Si combatte a Gaza all'esterno dell'ospedale al-Shifa, dove Israele ritiene ci sia il comando centrale della fazione islamica, con il leader di Hamas Yahya Sinwar. Un bombardamento su una scuola ha provocato almeno 50 morti. Distrutta roccaforte Hamas, uccisi 150 terroristi. Israele smentisce le voci di un accordo per il rilascio di 100 donne e bambini palestinesi detenuti nelle carceri israeliane in cambio di altrettante donne e minori israeliani ostaggi nella Striscia
Cri: "Sistema sanitario a Gaza è al punto di non ritorno£
Il sistema sanitario di Gaza ha raggiunto il "punto di non ritorno". Lo ha riferito la Croce Rossa.
Tre droni dal Libano infiltrati in Israele, uno intercettato
Tre droni si sono infiltrati dal Libano in territorio israeliano. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui uno dei tre è stato intercettato dai sistemi di difesa aerei mentre gli altri due sono caduti nel nord.
Fonte Israele, nessuna intesa per scambio di prigionieri
Non c'è alcuna definizione di un'intesa relativa ad uno scambio di prigionieri tra Israele e Hamas. Lo ha detto una fonte politica israeliana citata dalla tv pubblica Kan. Secondo la stessa fonte, ci sono sforzi in parallelo ai combattimenti per fare tutto il possibile per recuperare gli ostaggi.
"Per il 50% italiani Hamas ha reagito a repressione Israele"
La metà degli italiani ritiene l'attacco compiuto da Hamas nei confronti di Israele "una reazione comprensibile dopo anni di repressione da parte delle autorità israeliane". E' quanto emerge da un sondaggio di Swg, realizzato dopo l'attacco del 7 ottobre scorso su un campione di 800 persone e presentato nel corso del forum annuale di Fondazione Iniziativa Europea organizzato a Stresa (Verbano-Cusio-Ossola). La stragrande maggioranza degli intervistati (l'85%) ritiene l'attacco una "mossa insensata che non fa che ritorcersi contro i palestinesi", nonché (l'84% dei rispondenti) "un atto terroristico di inaudita crudeltà" Secondo il 44% degli intervistati la reazione dell'esercito israeliano è "esagerata".
Mezzaluna Rossa, cecchini israeliani tirano su ospedale
La Mezzaluna Rossa palestinese denuncia la presenza di cecchini israeliani che sparerebbero sull'ospedale Al-Quds nella citta' di Gaza, dove avrebbero provocato almeno un morto e venti feriti. "Violenti scontri sono in corso al momento e tiratori di e'lite dell'occupante sparano sull'ospedale Al-Quds, facendo vittime tra le persone che passano" ha dichiarato l'organizzazione in un comunicato. Contattato da Afp, l'esercito israeliano ha risposto di "non poter discutere sugli eventuali luoghi connessi alle nostre operazioni" per non comprometterle. Secondo Hamas, ci sono numerosi tank israeliani che circondano quattro ospedali del settore, a quanto risulterebbe dalle informazioni provenienti dall'ospedale pediatrico e oncologico al-Rantissi, dall'ospedale psichiatrico, dal nosocomio Nasr e da quello oftalmico.
Parenti ostaggi a Papa: "Grazie per aiuto, riportali a casa"
Rachel Goldberg-Polin è la mamma del giovane israeliano Hersh, uno dei ragazzi feriti e rapiti da Hamas durante l'assalto al rave del 7 ottobre. La donna in queste settimane è divenuta la portavoce delle famiglie dei rapiti (tra cui alcuni bambini) e ora si rivolge, tramite un video a Vatican News, a Papa Francesco che dall'inizio delle drammatiche violenze in Terra Santa non ha smesso di lanciare in ogni pronunciamento pubblico l'appello per "la liberazione degli
ostaggi". Rachel quindi ringrazia il Pontefice per la sua attenzione e preoccupazione per i "240 esseri umani sepolti vivi a Gaza": sono diverse di religioni, ma sono tutti figli di Dio.
Al-Sisi riceve emiro Qatar: "Intensi sforzi per cessate il fuoco"
'Intensi sforzi'' per raggiungere un cessate il fuoco tra Israele e Hamas sono stati discussi in un incontro al Cairo tra il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi e l'emiro del Qatar Sheikh Tamim bin Hamad Al-Thani. Lo ha fatto sapere la presidenza egiziana, mentre sia Il Cairo sia Doha si stanno impegnando per giungere a una soluzione del conflitto. Al-Sisi e Sheikh Tamim ''hanno discusso dell'escalation militare israeliana nella Striscia di Gaza e delle conseguenti sfide regionali che spingono la regione in direzioni pericolose e incalcolabili'', si legge in una nota della presidenza egiziana. I due leader, prosegue la nota, hanno discusso dei modi migliori per ''proteggere i civili innocenti a Gaza e per fermare lo spargimento di sangue". Inoltre, afferma, ''hanno esaminato gli intensi sforzi volti a raggiungere un cessate il fuoco e a sostenere la consegna di aiuti umanitari in quantità tali da soddisfare i bisogni del popolo palestinese a Gaza''.
