L'ambasciatore israeliano all'Onu, Gilad Erdan, ha chiesto un passo indietro da parte del segretario generale delle Nazioni unite, dopo che quest'ultimo ha affermato che gli attacchi di Hamas non sono arrivati dal nulla. "L'Europa avrà i terroristi alla porta", ha aggiunto il ministro degli Esteri Eli Cohen. L'esercito israeliano è pronto per l'invasione di terra di Gaza e prenderà la decisione "con il potere politico", ha detto, invece, il capo di Stato maggiore dell'esercito, Herzi Halevi
Onu: "Aiuti entrati a Gaza insufficienti, urgente combustibile per generatori"
Serve con urgenza nella Striscia di Gaza combustibile per i generatori. I 54 camion di aiuti lasciati entrare da sabato, comunque di gran lunga insufficienti, non avevano combustibile, ha denunciato la portavoce dell'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, Tamara Alrifai. Quello che è arrivato in questi ultimi giorni, ha ribadito, è una goccia nell'oceano di quello che serve. Sono arrivati riso, lenticchie, che però non possono essere cotti perché la gente non ha acqua e gas. Alrifai ha ricordato che prima dell'inizio del conflitto il 7 ottobre arrivavano nella Striscia di Gaza 500 camion di aiuti al giorno, inclusi almeno 100 con combustibile e cibo.
Stoltenberg: "Israele rispetti il diritto internazionale"
"Abbiamo discusso la situazione in Medio Oriente e gli orrendi attacchi condotti da Hamas. Israele ha il diritto di difendersi ma deve farlo in linea con il diritto internazionale e la protezione dei civili è cruciale. Iran ed hezbollah devono tenersi fuori e non favorire l'escalation della situazione". Lo ha detto il Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in conferenza stampa con il premier svedese Ulf Kristersson.
Medioriente, la solidarietà all'interno della Striscia
Nuovi lanci di razzi da Gaza verso il sud di Israele
Nuovo lanci di razzi da Gaza verso il sud di Israele. Le sirene d'allarme sono risuonate nella città costiera di Ashdod, a Beer Sheva nel Negev e nelle comunità israeliane a ridosso della Striscia.
Medioriente, esperto Litvak: "Ostaggi tragico dilemma per Israele"
La questione degli ostaggi pone "un tragico dilemma" per Israele, anche perché se Hamas non sarà sconfitto le conseguenze per la posizione di Israele nella regione saranno "molto gravi". A spiegarlo all'Adnkronos è Meir Litvak, docente di Storia del Medio Oriente ed esperto d'Iran dell'università di Tel Aviv.
"Siamo presi in un tragico dilemma, non possiamo rischiare le vite di così tanti ostaggi, particolarmente di donne e bambini. Allo stesso tempo -sottolinea Litvak - se questa guerra dovesse finire senza una sconfitta per Hamas, sarebbe una 'grande sconfitta strategica' per Israele. Ciò avrebbe gravi conseguenze per la nostra posizione nella regione, ovvero per la convinzione che siamo qui per restare, la quale spinge i paesi arabi ad accettarci come un fatto compiuto e smettere di combatterci. Se c'è la percezione che siamo stati sconfitti, questa si tradurrebbe in una forte spinta per le organizzazioni radicali, sia sciite che sunnite, a combatterci per eliminarci".
Inoltre, nota ancora il docente, se Hamas non viene sconfitta ciò significa anche abbandonare gli abitanti dei kibbutz al confine con la Striscia "con conseguenze molto gravi sul piano interno".
Idf: "Suono delle sirene nella città di Be'er Sheva"
Sanità Gaza, 5.791 i morti tra cui 2.360 minori
Il bilancio dei morti a Gaza per gli attacchi israeliani è salito a 5.791, di cui 2.360 minori. Lo ha detto il ministero della Sanità di Gaza aggiornando i dati che riferiscono anche di 704 persone uccise in 24 ore. Secondo la stessa fonte sono ad ora 12 gli ospedali chiusi e 32 le cliniche impossibilitate a fornire servizi ai proprio assistiti.
Ministero Sanità di Gaza: "12 ospedali e 32 cliniche hanno smesso di funzionare"
Il ministero della Sanità di Gaza, controllato da Hamas, ha annunciato che, a causa degli attacchi dell'Idf nella Striscia, 12 ospedali e 32 cliniche hanno smesso di fornire servizi ai residenti. Lo riferisce Haaretz.
In precedenza, la Mezzaluna Rossa palestinese aveva annunciato che uno degli attacchi era vicino al loro quartier generale a Khan Younis, nella parte meridionale della Striscia di Gaza.
