"Entreremo a Gaza. Inizieremo una missione operativa e professionale per distruggere gli agenti di Hamas, le infrastrutture e terremo in mente anche le immagini, le scene e i caduti dello Shabbat di due settimane fa". Così il capo di stato maggiore dell'esercito Herzi Halevi. Contatti in corso tra Hamas e i mediatori arabi per la liberazione di ostaggi civili. Dal valico di Rafah transitati i primi camion per la popolazione della Striscia di Gaza. Meloni è stata a Tel Aviv per incontrare Netanyahu e Herzog
Meloni: "Solo con due popoli due stati soluzione duratura"
"Lavorare su una soluzione di lungo termine che solo due popoli due stati può garantire. Il lavoro pregresso va ripreso e fatto con una tempistica precisa, con grande impegno della comunità internazionale, non facile senza risposte come quelle sugli aiuti umanitari nella striscia". Lo dice la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a margine della conferenza sulla pace del Cairo. "Dall'altra parte, un lavoro importante va fatto sugli ostaggi, un lavoro di dialogo fra paesi occidentali e arabi: tutto quello che si può fare per impedire la escalation è buono e giusto, dobbiamo capire che siamo tutti sulla stessa barca", ha aggiunto Meloni.
Dopo vertice di pace Meloni a Tel Aviv per vedere Netanyahu e Herzog
Al termine del vertice della Pace del Cairo il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, si recherà a Tel Aviv dove incontrerà il primo ministro Benjamin Netanyahu e il presidente israeliano Isaac Herzog.
Meloni: "Fondamentale non consentire l'isolamento di Israele"
"A Netanyahu dirò che difendiamo il diritto di Israele a difendersi ed esistere, in quelle immagini c'era un antisemitismo che viene molto prima della questione israelo-palestinese. Noi difendiamo il diritto di Israele a esistere e difendersi, ma il modo migliore per farlo è non consentire l'isolamento di Israele dalle nazioni che hanno lavorato per un processo di normalizzazione, perchè questo è il disegno" di chi ha progettato l'attacco del 7 otobre. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a margine della conferenza per la pace del Cairo.
Intelligence Israele requisisce la casa del numero 2 di Hamas
Nel villaggio di Arrura (presso Ramallah, Cisgiordania) militari israeliani hanno requisito oggi la casa di Saleh el-Arruri, il vice capo dell'ufficio politico di Hamas (che ormai risiede a Beirut), ed hanno esposto sulla facciata uno striscione col volto del dirigente di Hamas sovrapposto alla stella di Davide azzurra. Sullo striscione, riferiscono i media israeliani, è stato scritto in arabo: 'Questa era la casa di el-Arruri, adesso è la sede di Abu Nimer, dell'intelligence di Israele'. Durante l'ingresso nel villaggio di Arrura i militari hanno compiuto decine di arresti di sostenitori di Hamas e hanno sequestrato materiale politico.
Meloni: "Apertura del valico Rafah è un risultato concreto"
"I leadar devono esserci in questi momenti. Già l'apertura del valico di Rafah è un risultato concreto. Piccoli passi a piccoli passi". Lo ha detto la presidente del consiglio, Giorgia Meloni, in conferenza stampa a Il Cairo.
Intenso e prolungato scambio di fuoco tra Hezbollah e Israele
Un intenso e prolungato scambio di fuoco è in corso tra Hezbollah e Israele a ridosso della Linea Blu di demarcazione tra Israele e Libano. Lo riferiscono testimoni oculari e media libanesi, secondo cui i lanci di razzi da parte di Hezbollah e la risposta di artiglieria israeliana si concentra nelle aree di Hula, Blida e Mays al Jabal, nel settore orientale della Linea Blu.
Meloni: "Negli attacchi di Hamas l'antisemitismo viene prima"
"Difendiamo il diritto di Israele a esistere e a difendersi, in quelle immagini" degli attentati di Hamas "c'era un antisemitismo che viene molto prima della questione israelo-palestinese". Lo ha detto la presidente del consiglio, Giorgia Meloni, in conferenza stampa a Il Cairo.
