Il governo israeliano e Hamas hanno concordato una pausa nei combattimenti per consentire il rilascio graduale di 50 ostaggi detenuti a Gaza, in cambio di 150 prigionieri palestinesi in Israele e l'ingresso di aiuti umanitari nell'enclave assediata. L'intesa riguarda da entrambe le parti la liberazione di donne e bambini. L'Idf annuncia di aver preso il quartier generale dei miliziani a nord di Gaza. Netanyahu: "La guerra continuerà". Meloni: "Soluzione del conflitto solo creando i due Stati"
Funzionario Israele a Cnn, tregua al via alle 10
La tregua tra Israele e Hamas dovrebbe iniziare domani 10 ora locale. Ad affermarlo è un funzionario israeliano alla Cnn. C'è un'opzione affinché la pausa possa durare fino a 10 giorni ma i funzionari israeliani ritengono improbabile che duri così a lungo.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha detto annunciando l'accordo che per ogni 10 ostaggi in più che vengono rilasciati, ci sarà un giorno in più di pausa nei combattimenti.
Erdogan, azioni Israele a Gaza sono crimine contro umanità
"Le azioni israeliane nella striscia di Gaza non possono essere giustificate dal diritto all'autodifesa, ma costituiscono un crimine contro l'umanità". Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan in un intervento in video conferenza durante il Virtual Summit del G20, come riporta la Tass. "Lanciamo un appello - ha detto Erdogan trasmesso dalla tv di Stato Trt - a tutti i leader qui presenti, dovremmo condannare l'uccisione di tutti questi civili, a prescindere se siano palestinesi o israeliani, ebrei o musulmani".
Medioriente, parenti ostaggi: bene ma non sappiamo chi sarà rilasciato
I parenti degli ostaggi sequestrati in Israele dai militanti palestinesi hanno detto di essere "molto felici" che alcuni di loro saranno rilasciati dopo l'accordo di tregua tra Israele e Hamas, pur non sapendo ancora chi verrà liberato e quando. "Siamo molto lieti che ci sia un rilascio parziale", ha affermato in un comunicato il Forum sugli ostaggi e le famiglie scomparse. "Al momento non sappiamo esattamente chi verra' rilasciato e quando."
Medioriente, Gaza: a Rafah 177 camion pronti a entrare nella Striscia
Ben 177 camion di aiuti umanitari per Gaza sono pronti ad entrare nella Striscia dal valico di Rafah con 2.200 persone, tonnellate di cibo e aiuti medici. Lo ha detto all'ANSA il capo della Mezzaluna Rossa egiziana nel Nord Sinai, Khaled Zayed. Gli aiuti sono stati inviati dal fondo sovrano egiziano 'Tahya Misr' (Lunga vita all'Egitto). Intanto una nave saudita con aiuti umanitari è arrivata nei pressi del porto di Al-Arish; si tratta della seconda nave ad arrivare dopo quella turca, che trasportava circa 650 tonnellate di aiuti e 20 ambulanze. Per accogliere la nave saudita e ispezionare gli aiuti sono arrivati ad Al-Arish - ha aggiunto Zayed - il consigliere della Corte reale saudita per il lavoro umanitario e l'ambasciatore saudita al Cairo. Questa mattina il terminal di Rafah ha accolto 448 persone, tra stranieri (da Belgio, Australia, Stati Uniti, Germania, Svezia, Gran Bretagna, Russia, Romania e Cile) ed egiziani con doppia nazionalità, ha detto all'ANSA Raed Abdel Nasser, segretario generale della Mezzaluna egiziana nel nord Sinai, oltre a 20 feriti e 24 accompagnatori. Due cisterne con 60 mila litri di carburante sono in viaggio verso la postazione dell'Unrwa in coordinamento con la Croce Rossa egiziana.
