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Bruxelles, Isis rivendica attentato. Ucciso il killer in scontro con la polizia

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Attentatore di Bruxelles era un lupo solitario
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Attentatore di Bruxelles era un lupo solitario
00:01:51 min

"Un combattente dello Stato islamico ha attaccato due cittadini svedesi", si legge in un comunicato pubblicato da Amaq, il network del gruppo terroristico. L’uomo che ha ucciso due persone è stato trovato in mattinata a Schaerbeek: ferito nello scontro a fuoco con gli agenti, è morto in ospedale. Il primo ministro ha dichiarato che era "di origine tunisina e soggiornava illegalmente" nel Paese e che ha agito da solo. Interrogata la moglie: "Non ho mai notato nulla né visto alcun segno" di cui preoccuparsi

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È morto Abdesalem Lassoued, l'attentatore che ha aperto il fuoco con un kalashnikov lunedì intorno alle 19 nel centro di Bruxelles. Era stato individuato questa mattina a Schaerbeek, dopo una fuga durata tutta la notte. Un testimone lo ha riconosciuto in un bar e ha allertato la polizia: nel corso di uno scontro a fuoco l’uomo è rimasto ferito ed è poi morto in ospedale. Durante la perquisizione nella sua casa sono state trovate diverse armi. Il primo ministro belga ha spiegato che il sospettato era un 45enne “di origine tunisina e soggiornava illegalmente” nel Paese. L'uomo ieri ha ucciso 2 persone. Le vittime sono cittadini svedesi. Nei video diffusi in rete da alcuni passanti, si vede il killer arrivare in scooter, vestito con una giacca arancione, scendere dal mezzo e imbracciare l'arma. Avrebbe gridato "Allah Akhbar". Il presunto attentatore aveva anche postato un video di rivendicazione sui social. "Ho vendicato i musulmani", diceva nel filmato, sostenendo di essere "un mujahid dell'Isis". Il gruppo terroristico ha poi rivendicato l'attacco: "Un combattente dello Stato islamico ha attaccato due cittadini svedesi", si legge in un comunicato di Amaq, il network dell'Isis, dove si specifica che la Svezia è finita nel mirino "perché nella Coalizione" contro l'Isis. A quanto si apprende, l'uomo sarebbe arrivato a Lampedusa nel 2011 a bordo di un barchino.


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Isis: Un combattente dello Stato islamico ha attaccato due cittadini svedesi

"Un combattente dello Stato islamico ha attaccato due cittadini svedesi", recita il comunicato pubblicato da Amaq, il network del gruppo terroristico. La Svezia è finita nel mirino "perché nella Coalizione" contro l'Isis.

Isis rivendica attentato

L'Isis ha rivendicato l'attacco a Bruxelles in un comunicato ufficiale.

L'attentatore di Bruxelles era un lupo solitario. VIDEO

Attentatore di Bruxelles era un lupo solitario
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Attentatore di Bruxelles era un lupo solitario
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Fu identificato anche a Terni l'attentatore di Bruxelles

Era stato identificato anche a Terni, 11 anni fa durante un normale controllo di routine da parte delle forze dell'ordine, Abdesalem Lassoued, il 45enne di origini tunisine che nella serata di lunedì, a Bruxelles, ha fatto fuoco con un kalashnikov contro due cittadini svedesi. Lo si apprende da fonti della questura. L'uomo era stato sottoposto a controllo nella città umbra nel febbraio 2012.

L'Europa in allerta

Nelle ore che hanno fatto seguito all'attentato di Bruxelles in molte parti d'Europa è scattata l'allerta. In Francia le misure di sicurezza sono state rafforzate sin dall'attentato di venerdì scorso ad Arras. Ma gli allarmi bomba continuano a ripetersi: oggi, per la seconda volta in meno di una settimana è stata evacuata la Reggia di Versailles. Olanda e Francia hanno rafforzato immediatamente i controlli alle frontiere. In Spagna è stato convocato d'urgenza il Tavolo per la minaccia terrorista. Londra ha deciso di potenziare i controlli in vista della partita Inghilterra-Italia.

Meloni a leader Ue: "Gravi rischi per la sicurezza da immigrazione illegale di massa"

Giorgia Meloni, nella riunione con i membri del Consiglio Ue, a quanto si apprende, ha ricordato che l'autore dell'attentato di Bruxelles sbarcò nel 2011 in Italia, "come già successo in passato per altri terroristi". "Per questo - ha detto la premier agli altri leader - ho più volte cercato di accendere i riflettori sul fatto che dall'immigrazione illegale di massa possono sorgere anche gravi rischi per la sicurezza in Europa, quindi non possiamo più permetterci titubanze, ne va della sicurezza dei cittadini europei".

Meloni: "Cordoglio dell'Italia a Belgio e Svezia"

La premier Giorgia Meloni "ha espresso ai Primi Ministri belga De Croo e svedese Kristersson il più profondo cordoglio dell'Italia e suo personale per il grave attentato compiuto ieri sera a Bruxelles". Lo si legge in una nota di Palazzo Chigi, trasmessa dopo la riunione in videoconferenza con i membri del Consiglio Europeo che era stata "convocata dal Presidente Charles Michel per discutere dell'attacco di Hamas subito da Israele e delle implicazioni del conflitto in corso, con riferimento anche alla situazione umanitaria di Gaza".

Attentatore di Bruxelles è stato in prigione in Svezia

L'attentatore di Bruxelles ha scontato una pena in prigione in Svezia. Lo riferiscono le autorità svedesi per l'immigrazione.