Meloni: "Serve dialogo fra paesi occidentali e arabi"
Serve "soprattutto un lavoro di dialogo fra i Paesi occidentali e i Paesi arabi". Lo ha detto la presidente del consiglio, Giorgia Meloni, in conferenza stampa a Il Cairo.
Entrato a Gaza primo carico d'aiuti salvavita, Unicef fornisce 44mila bottiglie d'acqua potabile
Oltre 44 mila bottiglie di acqua potabile fornite dall'Unicef – sufficienti per 22.000 persone per un giorno – oggi hanno attraverso il valico di Rafah, parte di un convoglio di 20 camion con la Mezzaluna Rossa egiziana, l'Organizzazione Mondiale della Sanità e il Programma Alimentare Mondiale. Lo comunica il Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia in una nota. "Con un milione di bambini a Gaza che stanno affrontando una grave crisi umanitaria e di protezione, la fornitura di acqua è una questione di vita o di morte. Ogni minuto è importante", ha dichiarato il Direttore generale dell'Unicef Catherine Russell.
"Questa prima, limitata quantità di acqua salverà delle vite, ma i bisogni sono immediati e immensi: non solo di acqua, ma anche di cibo, carburante, medicine e beni e servizi essenziali. Se non saremo in grado di fornire forniture umanitarie costanti, ci troveremo di fronte alla minaccia reale di epidemie pericolose per la vita". Gran parte delle infrastrutture di Gaza, compresi i sistemi idrici e igienici cruciali, sono stati ridotti in macerie in quasi due settimane di escalation di violenza. La capacità di produzione dell'acqua è pari al 5% dei livelli normali e i quasi 2,3 milioni di abitanti di Gaza sopravvivono con 3 litri di acqua al giorno per persona. Circa 1 milione di persone sono sfollate, di cui circa la metà sono bambini, e molti si sono rifugiati in rifugi sovraffollati con un accesso estremamente limitato all'acqua e ai servizi igienici - condizioni particolarmente pericolose per i bambini piccoli.
700mila palestinesi hanno lasciato il nord di Gaza: "Chi è rimasto vada via"
Settecentomila palestinesi hanno lasciato il nord della Striscia di Gaza, in seguito alla richiesta di evacuazione della zona chiesto da Israele, hanno reso noto le forze militari ribadendo che chi ancora, a città di Gaza o più a nord, non si è messo in movimento deve farlo per raggiungere la riserva naturale di Wadi Gaza più a sud per la sua sicurezza. Israele intensificherà gli attacchi contro gli obiettivi militari di Hamas e del governo. "Continueremo a prendere di mira obiettivi che possono porre una minaccia alle forze di terra nella prossima fase della guerra", si precisa. Più di 544mila sfollati hanno trovato spazio nei rifugi allestiti dall'Unrwa. Altri presso loro familiari o amici.
Lapid, Israele ha bisogno di un "vero governo emergenza"
Il leader dell'opposizione israeliana, Yair Lapid, ha detto che "Israele ha bisogno di un vero governo di emergenza". "Ora più che mai, è necessario un vero governo di emergenza con un unico gabinetto limitato con autorità chiare", ha detto su X. "Tutti dovrebbero sapere cosa stanno facendo in questo gabinetto, qual è il loro ruolo, quali sono le loro autorità e
quali sono gli ordini amministrativi e di comando. Senza questo, il governo non fa altro che aggravare il caos".
Baerbock: "Sicurezza Israele non negoziabile, distinguere tra civili e terroristi"
"Per la Germania, la sicurezza dello Stato di Israele non è negoziabile". Lo ha detto il ministro degli Esteri tedesco, Annalena Baerbock, al "summit del Cairo per la pace" in Medio Oriente. "Quello che è chiaro è che gli autori di questo terrore non parlano a nome del popolo palestinese - ha aggiunto in riferimento al terribile attacco del 7 ottobre in Israele - Parlano solo per loro stessi. Parlano la lingua del terrore". E, ha proseguito, "chiedo a tutti di distinguere sempre tra terroristi e popolazione civile".
