Tel Aviv ai due Paesi confinanti: "Se attaccano ci saranno guerra e distruzione". Confronto tra i leader sull'evoluzione della crisi: colloquio tra Meloni, Biden, Sunak, Trudeau, Macron e Scholz. Il leader Usa sente anche Papa Francesco sul "bisogno di individuare percorsi di pace"
Ambasciatore italiano in Polonia: ‘C'è rigurgito antisemitismo, virus ancora attivo’
‘’Questo viaggio della memoria viene a cadere in un momento drammatico. L’orrore di quanto è accaduto in Israele con l’attacco sanguinoso di Hamas, riguarda certo in primo luogo Israele e il popolo ebraico, ma anche tutti voi e tutti noi. Lo ha detto l’ambasciatore Italiano in Polonia Luca Franchetti Pardo durante la visita alla Sinagoga Tempel nel quartiere ebraico Kazimierz di Cracovia, che è stata al centro della prima giornata del Viaggio della Memoria, organizzato da Roma Capitale e dalla Città Metropolitana, con la collaborazione della Fondazione Museo della Shoah e della Comunità Ebraica di Roma.
Biden: Israele operi secondo leggi di guerra
"Israele ha il diritto di difendersi. Dobbiamo assicurarci che abbiano ciò di cui hanno bisogno per proteggere la loro gente, oggi e sempre. Allo stesso tempo, il Primo Ministro Netanyahu ed io abbiamo discusso di come Israele debba operare secondo le leggi di guerra. Cio' significa proteggere i civili in combattimento nel miglior modo possibile. Non possiamo ignorare l'umanita' dei palestinesi innocenti che vogliono solo vivere in pace. Ecco perche' ho ottenuto un accordo per la prima spedizione di assistenza umanitaria per i civili palestinesi a Gaza. E non possiamo rinunciare a una soluzione a due Stati". Lo scrive il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden.
Blinken: rischio escalation nella guerra in Medio Oriente
Il segretario di stato americano Antony Blinken ha avvertito che Washington vede il rischio di un'escalation nella guerra in corso in Medio Oriente per via dell'Iran e dei suoi alleati nella regione. "Israele non può tornare allo status quo ma non ha intenzione di governare Gaza", ha detto ancora Blinken in un'intervista con Nbc news.
Blinken: 'Usa sperano in rilascio altri ostaggi'
Gli Stati Uniti sperano che siano rilasciati altri ostaggi, dopo le due cittadine americane liberate da Hamas, Judith e la madre Natalie Raanan. Lo ha dichiarato il Segretario di Stato americano Antony Blinken, come riporta Nbc News.
Austin: Usa agiranno se guerra si allarga
Gli Stati Uniti "non esiteranno ad
agire" militarmente in caso di "allargamento" del conflitto. Lo afferma il ministro della Difesa Usa, Lloyd James Austin
Blinken: 'Rischio escalation guerra per azioni sostenute da Iran'
Gli Stati Uniti vedono il ''potenziale per un'escalation della guerra in Medioriente'' a causa delle ''azioni di chi agisce per conto dell'Iran''. Lo ha dichiarato il Segretario di Stato americano Antony Blinken riferendosi probabilmente agli attacchi condotti dal Libano contro il nord di Israele dai miliziani sciiti di Hezbollah sostenuti dall'Iran.
Biden: 'Israele ha diritto a difendersi ma protegga civili di Gaza'
''Israele ha il diritto di difendersi. Dobbiamo assicurarci che abbiano ciò di cui hanno bisogno per proteggere la loro gente, oggi e sempre''. Lo ha scritto in un tweet il presidente degli Stati Uniti Joe Biden affermando che, ''allo stesso tempo, il primo ministro Netanyahu e io abbiamo discusso di come Israele debba operare secondo le leggi di guerra. Ciò significa proteggere i civili in combattimento nel miglior modo possibile''. Biden ha sottolineato che ''non possiamo ignorare l'umanità dei palestinesi innocenti che vogliono solo vivere in pace. Ecco perché ho ottenuto un accordo per la prima spedizione di assistenza umanitaria per i civili palestinesi a Gaza. E non possiamo rinunciare a una soluzione a due Stati''.
Onu: 29 membri staff Unrwa uccisi a Gaza, uno shock
''Siamo sotto shock e in lutto. E' ora confermato che 29 nostri colleghi a Gaza sono stati uccisi dal 7 ottobre. La metà di questi colleghi erano insegnanti dell'Unrwa''. Lo scrive in un tweet l'Agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di rifugiati palestinesi. ''Come Agenzia siamo devastati. Siamo in lutto gli uni con gli altri e con le famiglie'', si conclude il tweet.
