Finlandia, morto l'ex presidente e Premio Nobel per la Pace Martti Ahtisaari

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Ahtisaari si è spento a 86 anni. E' ricordato per il suo impegno per la risoluzione diplomatica dei conflitti in Kosovo, Indonesia, Irlanda del Nord e nel Corno d'Africa Il riconoscimento gli venne assegnato nel 2008: "La pace è una questione di volontà. Tutti i conflitti possono essere risolti e non ci sono scuse per permettere loro di diventare eterni", disse nel discorso di accettazione del Premio

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L'ex presidente finlandese e Premio Nobel per la pace Martti Ahtisaari è morto all'età di 86 anni. A darne notizia è stato l'ufficio della presidenza finlandese. Il Premio Nobel gli venne assegnato nel 2008, "per i suoi importanti sforzi, in diversi continenti e per più di tre decenni, per risolvere i conflitti internazionali". 

L'impegno diplomatico per la pace

Ahtisaari è stato il decimo presidente della Finlandia tra il 1994 e il 2000. Allo scadere del suo mandato in Finlandia si è impegnato per la risoluzione diplomatica di diverse crisi internazionali, diventando anche un incaricato speciale per conto delle Nazioni Unite. L’uomo è infatti ricordato in tutto il mondo per aver mediato la pace nelle zone di conflitto in Kosovo, Indonesia (per la riapertura di un dialogo tra le autorità e i movimenti indipendentisti) e Irlanda del Nord, dove nel 2000 monitorò il disarmo dell’Ira. Dal 2003 al 2005 è stato anche inviato nel Corno d’Africa. Conosciuto dai diplomatici per la sua volontà di impegnarsi con tutte le parti e la capacità di aspettare pazientemente il momento giusto per un compromesso, Ahtisaari rifiutò di accettare che guerre e conflitti fossero inevitabili. "La pace è una questione di volontà. Tutti i conflitti possono essere risolti e non ci sono scuse per permettere loro di diventare eterni", ha detto quando ha accettato il premio Nobel nel 2008.

Iranian female human rights activist, Narges Mohammadi, looks on while attending a session in the former office of the Defenders of Human Rights Association in central Tehran, Iran on November 19, 2007. The group of 16 experts expressed grave concerns that Ms. Mohammadi appears to have contracted COVID-19 in Zanjan Prison. Ms. Mohammadi has been in detention since 2015 on charges that stem from her human rights work. She received a combined 16-year prison sentence in May 2016, of which she will need to serve 10 years under Iranian law, According to the office of the High Commissioners of the United Nations Human Rights. (Photo by Morteza Nikoubazl/NurPhoto via Getty Images)

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