La Germania, ha confermato, ha aumentato gli aiuti umanitari a Gaza di 50 milioni di euro. Baerbock si è espressa per un nuovo processo di pace che consenta a due stati indipendenti di vivere l'uno al fianco dell'altro. "Questo potrebbe suonare strano oggi, ma solo una soluzione giusta e duratura significherà anche la sconfitta ultima di Hamas e del suo piano, basato sul rifiuto totale dell'umanità, della diplomazia"-
Ministro Turchia: "Israele smetta di essere ostile con i palestinesi"
Il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan, presente al vertice della pace al Cairo ha affermato che "la Palestina sta vivendo una grande tragedia" e che "non vi sono scuse per applicare questa punizione collettiva al popolo palestinese". Fidan ha aggiunto che "la comunità internazionale deve cooperare con noi e inviare un messaggio chiaro in questo momento pericoloso", mentre "Israele deve smettere di lanciare le sue operazioni ostili contro il popolo palestinese". Il ministro degli Esteri turco ha poi messo sottolineato che "non permetteremo ulteriori offese contro il popolo palestinese, perché se questa crisi continuerà, potrebbe estendersi all'intera regione. Pertanto, deve esserci una soluzione giusta e di pace globale per questa regione". Fidan ha spiegato che "dobbiamo trarre vantaggio da tutti gli sforzi per ritornare sulla via della pace basata su due Stati, affinché ci sia uno Stato palestinese indipendente prima dei confini del 1967, con Gerusalemme Est come capitale".
Gaza City, le immagini della distruzione del quartiere Al Zhara
Sky News, Cleverly: "Dobbiamo garantire che Hamas non vinca. Dobbiamo piuttosto garantire che vinca la coesistenza pacifica"
Israele: "A Gaza non entrerà carburante"
"Il carburante non entrerà a Gaza". Lo ha detto il portavoce delle forze israeliane (Idf), Daniel Hagari, in dichiarazioni riportate dal Times of Israel nel giorno del passaggio dal valico di Rafah degli aiuti per la Striscia di Gaza, i primi dall'inizio del conflitto due settimane fa dopo il terribile attacco di Hamas in Israele. Da Rafah, ha detto Hagari, entreranno nella parte meridionale di Gaza alimenti, acqua e forniture sanitarie.
Israele: "A Gaza nessuna crisi umanitaria"
"Ad ora posso dirvi che non c'è alcuna crisi umanitaria a Gaza. E' difficile spostare in pochi giorni le persone verso il sud della Striscia di Gaza, ma la popolazione se la cava". E' quanto sostiene un funzionario della sicurezza israeliana secondo dichiarazioni riportate dal Times of Israel. "Non c'è carenza di acqua a Gaza - ha affermato ancora, coperto da anonimato, nel giorno in cui dal valico di Rafah sono passati i primi aiuti per la Striscia dal 7 ottobre scorso - C'è cibo a sufficienza per le prossime settimane, oltre alle forniture di medicinali che, per quanto sappiamo, non mancano negli ospedali".
Nei giorni scorsi Israele, teatro del terribile attacco del 7 ottobre di Hamas, ha avvertito i palestinesi nel nord dell'enclave palestinese, chiedendo di spostarsi verso le aree a sud. Secondo le Idf sono circa 700mila le persone, su 1,1 milioni nel nord di Gaza, che si sono spostate verso le zone meridionale. L'ufficiale ha accusato Hamas, che controlla la Striscia nel mirino dei bombardamenti israeliani dall'attacco di due settimane fa, di continuare a impedire gli spostamenti verso sud.
Incontro Sánchez-Abu Mazen: "Dalla Spagna più aiuti alla Palestina"
Esercito Israele: "Si prepara una nuova fase, anche azione di terra"
L'esercito israeliano sta continuando i suoi preparativi per la "prossima fase della guerra, inclusa l'operazione di terra". Lo ha detto il portavoce militare aggiungendo che in questi giorni "sono stati approvati piani per espandere le attività operazionali". "Le truppe, sia quelle in servizio sia i riservisti, sono schierati sul campo e si stanno addestrando in accordo con i piani operativi approvati".
Medioriente, in corso bilaterale tra Meloni e Abu Mazen al Cairo
Un incontro bilaterale fra la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il presidente palestinese, Abu Mazen, è in corso a margine della conferenza sulla pace al Cairo.