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Guerra Israele-Hamas, razzi sul Libano, colpita base Unifil. Usa: rischio escalation

©Ansa

Proseguono i bombardamenti sulla Striscia, ma anche al confine con il Libano. Colpite strutture di Hezbollah, mentre si attende ancora l'avvio di un'operazione di terra su larga scala nella Striscia. Netanyhau: "Hamas pensava che Israele si sarebbe spaccata, ma saremo noi a spaccare Hamas". La Casa Bianca: "Temiamo escalation e intervento diretto Iran". Pechino: "Sostegno ai Paesi islamici nella causa palestinese"

Usa ad americani a Gaza: "Spostatevi a sud"

L'ambasciata americana a Gerusalemme ha esortato i propri concittadini nel nord della Striscia di Gaza a dirigersi a sud prima della prevista operazione di terra d'Israele. "Si consiglia ai cittadini statunitensi che possono farlo in sicurezza di spostarsi nel sud di Gaza adesso". "Stiamo lavorando su potenziali opzioni per la partenza da Gaza per i cittadini statunitensi", si legge nella nota.

Onu: "A Gaza un milione di sfollati nella prima settimana"

L'Onu ha stimato che nella prima settimana di guerra a Gaza ci siano un milione di sfollati.

Netanyahu: "Spaccheremo Hamas che pensava di spaccarci"

Hamas "pensava che Israele si sarebbe spaccata, ma saremo noi a spaccare Hamas". Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu nella prima riunione di gabinetto del governo di emergenza. "Questo governo sta lavorando 24 ore al giorno e l'unità di Israele manda un chiaro messaggio alla nazione, al nemico e al mondo". La riunione ha poi osservato un minuto di silenzio in ricordo degli oltre 1.300 israeliani morti a causa dell'attacco di Hamas dello scorso 7 ottobre.

Nuovo attacco dal Libano contro militari Israele

Un'altra postazione militare israeliana al confine con il Libano è stata presa di mira da missili anti-carro e le forze armate hanno risposto attaccando siti di Hezbollah al di là della frontiera. Ai residenti delle comunità di Manara, Yiftah, Margaliot e Ramot Naftali, al confine con il Paese dei Cedri, è stato ordinato di rimanere nei rifugi antiaerei fino a nuovo avviso. Il gruppo libanese sciita filo-Iran ha lanciato oggi almeno quattro missili anti-carro nel nord di Israele, uccidendo un civile.

Blinken torna domani in Israele, ora in Egitto

Il segretario di Stato americano Antony Blinken tornerà domani in Israele per incontrare il premier Benyamin Netanyahu. Lo ha annunciato il portavoce del dipartimento di Stato americano Matthew Miller. Il capo della diplomazia di Washington si trova oggi al Cairo, sesta tappa di una missione che da giovedì lo ha portato in Israele, Giordania, Qatar, Arabia Saudita, Bahrein ed Emirati arabi uniti.

Alon Bar: l'azione a Gaza finirà con l'eliminazione di Hamas

"Non può finire finché non ci sarà la completa eliminazione della minaccia" di Hamas da Gaza e "questo potrebbe includere sfortunatamente molta sofferenza e anche vittime civili". Lo ha dichiarato l'ambasciatore israeliano in italiano Alon Bar a Sky Tg24. "Io credo che l'evacuazione di queste persone sia il minore dei mali e dimostra l'intenzione di Israele di cercare di evitare il massimo numero maggiore di vittime civili" ha aggiunto Alon Bar. 

Tajani: 'ostaggi in mano anche a organizzazioni fiancheggiatrici Hamas'

"Stiamo lavorando da giorni per il ritorno degli ostaggi. Sono stato in Egitto, sono stato in Giordania, siamo in costante contatto con molti Paesi arabi, il presidente del Consiglio in prima persona. Non è facile perché non sono nelle mani soltanto di Hamas, sono nelle mani di più organizzazioni fiancheggiatrici di Hamas". Lo ha dichiarato alla stampa il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in visita a Bolzano.

Crosetto: vitale aprire valico Rafah a palestinesi

"E' vitale che il valico di Rafah venga aperto per consentire ai palestinesi di lasciare Gaza. L'Egitto dimostri la sua leadership nel mondo arabo ed Israele che la guerra è solo contro Hamas". Lo scrive su X il ministro della Difesa, Guido Crosetto.

Stampa Israele: 'Netanyahu risponda alle nostre domande'

La associazione dei giornalisti israeliani ha chiesto oggi al premier Benyamin Netanyahu di organizzare una conferenza stampa "visto che Israele si trova in una delle crisi di sicurezza più significative nella sua storia". In una lettera aperta al primo ministro i giornalisti rilevano che finora in tutti gli interventi di Netanyahu trasmessi alla televisione la stampa non è stata ammessa e non ha potuto rivolgergli domande. "In ogni paese democratico - aggiungono - i capi dello Stato intrecciano un dialogo con il pubblico attraverso i mezzi di comunicazione". Invece dal suo ritorno al potere, nel gennaio 2023, Netanyahu non ha rilasciato alcuna intervista ai media israeliani fatta eccezione per un incontro con alcuni giornalisti in una piccola emittente vicina alle sue posizioni politiche, Canale 14. Ha tuttavia parlato ripetutamente con emittenti straniere. "Facciamo appello al primo ministro - concludono i giornalisti - affinché nella sua prossima dichiarazione alla stampa dedichi ampio spazio a domande e risposte, e che queste conferenze stampa diventino poi un'abitudine".