L'appello della moglie dell'uomo scambiato per Lassoued

La moglie dell’uomo erroneamente scambiato per Lassoued racconta: "Siamo andati a Genova dove c'è il consolato di riferimento per noi di Bologna. Dopo essere stati in consolato, ho girato un video in cui mi marito spiega la situazione in relazione al passaporto, coi nostri bimbi che gli giocano intorno. Alcuni media hanno fatto un fermo immagine del video che hanno trovato su una pagina Facebook, poi oscurata dalle autorità belghe, dicendo che l'uomo nelle immagini era Lassoued". La donna racconta che la scorsa notte un amico del marito lo ha avvertito della diffusione della sua immagine. Poi, all’alba, “abbiamo chiamato i carabinieri, non sapevamo cosa fare, lui tremava come una foglia”. A quel punto “i militari si sono giustamente presentati in tre pattuglie e in assetto antiterrorismo, non sapendo chi avevano davanti”. Capito l’equivoco, l’uomo è stato sentito in caserma come persona informata sui fatti. “Voglio fare un appello ai media: non mandate più quell'immagine. Mio marito è un uomo che lavora come trasportatore, vede persone tutto il giorno. Una persona tranquilla, padre di quattro figli. Non c'entra nulla col terrorismo”.

L'attentatore di Bruxelles non è l'uomo ripreso nel video a Genova

Abdesalem Lassoued non corrisponde all’uomo che si vede in un filmato girato nel 2021 a Genova, a differenza di quanto emerso nelle scorse ore. La persona che appare in un fermo immagine in piazza della Vittoria nel capoluogo genovese non è infatti il killer di Bruxelles ma un cittadino tunisino che risiede con la sua famiglia a Bologna. Lo racconta all’AGI la moglie, Nora Boudair: "Mio marito è arrivato in Italia nel 2011 dalla Tunisia. L'unica cosa che lo accomuna con Lassoued è la città di Sfaz, dove entrambi sono nati e per questo si conoscevano. Dal 2015 mio marito Slah Ayadi faceva parte assieme all'attentatore e ad altre persone di un gruppo Facebook formato da tunisini con problemi ad avere il passaporto che, come forma di protesta, si giravano dei video in cui raccontavano le loro difficoltà ad avere il documento".

Svedesi forse colpiti per roghi del Corano

"Al momento pensiamo più a un lupo solitario" che "non era parte di una cellula terroristica". Lo ha detto il ministro della Giustizia del Belgio, Vincent Van Quickenborne, in conferenza stampa, parlando della modalità d'azione del sospetto autore dell'attentato di Bruxelles, Abdesalem Lassoued. Il movente che ha portato l'uomo a prendere di mira persone di nazionalità svedese, ha spiegato il ministro, potrebbe essere legato ai roghi del Corano avvenuti in Svezia nei mesi scorsi.

Attentatore Bruxelles fece richiesta asilo a Torino nel 2011

Abdesalem Lassoued, l'attentatore tunisino che ieri ha ucciso due persone a Bruxelles, aveva fatto una richiesta di asilo alla Questura di Torino nel 2011, lo stesso anno in cui era sbarcato in Italia. Dopo essere stato poi all'estero, Lassoued era tornato in Italia: a Bologna, nel 2016, aveva chiesto di essere ammesso al programma di protezione internazionale. Poi avrebbe fatto perdere le sue tracce.

Indagini sulla rete italiana dell'attentatore di Bruxelles

I carabinieri del Ros stanno lavorando d'intesa con la Digos e l'autorità giudiziaria di Bologna per ricostruire il percorso fatto in Italia da Abdesalem Lassoued, l'attentatore tunisino che ieri ha ucciso due persone a Bruxelles. Uno degli obiettivi è di riuscire a risalire alla sua rete di conoscenze in Italia.

Premier Belgio: "Più rigore nei rimpatri dei migranti"

Il sospetto autore degli attentati a Bruxelles "viveva" in Belgio "in totale incognito. Dobbiamo trarre le dovute conclusioni. Innanzitutto, l'ordine di lasciare il territorio dev'essere più restrittivo. Ciò richiederà più monitoraggio e comunicazione con i Paesi d'origine", ha detto il premier belga Alexander De Croo in conferenza stampa. "Sapevamo che l'autore era un richiedente asilo, non aveva precedenti penali, non era mai stato in un centro per asilo. Non era sulla lista dei terroristi", ha precisato.

Procuratore: "Attentatore era lupo solitario, arrestati 4 sospetti"

L'ipotesi che fosse un "lupo solitario" è quella più attendibile al momento per descrive Abdelsalam Lassoued, il principale sospettato per l'attacco di ieri sera a Bruxelles. Lo ha dichiarato in una conferenza stampa il procuratore federale belga, Frederic Van Leeuw. "Sono state effettuate perquisizioni e quattro persone, che potrebbero essere a lui collegate, sono state arrestate", ha aggiunto il procuratore, che ha poi spiegato come le forze dell'ordine siano riuscite a rintracciare Lassoued. "Poco prima delle 8 del mattino, un testimone ha indicato alla polizia di aver visto il sospettato in un bar a Schaerbeek. Gli agenti di polizia si sono recati sul posto e ha avuto luogo una sparatoria. L'autore è rimasto ferito. È morto in ospedale alle 9.38. Nel bar è stata trovata un'arma da guerra, mentre nella sua abitazione sono state rinvenute altre armi e un coltello", ha aggiunto Van Leeuw.

