Allerta in Islanda, terremoti e rischio eruzione vulcanica

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U.S. Geological Survey

Migliaia di scosse si susseguono da giorni nella penisola di Reykjanes, a sud-est dell’isola. A Grindavík, circa 60 km a sud della capitale Reykjavik, si sono registrate le magnitudo più alte. La protezione civile sta lavorando per mettere in sicurezza la zona e nella notte ha ordinato l'evacuazione della cittadina sotto la quale passa un tunnel di materiale vulcanico che rischia di esplodere

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Terremoti di forte entità e rischio eruzione vulcanica. La protezione civile islandese ha lanciato l’allerta sulla penisola di Reykjanes, a sud-est dell’Islanda, e, per mettere in sicurezza i cittadini, nella notte è stata evacuata tutta la zona interessata.

La Protezione civile islandese ha ordinato in particolare l'evacuazione di Grindavík, una cittadina di 3.500 abitanti situata sulla penisola di Reykjanes, a circa 60 chilometri da Reykjavik, causa del rischio di un'eruzione vulcanica legata alle forti scosse di terremoto registrate ieri. Alle 23:00 ora locale (mezzanotte ora italiana), il servizio meteorologico nazionale ha aggiornato le previsioni, non escludendo più la possibilità che in caso di un'eruzione la lava possa colpire la cittadina. Le strade della zona sono state chiuse al traffico e la Laguna Blu, nota attrazione turistica, ha annunciato la chiusura per una settimana. L'Istituto geofisico statunitense (Usgs) riporta sul suo sito che ieri sono state registrate 12 scosse, la più forte delle quali di magnitudo 5.9. Al momento non si segnalano disagi all'aeroporto internazionale di Keflavík, che si trova a 23 chilometri dal centro urbano.

Intenso sciame sismico: oltre 20mila scosse in pochi giorni

Secondo l'emittente di servizio pubblico islandese Ruv ci sono forti attività sismiche e a Grindavík le scosse di terremoto sarebbero state talmente forti da rendere difficile restare in piedi. L’intenso sciame sismico che sta interessando la zona dalla fine di ottobre ha superato ormai le 20mila scosse. L'Ufficio meteorologico islandese (Imo) ha spiegato di temere che grandi quantità di magma si stiano diffondendo nel sottosuolo e potrebbero emergere perché "si sono registrati cambiamenti significativi dell'attività sismica". In particolare ha messo in guardia dal fatto che "un tunnel di magma che si sta attualmente formando e potrebbe raggiungere Grindavík". Invitando la popolazione "alla calma", l'Imo ha sottolineato che "non c'è alcun pericolo immediato e imminente, l'evacuazione è principalmente preventiva e ha come obiettivo principale la sicurezza di tutti i residenti di Grindavík". In Islanda ci sono circa trenta vulcani attivi.

Allerta eruzione vulcanica

Il rischio conseguente a scosse di terremoto di questa portata è una possibile eruzione vulcanica. La protezione civile è al lavoro per mettere in sicurezza la cittadina e la centrale elettrica costruendo barriere alte tra i sei e gli otto metri e per un'estensione di quattro chilometri. “La protezione civile ha fatto un modello basato sul punto in cui è più probabile che possa fuoriuscire il magma”, hanno dichiarato dall’organizzazione. “Il modello non indica però che la lava scorrerà verso Grindavík". Ciò nonostante molti degli abitanti di Grindavík stanno decidendo di scappare altrove e la Laguna Blu, nota attrazione turistica della zona, rimarrà chiusa per una settimana per ragioni di sicurezza.

Notizie da un italiano che vive in Islanda

A dare notizia di quanto sta accadendo nella penisola di Reykjanes c’è anche “Un italiano in Islanda”, Roberto Luigi Pagani, guida e autore italiano che da quasi 10 anni vive in Islanda e che racconta l’isola del Nord attraverso libri e i suoi canali social. “Hanno preso ad evacuare Grindavík 3/4000 persone”, ha scritto verso la mezzanotte italiana sulla sua pagina di Facebook. “È stata diramata l’allerta dalla protezione civile, perché i terremoti si sono spostati proprio sotto la cittadina”. Pagani poco dopo le 11 (ora italiana) ha pubblicato su Instagram un aggiornamento in merito a quanto sta accadendo nella penisola islandese. "La situazione non è migliorata in nottata - si legge nel post -: la lava si sta spingendo su una linea in direzione sud-ovest, passando sotto l’abitato di Grindavík (circa 3700 persone) che è stato evacuato interamente nella notte, raggiungendo il mare. Se dovesse esserci un’eruzione in mare, assisteremmo ad un’eruzione violenta, con esplosioni dovute all’interazione della lava con l’acqua e molta cenere".

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