commemorazione, rileva l'Onu, serve a ricordare che quasi 6 milioni di palestinesi sono ancora rifugiati e migliaia di loro sono stati uccisi nella guerra di Gaza del 2023, in una situazione descritta dal Segretario generale come "uno dei capitoli più bui della storia del popolo palestinese". "Sono inorridito dalla morte e dalla distruzione che si sono abbattute sulla regione, ora sopraffatta dall'angoscia e dal dolore" dice nel suo messaggio per la Giornata di solidarietà Guterres. "I palestinesi di Gaza stanno subendo una catastrofe umanitaria. Quasi 1,7 milioni di persone sono state costrette a fuggire dalle loro case, ma senza un posto sicuro dove andare. Allo stesso tempo, nella Cisgiordania occupata, compresa Gerusalemme Est, la situazione rischia di aggravarsi" aggiunge. "Ho condannato inequivocabilmente gli attentati terroristici perpetrati da Hamas il 7 ottobre. Ma ho anche chiarito che questi attacchi non possono giustificare la punizione collettiva del popolo palestinese" dice ancora Guterres. " Questa giornata dovrebbe essere un'occasione per riaffermare la solidarietà della comunità internazionale con il popolo palestinese e il diritto dei palestinesi a vivere in pace e dignità". 

Iran: Sarà Hamas a decidere sulla tregua e sul rilascio ostaggi"

"Qualsiasi decisione riguardo all'estensione del cessate il fuoco a Gaza, dopo settimane di brutali attacchi da parte di Israele, e anche riguardo allo scambio di prigionieri è di competenza del gruppo della resistenza Hamas". Lo ha affermato il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian, come riporta Irna. "Continuano gli sforzi per stabilire un cessate il fuoco duraturo e anche per lo scambio degli ostaggi israeliani con i prigionieri palestinesi", ha aggiunto il ministro. 

W.Post, le trattative di Burns: il direttore della Cia più ascoltato dal Mossad

William Burns, direttore della Cia, negoziatore chiave per la crisi degli ostaggi in mano ad Hamas, ha raggiunto il Qatar ieri per partecipare ad incontri riservati con i vertici dell'intelligence israeliana e il primo ministro del Qatar volti a concordare un ampliamento della tregua tra Israele e Hamas. Nel riferirne, attribuendo la notizia a tre fonti a conoscenza degli incontri rimaste rigorosamente anonime, il Washington Post sottolinea il ruolo centrale assunto da Burns in questa crisi.  

Burns è emerso come il principale negoziatore per gli Stati Uniti nella crisi degli ostaggi, particolarmente apprezzato dal presidente americano Joe Biden per la sua rete di contatti in Medio Oriente e, in particolare, all’interno del servizio di intelligence israeliano, il Mossad. "Lo ascoltano e lo rispettano molto", ha spiegato una fonte citata dal quotidiano. 

Diplomatico, ex ambasciatore americano a Mosca, viene spesso scelto da Biden per gestire le sfide più delicate ma anche scomode dell’amministrazione, dai moniti alla Russia sull'uso di armi nucleari in Ucraina ai negoziati con i talebani nel contesto della crisi di evacuazione americana dall'Afghanistan. Nell'attuale crisi mediorientale, il suo ruolo assume particolare importanza alla luce della centralità per il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu del capo del Mossad David Barnea. 

Blinken: "In visita Israele focus sarà l'estensione della tregua"

Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha detto che lavorerà per prolungare una pausa nei combattimenti a Gaza nella sua prossima visita in Israele. "Guardando ai prossimi due giorni, ci concentreremo sul fare ciò che possiamo per prolungare la pausa in modo da continuare a liberare più ostaggi e far entrare più assistenza umanitaria", ha detto Blinken dopo un incontro della Nato a Bruxelles. 

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Media: "Ancora nessun accordo su estensione tregua"

Un funzionario palestinese ha detto che, nonostante la volontà di entrambe le parti di prolungare la tregua, non è stato ancora raggiunto alcun accordo. Lo riporta Reuters sul suo sito. Sono ancora in corso le trattative con i mediatori Egitto e Qatar, ha detto il funzionario. L'ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha rifiutato di commentare con Reuters lo stato dei colloqui, ma ha osservato che altre 50 detenute palestinesi sono state aggiunte martedì a una lista autorizzata a essere rilasciata nel caso in cui fosse concordato un nuovo scambio. 

Erdogan: "Tregua a Gaza temporanea fermata dello spargimento di sangue"

Tayyip Erdogan ha detto di accogliere con favore la pausa nella guerra a Gaza e lo scambio di ostaggi e prigionieri tra Israele e Hamas come una temporanea "fermata dello spargimento di sangue" nell'enclave. Parlando ai parlamentari, il presidente turco ha affermato che le dichiarazioni del governo del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu stanno "diminuendo" le speranze di Ankara che la pausa possa trasformarsi in un cessate il fuoco completo, ma ha aggiunto che la Turchia intensificherà gli sforzi diplomatici per un cessate il fuoco duraturo e lo scambio di ostaggi in prossimi giorni.

