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Israele-Hamas, Biden: "Valico Rafah sarà aperto per 20 camion di aiuti, al Sisi d'accordo"

©Ansa

Il leader Usa ha dichiarato che il presidente egiziano ha accettato di consentire ai mezzi umanitari di entrare a Gaza. Il passaggio potrebbe però restare chiuso fino a venerdì. "La vostra rabbia per l'attacco del 7 ottobre è la nostra dopo l'11 settembre, ma non fate i nostri stessi errori", ha detto Biden a Netanyahu. Scontri a Beirut davanti all'ambasciata Usa. Intanto è allarme terrorismo in tutta Europa. L'Italia sospende il trattato di Schengen insieme ad altri otto Paesi europei

IDF, audio prova esplosione ospedale per errore lancio

Un audio intercettato dall'esercito israeliano prova che l'esplosione all'ospedale di Gaza che ieri ha provocato centinaia di vittime è stata provocata dall'errore nel lancio di un razzo da parte di Hamas. Lo ha affermato il portavoce dell'IDF Daniel Hagari in una conferenza stampa. "Sarebbe stato impossibile sapere quanto accaduto con la rapidità con cui Hamas ha dato le informazioni", ha commentato. Non è stato sparato niente dall'IDF che potesse colpire l'ospedale via terra, mare o aria, ha spiegato, né i suoi sistemi radar hanno tracciato i razzi sparati da Gaza al momento dell'esplosione. L'audio intercettato da IDF, ha precisato ancora Hagari, rivela una conversazione fra esponenti di Hamas in cui si parla di "razzi non partiti". Sono già circa 450, dal 7 ottobre scorso, i razzi lanciati verso Israele ma caduti a Gaza, secondo il portavoce, che ha sottolineato di avere attentamente esaminato l'audio e incrociato le informazioni contenute prima di diffonderle. 

Ministro Ben Gvir, senza rilascio ostaggio no aiuti a Gaza

"Finché Hamas non avrà rilasciato gli ostaggi nelle sue mani, l'unica cosa che serve far entrare a Gaza sono centinaia di tonnellate di esplosivo proveniente dalla nostra Aeronautica militare, non un grammo di aiuti umanitari". Lo ha scritto su X Itamar Ben Gvir, ministro per la Sicurezza Nazionale di Israele. 

Esercito, non è stato colpito l'ospedale, ma il parcheggio

L'edificio dell'ospedale al-Ahli a Gaza (dove ieri sono rimaste uccise centinaia di persone) ''non e' stato colpito''. Danni sono stati rilevati invece nel parcheggio esterno, dove sono presenti ''i segni di un incendio''. Lo ha affermato in una conferenza stampa il portavoce militare israeliano, Daniel Hagari, sulla base di immagini aeree. ''Non si notano crateri né danni agli edifici circostanti, come sarebbe da aspettarsi nel caso di un attacco aereo'', ha rilevato. 

Papa, si eviti la catastrofe umanitaria a Gaza

"Anche oggi cari fratelli e sorelle, il pensiero va in Palestina, in Israele: le vittime aumentano e la situazione a Gaza è disperata, si faccia per favore tutto il possibile per evitare una catastrofe umanitaria". Lo ha detto il Papa alla fine dell'udienza generale. 

Biden atterrato in Israele, vedrà subito Netanyahu

Il presidente Usa Joe Biden è appena atterrato in Israele. Subito dopo incontrerà il premier Benyamin Netanyahu. 

Turchia prepara invio ospedali da campo a Rafah

La Turchia rimane al fianco della popolazione civile palestinese e offre l'invio di una nave ospedale o ospedali da campo da allestire in prossimità del valico di Rafah, al confine tra la Striscia di Gaza e l'Egitto. Lo ha dichiarato questa mattina il ministro della Salute, Fahrettin Koca, che del piano di intervento di Ankara ha informato l'Organizzazione Mondiale della Sanità e preso contatti con diverse organizzazioni non governative attive nell'area. "La Turchia è pronta a inviare una nave ospedale o allestire ospedali da campo nei pressi del valico di Rafah. Siamo pronti a fornire ai nostri fratelli palestinesi strutture dove poter ricevere cure mediche. Ho parlato con Hans Kluge, responsabile per l'Europa dell'Organizzazione Mondiale per la Sanità e ho detto chiaramente che siamo decisi a fare la nostra parte", ha detto Koca in seguito all'esplosione che ha colpito ieri sera l'ospedale battista Al Ahly Al Arabi, nella Striscia di Gaza, provocando la morte di centinaia di persone.


