Le immagini sono state diffuse sui canali social di Hamas: "Liberaci tutti, facci tornare dalle nostre famiglie adesso, adesso!", dicono le israeliane rapite rivolgendosi al premier, criticandolo anche per la mancata protezione dei civili il 7 ottobre. Lui risponde: è una "crudele propaganda psicologica"
Con la situazione sul campo in costante evoluzione, abbiamo deciso di raccogliere qui alcune informazioni che permettano di farsi un'idea del contesto più ampio attraverso mappe, schede e approfondimenti.
"Ti sei impegnato a liberare tutti, invece noi paghiamo il fallimento politico, di sicurezza, militare e dello Stato per il tuo disastro del 7 ottobre. Non c'era l'esercito, non c'era nessuno e nessuno ci ha protetto il 7 ottobre, non c'è l'esercito e noi cittadini che paghiamo le tasse ci troviamo prigionieri in condizioni impossibili". Comincia così l'appello di tre donne israeliane ostaggio di Hamas, a Gaza, nel video diffuso dai terroristi stessi sui social e rivolto al premier israeliano Benjamin Netanyahu. "Ieri c'è stata una conferenza stampa e doveva esserci un cessate il fuoco. Ma non è stato così, noi siamo ancora qui sotto le bombe", aggiungono le donne (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI LIVE).
L'appello a Netanyahu: "Liberaci adesso"
Nel video, i tre ostaggi chiedono a Netanyahu di accettare un accordo per il loro rilascio in cambio della liberazione dei detenuti palestinesi. "Tu ci uccidi, tu vuoi ucciderci tutti, non ci hai massacrato abbastanza? Non sono morti abbastanza cittadini israeliani? Liberaci adesso, libera i loro cittadini, libera i loro detenuti”, ha detto, nello specifico, una delle tre donne in ostaggio. "Liberaci tutti, facci tornare dalle nostre famiglie adesso, adesso!", ha poi urlato.
La risposta del premier: "Crudele propaganda psicologica"
Non si è fatta attendere la replica di Netanyahu che, poco dopo la pubblicazione del video, ha criticato la "crudele propaganda psicologica" da parte di Hamas.
approfondimento
Netanyahu: "Ho sbagliato, mi scuso per critiche a esercito"
Tv israeliane non mostrano video
Intanto, le reti televisive nazionali israeliane si astengono dal rilanciare il video. ''Si tratta di guerra psicologica di Hamas e dunque non è opportuno rilanciarla'', ha osservato un giornalista delle televisione pubblica Kan. Le emittenti, finora, mostrano solo una inquadratura delle tre donne, accompagnata da un testo informativo di spiegazione.