Belgio, la moglie dell'attentatore: "Mai notato nulla"

La vedova di Abdessalem Lassoued quando ieri sera ha visto le immagini del suo compagno rivendicare l'attacco, è subito andata in una stazione di polizia. Secondo i media belgi, temendo che l'uomo potesse tornare a casa, la moglie si è recata con la figlia dalla polizia dove ha trascorso la notte. "Non ho mai notato nulla né visto alcun segno" di cui preoccuparsi, "eravamo una coppia come tante", avrebbe dichiarato la donna. La compagna di Abdesalem Lassoued assicura di aver dato "piena collaborazione e tutte le informazioni di cui disponeva". "Ma non sapevo dove fosse", avrebbe detto riferendosi al momento dell'attentato. "Ho vissuto tutta la notte nella paura. Sono completamente esausta", ha detto questa mattina in lacrime ai giornalisti di Het Laatste Nieuws. "Ora che è morto, tutto quello che voglio è tornare a casa e stare con i miei figli", ha concluso la donna.

Francia, Darmanin: "Revoca soggiorno a simpatizzanti Jihad"

Il ministro dell'Interno Gerald Darmanin vuole inserire nel suo progetto di legge sull'immigrazione una disposizione che consenta di ritirare il permesso di soggiorno agli stranieri che "aderiscono a un'ideologia jihadista", ha dichiarato. A quattro giorni dall'uccisione di un insegnante in una scuola media di Arras da parte di un attentatore che si era dichiarato fedele allo Stato islamico, Darmanin "sta considerando questa disposizione".

Zelensky: "Vicini agli amici svedesi e belgi contro il terrorismo"

"Dopo l'attentato di ieri a Bruxelles, i miei pensieri vanno al premier svedese Ulf Kristersson, al popolo svedese e a tutte le persone colpite. Esprimo anche solidarietà al primo ministro belga Alexander De Croo e al popolo belga", scrive su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, precisando che "l'Ucraina è fermamente al fianco dei nostri amici svedesi e belgi contro il terrorismo".

Belgio: scende a livello 3 l'allerta terrorismo a Bruxelles

L'allerta di minaccia terroristica a Bruxelles e' scesa dal livello 4 - l'allarme massimo decretato ieri sera dopo l'attacco - a 3. Nel resto del Belgio l'allerta resta a livello 3. Lo riporta il canale LN24.

Belgio, la moglie dell'attentatore sotto interrogatorio

La moglie di Abdesalem Lassoued, l'attentatore che ieri ha ucciso due persone a Bruxelles e che questa mattina è stato ucciso dalla polizia, è sotto interrogatorio dalle 15. Lo rendono noto i media belgi. L'operazione di polizia, avvenuta questa mattina verso le 8, in place Euge'ne Verboekhoven a Schaerbeek è ormai conclusa. Solo il caffè Al Khayma, dove era stato rintracciato e neutralizzato l'attentatore, resta sotto sorveglianza da parte degli agenti.


Il premier De Croo: "L'attentatore ha agito da solo"

L'autore dell'attentato di ieri sera a Bruxelles "ha agito in modo del tutto individuale. Non vi sono indicazioni che quest'uomo abbia collaborato con qualcuno o che faccia parte di una rete" di terroristi, ha dichiarato il premier belga, Alexander De Croo, ai microfoni di Vrt. "Dobbiamo vedere se abbiamo fatto la valutazione giusta. Quell'uomo ha cercato attivamente gli svedesi che erano a Bruxelles e ha commesso un atto assolutamente vigliacco e folle", ha spiegato De Croo, rammaricandosi che questo tipo di attacchi vengano regolarmente registrati a Bruxelles e in Europa. "Abbiamo visto negli ultimi anni in tutta Europa che, sfortunatamente, le persone non sono mai immuni da questo tipo di azioni da 'lupo solitario'", ha aggiunto.

Polizia e ambulanze nel luogo dove questa mattina è stato trovato il sospetto attentatore di Bruxelles

Attentato Bruxelles

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Attentatore Bruxelles sbarcato a Lampedusa nel 2011

A quanto si apprende, Abdesalem Lassoued, l'attentatore tunisino che ieri ha ucciso due persone a Bruxelles, è arrivato a Lampedusa nel 2011 a bordo di un barchino. Dopo una permanenza in Italia è andato in Svezia, da dove sembra sia stato espulso. Tornato in Italia, nel 2016 è stato identificato a Bologna dalla Digos come radicalizzato: aveva espresso la volontà di aderire alla jihad e partire per combattere. L'uomo è stato monitorato anche dall'intelligence. In seguito è andato in Belgio. Non si esclude che ieri abbia colpito proprio due svedesi per il malcontento che provava verso il Paese da cui era stato espulso.

Sindaca di Schaerbeek: "L'attentatore fu espulso dalla moschea"

Abdesalem Lassoued "frequentava una moschea del quartiere da dove è stato espulso qualche tempo fa a causa di alcuni commenti radicali", ha detto la sindaca di Schaerbeek, Cecile Jodogne, ai microfoni dell'emittente belga Rtbf. Il presunto autore dell'attentato di Bruxelles, neutralizzato questa mattina dalla polizia nel quartiere della capitale belga, faceva parte di "una famiglia che apparentemente non creava problemi", ha spiegato la sindaca, precisando che "la figlia era in una scuola non islamista, ma confessionale riconosciuta dalla comunità francese. Abdesalem "non era residente a Schaerbeek, non ha mai fatto il processo di iscrizione al Comune, era in una situazione irregolare", ha sottolineato ancora Jodogne, riferendo che "tutte le informazioni" a disposizione sul percorso dell'uomo "arrivano dall'Ufficio stranieri" e che dunque "non era conosciuto dai servizi comunali".