Erdogan ha anche dichiarato che la Turchia ha "in gran parte completato" l'evacuazione dei suoi cittadini da Gaza, dove ha ripetuto che si sta verificando un genocidio. Ha aggiunto che avrebbe discusso della guerra a Gaza durante un viaggio a Dubai  che farà in settimana.

Abu Mazen: "Gaza è sotto una minaccia esistenziale"

Gaza è sotto "una minaccia esistenziale che prende di mira deliberatamente e sistematicamente i civili". Lo ha denunciato il presidente palestinese Abu Mazen in occasione della Giornata internazionale di solidarietà con la Palestina ribadendo che "l'unica soluzione possibile è quella dei 2 Stati". Abu Mazen ha chiesto da parte di Israele "la fine delle misure di annessione silenziosa, di insediamento e di discriminazione razziale nell'intero territorio palestinese". Serve - ha aggiunto - "una Conferenza internazionale di pace per imporre la volontà internazionale e riconoscere il diritto del popolo palestinese all'esistenza". 

Sky News: "Il portavoce del governo israeliano Eylon Levy ha affermato che a Gaza sono ancora tenute in ostaggio 161 persone, tra cui 146 israeliani e 15 cittadini stranieri. Ad oggi sono stati rilasciati 86 ostaggi"

La Turchia conferma: "A Gaza ospedale da campo per curare feriti e malati"

La Turchia conferma l'impegno nel progetto per la realizzazione di un ospedale da campo per assistere feriti e malati nella Striscia di Gaza, dove le strutture sanitarie sono al collasso a quasi due mesi dall'inizio del conflitto tra Israele e Hamas dopo il terribile attacco del 7 ottobre del gruppo nel Paese. Su X il ministro turco della Salute, Fahrettin Koca, ha spiegato che la delegazione turca dispiegata da ieri nella zona ha individuato zone "idonee" per la realizzazione dell'ospedale e ha confermato la fattibilità del piano. "Il nostro staff è arrivato a Gaza e ha concluso il suo lavoro per individuare luoghi idonei per i servizi ospedalieri da campo - ha scritto - Stiamo pianificando servizi sanitari in loco per i palestinesi feriti e malati".  

In Egitto il secondo aereo Usa con aiuti per Gaza

Il secondo aereo umanitario statunitense con aiuti per la popolazione della Striscia di Gaza è arrivato questa mattina all'aeroporto egiziano di al Arish che oggi ne ha ricevuti 5 in tutto, e 226 dall'inizio della guerra. Lo ha rierito il portavoce ufficiale del governatorato del Nord Sinai, Muhammad Salim, precisando che gli altri aerei provenivano da Qatar, dall'Arabia Saudita, dal Kuwait e dalla Giordania. L'aereo americano è stato inviato  dall'Agenzia degli Stati Uniti per lo sviluppo internazionale (USAID) e trasporta 24,5 tonnellate di aiuti umanitari di base destinati ai residenti della Striscia di Gaza, forniture mediche, cibo e indumenti invernali. E' proseguito, intanto, al valico terrestre di Rafah, il flusso di camion con aiuti umanitari e autocisterne di carburante. Questa mattina, nel sesto giorno della tregua tra Israele e Hamas, dovrebbero passare . 7 camion di carburante e gas con un carico di circa 130.000 litri di carburante, oltre a 4 camion con 80 tonnellate di gas per uso domestico. Duecento camion d'aiuti umanitari previsti per oggi hanno iniziato ad entrare, in conformità con l'accordo di tregua tra le due parti, riferisce all'Ansa Khaled Zayed, capo della Mezzaluna Rossa egiziana nel Nord Sinai, aggiungendo che circa 500 camion umanitari sono in attesa a 45 chilometri, tra Al-Arish e Sheikh Zuweid e anche al valico stesso, per la lentezza con cui procedono le operazioni di ispezione da parte israeliana. 

Unrwa: "Zone del nord di Gaza ormai invivibili"

Alcune aree del nord di Gaza sono invivibili a causa del "livello di distruzione. Altre parti sembrano relativamente intatte, ma non c'è elettricità e l'acqua è molto limitata. Tutti i servizi e le attività normali... essenzialmente non ci sono". Lo ha detto a Bbc Radio Thomas White, direttore degli affari dell'Unrwa a Gaza, che ha visitato il nord del territorio e l'area intorno a Gaza City.

Israele ha ordinato ai civili di evacuare quell'area quando sono iniziate le operazioni di terra in ottobre. "E' stato piuttosto inquietante attraversare una città che normalmente è piena di gente, in una città dove le strade sono coperte di detriti, metalli contorti, murature", ha dichiarato White. "Potresti attraversare intere periferie dove ogni edificio è danneggiato e non c'è davvero nessuno per le strade". 

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