Razzi su Tel Aviv, 2 feriti
Due donne sono rimaste ferite da schegge dei razzi lanciati oggi su Tel Aviv. Lo riferiscono fonti mediche. Una delle donne è stata raggiunta da una scheggia all'interno della sua automobile.
Mo: ministero Salute Gaza, oltre 11mila i morti
Sono 11.078 le persone rimaste uccise a Gaza dall'inizio del conflitto con Israele, di cui 4.056 sono minorenni. Altre 2700 persone, soprattutto minorenni, sono dispersi. Lo afferma il ministero della Sanità di Gaza, controllato da Hamas.
Al Arabiya parla di scambio prigionieri, mancano conferme
Hamas e Israele avrebbero trovato un accordo per il rilascio di donne e minori palestinesi detenuti dallo Stato ebraico in cambio di 100 prigioniere e bambini ostaggi di Hamas. Lo riferisce il sito di Al-Arabiya in arabo. Al momento tuttavia mancano conferme sia israeliane che palestinesi.
Unicef: "Liberare subito bambini ostaggio senza condizioni"
L'Unicef chiede il rilascio "immediato e senza condizioni" dei minorenni presi in ostaggio da Hamas e portati a Gaza. L'appello è stato lanciato sul social X dal capo dell'agenzia Onu per l'infanzia, Catherine Russell, all'indomani del video pubblicato dalla Jihad Islamica in cui si vedono due ostaggi israeliani, un'anziana e un dodicenne. "L'Unicef è consapevole di un apparente video di un minore israeliano tenuto in ostaggio a Gaza. Il rapimento di bambini è una violazione orribile e grave. Ripetiamo il nostro appello per un immediato e sicuro rilascio degli ostaggi e la protezione di TUTTI i minori, dovunque e chiunque siano", ha scritto Russell.
Fidan parla con Blinken, inviare più aiuti a Gaza
Il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, ha avuto un colloquio telefonico con il segretario di Stato americano, Anthony Blinken. Durante la telefonata i due hanno parlato degli ultimi sviluppi del conflitto in Medio Oriente e della crisi umanitaria nella Striscia di Gaza. Al centro l'importanza che gli aiuti inviati raggiungano la popolazione civile e la necessita' di incrementare l'invio di medicinali e cibo. Fidan ha fatto presente al collega americano che la Turchia ritiene necessario giungere a una tregua delle operazioni militari israeliane nella Striscia di Gaza.
Idf circonda 4 ospedali a Gaza
Nelle ultime ore l'esercito israeliano ha circondato tre ospedali a Gaza City e l'ospedale indonesiano nel nord della Striscia. Usando carri armati e veicoli blindati, hanno chiuso un perimetro di circa 100 metri intorno a questi ospedali, dove sono rifugiati migliaia di feriti e di sfollati.
Molti di loro hanno inviato appelli dall'ospedale al-Rantisi e dall'ospedale Nasser, chiedendo di poter fuggire. L’esercito israeliano ha ordinato l’evacuazione di questi ospedali, ma, senza garanzie da parte di organizzazioni internazionali come la Croce Rossa, le persone non si assumono il rischio di andarsene sotto i bombardamenti dell'Idf.
Lega Araba: "Cessate fuoco ora, pause umanitarie non sono nostra posizione"
La Lega Araba chiede "il cessate il fuoco totale" a Gaza. "Tregue umanitarie non sono al centro della posizione araba, la posizione araba chiede un cessate il fuoco completo - afferma una dichiarazione attribuita al portavoce dell'organizzazione panaraba con sede al Cairo, Hossam Zaki - Tregue umanitarie sono un'idea di cui parlano alcuni per cercare di gestire il peggioramento della situazione umanitaria a causa della guerra e dell'aggressione israeliana. La posizione araba è chiaramente ed esplicitamente basata su un cessate il fuoco immediato". La dichiarazione viene rilanciata dalla Cnn all'indomani dell'incontro preparatorio a Riad dei ministri degli Esteri dei Paesi arabi in vista del summit previsto per domani in Arabia Saudita mentre prosegue il conflitto tra Israele e Hamas.
allarme rabbia mondo arabo, Usa cercano di cambiare messaggio su Gaza
Allarmati dal progressivo aumento della rabbia del mondo arabo per Gaza - non solo nelle strade, ma anche negli uffici governativi, le redazioni dei giornali e gli altri ambienti a cui si affidano i diplomatici Usa per sondare gli umori dei Paesi ospitanti - gli Stati Uniti sono impegnati in un'offensiva mediatica - oltre quella diplomatica per convincere Israele ad accettare le pause umanitarie - per cercare di cambiare il messaggio con cui spiegare la loro posizione al fianco di Tel Aviv. E' la Cnn oggi a rivelare come al dipartimento di Stato stiano arrivando cablogrammi di ambasciatori della regione che raccontano come quello che appare come il sostegno pubblico ed incondizionato degli Stati Uniti alla distruttiva campagna israeliana a Gaza "ci stia facendo perdere il sostegno dell'opinione pubblica araba per generazioni".