Chiude il bar dove è stato preso Abdesalem, nessun commento

Nessun commento per la stampa. Dopo le lunghe ore di indagini svolte dagli investigatori, il proprietario del bar ristorante marocchino Al Khaima, al 13 di Rue Van Oost, dove è stato intercettato questa mattina Abdesalem Lassoued, ha abbassato le serrande. Alla riapertura della strada nel quartiere di Schaerbeek, quasi sette ore dopo lo scontro a fuoco tra la polizia belga e il sospetto autore dell'attentato di Bruxelles, l'esercente si è recato, sotto lo sguardo di due agenti, nel suo locale per riordinare il plateatico. Di seguito ha attivato la chiusura automatica delle saracinesche e si è allontanato su un monopattino elettrico senza rilasciare dichiarazioni ai cronisti.

Schaerbeek solidale, abitanti offrono il tè a cronisti e polizia

Un giovane di Schaerbeek, teatro questa mattina della cattura del sospetto autore dell'attentato di Bruxelles di ieri sera, Abdesalem Lassoued, mostra l'anima solidale del quartiere della capitale tra i più densamente popolati dalla comunità turca e nordafricana. Il ragazzo ha raggiunto i giornalisti, assiepati da ore nella zona della sparatoria, e gli agenti di polizia offrendo un tè caldo alla menta, bevanda tradizionale del Marocco.

Bruxelles, riaperta la via dove è stato catturato Abdesalem

Quasi sette ore dopo lo scontro a fuoco tra la polizia belga e il sospetto autore dell'attentato di Bruxelles di ieri sera, terminato con la neutralizzazione dell'uomo, Rue Van Oost, nel quartiere di Schaerbeek, è stata riaperta. Lo constata l'Ansa sul posto. La polizia ha rimosso le transenne che circondavano la zona. Nella via, al civico 13, si trova il bar ristorante marocchino Al Khaima, dove Abdesalem Lassoued si trovava al momento della cattura. Il perimetro di sicurezza, che si estendeva da Place Verboekhoven a Place du Pavillon, è stato revocato. Anche l'ambulatorio medico e i negozi situati nella zona hanno potuto riaprire le porte. Solo il bar Al Khaima è ancora soggetto a sorveglianza da parte della polizia. I vari mezzi pubblici nell'area hanno ripreso la consueta circolazione. Il tram 55, deviato temporaneamente, ha ripreso il suo normale percorso e i pedoni possono attraversare liberamente la zona.

Domani premier svedese a Bruxelles a commemorazione vittime

"Domani mi recherò a Bruxelles per commemorare e piangere le vittime dell'attacco terroristico di ieri", ha annunciato su X il premier svedese Ulf Kristersson. Il capo del governo di Stoccolma risponde quindi all'invito del premier belga Alexander De Croo per commemorare, domani, le vittime dell'attentato di Bruxelles e per esprimere il proprio ringraziamento alle forze di polizia.

Piantedosi: "C'è il rischio di radicalizzazioni islamiste"

"Uno dei principali fattori scatenanti dei flussi migratori è costituito dai conflitti armati. E in questo momento alle porte dell'Europa ce ne sono due, la guerra in Ucraina e il conflitto israelo-palestinese, entrambi incerti e suscettibili di provocare un impatto sulle dinamiche dei flussi - ha detto il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, in un'informativa alla Camera - Senza dimenticare che il conflitto in Medio Oriente reca con sé anche il rischio di innescare radicalizzazioni islamiste come solo pochi giorni fa è avvenuto in Francia con l'assassinio di un insegnante da parte di un fanatico islamista e ieri sera a Bruxelles con l'uccisione di due cittadini svedesi".

Un testimone: "Schaerbeek era un quartiere tranquillo fino a ieri"

Place Eugène Verboekhoven, soprannominata "Cage aux Ours" (La Gabbia degli Orsi) per la sua conformazione, nel cuore di Schaerbeek, è circondata dalla polizia, dopo che questa mattina lì è stato neutralizzato il sospetto autore dell'attentato avvenuto ieri sera a Bruxelles. Mohamed, un giovane abitante della zona, racconta all'Ansa gli attimi dello scontro a fuoco tra Abdesalem Lassoued e le forze dell'ordine. "Abito nella via qui accanto, mio padre era appena uscito di casa per andare al lavoro quando ha sentito i colpi ed è rientrato. Io mi ero appena svegliato e non mi ero accorto di nulla. Dopo ho avuto molta paura", spiega. Anche la presenza delle telecamere è inusuale per lui. "Non mi aspettavo che qualcosa di simile potesse succedere qui. Schaerbeek era un quartiere tranquillo fino a ieri".

Inghilterra-Italia, Scotland Yard: "Se vedete qualcosa di sospetto segnalatelo"

In vista della partita di stasera a Wembley fra Inghilterra e Italia, "dati gli eventi di ieri a Bruxelles - si legge in una nota diffusa dalla polizia britannica - vogliamo rassicurare coloro che andranno alla partita sul fatto che vi sarà una presenza altamente visibile" delle forze dell'ordine: "Gli agenti vengono schierati per garantire che l'evento si svolta in sicurezza e per tranquillizzare gli spettatori". Il sovrintendente Gerry Parker, responsabile del dispositivo di sorveglianza predisposto da Scotland Yard, ha quindi aggiunto: "Stiamo lavorando da settimane con i nostri partner, inclusa la FA (la Federcalcio inglese, ndr), per assicurare che l'area di Wembley sia protetta". "Abbiamo agenti e funzionari esperti nella gestione dell'ordine pubblico nei grandi eventi e un piano flessibile per minimizzare i rischi di qualunque eventuale crimine o disordine, nonché per garantire una risposta tempestiva laddove dovessero emergere incidenti", ha sottolineato ancora Parker. Infine, un'avvertenza ai tifosi: "Vi preghiamo di arrivare in anticipo rispetto alla partita e di rimanere vigili; se vedete qualcosa di sospetto che attira la vostra attenzione, rivolgetevi a un poliziotto o a uno steward addetti alla partita i quali adotteranno immediatamente le azioni necessarie".