Più grande ospedale Gaza finirà oggi carburante

L'ospedale di Shifa, dove sono state portate le vittime dell'esplosione dell'ospedale al-Ahli, rimarrà senza carburante entro la giornata di oggi, a meno che non entrino ulteriori rifornimenti nella Striscia di Gaza. L'allarme è stato lanciato da Mohammed Abu Selmia, direttore generale dell'ospedale, il più grande di Gaza. La struttura sanitaria sta lavorando ben oltre la sua capacità in seguito all'esplosione all'ospedale al-Ahli, ha detto Selmia, aggiungendo che gli operatori sanitari stanno ancora curando pazienti gravemente feriti. "Tutti i feriti sono in una situazione terribile", ha ammesso all'Associated Press. "Una giovane donna a cui sono stati amputati gli arti, un bambino a cui sono usciti gli intestini, molti altri hanno avuto amputazioni degli arti, emorragie al cervello, al fegato e alla milza".


Blinken chiama Abu Mazen, condoglianze strage ospedale

Il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, ha chiamato il presidente dell'Autorità nazionale palestinese, Abu Mazen, per porgergli le condoglianze per la strage all'ospedale battista di Gaza City. Lo ha riferito il dipartimento di Stato. La strage di civili, su cui c'è uno scambio di accuse tra Israele e palestinesi, ha portato alla cancellazione del vertice di Amman tra il presidente Usa, Joe Biden, e alcuni leader del mondo arabo tra cui lo stesso Abu Mazen. 

Oms, situazione a Gaza "sta andando fuori controllo"

"La situazione a Gaza sta andando fuori controllo". L'allarme è stato lanciato dal capo dell'Organizzazione mondiale della Sanità, Tedors Adhanom Ghebreyesus. "Ogni secondo che aspettiamo per ricevere gli aiuti sanitari, perdiamo vite umane", ha scritto su X. "Da quattro giorni le fornture dell'Oms sono bloccate alla frontiera", ha denunciato, "abbiamo bisogno di accesso immediato per iniziare le forniture salva-vita; serve fermare la violenza da tutte le parti". 

Israele insiste, la Jihad islamica dietro strage ospedale

Israele ribadisce che l'esplosione avvenuta ieri nell'ospedale al-Ahli di Gaz è stata causata da un razzo difettoso lanciato ieri alle ore 18.59 dalla Jihad islamica da un cimitero non lontano. Lo ha affermato il portavoce militare israeliano, Daniel Hagari, in un conferenza stampa in cui ha mostrato immagini degli eventi di ieri sera. Israele, ha aggiunto, ha anche la registrazione di una conversazione fra miliziani palestinesi che confermerebbe il lancio di un razzo difettoso. Dall'inizio del conflitto, ha precisato, 450 razzi palestinesi difettosi sono esplosi all'interno della Striscia.

Intelligence Gb, 'conflitto potrebbe ispirare il terrorismo nel Regno Unito'

Il conflitto a Gaza potrebbe ispirare atti terroristici nel Regno Unito. Lo ha detto il capo dell'intelligence britannica MI5, aggiungendo che l'agenzia sta prestando "molta attenzione" agli eventi in Medio Oriente. "C'è chiaramente la possibilità che eventi importanti in Medio Oriente generino un volume maggiore di minaccia nel Regno Unito. I terroristi possono trarre ispirazione non solo da ciò che vedono accadere nel Regno Unito, ma anche da ciò che vedono accadere in Medio Oriente, nel continente o altrove", ha affermato il direttore generale Ken McCallum, aggiungendo che l'MI5 si è concentrato particolarmente sull'Iran, temendo che la nazione possa essere incoraggiata dal conflitto a Gaza.

"Siamo ovviamente preoccupati per il comportamento dell'Iran nel Regno Unito da molto tempo", ha detto. “In particolare, gli ultimi 18 mesi circa sono stati una fase particolarmente intensa di minaccia generata dall’Iran sul suolo britannico. Chiaramente, gli eventi in Medio Oriente aumentano la possibilità che l’Iran possa decidere di muoversi in nuove direzioni".

Borrell, ancora chiusi gli accessi per aiuti umanitari

"Gli aiuti umanitari devono entrare ma purtroppo ancora non possono entrare perché tutte le vie di accesso sono chiuse. Il ministero degli Esteri egiziano chiede che cessino i bombardamenti contro le infrastrutture che consentirebbero l'accesso di questi aiuti umanitari urgenti". Lo ha dichiarato l'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell, nel suo intervento in Aula al Parlamento europeo a Strasburgo. 

Borrell, anche guerra ha regole che vanno rispettate

"Anche la guerra ha delle regole. Tagliare l'acqua e gli approvvigionamenti vanno contro le regole del diritto internazionale". Lo ha dichiarato l'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell, nel suo intervento in aula al Parlamento europeo a Strasburgo.


Scholz chiede indagine approfondita su attacco ospedale

Il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, ha chiesto un'indagine approfondita sull'esplosione nell'ospedale di Gaza che ha provocato centinaia di morti. "Civili innocenti sono stati feriti e uccisi. I nostri pensieri vanno alle famiglie delle vittime", ha scritto Scholz su X. Scholz, che ieri ha visitato Israele, è atteso oggi in Egitto, dove incontrerà il presidente Abdel Fattah al-Sisi. 

