Rappresentanti di Hamas si sono recati a Mosca, lo conferma la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zacharova. L'esercito israeliano ha compiuto con tank e fanteria dei "blitz mirati" nel nord di Gaza, dove avrebbe "localizzato e colpito numerosi terroristi". Il raid all'interno della Striscia è il primo del genere dall'avvio delle ostilità. Un portavoce di Hamas ha affermato che circa 50 ostaggi sono morti sotto i bombardamenti israeliani. Lo riferisce la Bbc, sottolineando di non poter verificare
Ambasciatore di Israele: "Le parole di Guterres terribili e inaccettabili"
Le parole del segretario generale dell'Onu Antonio Guterres sono state "terribili" e "inaccettabili", dire che quanto è successo il 7 ottobre "non è avvenuto nel vuoto" è "immorale", suona come una giustificazione. A dirlo è l'ambasciatore israeliano in Italia Alon Bar, intervistato al salone della Giustizia. "Collegare il legittimo dibattito su una soluzione sul conflitto israelo-palestinese a donne e bambini uccisi è terribile e inaccettabile", ha aggiunto.
"Quando si parla di occupazione di Israele, è importante ricordare che Hamas non vuole la pace con Israele. Quando abbiamo avuto l'accordo di pace di Oslo, Hamas ha cominciato a far esplodere gli autobus", ha detto ancora Bar.
Alon Bar: "Dall'Italia solidarietà senza precedenti"
"Apprezziamo molto la solidarietà dimostrata, che abbiamo trovato in tutte le parti della società italiana", ha detto oggi l'ambasciatore di Israele in Italia Alon Bar al Salone della Giustizia a Roma, aggiungendo che "abbiamo visto un sostegno senza precedenti da parte del Governo, dal Senato, dalla Camera e nell'ultimo incontro con il sindaco di Roma. Posso dire fermamente che la solidarietà dell'Italia con Israele è forte ed è molto apprezzata". D'altro canto ha affermato, "soffro nel vedere persone che celebrano nelle strade italiane gli attacchi terroristici di Hamas del 7 ottobre. Sfruttano l'opportunità per dire 'liberate la Palestina dal mare al fiume' e questa è una chiamata all'annichilimento di Israele. Credo che se non diamo una dichiarazione morale molto chiara e non attiviamo la legislazione in questo senso che non consenta l'incoraggiamento della violenza finirà con con degli omicidi anche in Europa, e nelle strade d'Italia".
Ambasciatore di Israele: "Hamas non deve più rappresentare una minaccia per noi"
Dopo l'uccisone di 1400 civili, il rapimento di ostaggi, "non possiamo permettere che Hamas continui a rappresentare una minaccia per Israele ", "il nostro obiettivo è distruggere le capacità di Hamas". A dirlo è l'ambasciatore d'Israele Alon Bar, intervistato al Salone della Giustizia. "Il nostro nemico non è l'Autorità Nazionale Palestinese, non sono i palestinesi o gli abitanti di Gaza, il nostro nemico è Hamas", ha detto ancora l'ambasciatore, sottolineando che l'interlocutore di Israele è il presidente dell'Anp, Mahmoud Ababs (Abu Mazen)
Hamas non vuole la pace con Israele, "qualsiasi soluzione di pace deve partire dalla distruzione di Hamas", rimarca il diplomatico, secondo il quale "è difficile fare progressi verso una soluzione se Hamas attacca e Israele deve rispondere".
Rutte: "L'eliminazione di Hamas non sia a discapito dei palestinesi"
"Se Israele non elimina Hamas, Israele non avrà futuro ma è fondamentale, davvero cruciale, che ciò non avvenga a discapito dei normali palestinesi di Gaza". Lo ha dichiarato il premier olandese, Mark Rutte, al suo arrivo al vertice Ue. "E' vostro dovere, alla vostra posizione, alla vostra storia, alla vostra enorme posizione nella regione, fare tutto il possibile per garantire che i palestinesi normali abbiano un futuro lì", ha aggiunto Rutte rivolgendosi a Israele.
Ambasciatore di Israele: "I nemici non sono Anp o palestinesi ma Hamas"
"Abu Mazen e l'Autorità nazionale palestinese continuano a essere nostri interlocutori, abbiamo un certo livello di dialogo e cooperazione. Avevamo sperato in una maggiore trasparenza nella condanna dell'attacco di Hamas, per costruire un'alternativa. Ma il nostro nemico non è l'Anp o i palestinesi e neanche gli abitanti di Gaza. Il nostro nemico è Hamas che non deve essere più in grado di rappresentare una minaccia per Israele". Lo ha sottolineato l'ambasciatore israeliano Alon Bar, intervenendo al Salone della Giustizia.