Procura Belgio: "Non più escluso legame fra attentato e guerra Hamas-Israele"

La procura federale del Belgio non esclude più una correlazione tra l'attentato terroristico avvenuto ieri sera a Bruxelles e il conflitto israelo-palestinese. Lo chiarisce un portavoce della stessa procura dopo che, nelle prime ore successive all'attacco, era stato escluso che il movente del del sospetto assalitore potesse essere legato alla situazione in Medio Oriente

Il racconto di un testimone

"Ho avuto paura per la mia vita. Mi sono detto: è arrivata la mia ora. Ho visto l'assalitore sparare e l'uomo colpito è caduto davanti a me". Lo ha raccontato all’Ansa Bea Souleymane, testimone oculare dell'attentato terroristico avvenuto ieri sera a Bruxelles, nel quartiere centrale di Yser. Il ragazzo, 20 anni, originario della Guinea, si trovava in monopattino elettrico nei pressi di place Sainctelette al momento degli spari, intorno alle 19. "Sono rimasto paralizzato, sotto choc. Questa notte non ho chiuso occhio. Vivo nel quartiere. Non mi sento più al sicuro, non riconosco più il Belgio. Ho paura che si ricominci" con gli attentati, ha detto.

Livello di allerta al Parlamento europeo salito ad arancione

"Dopo aver consultato le autorità nazionali e in coordinamento con le altre istituzioni dell'Ue, il Parlamento europeo ha deciso di innalzare il livello di allerta ad arancione per i nostri edifici a Bruxelles. Le istruzioni sono state comunicate ai deputati e al personale." Lo ha detto in Plenaria la presidente del Pe Roberta Metsola. Dopo la sua dichiarazione e dei rappresentanti dei gruppi, l'Aula ha osservato un minuto di silenzio per le due vittime svedesi. All'ingresso della Plenaria, inoltre, a fianco alla bandiera dell'Ue è stata collocata la bandiera del Paese scandinavo. "Siamo in contatto con i servizi di sicurezza federali belgi che stanno valutando la situazione sul campo per eventuali ulteriori sviluppi. È stata confermata la morte dell'autore dell'attacco. I nostri pensieri sono rivolti alle vittime e ai loro parenti. Auguro una pronta guarigione ai feriti", ha spiegato Metsola.

Imam Genova: Lassoued non veniva in moschea, nessuno lo conosce

"Non l'ho conosciuto e ho chiesto in giro, ma nessuno che l'abbia conosciuto frequenta la moschea. E lui non è mai venuto in moschea". L’ha detto l'imam di Genova Husein Salah all'Ansa, parlando di Abdesalem Lassoued, sospetto autore dell'attentato di Bruxelles. "Un vero musulmano non può far male a qualcuno, uccidere è una pratica opposta all'Islam - ha detto Salah -. Questi sono estremisti, squilibrati, terroristi. Un musulmano ha rispetto delle persone civili". Salah si è detto poi "molto preoccupato" per quanto sta succedendo nella Striscia di Gaza. “È aberrante uccidere dei civili, Abbiamo pregato venerdì per la pace, per una pace giusta. E lo rifaremo, invochiamo una pace giusta nel rispetto della dignità delle persone".

Abdesalem Lassoued era stato anche in Svezia

Abdesalem Lassoued aveva soggiornato anche in Svezia. Lo ha reso noto il premier svedese Ulf Kristersson, sottolineando quanto sia importante sapere chi entra nel proprio Paese e la necessità di maggiori controlli sulle frontiere esterne dell'Ue. Lassoued non era conosciuto dalla polizia svedese.

Londra rafforza la sicurezza per Inghilterra-Italia

Sicurezza rafforzata intorno allo stadio di Wembley, in vista di Inghilterra-Italia di stasera, dopo l’attentato di ieri a Bruxelles. Lo rende noto la Metropolitan di Londra (Scotland Yard), annunciando "una presenza estremamente visibile" di agenti in tutta l'area interessata dall'operazione. 

De Croo invita Kristersson a Bruxelles per commemorare vittime

Il premier del Belgio Alexander De Croo ha invitato il suo omologo svedese Ulf Kristersson a Bruxelles, domani, per commemorare le due vittime dell'attentato. "Svezia e Belgio piangono insieme le vittime dell'attentato di ieri", ha scritto De Croo in un messaggio su X, augurando a nome di tutto il Paese "al popolo svedese la forza e il coraggio di superare questi momenti difficili".

Ventimiglia, la Francia aumenta i controlli in frontiera

Le autorità francesi in servizio al valico di Ponte San Ludovico a Ventimiglia hanno potenziato ancora di più i controlli in ingresso nel proprio territorio nazionale, dopo l'attentato di ieri sera a Bruxelles. Un primo rafforzamento c'era già stato sabato scorso, dopo l'attacco avvenuto ad Arras, in Francia. Gli uomini della Police nationale e della Gendarmerie stanno fermando le auto e guardano chi c'è dentro. "I controlli sono un po' più serrati, ma non possiamo parlare di frontiere chiuse - ha detto Roberto Parodi, consigliere comunale di Ventimiglia, portavoce dei frontalieri -. Si registra un po' di coda, ma nulla rispetto alle due ore che abbiamo vissuto in passato".

