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Guerra Israele-Hamas, ancora 11 gli ostaggi liberati. Altri 2 giorni di tregua

©Getty

Lo hanno annunciato le forze di difesa israeliane, sottolineando che tra loro ci sono diversi bambini, tra cui due gemelli di tre anni. Il capo di Hamas a Gaza, Yahya Sinwar, avrebbe incontrato diversi ostaggi israeliani che erano tenuti prigionieri in un tunnel a Gaza. Israele ha confermato l'accordo per l'estensione della tregua di due giorni. Un'intesa che prevede il rilascio di altri 20 ostaggi, 10 ogni giorno

Portavoce Hamas: "Se troviamo ostaggi, un giorno di tregua per 10 liberati"

''Ci sarà un giorno in più di tregua ogni gruppo di 10 ostaggi rilasciati''. Lo ha confermato il portavoce di Hamas Osama Hamdan intervistato dall'emittente libanese Lbci nell'ultimo giorno della tregua di quattro giorni concordata con Israele. Hamdan ha però aggiunto che ''gli ostaggi vanno trovati'' confermando che molti di loro non sono nelle mani di Hamas, ma di altre fazioni nella Striscia di Gaza e anche di privati cittadini. La Jihad Islamica palestinese aveva fatto sapere nei giorni scorsi che era ''parte dell'accordo'' raggiunto tra Hamas e Israele.

Tel Aviv: "Musk non attiverà Starlink a Gaza senza approvazione"

Elon Musk ha accettato di non attivare Starlink su Gaza senza l’approvazione di Israele. Lo ha detto il ministro israeliano delle comunicazioni su X, congratulandosi con il fondatore di SpaceX, in visita a Tel Aviv, “per aver raggiunto un accordo di principio” secondo cui “le unità satellitari Starlink possono essere utilizzate in Israele solo con l’approvazione del Ministero delle comunicazioni israeliano, compresa la Striscia di Gaza”.

Il mese scorso, Israele ha distrutto le torri di comunicazione e tagliato tutta la rete internet per l’enclave assediata. Starlink è una tecnologia, gestita da SpaceX, in grado di fornire il collegamento a internet via satellite.

Usa, la portaerei Eisenhower è entrata nel Golfo Persico

Il Comando centrale delle Forze armate Usa (Centcom) ha annunciato che la portaerei nucleare USS Dwight D. Eisenhower ha attraversato lo Stretto di Hormuz ed è entrata nel Golfo Persico. "Il 26 novembre, il Carrier Strike Group Eisenhower ha completato un transito attraverso lo Stretto di Hormuz per entrare nelle acque del Golfo Arabico mentre lo Strike Group continua a supportare le missioni Uscentcom", si legge sul profilo X dello stesso Centcom. La portaerei pattuglierà la via navigabile strategica, situata nella penisola arabica sud-orientale, per garantire la libertà di navigazione, hanno spiegato gli Usa. 

Medici senza Frontiere da Gaza: "Nel sud i bisogni sono immensi

Nicholas Papachrysostomou, coordinatore per l’emergenza di Medici Senza Frontiere (Msf) a Gaza, fa parte del team che è entrato nella Striscia lo scorso 14 novembre. ''E' difficile descrivere ciò che ci circonda. I bisogni umanitari sono immensi - racconta in un audio messaggio - Non c'è carburante, e senza carburante non si muove niente. Non si può cucinare, non si possono far funzionare gli impianti di depurazione dell'acqua, quindi non c'è abbastanza acqua potabile. Le condizioni igienico-sanitarie sono molto precarie, i rifiuti si accumulano ovunque, e gli sfollati interni sono tantissimi. Le scuole nel sud di Gaza sono piene: abbiamo visto 80 persone per classe, ci sono tende dentro e fuori le scuole. E' arrivato anche l'inverno, di notte fa freddo e non ci sono coperte, vestiti caldi e materassi''.

