Lo hanno annunciato le forze di difesa israeliane, sottolineando che tra loro ci sono diversi bambini, tra cui due gemelli di tre anni. Il capo di Hamas a Gaza, Yahya Sinwar, avrebbe incontrato diversi ostaggi israeliani che erano tenuti prigionieri in un tunnel a Gaza. Israele ha confermato l'accordo per l'estensione della tregua di due giorni. Un'intesa che prevede il rilascio di altri 20 ostaggi, 10 ogni giorno
Medioriente, Putin: Occidente ha innescato escalation del conflitto israelo-palestinese
“Un noto gruppo di Paesi, abituato a dominare gli affari mondiali, non si fermerà davanti a nulla pur di preservare la propria influenza in declino, utilizzando ricatti e tattiche di pressione violenta, sostituendo al contempo il diritto internazionale con una sorta di ordine basato su regole. Una linea politica così destabilizzante ha innescato sia la crisi in Ucraina e sia la tragica escalation del conflitto israelo palestinese". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin in un discorso ai partecipanti e agli ospiti del forum internazionale 'Letture di Primakov' in corso a Mosca.
"Il tema del forum di quest'anno è piuttosto attuale: 'Orizzonti della post-globalizzazione'. Chiaramente, il modello di globalizzazione che è stato creato in gran parte dai Paesi occidentali nel perseguimento dei propri interessi è, naturalmente, diventato obsoleto e sta attraversando una crisi profonda. Sta emergendo un nuovo sistema di relazioni internazionali, più giusto e più democratico, che soddisferà meglio le esigenze della maggioranza mondiale", ha sottolineato Putin.
Medioriente, Borrell: no sicurezza per Israele senza Stato Palestina
"Uno Stato palestinese a Gaza, in Cisgiordania e a Gerusalemme Est è la migliore e unica garanzia di sicurezza a lungo termine per Israele. Non ci sarà pace e sicurezza per Israele senza uno Stato palestinese". Lo ha dichiarato l'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell, nel suo intervento al Forum dell'Unione per il Mediterraneo. "I palestinesi hanno bisogno di una prospettiva politica credibile per la creazione di uno Stato basato su
parametri internazionali", ha aggiunto.
Medioriente, Ue: prolungare il cessate il fuoco fra Israele e Hamas'
"Niente può giustificare la brutalità indiscriminata che Hamas ha scatenato contro i civili il 7 ottobre", ma "un orrore non può giustificare un altro orrore", ha sottolineato il capo della diplomazia Ue. "Apprezziamo il ruolo del Qatar, dell'Egitto e di altri partner nel raggiungimento" della tregua, "ma è necessario fare molto di più per alleviare la terribile situazione a Gaza e trovare una via d'uscita dall'attuale crisi", ha spiegato ancora Borrell.
Medioriente, Iran: Israele va avanti con il suo avventurismo ma va fermata
"Le prove mostrano che il regime sionista sta cercando di continuare con il suo avventurismo, per questo motivo la comunità internazionale dovrebbe fermare il regime". Lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanani, aggiungendo che "rispetto alla questione palestinese, gli Usa sono sempre stati un problema e non la soluzione e oggi rappresentano l'elemento principale nella guerra in corso e se gli Usa non fossero intervenuti la guerra non ci sarebbero stata". Secondo il funzionario della Repubblica islamica, "mente sostengono Israele, gli americani hanno presentato piani irrealistici e ingiusti per risolvere la questione mentre avrebbero invece potuto utilizzare la loro influenza sul regime sionista per impedire l'uccisione del popolo di Gaza". Come riporta Irna, Kanani ha aggiunto che "il maggiore aiuto che possono dare gli Usa per risolvere la crisi è porre fine al loro sostegno per Israele" e che "il popolo palestinese ha il diritto di decidere il suo destino.
Medioriente, anche Hamas contesta lista dei prigionieri fatta da Israele
In particolare, sarebbero sei detenuti arrestati prima del 7 ottobre che Hamas vuole siano rilasciati. Hamas - hanno aggiunto i media - ha ribadito la richiesta a Israele di applicare il 'principio di anzianità', cioè di rilasciare per primi i prigionieri detenuti da più tempo. Altro intoppo - hanno indicato fonti palestinesi - riguarda il nome di Nafooz Hammad di 16 anni di Sheikh Jarrah, quartiere a prevalenza araba di Gerusalmme - che due anni fa ha accoltellato una donna israeliana ed è stato condannato la settimana scorsa per tentato omicidio a 12 anni di carcere.
