L'uomo è stato catturato in un albergo del quartiere di Anderlecht, secondo quanto riferito dalla polizia di Bruxelles-Midi. Nella giornata di ieri aveva dichiarato a un ufficio dell'Agenzia federale per l'accoglienza dei richiedenti asilo la propria intenzione di "morire martire facendosi esplodere"
Un giovane palestinese ricercato in tutto il Belgio per aver minacciato di compiere un attentato suicida è stato arrestato a Bruxelles, in un albergo del quartiere di Anderlecht. Lo riferisce la polizia di Bruxelles-Midi, secondo quanto riportato dai media locali.
L'annuncio di ieri: "Voglio morire da martire facendomi esplodere"
Prima della cattura, il 23enne avrebbe dichiarato a un ufficio dell'Agenzia federale per l'accoglienza dei richiedenti asilo (Fedasil) la propria intenzione di "morire martire facendosi esplodere". L'uomo aveva presentato domanda di asilo in Belgio il 26 settembre e, stando alle ricostruzioni della stampa, ieri si era recato negli uffici Fedasil manifestando le sue intenzioni e menzionando di essere venuto a conoscenza del fatto che "tutta la sua famiglia era morta a Gaza".