Console onorario d’Israele annuncia querela per cori antisemiti a corteo di Milano
“Domani mattina, come console Onorario di Israele della Lombardia, provvederò a sporgere formale denuncia per il reato di apologia di delitti con finalità di terrorismo alla Procura di Milano, in relazione ai cori pronunciati durante la manifestazione Pro Palestina di sabato 21 ottobre a Milano”. Lo fa sapere, in una nota, Marco Carrai, console onorario di Israele per la Toscana, l’Emilia Romagna e la Lombardia.
“Durante tale manifestazione infatti alcuni cori in arabo inneggiavano a “Apriteci i confini, così possiamo uccidere i sionisti, gli ebrei”, continua nella nota. Carrai fa anche un appello al sindaco di Milano Beppe Sala “affinché siano impedite tali manifestazioni che inneggiano alla pulizia etnica degli ebrei. Una cosa sono i fatti le opinioni altra inneggiare alla pulizia etnica che richiama senza tanti giri di parole al nazismo”.
Eco attivista scrive a Greta: 'Vieni in Israele a vedere atrocità Hamas'
E' una lettera molto lunga quella che l'eco attivista israeliana Shaked Shefy Cohen, sopravvissuta all'attacco di Hamas sferrato contro il Kibbutz Nir-Am, ha scritto a Greta Thunberg. Una lettera in cui la donna, vice presidente della Società israeliana per l'Ecologia e le scienze ambientali, racconta quello che ha passato quel 7 ottobre insieme al figlio Ya'ar, quattro anni appena compiuti. Lei, che di Greta condivide la campagna per l'ambiente, chiede all'attivista svedese di ''condannare Hamas, come dovrebbero fare tutti quelli che credono nei diritti umani e hanno dedicato la loro vita in difesa dell'ambiente''.
Sei autocisterne di carburante entrano a Gaza via Rafah
Le prime sei autocisterne di carburante sono entrate nella Striscia di Gaza. Lo riferiscono un funzionario al valico di Rafah e un giornalista dell'Afp. Sei camion con carburante per alimentare i generatori di due ospedali hanno attraversato il valico dall'Egitto, hanno detto all'Afp l'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa) e una fonte egiziana.
Netanyahu a Hezbollah: 'Devasteremo Libano se entra in guerra'**
Se i miliziani di Hezbollah decidono di ''entrare in guerra'' con Israele, la risposta dell'Idf sarà ''inimmaginabile'' e per il Libano sarà la ''devastazione'' totale. E' l'avvertimento lanciato dal primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ai miliziani di Hezbollah, che nelle scorse ore hanno lanciato una serie di razzi verso il nord di Israele. "Non posso dirvi in questo momento se Hezbollah deciderà di entrare in guerra a pieno titolo", ha detto Netanyahu incontrando militari israeliani schierati al confine con il Libano.
A Gaza 1,4 milioni di sfollati
Il Ministero della Sanità di Gaza ha riferito che il numero di rifugiati nella Striscia ha raggiunto 1,4 milioni di persone. Secondo il ministero, 685.000 rifugiati si sono trasferiti a vivere con altre famiglie, 544.000 si sono trasferiti nelle scuole dell'UNRWA, circa 100.000 si sono trasferiti in moschee e chiese e circa 70.000 si sono trasferiti nelle scuole statali.
Arcivescovo Canterbury: diffamatorio accusare Israele
L'arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, afferma che non c'e' motivo di ritenere che dietro l'esplosione del 17 ottobre in un ospedale anglicano a Gaza City ci sia Israele, e che diffondere false accuse sulla complicita' israeliana sia una "diffamazione sanguinaria". "Non dare per scontato che sia stato Israele", dice Welby al 'Times of Israel'. "Non ci sono prove". Il leader anglicano e' in visita a Gerusalemme.