Turchia: 'Speriamo pausa umanitaria contribuisca a porre fine a conflitto'
La Turchia afferma di "sperare che la pausa umanitaria contribuisca a porre fine il più rapidamente possibile e in modo permanente al conflitto in atto e ad avviare un processo verso una pace giusta e duratura basata sulla soluzione dei due stati". E' quanto si legge in una dichiarazione del ministero degli Esteri di Ankara, che considera uno "sviluppo positivo per evitare ulteriori spargimenti di sangue" l'accordo "tra le parti per dichiarare una pausa umanitaria di quattro giorni nel conflitto a Gaza, dove le forze israeliane attaccano da oltre sei settimane". Ankara, che esprime apprezzamento per "l'impegno del Qatar per raggiungere questo accordo", afferma di aspettarsi che "venga rispettato interamente", con la liberazione di ostaggi trattenuti a Gaza e di detenuti in Israele e "l'aumento della quantità di aiuti umanitari a cui è consentito l'ingresso a Gaza".
Medioriente, Erdogan: Gaza è e resterà Palestina
"E' bene essere chiari: Gaza è e rimarrà Palestina". Non ha dubbi il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, tornato a insistere sulla creazione di uno stato palestinese per risolvere il conflitto in Medio Oriente. "Nonostante Israele dal 1947 costringe i palestinesi ad abbandonare la propria terra, per quanto compia atti di invasione, Gaza rimarra' terra palestinese. Con la violenza dell'ultimo mese ormai tutto il mondo è contro il governo israeliano e si stanno moltiplicando le manifestazioni a favore del popolo palestinese", ha detto Erdogan di rientro dall'Algeria oggi.
Parenti ostaggi: 'Nessuna equivalenza tra Hamas e Israele'
"Non ci può essere nessuna equivalenza tra Hamas che è un'organizzazione terroristica e si fa scudo dei civili e Israele che difende i civili": lo dice Nadav, uno dei familiari degli ostaggi israeliani in conferenza stampa a Roma dopo l'incontro con il Papa. "Delusione" è stata espressa da un altro parente, Yehuda, perché il Pontefice "non ha nominato Hamas e non ne ha parlato come di un'organizzazione terroristica. Ha detto solo che la guerra deve finire": "Non c'è stato il tempo per raccontargli la nostra storia", ha detto. Per un altro dei parenti, Yair Rotem, invece l'incontro con il Papa è stato "efficace, ci ha ascoltato".
Media: l'attrice messicana Barrera rimossa dal cast di Scream 7 per post su guerra
L'attrice messicana, Melissa Barrera, non sarà nel cast di Scream VII. Lo riferisce 'Usa Today' spiegando che l'attrice, classe '90, è stata esclusa a causa dei suoi post sui social in merito alla guerra tra Israele e Hamas e a sostegno dei palestinesi. Un portavoce di Spyglass Media Group, la società di produzione del film, ha spiegato a 'Variety' che la posizione della società "è inequivocabilmente chiara: abbiamo tolleranza zero per l'antisemitismo o l'incitamento all'odio in qualsiasi forma, compresi i falsi riferimenti al genocidio, alla pulizia etnica, alla distorsione dell'Olocausto o a qualsiasi cosa che oltrepassi palesemente il confine dell'incitamento all'odio".
Medioriente, Egitto: pronti a rispondere a sfollamento forzato da Gaza
"Ciò che Israele sta commettendo in Palestina rappresenta una minaccia alla sicurezza egiziana, qualsiasi spostamento forzato della popolazione della Striscia di Gaza rappresenta un chiara minaccia per lo Stato egiziano e l'Egitto non esiterà a utilizzare tutte le misure per garantire la protezione e la preservazione dei suoi confini". Lo ha detto il primo ministro egiziano Mustafa Madbulya durante la sua partecipazione alla sessione plenaria della Camera dei Rappresentanti.
Turchia: ci aspettiamo che la tregua a Gaza venga rispettata
"Ci aspettiamo il pieno rispetto dell'accordo di pace umanitario". Lo ha affermato il ministero degli Affari Esteri di Ankara con un comunicato che definisce "uno sviluppo positivo" l'accordo tra Israele e Hamas riguardo ad una pausa delle ostilità per alcuni giorni e allo scambio di prigionieri. "Ci auguriamo che questa pausa umanitaria aiuterà a porre completamente fine al conflitto, il prima possibile, e ad avviare un processo verso una pace giusta e duratura sulla base di una soluzione con due Stati", si legge nel comunicato che ringrazia anche il Qatar per il suo ruolo nella mediazione.