Papachrysostomou aggiunge che ''la densità di popolazione è incredibile. Alcune case che abbiamo visto ieri oggi non ci sono più. E' incredibile pensare che qui le vite svaniscono in una frazione di secondo''. E prosegue affermando che ''perdere qualcuno o qualcosa è una sofferenza costante, la salute mentale delle persone è molto difficile da decifrare. Il mio team è entrato a Gaza il 14 novembre, da quel giorno abbiamo riattivato alcune attività e ora sosteniamo il centro per cure primarie di Beni Suhaila, pieno di pazienti al suo interno. I pazienti cronici sono senza farmaci, mentre i servizi per la salute sessuale e riproduttiva sono minimamente funzionanti a causa della mancanza di un ginecologo''.

Medio Oriente, negoziato serrato per prolungare la tregua

La tregua tra Israele e Hamas è entrata nel suo ultimo giorno e i negoziati fervono per estendere l'accordo che ha consentito il rilascio di ostaggi e prigionieri e l'ingresso di aiuti nella Striscia di Gaza. Il movimento islamista palestinese ha dichiarato in un comunicato che intende "prolungare la tregua oltre questi quattro giorni" con l'obiettivo di "aumentare il numero dei prigionieri rilasciati" come previsto dall'accordo. Una fonte vicina ad Hamas ha detto alla France Presse che l'organizzazione ha "informato i mediatori" che sono favorevoli ad una proroga di "da due a quattro giorni". L'accordo, negoziato dal Qatar con il sostegno di Stati Uniti ed Egitto e in vigore dall'inizio di venerdì, prevede quattro giorni di tregua, l'accesso degli aiuti umanitari a Gaza, il rilascio di 50 ostaggi degli oltre 200 detenuti a Gaza e la liberazione di 150 prigionieri palestinesi provenienti dalle

carceri israeliane.

Gaza, Erdogan: "Lavorare per un cessate il fuoco permanente"

ll presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha discusso con l'omologo iraniano Ebrahim Raisi del conflitto tra Israele e Hamas e di "iniziative che possono essere adottate per raggiungere un cessate il fuoco permanente nella regione". Erdogan ha dichiarato che "l'Iran e la Turchia dovrebbero mantenere una cooperazione per rendere permanente il cessate il fuoco temporaneo e raggiungere una pace duratura", riferisce la presidenza della Repubblica di Ankara. Durante la telefonata, il leader turco ha sottolineato quanto sia "significativo che il mondo islamico, soprattutto la Turchia e l'Iran, adotti una posizione unita contro la brutalità di Israele nelle terre dei palestinesi" e i due presidenti hanno anche discusso del prossimo Consiglio di Cooperazione di Alto livello tra Turchia e Iran che si terrà prossimamente ad Ankara dove Raisi è atteso per una visita ufficiale.

Erdogan

©Ansa

Israele: "Stiamo ancora valutando la lista degli ostaggi ricevuta"

Funzionari israeliani hanno identificato "problemi" con l'elenco degli 11 ostaggi che dovrebbero essere rilasciati oggi da Hamas, secondo quanto scrive Haaretz. sottolineando che le famiglie non sono state ancora aggiornate. L'ufficio del primo ministro israeliano ha comunicato che sono in corso "discussioni" sulla lista ricevuta durante la notte e in fase di "valutazione". "Ulteriori informazioni verranno fornite quando possibile", afferma l'ufficio del premier citando Gal Hirsch, il coordinatore governativo per gli ostaggi. Non è chiaro di cosa si tratti nel dettaglio e se Israele abbia qualche problema con l'elenco che va a completare la lista dei 50 ostaggi che saranno rilasciati nell'ambito della tregua di quattro giorni, concordato tra Israele e Hamas con la mediazione di Qatar, Egitto e Usa. 

Media: "Israele riprende raid se Hamas non annuncia una proroga"

A meno che Hamas non annunci oggi l'intenzione di rilasciare un quinto gruppo di ostaggi detenuti nella Striscia di Gaza, Israele tornerà a combattere nell'enclave. Lo ha affermato la televisione e radio di stato israeliana Kan, citando una fonte dell'establishment. "Abbiamo a che fare con una brutale organizzazione terroristica, quindi dovremo aspettare fino all'ultimo minuto. Se stasera non annunceranno la loro intenzione di rilasciare il quinto gruppo di ostaggi, torneremo alle ostilità", ha detto il funzionario citato da Kan. 

