È morto l’astronauta Frank Borman, comandante della missione Apollo 8

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Tra i pionieri dell’esplorazione spaziale, dopo la carriera militare come pilota dell’aeronautica, ha partecipato ai programmi spaziali dell’Agenzia americana dal 1962 al 1970, prendendo parte anche alla missione Gemini 7. Si è spento a 95 anni a Billings, nel Montana

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È morto a 95 anni l’astronauta statunitense Frank Borman. "Oggi ricordiamo uno dei migliori. Il suo amore per l'aviazione e l'esplorazione è stato superato solo dal suo amore per la moglie", ha detto di lui l’amministratore della NASA, Bill Nelson. “Frank conosceva il potere che l'esplorazione ha nell’unire l’umanità quando disse: ‘L’esplorazione è davvero l'essenza dello spirito umano’. Il suo servizio alla NASA e alla nostra nazione alimenterà senza dubbio la generazione Artemis per raggiungere nuove coste cosmiche”. Comandante della missione spaziale Apollo 8, la prima con a bordo persone a orbitare intorno alla Luna, l’uomo si è spento a Billings, nel Montana.

Tra i pionieri dell'esplorazione spaziale

Tra i pionieri dell’esplorazione spaziale, dopo la carriera militare come pilota dell’aeronautica, ha partecipato ai programmi spaziali dell’Agenzia americana dal 1962 al 1970, prendendo parte anche alla missione Gemini 7 (dove stabilì il record di resistenza di volo spaziale di 14 giorni). Dopo essersi ritirato dalla NASA e dall’Air Force nel 1970, Borman divenne vicepresidente senior per le operazioni presso la Eastern Air Lines da dove si dimise nel 1986 per trasferirsi a Las Cruces, nel New Mexico , e gestire una concessionaria Ford con il figlio Fred.

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