Medioriente, Ong annuncia ricorso a Corte Israele contro l'accordo su ostaggi
L'ong di destra 'The Almagor Terror Victims Association' ha fatto sapere che farà ricorso alla Corte Suprema contro l'accordo varato dal governo per il rilascio degli ostaggi. In una lettera inviata al ministro della giustizia, Yaariv Levin, il fondatore di Almagor, Meir Indoor insieme ad altri dell'organizzazione, ha attaccato l'accordo. Secondo i media, è possibile che la petizione sia respinta dalla Corte Suprema allo stesso modo in cui furono respinte le altre presentate in occasione dell'intesa per il rilascio del soldato Gilad Shalit del 2011.
Cohen: 'Domani inizia processo di rilascio degli ostaggi'
''Secondo il piano concordato il processo del rilascio dei primi ostaggi deve iniziare già domani'': lo ha detto alla radio militare il ministro degli esteri Eli Cohen. ''Noi non precisiamo l'ora specifica''. In riposta ad una domanda, Cohen ha precisato che Israele non si è impegnato ad un ''cessate il fuoco'', bensì ad ''una pausa di 4 giorni''. ''Il significato del 'cessate il fuoco' è che dopo il fuoco non c'è una sua ripresa. Noi parliamo invece di una pausa, in cui scopo è la liberazione di ostaggi. Sono due concetti del tutto diversi. La differenza è enorme''.
Gaza, al-Sisi: lavoreremo ancora per soluzioni definitive
"Vorrei elogiare il successo della mediazione egiziano-qatariana-americana che ha reso possibile il raggiungimento di un accordo per l'attuazione di una tregua umanitaria nella Striscia di Gaza e di uno scambio di detenuti da entrambe le parti. Affermo la continuazione degli sforzi egiziani per raggiungere soluzioni definitive e durature che raggiungano la giustizia, impongano la pace e garantiscano i diritti legittimi del popolo palestinese": lo scrive su X il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi.
Medioriente, Papa: siamo andati oltre, questa non è guerra, è terrorismo
"Qui non è guerra. Siamo andati oltre, è terrorismo". Il Papa, al termine dell'udienza generale, ha spiegato di avere ricevuto, in due momenti distinti, un gruppo di famigliari di ostaggi israeliani e di prigionieri palestinesi, raccogliendone la profonda sofferenza. "Questa mattina - ha spiegato a braccio - ho ricevuto due delegazioni: una di israeliani, che hanno parenti come ostaggi a Gaza, e un'altra di palestinesi che hanno parenti prigionieri in Israele. Loro soffrono tanto . Ho sentito come soffrono ambedue". "Le guerre - ha detto il Pontefice con tono grave - fanno questo: qui siamo andati oltre. Questa non è guerra. E' terrorismo. Per favore, andiamo avanti per la pace. Pregate per la pace. Che il Signore metta mano. Che il Signore ci aiuti a risolvere i problemi e a non andare avanti con passioni che alla fine uccidono tutti".
Medioriente, Musk: ricavi X Corp a ospedali Israele e Croce Rossa Gaza
"X Corp donerà tutti i ricavi derivanti dalla pubblicità e dagli abbonamenti associati alla guerra a Gaza agli ospedali in Israele e alla Croce Rossa/Mezzaluna di Gaza": lo ha scritto su X Elon Musk. LEGGI
Medioriente, Macron: lavoriamo per rilascio di tutti gli ostaggi
Emmanuel Macron ha accolto con favore mercoledì "l'annuncio di un accordo per il rilascio degli ostaggi" detenuti da Hamas e di "una tregua umanitaria" tra Israele e il movimento islamista palestinese. "Stiamo lavorando instancabilmente per garantire che tutti gli ostaggi
vengano rilasciati - ha affermato il presidente sui social
network -. La tregua umanitaria annunciata dovrebbe consentire di portare aiuti e portare sollievo alla popolazione di Gaza".
Medioriente, Hamas: tregua temporanea in vigore da domani alle 10
Il rappresentante di Hamas, Moussa Abu Marzouk, ha dichiarato in un'intervista ad Al Jazeera che la tregua temporanea concordata tra il gruppo terroristico
palestinese e Israele entrerà in vigore domani alle 10.00.