Allarme Usa: "Milizie filoiraniane pronte a escalation attacchi contro nostre forze"
Le milizie filoiraniane sono pronte ad un'escalation degli attacchi contro le forze americane in Medio Oriente, con Teheran che vuole capitalizzare l'ondata di antiamericanismo nella regione provocata dal sostegno degli Stati Uniti all'operazione di Israele a Gaza. E' questo l'allarme lanciato da Washington, dopo che nei giorni scorsi si sono già registrati diversi attacchi con droni contro le forze Usa in Iraq e Siria. Ora però gli Usa hanno specifiche informazioni di intelligence su un'intensificazione di questi attacchi, mentre continua lo scontro tra Israele e Hamas.
"Ci sono segnali di allarme ovunque", dichiara alla Cnn una fonte militare nella regione. Per quanto riguarda il ruolo dell'Iran, si ritiene che da Teheran arrivino messaggi di incoraggiamento piuttosto che diretti ed espliciti ordini, con l'assicurazione di sostegno e forniture militari anche in caso di attacchi a obiettivi israeliani o americani.
Per John Kirby, portavoce del consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, esiste "una connessione molto diretta tra questi gruppi" e la Guardia rivoluzionaria iraniana: gli Stati Uniti "sono profondamente preoccupati per ogni potenziale significativa escalation di questi attacchi nei prossimi giorni".
Israele, a Gaza il diesel c'è: si trova al valico di Rafah
A breve distanza dal valico di Rafah, Hamas "ha messo da parte mezzo milione di litri di diesel": lo ha ribadito oggi il portavoce militare israeliano in lingua araba Avichay Adraee mentre le autorità di Gaza denunciano che la mancanza di combustibile sta gradualmente paralizzando il sistema sanitario ed i fornai della Striscia. Su X Adraee ha pubblicato oggi un'immagine aerea di Rafah e ha scritto: "Hamas-Isis ruba il combustibile agli abitanti e lo dirotta verso i suoi tunnel sotterranei, verso i lanciarazzi e i suoi dirigenti. Queste - conclude - sono le priorità di Hamas".
Medioriente, Macron: "Servirebbe coalizione internazionale per combattere Hamas"
"Questa lotta contro il terrorismo è una questione esistenziale per Israele ma anche per tutti noi. Proprio per quello, e ne abbiamo parlato insieme, servirebbe una coalizione internazionale per combattere Hamas. E' quello che dovremo costruire". Ad affermarlo è il presidente francese, Emmanuel Macron dopo l'incontro con il premier israeliano Benjamin Netanyahu.
Guerra Medioriente, parla un ostaggio rilasciato
Console onorario Israele presenta denuncia in procura Milano per cori contro ebrei
Il console onorario di Israele per la Lombardia, Marco Carrai, tramite il suo avvocato Massimo Di Noia, ha depositato in procura a Milano una denuncia per il reato di "propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa", dopo quanto accaduto in corteo sabato scorso a Milano.
Durante la manifestazione pro Palestina "alcuni cori in arabo inneggiavano a 'Apriteci i confini, così possiamo uccidere i sionisti, gli ebrei'. Faccio appello al sindaco di Milano affinché siano impedite tali manifestazioni che inneggiano alla pulizia etnica degli ebrei. Una cosa sono i fatti, le opinioni, un'altra - aveva detto Carrai due giorni fa - inneggiare alla pulizia etnica che richiama senza tanti giri di parole al nazismo".
Nethanyau: "Hamas nazisti, bimbi ebrei come Anna Frank"
I bambini ebrei sono stati costretti a "nascondersi nelle soffitte" "come Anna Frank" mentre i terroristi di Hamas imperversavano in tutto il sud del Paese. Lo ha detto il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu durante una dichiarazione congiunta con il presidente francese Emmanuel Macron. Paragonando il massacro del 7 ottobre all'Olocausto, Nethanyau ha detto che l'assassinio di ebrei innocenti da parte di Hamas è paragonabile alla fucilazione di massa di quasi 34.000 ebrei al Kiev Babyn Yar nel 1941, secondo quanto riporta Haaretz. "E' stato il peggior attacco terroristico che il mondo abbia conosciuto dall'11 settembre e per Israele è stato come venti 11 settembre", ha affermato Netanyahu, definendo la battaglia contro Hamas "una guerra tra barbarie e civiltà". Definendo Hamas i "nuovi nazisti", Netanyahu ha affermato che, proprio come il mondo ha sostenuto la resistenza francese contro il dominio tedesco durante la seconda guerra mondiale, "oggi il mondo è unito dietro Israele". "La barbarie di Hamas minaccia l'Europa e minaccia il mondo. Hamas è il banco di prova del mondo contro la barbarie. Il popolo di Israele rifiuta di accogliere l'Isis in un'enclave terroristica al suo confine. Questa non è un'enclave a migliaia di chilometri dall'Europa. E' l'Isis nella periferia di Parigi", ha insistito, dichiarando che "nessuno può vivere così". "Smantelleremo la macchina del terrore di Hamas e la sua struttura politica", ha continuato, promettendo di "fare ogni sforzo per liberare i nostri ostaggi e tenere i civili palestinesi fuori pericolo" e esortandoli a fuggire a sud, dove potranno ricevere aiuti umanitari. aiutare ed evitare attacchi israeliani contro l'organizzazione terroristica.