Algeria, prime pagine unificate in solidarietà con Palestina
I principali quotidiani algerini hanno pubblicato oggi una prima pagina unificata, criticando quella che hanno definito una presunta "parzialità dei media occidentali a favore della versione israeliana" sulla guerra a Gaza. Più di 30 giornali pubblici e privati, in arabo e francese, hanno pubblicato lo stesso titolo: "Gaza...i media assassinano la verità". Un comunicato degli editori algerini che i quotidiani hanno pubblicato nei loro articoli afferma: "Condanniamo il declino professionale e morale di molti media occidentali nella loro copertura distorta della guerra a Gaza e il loro attaccamento allo stereotipo distorto della verità". Gli editori algerini hanno sottolineato che "alcuni dei media occidentali si sono posizionati come una parte non neutrale, ma hanno invece scelto di schierarsi con l'entità sionista e sono diventati una parte di questa guerra e un attore principale in essa". Questa iniziativa è coincisa con la celebrazione da parte della stampa algerina della propria festa nazionale, che cade il 22 ottobre di ogni anno.
Trovato sul cadavere di uno dei terroristi il 'manuale di Hamas'
Un manuale di Hamas trovato addosso ad uno dei terroristi autori del brutale attacco contro Israele ed ottenuto dal Washington Post rivela i piani per altri atti di violenza nonché informazioni sui punti deboli dell'esercito israeliano. Il manuale, che risale all'anno scorso, elenca istruzioni su come utilizzare determinate armi e spiega come uccidere con un coltello. Il documento sembra essere stato preparato per diverse unità delle brigate d'élite Izzedine al-Qassam di Hamas, tra cui specialisti anti-tank, ingegneri, cecchini ed esperti di tunnel, nonché per quelle che il manuale descrive come "truppe d'assalto".
Netanyahu: se Hezbollah fa guerra totale sarà distruzione
Benyamin Netanyahu ha minacciato oggi ''conseguenze distruttive per gli Hezbollah e per il Libano'' se quella milizia filo-iraniana decidesse di scatenare una guerra piena contro Israele. ''Ancora non sappiamo se gli Hezbollah siano intenzionati ad andare ad un conflitto totale - ha detto il premier, durante un sopralluogo al confine nord. - Se lo facessero, proverebbero poi nostalgia per la guerra del 2006. Sarebbe per loro un errore fatale. Noi li colpiremmo allora con una potenza che nemmeno si immaginano, con conseguenze distruttive per loro e per lo Stato del Libano''.
Medio Oriente, si scrive nome bimbi su gambe per riconoscerli se morti
Secondo i video girati da un giornalista che lavora per la CNN, alcuni genitori a Gaza sono ricorsi a scrivere i nomi dei loro figli sulle loro gambe per aiutarli a identificarli nel caso in cui loro stessi o i bambini venissero uccisi. I video provengono dall'ospedale dei martiri di Al Aqsa a Deir Al Balah, nel centro di Gaza, un distretto dove gli attacchi aerei israeliani hanno avuto luogo nella notte tra sabato e domenica. Mostrano un bambino e tre bambini uccisi, che portano i loro nomi scritti in arabo sui polpacci. Si vedono tutti e quattro distesi su barelle posate sul pavimento in una stanza che sembra essere un obitorio, che è piena. Non è chiaro se anche i loro genitori siano stati uccisi.
Il giornalista dice che la pratica è diventata più comune negli ultimi giorni. Si sono verificate scene caotiche in diversi ospedali di Gaza in seguito agli attacchi aerei, con spazio insufficiente per gestire l'afflusso di pazienti e obitori stracolmi. I video mostrano che in alcune parti dell'ospedale di Al Aqsa, che è invaso da pazienti, i feriti, compresi i bambini, giacciono nei corridoi su letti e materassi di fortuna.
Esercito: a Gaza il diesel c'è, ma lo tiene Hamas
Di fronte agli appelli urgenti per la introduzione a Gaza di scorte di combustibile a fini umanitari, il portavoce militare israeliano ha sostenuto oggi che Hamas ha provveduto per tempo a mettere da parte un'ingente quantita' di diesel nella zona di Rafah (all'estremita' sud della Striscia, ndr). Essa - ha notato sul profilo X il portavoce dell'esercito in arabo, Avichay Adraee - ''potrebbe servire agli ospedali, alla igiene e agli impianti di depurazione d'acqua''. Adraee e' tornato quindi ad accusare Hamas di subordinare ai propri interessi quelli della popolazione di Gaza.
Entrano a Gaza da Rafah 17 camion di aiuti
Diciassette camion umanitari hanno attraversato oggi il valico egiziano di Rafah verso la Striscia di Gaza, bombardata e assediata da Israele, il secondo convoglio in due giorni destinato al territorio palestinese dall'inizio della guerra tra Israele e Hamas. Lo ha constatato un corrispondente dalla Afp sul posto.