L'annuncio arriva dopo che Israele ha raggiunto un accordo con Hamas per una sospensione di quattro giorni dei combattimenti e il rilascio di almeno 50 dei circa 240 ostaggi rapiti da Hamas il 7 ottobre, in cambio del rilascio di 150 minorenni e donne palestinesi detenuti nelle carceri israeliane. L'accordo è stato approvato nella notte dal governo israeliano.
Medioriente, media: ucciso vice comandante Hamas in Libano
E' stato ucciso il numero due del braccio armato di Hamas in Libano. Lo riporta il Jerusalem Post che rilancia notizie di Maariv riferendosi alle persone uccise in un attacco contro un'auto nei pressi di Tiro. In precedenza l'agenzia libanese Nna aveva riferito di un attacco aereo israeliano contro un veicolo lungo una strada tra Chaaitiyeh e Qlaileh, nel sud del Libano, e dell'uccisione dei quattro passeggeri a bordo.
Medioriente, Oxfam Italia: bene accordo ma serve cessate fuoco duraturo
"Il rilascio di 50 ostaggi israeliani e di altra nazionalità e la pausa concordata oggi tra Hamas e il Governo di Israele, che secondo quanto appreso sara' di almeno quattro giorni fino ad un possibile prolungamento a sei, è una buona notizia. Questo accordo concede alle famiglie di entrambe le parti il tempo necessario per ritrovarsi con i propri cari e piangere coloro che hanno perso. Sarebbe però ottimistico vedere in questo accordo, l'inizio di un percorso che possa portare ad un cessate il fuoco permanente. Una soluzione che purtroppo sembra ancora lontana, ma che deve restare la priorità". Lo dice in una nota Paolo Pezzati, portavoce per le crisi umanitarie di Oxfam Italia. "La pausa dai bombardamenti incessanti e dalla distruzione, che sta causando tanta sofferenza a piu' di 2 milioni di palestinesi, consentira' solamente la consegna dei primi aiuti umanitari, ma non piu' di questo", aggiunge. "I prossimi giorni si esauriranno in un disperato sforzo umanitario che allevierà solo in minima parte le immani sofferenze che stanno vivendo i civili palestinesi. - continua Pezzati - Per poter mettere in campo la risposta umanitaria necessaria, dopo oltre 1 mese di guerra, non ci sono pause abbastanza lunghe, ne' corridoi abbastanza ampi per fare fronte alla gravita' della situazione. Purtroppo questo e' un altro giorno senza progressi verso l'unica soluzione che conta davvero: la fine di questo orribile spargimento di sangue. Per questo lanciamo un appello urgente alla comunità internazionale e al Governo italiano, perchè esercitino tutte le pressioni diplomatiche necessarie a raggiungere un cessate il fuoco duraturo, che garantisca l'ingresso senza ostacoli degli aiuti umanitari a Gaza sia da Israele che attraverso l'Egitto, comprese le vitali forniture di carburante". L'auspicio e' che tutto questo sia il primo passo verso la ripresa del processo di Pace". "E' fondamentale avviare un percorso che affronti il nocciolo del conflitto: porre fine alla prolungata occupazione militare israeliana dei territori palestinesi e al blocco di Gaza, garantendo al contempo il rilascio di tutti gli ostaggi. - conclude Pezzati - Questo processo deve sostenere i diritti civili, politici e umani dei palestinesi e il loro diritto all'autodeterminazione e all'uguaglianza. Sebbene una tregua permetta di piangere e seppellire i morti, non ricostruisce le case, ne' ripristina i diritti della popolazione di Gaza, cherimangono soffocati dall'assedio. E' cruciale arrivare ad una soluzione politica che garantisca un futuro di Pace sia per i palestinesi che per gli israeliani".
Medioriente, Michel: grato a Qatar ed Egitto, Hamas rilasci tutti gli ostaggi
Accolgo con favore l'accordo sul rilascio di donne e bambini tenuti in ostaggio a Gaza. Sono grato al Qatar e all'Egitto che hanno contribuito alla mediazione. Hamas deve rilasciare tutti gli ostaggi. E' anche cruciale usare questa pausa nelle ostilità per consentire che la massima assistenza umanitaria raggiunga coloro che ne hanno bisogno". E' quanto scrive sul social X il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, dopo l'accordo tra Israele e Hamas sul rilascio di ostaggi e una pausa nelle ostilità.