L'esercito israeliano ha confermato oggi la scomparsa della soldatessa 19enne, rapita nell'attacco del 7 ottobre e da allora tenuta in ostaggio a Gaza
È morta la soldatessa israeliana 19enne Noa Marciano, rapita da Hamas negli attacchi del 7 ottobre, e da quel giorno tenuta in ostaggio a Gaza. A confermare il decesso è lo stesso esercito israeliano. Nella giornata di ieri Hamas aveva pubblicato un video in cui Marciano si rivolgeva ad una telecamera dal luogo in cui era tenuta prigioniera: il video non è stato divulgato in Israele. In merito il portavoce militare aveva detto: "Hamas continua a ricorrere a forme inumane di terrorismo psicologico mediante la divulgazione di filmati". La soldatessa è stata così inclusa nella lista dei caduti dell'esercito. (GUERRA ISRAELE - HAMAS)
L'esercito israeliano: "Uccisa da barbari assassini"
Nel filmato diffuso da Hamas, dopo le parole di Marciano, come confermato dalla Bbc, si mostra il cadavere di una donna, appartenente probabilmente alla stessa 19enne. Le Brigate Izzedine al-Qassam, il braccio militare di Hamas, affermano che Marciano è stata uccisa in un attacco aereo israeliano il 9 novembre. Da Israele tuttavia specificano che non sono ancora chiare le cause della morte della giovane, che è stata definita: "Militare caduta, rapita da una organizzazione terroristica''. In un comunicato ufficiale diffuso dai media l'esercito israeliano ha dichiarato che: "La soldatessa Noa Marciano è stata uccisa da barbari assassini nel corso della sua prigionia".