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Migranti, rimpatrio in Ruanda dichiarato illegale da Corte Suprema Regno Unito

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©Ansa

La Corte suprema del Regno Unito ha detto no all'ipotesi di trasferimento di quote di richiedenti asilo in Africa a scopo dissuasivo. "Il governo ha già lavorato su un nuovo trattato con il Ruanda e lo finalizzeremo alla luce della sentenza odierna", ha detto il primo ministro Sunak ai parlamentari. Al contrario, questa decisione è stata contestata dal Ruanda che rifiuta la definizione di "paese non sicuro"

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Nel Regno Unito la Corte Suprema ha respinto un piano del governo per rimandare i migranti in Ruanda. La conferma della sentenza di un tribunale di grado inferiore che lo considerava illegale è uno smacco per il Primo Ministro Rishi Sunak. "Dopo aver esaminato le prove, siamo d'accordo con la loro conclusione", ha detto la Corte a proposito  della precedente decisione della Corte d'Appello secondo cui i richiedenti asilo andrebbero incontro a un "rischio reale" se fossero rimpatriati. Al contrario, questa decisione è stata contestata dal Ruanda che rifiuta la definizione di "paese non sicuro". "Regno Unito e il Ruanda stanno pensando a un nuovo accordo sui richiedenti asilo" ha detto il premier britannico Rishi Sunak, dopo la decisione della Corte suprema. "Il governo ha già lavorato su un nuovo trattato con il Ruanda e lo finalizzeremo alla luce della sentenza odierna", ha detto ancora il primo ministro ai parlamentari. ( (SPECIALE MIGRANTI)

La decisione

La decisione si basa su ragioni giuridiche e non politiche, segna la fine immediata di una misura di punta nella politica conservatrice di lotta all'immigrazione clandestina varata da Sunak. Il premier ha detto che il governo intende ora "considerare i prossimi passi" e che la Corte Suprema "ha confermato che il principio di inviare migranti illegali verso un paese terzo sicuro è legale". Se Rishi Sunak ha esultato in mattinata per aver raggiunto il suo obiettivo di dimezzare l'inflazione, questa decisione appena tre ore dopo suona come una pesante battuta d'arresto per la sua promessa di "fermare le barche di migranti sulla Manica". 

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I dati

Dall'inizio dell'anno sono stati oltre 27mila i migranti che hanno effettuato la traversata, rispetto ai 45mila del 2022. Annunciato un anno e mezzo fa, all'epoca sotto il governo di Boris Johnson, il progetto di inviare i migranti in Ruanda - qualunque fosse la loro origine - non è mai stato attuato. A metà del 2022, un primo volo è stato cancellato all'ultimo, minuto dopo una decisione della Corte europea dei diritti dell'uomo. Poi, alla fine dello scorso giugno, la Corte d'Appello di Londra ha dichiarato il progetto "illegale", ritenendo che il Ruanda non potesse essere considerato un "paese terzo sicuro". I giudici hanno ritenuto che esistesse "un rischio reale che le persone inviate in Ruanda venissero (poi) rimpatriate nel loro paese di origine dove sarebbero state soggette a persecuzioni e altri trattamenti inumani". Un ragionamento convalidato dalla Corte Suprema. Adesso il Regno Unito e il Ruanda stanno pensando a un nuovo accordo sui richiedenti asilo.

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