Così recita il messaggio scritto mercoledì dal numero 2 dell'ambasciata americana nell'Oman - inviato anche a Casa Bianca, Cia e Fbi - in cui si avvisa che Washington sta "malamente perdendo la battaglia sul piano del messaggio" ed a loro viene addebitata una sorta di complicità "materiale e morale di quelli che vengono considerati possibili crimini di guerra" commessi dagli israeliani a Gaza.
Onu, Israele apra valico Kerem Shalom con Gaza: "Migliore di Rafah per aiuti"
Le Nazioni Unite chiedono a Israele di aprire il valico di Kerem Shalom con la Striscia di Gaza. La struttura di Kerem Shalom è stata costruita per il passaggio di camion, mentre il transito di Rafah (al confine tra l'enclave palestinese e l'Egitto e attualmente utilizzato per far arrivare gli aiuti nella Striscia) era stato pensato per i pedoni, ha rimarcato Jens Laerke, portavoce dell'Ufficio Onu per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha). Oltre ai timori per la sicurezza, ci sono continui problemi logistici a Rafah per la gestione degli aiuti. E non c'è modo di controllare i carichi al valico, motivo per cui i convogli sono costretti a deviazioni con conseguenti ritardi nella consegna degli aiuti. "La soluzione migliore è il valico di Kerem Shalom", ha insistito, confermando che ieri da Rafah sono passati 65 camion carichi di generi alimentari e forniture sanitarie, oltre a sette ambulanze. Dal 21 ottobre nella Striscia sono arrivati 821 camion di aiuti e prima del terribile attacco del 7 ottobre di Hamas in Israele, che ha provocato il conflitto, ogni giorno entravano a Gaza circa 500 camion carichi di merci
Hezbollah: "7 combattenti uccisi negli attacchi israeliani"
Hezbollah ha riferito in un comunicato che sette suoi combattenti sono stati uccisi dagli attacchi israeliani, senza specificare dove o quando, dopo l'aumento delle tensioni al confine dall'inizio della guerra tra Israele e Hamas. Il movimento islamista non ha rivelato l'identità dei sette combattenti, precisando che si tratta di "martiri sulla strada verso Gerusalemme", espressione usata da Hezbollah per piangere la morte dei suoi membri uccisi, in totale 68 dall'inizio degli scontri il confine israelo-libanese più di un mese fa.
Principe ereditario saudita: "Questa guerra va fermata"
"Sottolineiamo la necessità di fermare questa guerra e lo sfollamento forzato dei palestinesi". E' quanto ha affermato il principe ereditario saudita, Mohammed bin Salman (noto in Occidente come Mbs), durante i lavori a Riad del primo summit Arabia Saudita-Africa mentre prosegue il conflitto tra Israele e Hamas. "Condanniamo quello che sta vivendo la Striscia di Gaza in termini di aggressione militare, attacchi contro i civili e violazioni continue del diritto umanitario internazionale da parte delle autorità dell'occupazione israeliana", ha proseguito in dichiarazioni rilanciate dalla Cnn in cui Mbs insiste per la "creazione di condizioni" che consentano il "ritorno alla stabilità" e di "portare la pace".
Due israeliane ferite da razzi da Gaza su Tel Aviv
Due donne israeliane sono state ferite, per ora sembra in modo non grave, dall'ultima salva di razzi lanciata poco fa da Gaza verso Tel Aviv. Lo riferiscono i media secondo cui le due sono state colpite dai detriti dovuti all'intercettazione dei razzi.
Turchia, "con Egitto e Israele creato gruppo per rimuovere feriti da Gaza"
Turchia, Egitto e Israele hanno creato un gruppo di coordinamento per rimuovere i feriti dalla Striscia di Gaza. Lo ha riferito su X il ministro della Sanità turco Fahrettin Koca, affermando che “nell’ambito degli sforzi diplomatici per allontanare i pazienti dalla Striscia di Gaza, è stato stabilito un contatto con il Ministero della Sanità israeliano ed è stato creato un gruppo di coordinamento sulle questioni sanitarie tra Turchia, Egitto e Israele”. Il ministro ha ricordato che ieri ha avuto colloqui con il suo omologo egiziano per il trasporto dei malati di cancro dall'ospedale dell'amicizia turco-palestinese di Gaza agli ospedali egiziani di Sheikh Zuweida e Al-Arish attraverso il checkpoint di Rafah. "Il personale medico turco, insieme ai colleghi egiziani, curerà i pazienti provenienti da Gaza. Nella seconda fase, si prevede di inviare quei pazienti le cui condizioni lo consentano, in aereo", ha aggiunto il ministro. Si prevede che migliaia di malati e feriti verranno portati fuori dall'enclave attraverso il valico di Rafah.