Medioriente, Tajani sente Cohen: soddisfazione per accordo, impegno Italia per 2 Stati
Il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha avuto un colloquio telefonico con il capo della diplomazia israeliana Eli Cohen, al quale ha espresso la ''soddisfazione dell'Italia per l'accordo sul rilascio degli ostaggi e la pausa nei combattimenti per consentire l'ingresso di aiuti umanitari'' nella Striscia di Gaza. Lo ha scritto lo stesso Tajani in un tweet, spiegando di aver ''ribadito l'impegno del Governo italiano per una soluzione sostenibile e durata: due popoli, due Stati''.
Medioriente, in condizioni critiche 84enne Elma Avraham rilasciata ieri
Restano critiche le condizioni dell'84enne Elma Avraham, tra gli ostaggi rilasciati ieri, trasferita direttamente in elicottero da Gaza per la gravità della sua situazione. Avraham è ricoverata nel reparto cure intensive del Centro medico Soroka di Beersheba.
Media: "Ostaggio liberato riuscito a scappare poi ripreso da miliziani di Hamas"
Uno degli ostaggi sequestrati da Hamas il 7 ottobre in Israele e poi rilasciati ieri ha raccontato di essere riuscito a sfuggire ai suoi carcerieri durante la sua cattività per poi essere nuovamente catturato. A riferirne è il quotidiano israeliano 'Ha'aretz' citando l'intervista alla radio Reshet Bet di Yelena Magid, zia dell'ex ostaggio Ron Krivoi. Dopo essersi nascosto da solo per alcuni giorni Ron è stato identificato dai residenti del posto, catturato e consegnato ai terroristi. "Penso che siccome non aveva modo di capire dove si trovasse e dove dovesse fuggire è finito nei guai", ha raccontato.
Borrell: "Sono sconvolto nell’apprendere che nel mezzo di una guerra, il governo israeliano è pronto a stanziare nuovi fondi per costruire altri insediamenti illegali"
Al-Sisi-Rutte, misure urgenti per garantire aiuti a Gaza
Garantire gli aiuti a Gaza è il presupposto per mantenere aperta la via della pace nel conflitto israelo-palestinese: è questo, in sintesi, il contenuto di un colloquio telefonico svolto questa mattina tra il presidente egiziano Abdel Fattah Al-Sisi e il primo ministro olandese Mark Rutte. Il presidente e il primo ministro olandese - riferisce il portavoce della presidenza egiziana - "hanno concordato sull'importanza di concentrare gli sforzi attuali sull'estensione della tregua, cercando al tempo stesso di raggiungere un cessate il fuoco permanente, e adottando misure urgenti per fornire la quantità di aiuti necessari per alleviare la popolazione di Gaza, aprendo così la strada per una soluzione giusta e globale della questione palestinese, al fine di raggiungere sicurezza e stabilità in Medio Oriente".
Ue: "Prolungare il cessate il fuoco fra Israele e Hamas"
La tregua fra Israele e Hamas "è un primo passo importante" e "deve essere prolungata" per "renderla sostenibile e duratura mentre si lavora per una soluzione politica". Lo ha detto l'Alto rappresentante dell'Ue, Josep Borrell, aprendo la riunione dell'Unione per il Mediterraneo a Barcellona.
Giordania: "Solo soluzione a due Stati può portare pace duratura"
Il percorso verso una soluzione a due Stati, per israeliani e palestinesi, deve iniziare con ''la fine di questa brutale aggressione'' di Israele contro la Striscia di Gaza. Lo ha affermato il ministro degli Esteri giordano Ayman Safadi. Intervenendo a Barcellona al Forum per l'Unione del Mediterraneo, il capo della diplomazia giordana ha dichiarato che ''solo una pace duratura e lunga porterà stabilità. Non può esserci un approccio diplomatico che sia limitato a Gaza''.
Anche Hamas contesta la lista dei prigionieri fatta da Israele
Anche Hamas come Israele ha contestato la lista di detenuti da liberare oggi, ultimo giorno di tregua. Israele - secondo quanto si è appreso da fonti citate dai media - ha contestato la composizione dei nomi in lista. Lo stesso ha fatto Hamas secondo cui nei nomi indicati da Israele mancano alcuni detenuti arrestati prima del 7 ottobre scorso e che dovevano essere liberati.