Michel sente premier palestinese: condanna attacchi a civili

"In una telefonata con il primo ministro palestinese Mohammed Shtayyeh, ho condannato gli attacchi indiscriminati contro i civili ed esortato al rispetto del diritto internazionale umanitario e alla protezione della vita civile". Lo scrive su X il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. "L'Ue è pronta a sostenere il rilancio del processo politico attraverso l'iniziativa dell'Alto rappresentante, Josep Borrell, per la Giornata della pace e con tutti i partner regionali mediorientali", sottolinea Michel.

Foto della Striscia di Gaza scattata dal confine israeliano

Foto della Striscia di Gaza scattata dal confine israeliano

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Egitto, pronti a ospitare summit su crisi

L'Egitto è disponibile ad ospitare un summit sui recenti sviluppi della crisi a Gaza e per discutere del futuro della causa palestinese. E' quanto si sottolinea in una nota della presidenza diffusa al termine del Consiglio di sicurezza egiziano presieduto da Abdel Fattah al-Sisi. Nel comunicato si evidenzia anche che l'Egitto sta intensificando gli sforzi con i suoi partner regionali e internazionale per consegnare aiuti umanitari a Gaza. Il Paese arabo ha anche ribadito che la sua sicurezza nazionale è una "linea rossa" e la sua contrarietà ai piani per sfollare i palestinesi fuori dalla Striscia.


Esercito diffonde audio da Gaza: "Hamas ci prende le chiavi dell'auto"

L'esercito israeliano ha diffuso l'audio di una telefonata in cui un residente di Gaza, che cerca di spostarsi verso il sud della Striscia, dice a un ufficiale dell'intelligence militare di Israele che Hamas non li lascia partire, sottraendo ai palestinesi le chiavi delle auto e i documenti. "Stanno impedendo alle persone di partire", dice il palestinese. "Dimmi dove esattamente ti stanno bloccando", chiede l'ufficiale. "Quelli che sono vicino all'agenzia (dell'Onu per i rifugiati palestinesi, ndr) stanno prendendo i documenti di identità e le chiavi delle macchine", risponde. "Intendi quelli del movimento? Di Hamas? Chi ti sta fermando? Hamas?", continua l'israeliano. "Sì, sì", conclude il residente di Gaza. 

Iran: "Se Israele invade Gaza situazione fuori controllo"

"Nessuno può garantire il controllo della situazione" se Israele invade Gaza. E' l'avvertimento lanciato da Teheran. 

Bbc: "Israele ha avvertito 1,1 milioni di persone che vivono nel nord di Gaza di evacuare verso il sud, con migliaia di persone in fuga con veicoli o a piedi"

Sirene d'allarme a Tel Aviv

Sirene di allarme anti razzi stanno risuonando a Tel Aviv. Lo ha constatato l'agenzia Ansa presente sul posto. 

Ministero sanità Anp, 2.384 morti tra Gaza e Cisgiordania

Il ministero della Sanità dell'Anp ha riferito che il numero dei morti nei raid israeliani dal 7 ottobre a Gaza e in Cisgiordania è salito a 2.384, mentre i feriti sono 10.250. In particolare, scrive l'agenzia palestinese Wafa, "nella Striscia sono state uccise 2.329 persone, la maggior parte dei quali erano bambini e donne, mentre il numero dei feriti ha raggiunto 9.042. In Cisgiordania, il numero dei morti è salito ieri a 55, dopo la morte ieri del sedicenne Muhammad Rifaat Adwan, nel governatorato di Tulkarem, mentre il numero dei feriti è salito a oltre 1.200". 

Ministro Cohen alla collega francese: "Hamas è peggio dell'Isis"

"Il mondo deve capire che Hamas è anche peggio dell'Isis e che non ci fermeremo finché non vinceremo". Lo ha detto il ministro degli Esteri israeliano Eli Cohen in visita nel sud di Israele con la collega francese Catherine Colonna, secondo quanto riferisce il ministero. "Il mondo deve permetterci di sconfiggere il terrorismo islamico omicida, altrimenti toccherà anche a loro", ha aggiunto Cohen, ringraziando la ministra per la sua visita in Israele e il sostegno della Francia. Ad Ashkelon i due ministri hanno parlato con i feriti nell'attacco del 7 ottobre e incontrato le famiglie di alcuni ostaggi, tra cui i parenti di Maya Shem rapita al festival di musica a Reim, e di Almog Meir, anche lui rapito e portato nella Striscia di Gaza. Secondo le ultime stime, sono 17 i francesi morti nell'attacco e 15 i dispersi. Tra il 2015 e il 2016 la Francia ha subito diversi attacchi dell'Isis sul proprio territorio con un bilancio di circa 300 vittime. 

Usa, domani una nave Israele-Cipro per evacuare i connazionali

Gli Stati Uniti hanno organizzato una nave per portare gli americani fuori da Israele a Cipro domani. Lo ha riferito l'ambasciata. La nave partirà dal porto israeliano di Haifa per Limassol portando "cittadini statunitensi e i loro parenti stretti con un documento di viaggio valido", ha reso noto l'ambasciata americana in un avviso di sicurezza. Non è stato specificato quante persone verranno portate fuori da Israele, ma "l'imbarco procederà in ordine di arrivo ed avrà uno spazio limitato", si legge nell'avviso. Da Cipro verranno poi organizzati voli charter per proseguire il viaggio.  Decine di migliaia di titolari di passaporto statunitense vivono in Israele e 29 sono stati confermati uccisi negli attacchi di Hamas del 7 ottobre. Altri 15 risultano dispersi e si ritiene siano tra gli ostaggi d Hamas dopo gli attacchi.

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