Nuova riunione del Consiglio di sicurezza alle 15

Il Consiglio di sicurezza nazionale belga tornerà a riunirsi alle 15 per fare il punto della situazione dopo l'uccisione del presunto attentatore. Il Consiglio, presieduto dal primo ministro Alexander De Croo, dovrà tra l'altro valutare se confermare il grado di allert,  che dopo l'attentato di ieri è stato portato a livello 3 nell'intero Paese e 4 a Bruxelles su una scala che arriva fino a 5.

Su sospetto attentatore Bruxelles verifiche Digos di Bologna

La Questura di Bologna ha fatto sapere che la Digos sta svolgendo verifiche su ogni informazione a proposito di Abdesalem Lassoued, il presunto attentatore di Bruxelles, che sarà oggetto di approfondimenti e il cui esito sarà riferito all'autorità giudiziaria.

La cattura ricostruita dalla procura

"Questa mattina, poco dopo le 8, un testimone ha informato la polizia di Bruxelles di aver avvistato il presunto autore dell'attentato in un negozio di alcolici a Schaerbeek". Lo ha detto la procura federale belga in una nota, ricostruendo le ore concitate della cattura di Abdesalem Lassoued. "Sul posto è intervenuta la polizia. Durante l'intervento sono stati esplosi colpi d'arma da fuoco da parte della polizia e il sospettato è stato ucciso. I soccorsi hanno tentato di rianimarlo, è stato trasferito in ospedale, dove è stato dichiarato morto alle 9:38. Nel bar sono stati trovati un'arma e una borsa di vestiti", ha aggiunto la procura.

La segnalazione del presunto attentatore in un bar

I media belgi raccontano che è stata una telefonata alla polizia a segnalare la presenza di un uomo sospetto in un bar di Schaerbeek. Quell'uomo si sarebbe poi rilevato Abdesalem Lassoued, il presunto omicida dei due svedesi ieri sera in centro a Bruxelles. L'uomo sarebbe stato poi intercettato a place Eugene Verboekhoven, non lontano dalla sua residenza. Al momento del fermo era armato. Ne è nato uno scontro a fuoco e il presunto attentatore è stato ferito al torace: è morto in ospedale.

Tajani: “Pare si tratti di un caso isolato”

"È chiaro che ci sono collegamenti tra polizie a livello europeo. L'attentato di ieri a Bruxelles è un brutto segnale, però pare si tratti di un caso isolato", ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani. “C'è stata una riunione del Comitato per l'ordine e la sicurezza, presieduto dal ministro Piantedosi, e ieri c'è stata la conclusione, di fatto gli arresti di stamattina, di un'indagine che ha portato a fermare due militanti dell'Isis, a dimostrazione che in Italia si lavora con attività di prevenzione", ha aggiunto commentando gli arresti di due militanti dell'Isis stamani a Milano

Attentato Bruxelles, i precedenti in Francia e in Belgio

Ieri presidente Portogallo bloccato in hotel

Il presidente del Portogallo Marcelo Rebelo de Sousa, che è in visita di Stato in Belgio, ha trascorso la serata di ieri bloccato nel suo hotel su consiglio delle autorità belghe dopo l’attentato. De Sousa aveva appena finito di cenare con i sovrani del Belgio e si apprestava a recarsi in un bar portoghese della capitale, dove insieme a una rappresentanza della comunità di connazionali espatriati avrebbe assistito alla partita di calcio fra il Portogallo e la Bosnia, quando ha dovuto immediatamente fare rientro nell'hotel in cui alloggiava.

Metsola: “Il terrorismo non può infiltrarsi nella nostra società”

"Faremo una commemorazione per le vittime dell'attentato di Bruxelles a mezzogiorno, con un forte messaggio: il terrorismo non può infiltrarsi nella nostra società, noi abbiamo il diritto di vivere in libertà e sicurezza". Lo ha detto la presidente dell'Eurocamera Roberta Metsola, in un punto stampa con il premier armeno Nikol Pashinyan.

Polizia cerca autore video dell'attacco

Il ministero dell'interno belga non esclude che l'attentatore, ucciso dalla polizia in uno scontro a fuoco, abbia dei complici. Gli investigatori stanno cercando di rintracciare l'autore del video che riprende l’attacco di ieri sera. Secondo alcuni media, si sta anche esaminando la possibilità che l'omicida faccia parte di una cellula terroristica.

Procura: “Ricercata una persona, presunta complice”

La Polizia sta "attivamente ricercando" un altro individuo, sospettato di essere un complice dell'attentatore di Bruxelles morto questa mattina. È quanto ha spiegato la Procura federale belga. Nel frattempo non cala l'allerta nel Paese. L'ambasciata svedese in Belgio ha richiamato alla massima attenzione i cittadini del Paese scandinavo. La sicurezza nei magazzini Ikea - la cui proprietà è svedese - è stata aumentata in tutto il Paese.

L'Eurocamera alza l'allerta

"L'Eurocamera ha alzato il livello di allerta e consiglia il telelavoro, ad eccezione del personale critico ed essenziale". È quanto si legge in una nota del Parlamento europeo. "I parcheggi sono chiusi per tutti i veicoli, ad eccezione delle auto di servizio e delle auto del personale critico ed essenziale. Le attività e le riunioni non urgenti sono posticipate o spostate online", continua la nota. Sospese anche le visite turistiche al Parlamento europeo, fanno sapere dall'amministrazione.

