Mia Khalifa, commenti pro-Hamas sui social: ex pornostar licenziata da Playboy

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Il 7 ottobre scorso, proprio nel giorno dei bombardamenti di Hamas su Israele, l'ex attrice hard aveva scritto un post su X in cui inneggiava ai "combattenti per la libertà in Palestina". Parole che hanno scatenato una serie di polemiche e di provvedimenti da parte dei media che avevano un contratto di collaborazione con lei

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L'ex pornostar libanese, Mia Khalifa, è finita nella bufera per alcuni post pro-Hamas. Nei giorni scorsi la storica rivista Playboy ha deciso di terminare la collaborazione con l'attrice, naturalizzata americana, per quelli che vengono definiti "disgustosi e riprovevoli" commenti per celebrare gli attacchi di Hamas in Israele e "l'uccisione di uomini, donne e bambini innocenti". "In Playboy - si legge nella nota - incoraggiamo la libertà di espressione e il dibattito politico costruttivo, ma non abbiamo alcuna tolleranza nei confronti dell'incitamento all'odio". Per questo l'azienda ha deciso non solo di eliminare la pagina dedicata alla ex pornostar sul proprio sito, ma anche di annullare un podcast che era in lavorazione. (GUERRA ISRAELE-HAMAS, GLI AGGIORNAMENTI LIVE - LO SPECIALE DI SKYTG24)

Il post e le polemiche

Il 7 ottobre scorso, proprio nel giorno dei bombardamenti di Hamas su Israele, Mia Khalifa aveva scritto un controverso post su X (dove è seguita da 5,7 milioni di follower) in cui inneggiava ai "combattenti per la libertà in Palestina" invitandoli a "girare i propri smartphone per filmare orizzontalmente". Parole che hanno ovviamente scatenato una ridda di polemiche, fino alla decisione di una radio canadese di rescindere il contratto con la libanese per il "tweet orrendo". "È semplicemente disgustoso, oltre il disgustoso, ha scritto il conduttore del programma che ha esorato la celebrità del porno ad "evolversi e diventare un essere umano migliore". L'ex pornostar è assente da X ormai da una settimana, ma oggi è stata fotografata per le strade di Miami, dove vive, mentre si dirige in un bar per prendere un caffè. Ovviamente senza rilasciare dichiarazioni.

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