Radio Idf: "Israele attende risposta Hamas su prolungamento tregua"

La radio dell'esercito israeliano ha reso noto che il governo israeliano sta aspettando la risposta di Hamas sull'estensione, di un giorno supplementare, della tregua di quattro giorni, in cambio del rilascio di 10 detenuti.

Cina, Wang Yi a New York per colloqui Onu su Israele-Hamas

Il capo della diplomazia cinese Wang Yi sarà a New York in settimana per tenere una riunione del Consiglio di sicurezza dell'Onu sul conflitto tra Israele e Hamas. "Come presidenza di turno del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, la Cina terrà il 29 novembre un incontro ad alto livello sulla questione israelo-palestinese", ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, Wang Wenbin, aggiungendo che il ministro degli Esteri cinese sarà anche a capo dell'evento. 

Israele - Hamas

Wsj: "Egitto e Qatar mediano per il rilascio di uomini anziani"

L'Egitto e il Qatar stanno mediando colloqui per estendere la tregua tra Israele e Hamas e ampliare l'elenco degli ostaggi includendo gli uomini anziani che, potrebbero essere rilasciati insieme a donne e bambini, seguiti dai resti degli israeliani uccisi. Lo scrive il Wall Street Journal riferendo che Hamas ha rifiutato di prendere in considerazione il rilascio di uomini israeliani non anziani, anche se molti sono civili. 

Qatar: "Per proroga tregua Hamas deve localizzare altri ostaggi"

Il primo ministro del Qatar, Sheikh Mohammed Bin Abdulrahman Al-Thani, ha dichiarato al Financial Times che Hamas ha bisogno di localizzare ancora decine di ostaggi, tra cui donne e bambini, detenuti da civili e fazioni armate nella Striscia di Gaza per estendere il cessate il fuoco temporaneo. Secondo il premier qatarino, ci sono più di 40 donne e bambini detenuti a Gaza che non sono nelle mani di Hamas. "Se Hamas prendesse nelle sua mani altre donne e bambini, ci sarebbe una proroga", ha detto Al-Thani, aggiungendo però che non è chiaro quanti ostaggi Hamas potrà localizzare. "Uno degli obiettivi (della tregua) è che Hamas abbia il tempo di cercare il resto dei dispersi", ha aggiunto Al-Thani. Il primo ministro del Qatar ha inoltre affermato che l'obiettivo dichiarato da Israele di sradicare Hamas dalla Striscia di Gaza non è realistico. "Alla fine, la distruzione di Hamas attraverso la continuazione di questa guerra non avverrà mai. Alimenterà solo la narrativa dell'estremismo e della radicalizzazione", ha affermato. "Abbiamo bisogno di una soluzione politica che garantisca la sicurezza del popolo palestinese e del popolo israeliano", ha aggiunto Al-Thani.

Iran: "La vittoria dei palestinesi cambierà gli equilibri di potere"

I palestinesi hanno dimostrato che non aspetteranno mai il favore e l'attenzione delle potenze mondiali per difendere i loro diritti, ha dichiarato il portavoce del Ministero degli Esteri Nasser Kanani, sottolineando che "la vittoria dei gruppi della resistenza modificherà certamente l'equilibrio di potere nella regione e oltre". "L'Iran è stato il principale sostenitore dei palestinesi negli ultimi 44 anni, e anche nelle sue complicate questioni con il sistema egemonico globale, Teheran non ha mai abusato della questione palestinese come pretesto per raggiungere la riconciliazione con altri attori regionali ed extra-regionali", ha aggiunto Kanani nella tarda serata di domenica, citato da Press Tv.

Israele: "Problemi sulla lista degli ostaggi, negoziati per modificarla"

Le autorità israeliane segnalano che ci sono ''problemi'' in merito alla lista ricevuta degli undici ostaggi che dovrebbero essere rilasciati oggi da Hamas. E per questo ''sono in corso negoziati'' per modificare i nomi contenuti nell'elenco. Lo fa sapere l'ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu.