Colpito mercato, morti e feriti a sud di Gaza
Un bombardamento israeliano nel mercato di Nusseirat (nel settore meridionale della Striscia di Gaza) ha provocato un numero elevato di morti e di feriti, secondo testimoni sul posto contattati dall'ANSA. Obiettivo dell'attacco era, in apparenza, un edificio vicino al più grande supermercato della striscia di Gaza, in quel momento molto affollato. Le vittime sono state trasportate nell'ospedale Shuhada di Khan Yunes dove si avverte una situazione di allerta anche per la penuria di combustibile. L'aviazione israeliana ha colpito oggi nella stessa zona a Deir el-Balah e Rafah, provocando 18 morti secondo la agenzia di stampa Maan.
Netanyahu a Macron: Hamas come Isis nelle strade di Parigi
Hamas è come l'Isis nelle strade di "Nizza, Lione, Parigi: il popolo israeliano rifiuta di vivere con l'Isis ai suoi confini. Dobbiamo smantellare questa macchina del terrore". Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyhau al presidente francese Emmanuel Macron a Tel Aviv, ricordando gli attentati dell'Isis in Francia con centinaia di vittime.
Volantini di Israele a Gaza per rintracciare gli ostaggi
Israele ha distribuito oggi nella zona di Khan Yunes (a sud di Gaza) volantini mediante i quali ha chiesto alla popolazione locale di aiutare nelle ricerche degli israeliani tenuti in ostaggio nella Striscia. "Se volete un futuro migliore per voi e i vostri figli - è scritto - inviateci informazioni credibili ed utili circa gli ostaggi nella vostra zona. Vi assicuriamo la massima discrezione, protezione e anche un premio pecuniario". Nel volantino sono menzionati poi diversi canali possibili di comunicazione da Gaza con l'esercito israeliano.
MO, Peskov: dialogo costante con Israele, condanniamo terrorismo
E' un ''dialogo costante e intenso'' quello che la Russia sta conducendo con Israele dopo l'attacco subito da Hamas lo scorso 7 ottobre. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov nel corso di una conferenza stampa, sottolineando che la Russia ''condanna ogni manifestazione del terrorismo''.
Con Israele ''ci scambiamo regolarmente opinioni", ha detto Peskov, aggiungendo che ''la posizione della parte russa è molto coerente, come è stata più volte espressa dal presidente Vladimir Putin: condanniamo tutte le manifestazioni di terrorismo, siamo solidali con i parenti e gli amici delle vittime, crediamo che sia necessario garantire un cessate il fuoco il più presto possibile e raggiungere una soluzione al problema'' con la creazione ''di uno Stato indipendente per i palestinesi''.
Macron: coalizione anti-Isis lotti anche contro Hamas
Il presidente francese Emmanuel Macron ha proposto che la coalizione internazionale attualmente schierata in Iraq e Siria per combattere l'Isis "possa lottare anche contro Hamas", dopo il massiccio attacco contro Israele del 7 ottobre che ha scatenato un nuovo conflitto. Il capo dell'Eliseo, da Gerusalemme dove ha incontrato il premier israeliano Benjamin Netanyahu, ha assicurato la "solidarieta'" della Francia, ricordando la trentina di cittadini francesi che hanno perso la vita nel massacro. Si tratta, ha aggiunto, di "una pagina nera nella nostra storia".
Medioriente, attrice arabo-israeliana arrestata per sostegno ad Hamas
L'attrice arabo-israeliana Maisa Abd Elhadi, nota in Israele per diversi show e serie, è stata arrestata dalla polizia per aver espresso sostegno all'attacco di Hamas del 7 ottobre. Lo rende noto Times of Israel, aggiungendo che la polizia ha confermato l'arresto di "un'attrice e influencer, residente a Nazareth, con il sospetto di espressioni di elogio (del terrorismo) e incitamento all'odio", ma senza nominarla. Abd Elhadi ha postato sui social l'immagine di una donna anziana presa in ostaggio da Hamas, accompagnata da emoji che ridono, e un'altra in cui si vedono i terroristi che rompono la barriera di sicurezza israeliana con la scritta in inglese 'Let's go, Berlin style'. I suoi post sono stati criticati dal suo co-protagonista in 'Temporarily Dead', Ofer Shechter: "Mi vergono di te. Vivi a Nazareth, fai l'attrice nei nostri show, e poi ci pugnali alle spalle", ha scritto l'attore. Abd Elhadi è apparsa anche nel film di Hollywood 'World War Z' e più recentemente nella serie britannica 'Baghdad Central'.