Segretaria generale Consiglio d'Europa condanna attentato

"Condanno l'attacco di questa notte a Bruxelles. Il mio pensiero va alle vittime e alle autorità. Questa violenza non ha posto in Europa": è questa la dichiarazione della segretaria generale del Consiglio d'Europa Marija Pejcinovic Buric, su X, dopo l'attentato nella capitale belga.

Ministra Belgio: non escluso che ci siano complici

“Non è escluso” che il sospetto autore dell'attentato di ieri sera a Bruxelles abbia agito insieme a dei complici. Lo ha detto la ministra degli Interni del Belgio Annelies Verlinden, secondo quanto riportato dai media belgi. Altre due persone sono al momento ricercate dalla polizia. Secondo il sito di informazione Sudinfo, gli investigatori stanno studiando la possibilità di trovarsi davanti a una cellula terroristica.

Una vittima dell'attentato di Bruxelles viveva in Svizzera

Uno dei due svedesi uccisi ieri sera nell'attentato a Bruxelles viveva in Svizzera. Lo ha detto il Dipartimento federale degli affari esteri svizzero all'agenzia di stampa nazionale Keystone-Ats. Il procuratore federale del Belgio, Frédéric Van Leeuw, ha confermato che la vittima era in possesso di un documento d'identità svizzero.

La Procura conferma la morte del presunto attentatore

Il sospetto autore dell'attentato di Bruxelles di ieri sera, Abdesalem Lassoued, è morto nello scontro a fuoco con la polizia questa mattina: lo ha confermato all’Ansa un portavoce della procura federale del Belgio.

Resta allerta 4 a Bruxelles

Altre due persone sono ricercate dalla polizia belga dopo l'attentato terroristico di ieri sera a Bruxelles. Lo riportano i media belgi, citando fonti della polizia. Nella capitale belga resta in vigore il livello di allerta 4, il più elevato, sinonimo di minaccia terroristica "grave e imminente". "Le misure di sicurezza restano attualmente in vigore: maggiore vigilanza e rafforzamento della presenza visibile della polizia", ha scritto su X il Centro di crisi nazionale del Belgio. Le misure saranno rivalutate nel pomeriggio.

Sospetto attentatore era a Genova nel 2021

Il sospetto attentatore di Bruxelles è stato ripreso in un video girato nel 2021 a Genova. Una foto pubblicata sul suo profilo Facebook, ora oscurato, lo ritrae in piazza Della Vittoria, nel centro del capoluogo ligure, nel 2021, durante un soggiorno probabilmente mentre si dirigeva in Francia. L'uomo è ritratto in primo piano e sullo sfondo si vede l'arco di Trionfo. Gli investigatori della Digos hanno ritenuto che il video da cui è estrapolata la foto sia veritiero. Sono in corso indagini per verificare gli spostamenti di Lassoued. La presenza a Genova sarebbe da collegare a un viaggio a tappe che il presunto attentatore di Bruxelles avrebbe fatto due anni fa per attraversare l'Italia e dirigersi nel Nord Europa. Si cerca di scoprire quanto si è fermato nel capoluogo ligure e quali contatti abbia avuto. Vicino al luogo in cui è stato fotografato si trova la sede del Consolato della Tunisia e gli investigatori vogliono verificare se risulta che l'uomo abbia preso contatto con gli uffici per qualche documento.

Ci sarebbero altri due ricercati

Secondo fonti della polizia citate da La Libre, altre due persone sarebbero al momento ricercate dalle forze dell'ordine.

Morto il sospetto attentatore

Il sospetto attentatore di Bruxelles sarebbe morto a causa delle ferite riportate durante la sparatoria di questa mattina con le forze dell'ordine. Lo scrivono i quotidiani belgi Le Soir e La Libre.

Gentiloni: “Il terrorismo non prevarrà”

"Vorrei esprimere le mie condoglianze alle famiglie delle vittime dell'attentato terroristico a Bruxelles, solidarietà alla Svezia, alle autorità belghe. Il terrorismo non prevarrà", ha detto il commissario Ue all'Economia Paolo Gentiloni, arrivando al Consiglio Ecofin a Lussemburgo.

L'uomo ferito a Bruxelles è il sospetto attentatore

"Tutto sembra indicare" che la persona ferita questa mattina dalla polizia belga nel quartiere di Schaerbeek sia il sospetto autore dell'attentato di Bruxelles di ieri sera, identificato come Abdesalem Lassoued. Lo ha confermato il ministro presidente della Regione di Bruxelles-Capitale, Rudi Vervoort.

La sparatoria in un bar

Secondo il quotidiano svedese Aftonbladet, il sospetto attentatore si trovava in un bar di Bruxelles: un testimone lo avrebbe riconosciuto e avrebbe allertato la polizia. Ci sarebbe stato uno scontro a fuoco, con colpi sparati sia dal sospettato sia dalla polizia. La polizia sta identificando la persona colpita utilizzando, tra l'altro, le sue impronte digitali.

Sospettato ricoverato in rianimazione

La ministra dell'Interno federale belga, Annelies Verlinden, ha spiegato che l'uomo sospettato di essere il responsabile dell'attentato a Bruxelles, ferito durante uno scontro a fuoco con la polizia, è ricoverato nel reparto rianimazione.

Trovate armi durante la perquisizione

Durante la perquisizione compiuta a Schaerbeek, secondo quanto riportano i media del Belgio, sono state trovate diverse armi da fuoco. Altre sarebbero state rinvenute in un vicino parco pubblico. Gli inquirenti hanno confermato che una di queste potrebbe essere quella utilizzata per uccidere i due svedesi.