Ambasciata Usa a Beirut, 'non recatevi in Libano, americani lascino Paese'

L'ambasciata di Washington a Beirut ha innalzato al livello 4 l'allerta per i viaggi nel Paese dei Cedri, chiedendo ai cittadini americani di ''non recarsi in Libano''. In una nota condivisa in un tweet si invitano inoltre ''i cittadini statunitensi in Libano di organizzarsi in modo adeguato per lasciare il Paese'', ricordando che i voli ''commerciali sono attualmente disponibili''.

La sede diplomatica Usa aggiunge che ''i cittadini statunitensi che scelgono di non partire dovrebbero preparare piani per le situazioni di emergenza''. Vengono inoltre condivisi contatti mail e telefonici dove ''i cittadini statunitensi che necessitano di assistenza devono contattare l'ambasciata americana a Beirut''.

von der Leyen, no scuse per raid ospedale; accertare fatti

"Sono rattristata dal raid contro l'ospedale Al-Ahli e dall'enorme numero di vittime. Non ci sono scuse per colpire un ospedale pieno di personale medico e civili. Tutti i fatti devono essere accertati e i responsabili devono essere portati davanti alla giustizia". Lo scrive su X la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.

Israele, cellule Hamas ancora nascoste in regione Negev

Ci sono ancora cellule terroristiche di Hamas che vagano per la regione del Negev e aspettano di uscire dai loro nascondigli e attaccare i civili, secondo una valutazione fatta dall'esercito israeliano (Idf) e rilanciata dal Jerusalem Post. Si temono anche attacchi al confine egiziano, secondo lo stesso rapporto. L'esercito israeliano si sta preparando per la prossima fase della sua campagna contro la Striscia di Gaza, ma i piani potrebbero non essere conformi alle aspettative diffuse di un'imminente offensiva di terra, ha detto martedì il portavoce internazionale dell'Idf. 

Giordania, 'summit annullato perché guerra non si può fermare'

''Al momento non può essere fermata'' la guerra tra Hamas e Israele, ed è per questo che la Giordania ha deciso di annullare il summit previsto per oggi tra re Abdullah II, il presidente americano Joe Biden, il leader egiziano Addel Fattah al-Sisi e il presidente dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) Mahmoud Abbas. Lo si legge in una nota diffusa dal ministro degli Esteri giordano Ayman Al-Safadi, che accusa Israele di aver compiuto ''massacri''.

Biden oggi in Israele: "Indignato" per strage in ospedale a Gaza

La visita del presidente americano arriva in un momento in cui le tensioni in Medio Oriente sono altissime, dopo l'attacco su una struttura ospedaliera della Striscia - con scambio di accuse tra Hamas e l’esercito israeliano -. L’episodio ha indotto la Giordania a cancellare il summit a quattro con lo stesso Biden, il presidente egiziano al-Sisi e il presidente dell'Autorità palestinese Abu Mazen. LEGGI QUI

Kuleba, 'Putin dietro Hamas, merita un'altra Norimberga'

"Abbiamo avuto rassicurazioni dal governo americano, presidente Biden incluso, che il sostegno all’Ucraina contro l’aggressione russa rimarrà una priorità per tutto il mandato. Ucraina e Israele sono due teatri della stessa guerra, perché gli attori dall’altra parte del fronte sono gli stessi. E, sebbene l’Ucraina temporaneamente non sia più nei titoli dei giornali per quanto sta accadendo in Israele, è ancora sulla prima pagina dell’agenda sicurezza internazionale". Lo dice a Repubblica il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, affermando di non ritenere che la guerra in Ucraina sia passata in secondo piano rispetto a quella in Medio Oriente.

Sul fatto che ci sia la mano della Russia dietro l’attacco di Hamas, Kuleba spiega che "non è questione di prove specifiche, basta vedere chi è interessato allo scoppio di un’altra guerra. La Russia. Spera così che i nostri alleati siano distratti. E alla Russia fa comodo un’altra crisi di rifugiati in Europa. Infine, Putin è interessato al rafforzamento dell’Iran, il suo alleato più vicino". E quanto al consolidamento dell’asse Russia-Cina-Iran, "la Cina, a quanto ne so, non fornisce armi a Putin. Questo ci basta, risponde Kuleba.

Sulla visita di Zelensky a Tel Aviv negata dallo Stato ebraico, il ministro degli Esteri ucraino risponde che "non ci sentiamo rifiutati. Avevamo discusso con loro della visita subito dopo l’attacco di Hamas e ci avevano detto che avremmo dovuto aspettare. Allora nessun leader straniero era atteso a Tel Aviv. Ora la fase è cambiata". Parlando del Piano di pace in dieci punti, Kuleba riferisce che l’incontro è confermato, sarà alla fine di ottobre. La sede però sarà diversa e va definita. Riguardo al fatto che Brasile e Cina, Paesi del Global South, siano contrari all’idea di istituire un Tribunale speciale sull’aggressione, perché non vogliono un’altra Norimberga, Kuleba risponde che "Putin e il suo entourage meritano un’altra Norimberga, non c’è dubbio".

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