Iran: "Gli Usa parte della guerra, solo palestinesi decidano su Gaza"
''Questa guerra non ci sarebbe se gli Stati Uniti non avessero preso parte''. Lo ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Nasser Kanaani nel corso di una conferenza stampa. ''Solo i palestinesi hanno il diritto di decidere il loro futuro e quello della Striscia di Gaza'', ha aggiunto Kanaani, dicendo che ''gli Stati Uniti devono rendersi conto della realtà palestinese''. Kanaani ha poi descritto come ''atti ostili e inaccettabili'' gli attacchi sferrati dagli Stati Uniti contro fazioni nella regione.
L'Iran, ha poi affermato il dilplomatico, farà pressioni sull'Egitto, chiedendo che si impegni maggiormente con Israele perché permetta l'ingresso di più aiuti nella Striscia di Gaza.
Onu conferma il rispetto della tregua e l'ingresso di più aiuti a Gaza
Le Nazioni Unite confermano nel loro rapporto quotidiano sul conflitto in Medio Oriente che la tregua è stata rispettata nei tre giorni in cui è stata in vigore, consentendo un aumento degli aiuti umanitari consegnati, anche se si sono registrati incidenti mortali che hanno coinvolto palestinesi.
Nel fine settimana le forze israeliane hanno ucciso sette palestinesi, quattro dei quali minorenni, in raid in Cisgiordania, dove il numero dei morti dall'inizio delle ostilità il 7 ottobre è salito, secondo l'Onu, a 230 (otto di loro furono assassinati dai coloni). Tuttavia, le Nazioni Unite hanno sottolineato che la tregua è stata mantenuta su larga scala per tre giorni consecutivi, cosa che nelle ultime 24 ore ha consentito l'ingresso a Gaza di camion con aiuti umanitari, anche se non è stato possibile contare il numero esatto dei veicoli. Nel Nord di Gaza, l'area piu' devastata dal conflitto e di fatto occupata dalle forze israeliane, la Mezzaluna Rossa palestinese è riuscita a distribuire ieri più di mille tonnellate di cibo al campo profughi di Jabalia, oltre a tende, vestiti caldi, acqua in bottiglia e forniture mediche.
Israele, Elon Musk incontra Netanyahu per discutere di antisemitismo online
Il fondatore di Tesla oggi incontrerà in Israele il primo ministro Benjamin Netanyahu e il presidente Isaac Herzog. LEGGI L'ARTICOLO
Media: "Nuovo raid di Israele contro l'aeroporto di Damasco"
Raid aerei israeliani sono tornati a colpire stamani l'aeroporto internazionale di Damasco in Siria. Lo riferisce l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, secondo cui si tratta del secondo attacco aereo attribuito a Israele nell'arco di poche ore contro lo scalo aereo siriano, tornato di nuovo fuori uso. Dallo scoppio del conflitto in Medio Oriente il 7 ottobre scorso, Israele ha condotto decine di attacchi aerei contro presunte infrastrutture e presunti depositi di armi degli Hezbollah e di altre milizie locali filo-iraniane, colpendo ripetutamente gli aeroporti di Damasco e di Aleppo. L'aeroporto di Damasco era stato colpito l'ultima volta nella giornata di ieri, secondo quanto riferivano media filo-governativi siriani.
Direttore degli ospedali di Gaza: "Niente benzina in strutture del nord"
"Gli ospedali nel nord di Gaza non hanno ricevuto carburante durante la tregua". E' la denuncia del direttore generale degli ospedali di Gaza Mohammed Zaqout, riportata da Al Jazeera. Per Zaqout, gli ospedali da campo attualmente a Gaza hanno bisogno dai cinque ai sette giorni per iniziare a funzionaree al momento solo gli ospedali Ahli Arab, Kamal Adwan e al-Awdah sono gli ultimi a funzionare nella parte settentrionale e centrale di Gaza.
Hezbollah: "Risarciamo le famiglie vittime dei raid israeliani"
Gli Hezbollah libanesi hanno annunciato stamani di voler risarcire le famiglie del sud del Libano le cui case e campi agricoli sono state danneggiate dai bombardamenti israeliani per sette settimane di guerra. Citato dai media di Beirut, Hasan Fadlallah, deputato nel parlamento libanese del Partito di Dio, ha annunciato che Hezbollah comincerà a versare somme di denaro come forma di risarcimento alle famiglie che "sono state direttamente coinvolte" nei bombardamenti israeliani nelle località situate lungo il fronte di guerra.