Sanchez: "Io per il cessate il fuoco, altrimenti almeno pausa"
"Penso che dobbiamo chiedere urgentemente una pausa umanitaria. Come primo ministro spagnolo, vorrei vedere un cessate il fuoco per scopi umanitari, ma se non abbiamo le condizioni, che ci sia almeno una pausa umanitaria per permettere di incanalare l'aiuto umanitario di cui la popolazione palestinese ha bisogno urgente". Lo ha dichiarato il primo ministro spagnolo, Pedro Sanchez, al suo arrivo al vertice Ue. "Penso che sia importante anche che abbiamo nel nostro orizzonte un summit di pace, dove la comunità internazionale possa impegnarsi per raggiungere un accordo finale di pace tra israeliani e palestinesi che preveda la soluzione dei due Stati. In realtà si tratta della soluzione di uno Stato: perchè la comunità internazionale riconosce già Israele ma quello che ora dobbiamo fare è riconoscere uno Stato palestinese", ha sottolineato. "Io sono assolutamente per la pausa umanitaria. Penso che sia urgente averla: le immagini dalla Striscia di Gaza che stiamo vedendo credo siano inaccettabili", ha evidenziato.
Erdogan: "Quanti bambini dovranno morire prima che l'Ue chieda cessate il fuoco?"
"Gli attacchi a Gaza hanno già superato il limite dell'autodifesa e si sono trasformati in aperta crudeltà, atrocità, massacri e barbarie. La Commissione Europea ha rilasciato ieri una dichiarazione in cui afferma non possiamo ancora chiedere un cessate il fuoco. Quante persone dovranno morire, quanti bambini dovranno morire? Qual è il vostro calcolo? Quando si tratta di parole, coloro che esprimono giudizi sui diritti umani e sulle libertà ignorano da tempo il diritto alla vita del popolo oppresso di Gaza". Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan, intervenendo all'ottavo Consiglio della famiglia tenutosi presso il Centro culturale e congressuale nazionale di Beştepe, nella provincia di Ankara.
Parigi, passeggini vuoti per chiedere liberazione ostaggi Hamas
Trenta passeggini vuoti, uno per bébé, bambino o adolescente trattenuti in ostaggio da Hamas a Gaza da circa venti giorni sono stati sistemati oggi a pochi metri dalle Tour Eiffel a Parigi. "Vogliamo mettere dei nomi, dei volti, su questi 30 bambini. Vogliamo che ciò tocchi il cuore e la coscienza di ognuno di noi", ha dichiarato il presidente del Consiglio rappresentativo delle istituzioni ebraiche di Francia (Crif), Yonathan Arfi, promotore diell'iniziativa che punta alla "liberazione di questi bambini". Simili manifestazioni, ha precisato, sonos state organizzate anche in altre città di Francia come Nizza e Marsiglia. Su ogni passeggino è stato apposto un piccolo manifesto con l'identikit in primo piano dei giovani ostaggi, con la scritta su sfondo rosso: ''Rapito il 7 ottobre''. Sotto il volto, il nome e l'età dei rapiti nonché l'hashtag #BringThemBack (Riportateli). "La Francia ha diversi mezzi di intervento ma ha, in particolare, relazioni privilegiate con il Qatar, l'Egitto, ma anche la Turchia, che possono fare leva su Hamas", sottolinea Arfi, invocando la "rapida attivazione" dell'influenza diplomatica fancese per riportare a casa gli ostaggi.
Erdogan: "Ue non fa nulla per fermare il massacro"
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan è tornato ad attaccare l'Europa, colpevole di sostenere Israele in quello che egli stesso definisce "un massacro crudele" e non far nulla per un cessate il fuoco perchè si tratta di "sangue di musulmani". "Ma come è possibile rimanere in silenzio dinanzi a quello sta succedendo a Gaza. La Commissione europea dice che non è ancora il momento per un appello al cessate il fuoco. Quanti altri bambini devono morire? Anche a loro verrà presentato il conto di questa barbarie. Aspetto un loro comunicato per capire quando chiederanno un cessate il fuoco. Faccio politica da 40 anni, mai mi era capitato di vedere qualcuno che preferiva fare lo spettatore dinanzi a queste atrocità", ha detto Erdogan oggi. Il leader turco ha poi accusato tutto l'Occidente, incapace di criticare e fermare Israele. "Tutti i Paesi occidentali stanno dando allo stato ebraico un sostegno incondizionato. Si sono dimenticati dei diritti umani, ripetutamente violati a Gaza da 19 giorni. Che fine hanno fatto le convenzioni sui diritti umani? Non interessa a nessuno perche' quello che scorre è sangue di musulmani. Inviano navi da guerra (gli Usa ndr) ed è evidente che stanno facendo un piacere a una lobby. Uno spettacolo di ipocrisia", ha accusato il leader turco oggi.
Hamas, quasi 3.000 morti a Gaza sono bambini, 1.709 donne
Degli oltre 7.000 morti registrati a Gaza nell'ultimo bilancio delle vittime della guerra, "2.913 sono bambini", segnala il ministero della Sanità di Hamas, che conta anche "1.709 donne".
Borrell: "Le parole di Guterres distorte, ha il nostro sostegno"
Von der Leyen: "Con guerre flussi verso Ue possono crescere"
Il conflitto tra Israele e Hamas "rischia di estendersi" mentre "i migranti sono spinti verso un a vita migliore da questi conflitti e possono arrivare sulle nostre coste in grandi numeri. Di fronte a tutto questo l'Ue deve essere risoluta". Lo ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen arrivando al vertice Ue sottolineando che "la revisione del bilancio è stata proposta per essere capaci di affrontare sfide" come quella ucraina e come quella migratoria.
