Il Papa: "Guerra è sempre una sconfitta, fermatevi". Poi sente Biden su "percorsi di pace"

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"Ancora una volta il mio pensiero va a quanto sta accadendo in Israele e Palestina. Sono molto preoccupato - ha affermato il Papa all'Angelus -, addolorato, prego e sono vicino a tutti quelli che soffrono, agli ostaggi, ai feriti, alle vittime e ai loro familiari". Telefonata di 20 minuti con Biden su "percorsi di pace"

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"La guerra è sempre una sconfitta, una distruzione della fraternità umana. Fratelli fermatevi". È l'appello di Papa Francesco pronunciato all'Angelus parlando della guerra tra Israele e Hamas e di "ogni guerra che è nel mondo, penso anche alla martoriata Ucraina". Nel pomeriggio poi il Pontefice ha avuto un colloquio telefonico con il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden. La conversazione, durata circa 20 minuti, ha avuto come argomento le situazioni di conflitto nel mondo e il bisogno di individuare percorsi di pace.

"Sono preoccupato per gli ostaggi e per la situazione a Gaza"

"Ancora una volta il mio pensiero va a quanto sta accadendo in Israele e Palestina. Sono molto preoccupato - le parole del Papa all'Angelus -, addolorato, prego e sono vicino a tutti quelli che soffrono, agli ostaggi, ai feriti, alle vittime e ai loro familiari". Il Papa ha poi parlato della "grave situazione umanitaria a Gaza. Mi addolora che anche l'ospedale anglicano e la parrocchia greco-ortodossa siano stati colpiti nei giorni scorsi". Il pontefice ha poi rinnovato l'appello "affinché si aprano degli spazi, si continuino a fare arrivare gli aiuti umanitari e si liberino gli ostaggi" e ricordato la giornata di digiuno, di preghiera e di penitenza di venerdì 27 ottobre, "un'ora di preghiera per implorare la pace nel mondo".

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"Umanità ferita da guerre ha bisogno di pace"

Nel giorno in cui la Chiesa celebra la Giornata missionaria, su X il Papa ha scritto che "oggi più che mai l'umanità, ferita da tante ingiustizie, divisioni e guerre, ha bisogno della Buona Notizia della pace e della salvezza in Cristo". Il pontefice ha poi espresso "la mia vicinanza in Cristo a tutti i missionari e le missionarie nel mondo, in particolare a coloro che attraversano un momento difficile: il Signore risorto, carissimi, è sempre con voi e vede la vostra generosità e i vostri sacrifici".

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