Sospetto attentatore ferito dalla polizia

La Procura federale del Belgio ha fatto sapere che la polizia belga ha sparato a un uomo che potrebbe essere il sospetto attentatore di Bruxelles. L'uomo è ferito ed è stato trasportato in ospedale. La Procura federale ha precisato che l'identità dell'uomo "non può ancora essere confermata".

Chi è il presunto attentatore

Il primo ministro belga ha detto che il sospettato è un 45enne “di origine tunisina e soggiornava illegalmente” nel Paese. La segretaria di Stato per l'Asilo e la Migrazione ha aggiunto che si era visto respingere la domanda di asilo ma poi "era sparito dai radar" e “l'ordine di lasciare il Paese, emesso nel 2021, non è mai stato eseguito". Il suo caso, ha detto il ministro della Giustizia, era noto alla polizia ma non trattato come "minaccia concreta o imminente". I DETTAGLI

Sospetto attentatore individuato a Schaerbeek

Secondo i media del Belgio, il sospetto attentatore sarebbe stato individuato a Schaerbeek e ferito dalla polizia.

Arrestato il presunto attentatore

L'uomo sospettato di essere l'autore dell'attentato a Bruxelles è stato arrestato. Lo ha annunciato la procura federale belga.

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Procuratore: "Perquisizioni a Schaerbeek"

Perquisizioni nella notte a Schaerbeek, uno dei comuni di Bruxelles, dove "avrebbe soggiornato l'attentatore. Lo ha reso noto il procuratore generale belga Fédéric Van Leeuw, secondo cui "non è stato trovato nessuno all'indirizzo indicato". "Per sicurezza è stato perquisito tutto l'edificio", ha aggiunto.

Premier Belgio: "Scuole aperte, nessuna minaccia specifica"

Dopo l'attentato terroristico di ieri sera a Bruxelles, le scuole restano aperte. Lo ha annunciato il premier del Belgio, Alexander De Croo, in conferenza stampa, facendo il punto sulle misure di sicurezza prese dalle autorità nazionali. "Secondo l'analisi effettuata dall'Organizzazione per il coordinamento e l'analisi delle minacce, non esiste una minaccia specifica per le scuole", ha sottolineato De Croo. A seguito dell'innalzamento del livello d'allerta anti-terrorismo da parte delle istituzioni Ue resteranno invece chiuse almeno per tutta la giornata di oggi le scuole europee e gli asili nido europei.

Bruxelles, a attentatore respinta richiesta asilo nel 2020

Abdesalem Lassoued, questo il nome completo secondo i media del presunto attentatore di Bruxelles, si era visto respingere la domanda di asilo ma poi "era sparito dai radar" delle autorità belghe. E' quanto ha spiegato la segretaria di Stato del Belgio per l'Asilo e la Migrazione. Nicole de Moor, parlando alla stampa in una conferenza stampa notturna sull'attacco nel centro della capitale belga. Il presunto attentatore, ha riferito de Moor, "aveva presentato una domanda di asilo nel nostro Paese nel novembre 2019. Ha ricevuto una decisione negativa nell'ottobre 2020 e poco dopo è scomparso dai radar". "È stato ufficialmente cancellato dal registro nazionale del comune il 12 febbraio 2021 e quindi non è stato possibile rintracciarlo per organizzare il suo ritorno. Non ha mai soggiornato in un centro di accoglienza Federale. Non è mai stato presentato dalla polizia dopo un'intercettazione all'Ufficio stranieri per consentire il suo rimpatrio. Di conseguenza, l'ordine di lasciare il Paese, emesso nel marzo 2021, non è mai stato emesso", ha proseguito la ministra.

Premier Belgio: "Attentatore in fuga, allerta massima"

Il presunto autore dell'attentato che ha provocato la morte di due persone nella serata di ieri a Bruxelles "è ancora in fuga". Lo ha detto il primo ministro del Belgio, Alexander De Croo, in conferenza stampa. L'uomo, ha confermato De Croo, "è di origine tunisina e soggiornava illegalmente in Belgio". Nella capitale belga resta in vigore il livello di allerta 4, il più elevato, sinonimo di minaccia terroristica "grave e imminente", mentre nel resto del Paese il livello è fissato a 3.

Il Consiglio musulmano del Belgio condanna l'attentato

Il Consiglio musulmano del Belgio, l'organismo rappresentativo della fede islamica e l'interlocutore ufficiale della comunità musulmana belga, ha condannato con la massima fermezza l'attentato commesso a Bruxelles. Secondo quanto riportato dai media nazionali, il Consiglio ha invitato le autorità "ad essere estremamente ferme nel proteggere la nostra comunità nazionale e a far luce il prima possibile" su questo tipo di "conflitti che non ci riguardano".

Continua la caccia all'uomo a Bruxelles


Prosegue la caccia all'uomo a Bruxelles. Il sospetto autore dell'attentato nel quale sono morte due persone di nazionalità svedese, Abdesalem L., è ancora in fuga ed è presumibilmente armato di kalashnikov. Secondo quanto riferiscono i media nazionali, alcune perquisizioni sono in corso nel quartiere di Schaerbeek, dove si presume che l'uomo di origine tunisina sia domiciliato. Il presunto attentatore, stando alla ricostruzione dell'emittente LN24, ieri pomeriggio avrebbe pubblicato su Facebook un post in riferimento all'omicidio del bambino musulmano di sei anni accoltellato domenica vicino a Chicago.

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