Meloni a Bruxelles: "Ue rivesta ruolo primo piano per accesso umanitario a Gaza"
"L'Italia ritiene importante che l'UE assuma un ruolo di primo piano nel garantire l’accesso umanitario" nella Striscia di Gaza, "obiettivo indispensabile per evitare ulteriori sofferenze alla popolazione civile". Sarà questo uno dei punti fermi che la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, porterà oggi al Consiglio europeo al via Bruxelles, un summit che, naturalmente, avrà tra i temi principali in agenda proprio al crisi in Medio Oriente, dopo le spaccature registrate tra i vertici della Ue.
I Capi di Stato e di governo dell'Unione Europea hanno già espresso la propria posizione sulla drammatica situazione mediorientale, dopo gli attacchi terroristici di Hamas dello scorso 7 ottobre, con la dichiarazione adottata appena una settimana dopo -il 15 ottobre- nella quale hanno condannato con la massima fermezza gli attacchi terroristici perpetrati da Hamas, hanno esortato a liberare gli ostaggi, hanno sottolineato il diritto di Israele di difendersi nel rispetto del diritto internazionale e l'importanza di garantire, in ogni momento, la protezione di tutti i civili in linea con il diritto internazionale umanitario.
Guerra in Medioriente, giornalista perde la famiglia in attacco a Gaza
Sit-in in Iraq blocca camion di petrolio diretti in Giordania
Decine di autocisterne che trasportano petrolio diretto in Giordania vengono bloccate in Iraq da centinaia di manifestanti che protestano contro gli attacchi israeliani a Gaza. Lo riferisce al Jazeera online secondo cui i manifestanti affermano che non permetteranno che il petrolio iracheno venga esportato verso paesi che hanno accordi di pace con Israele. La manifestazione, a cui partecipano circa 800 sostenitori delle Forze di mobilitazione popolare irachene, un gruppo di milizie sostenuto dall'Iran, è iniziata ieri, aggiunge la stessa fonte ricordando che l'Iraq esporta circa 15.000 barili di petrolio greggio al giorno in autocisterne verso la Giordania. La manifestazione "ha lo scopo di impedire che il petrolio iracheno, che arriva (in Giordania) a un prezzo agevolato, raggiunga i paesi che hanno normalizzato le relazioni con Israele", ha detto uno dei manifestanti, di nome Karar al-Zamili.
Sky News: "Israele ha inviato durante la notte carri armati e truppe nel nord di Gaza, nella 'più grande incursione' della guerra finora, secondo l'esercito del Paese"
Palestinese ucciso in scontri in campo profughi a Ramallah
Un palestinese di 17 anni, Asid Hamzi Hamidat, è rimasto ucciso oggi durante scontri con l'esercito israeliani avvenuti nel campo profughi di Jelazun, presso Ramallah, in Cisgiordania. Lo riferisce l'agenzia di stampa palestinese Wafa. Fonti locali aggiungono che un altro ragazzo è rimasto ferito in modo grave negli stessi incidenti. La Wafa cita fonti mediche palestinesi secondo cui è salito così a 105 il numero complessivo dei palestinesi rimasti uccisi in Cisgiordania in scontri con l'esercito dal 7 ottobre, data di inizio del conflitto a Gaza. Il numero degli uccisi dall'inizio dell'anno è 313.
Il Papa a Erdogan: "Auspico la soluzione dei due Stati"
"Posso confermare che questa mattina si è svolta una conversazione telefonica tra il Papa e il Presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdoğan. La comunicazione, richiesta da quest'ultimo, si è incentrata sulla situazione drammatica in Terra Santa. Il Papa ha espresso il suo dolore per quanto avviene e ha ricordato la posizione della Santa Sede, auspicando che si possa arrivare alla soluzione dei due Stati e di uno statuto speciale per la città di Gerusalemme". Lo riferisce il portavoce vaticano, Matteo Bruni.
Israele, ucciso comandante Hamas a Khan Younis
L'esercito israeliano ha ucciso in un attacco sulla Striscia il Comandante di Hamas responsabile del lancio di razzi della zona di Kahn Younis, Hassan Al-Abdullah. Lo ha fatto sapere il portavoce militare. Ieri era stato ucciso il suo vice Taysir Mubasher.
La Cina fornirà 2 milioni di dollari in aiuti umanitari a Gaza
La Cina fornirà circa 2 milioni di in aiuti umanitari alla Striscia di Gaza. Lo ha annunciato l'Agenzia cinese per la cooperazione allo sviluppo internazionale (Cidca), aggiungendo che gli aiuti comprenderanno cibo, medicine e altre forniture umanitarie di emergenza. Il contributo si aggiunge al milione di dollari di aiuti forniti in precedenza da Pechino.
Il 16 ottobre, la Cidca aveva affermato che la Cina avrebbe fornito aiuti all’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi nel Vicino Oriente (Unrwa) e all’Autorità Palestinese per alleviare i bisogni urgenti di cibo, assistenza medica e alloggio.