"Sono in corso discussioni sulla lista ricevuta durante la notte e attualmente in fase di revisione in Israele. Divulgheremo informazioni quando possibile", ha affermato l'ufficio di Netanyahu. Secondo i funzionari israeliani citati dal sito di Ynet, la lista è "problematica" e sono in corso intensi negoziati per modificarla.

Herzog a Musk: "Necessario combattere l'antisemitismo online"

L'ufficio di Isaac Herzog ha reso noto che nell'incontro di oggi con Elon Musk "il presidente israeliano sottolineerà la necessità di agire per combattere il crescente antisemitismo online". All'incontro prenderanno parte anche familiari degli ostaggi tenuti a Gaza. Musk arriverà oggi in Israele dove vedrà il premier Netanyahu e visiterà i kibbutz a ridosso della Striscia di Gaza attaccati da Hamas e dalla Jihad il 7 ottobre. Il patron di X è stato accusato dai gruppi per i diritti civili israeliani di aver consentito l'amplificazione dell'odio antiebraico sulla sua piattaforma social. 

Qatar: "Hamas deve dare notizie di 40 ostaggi per prolungare la tregua"

Per prolungare la tregua, che scade oggi, Hamas dovrebbe riuscire a rintracciare 40 ostaggi che non sono direttamente nelle mani del gruppo che ha guidato l'assalto dello scorso 7 ottobre contro Israele. Lo ha dichiarato il primo ministro e ministro degli Esteri del Qatar Mohammed bin Abdul Rahman Al Thani al Financial Times. Hamas deve fornire queste informazioni a Israele in coordinamento con la Jihad islamica palestinese.

Elon Musk oggi in Israele, vedrà Netanyahu e Herzog

Elon Musk sarà oggi in Israele, dove vedrà il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il presidente Isaac Herzog. Il miliardario canadese-americano patron di 'X', ex Tiwtter, ha annunciato nei giorni scorsi che la sua azienda invierà tutto il denaro ricavato dalla pubblicità e dagli abbonamenti associati alla guerra a Gaza agli ospedali in Israele e alla Croce Rossa e Mezzaluna Rossa a Gaza.

Musk è stato criticato negli ultimi giorni per aver elogiato un post contenente retorica antisemita, attirandosi anche un rimprovero da parte della Casa Bianca. 

Elon Musk

©Ansa

Guerra a Gaza, terzo gruppo di 17 ostaggi israeliani liberati da Hamas: chi sono

Nuovo scambio di detenuti palestinesi e ostaggi israeliani. Tra chi lascia la Striscia c'è anche Abigail Mor Edan, bambina israelo-americana di 4 anni. Per Biden "è la prova" che l'accordo raggiunto tra Israle e Hamas "sta funzionando". In tutto, secondo quanto si è appreso, a fronte di 39 detenuti palestinesi (tutti minorenni) sono stati rilasciati 17 ostaggi nelle mani di Hamas: 13 israeliani, 3 thailandesi e un russo. Di molti di loro è stata resa nota l'identità: ecco cosa sappiamo

Doha: "Hamas deve ritrovare decine di ostaggi"

Il primo ministro del Qatar, lo sceicco Mohammed Bin Abdulrahman al-Thani, ha dichiarato al Financial Times che Hamas per estendere il cessate il fuoco temporaneo deve localizzare decine di ostaggi, tra cui donne e bambini, detenuti da civili e fazioni nella Striscia di Gaza. 

Donna ostaggio rilasciata lotta tra vita e morte, condizioni gravi e non cosciente

Lotta tra la vita e la morte Elma Avraham, 84 anni, rilasciata ieri dalla Striscia di Gaza in gravi condizioni. ''Fosse passato un altro giorno e non potremmo parlare così'', ha dichiarato a Channel 12 Moti Klein, capo dell'unità traumatologica dell'ospedale Soroka, dove la donna è stata trasferita in elicottero direttamente da Gaxa.

Le sue condizioni rimangono ''instabili'', afferma Klein, spiegando che la donna è collegata a un respiratore e non è cosciente. Il sospetto di Klein è che le sue condizioni di salute siano dovute alla mancanza di farmaci adeguati a Gaza.

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