Crisi Medioriente, guerra Hamas-Israele: morti, feriti e ostaggi. Usa muovono navi e aerei
Sirene di allarme al centro di Israele. Gli Stati Uniti spostano navi e aerei verso il Mediterraneo. Colonna di carri armati israeliani verso Gaza: i morti causati sono più di 400. Ci sono anche americani e tedeschi tra gli ostaggi
Esercito, "ripresi gran parte luoghi infiltrati da Hamas"
Il portavoce militare ha fatto sapere che l'esercito ha ripreso il controllo di gran parte delle comunità di confine che sono state infiltrate dai miliziani armati di Hamas e della Jihad islamica. I luoghi - riferiti dai media - sono Sderot, Sofa, Kerem Shalom, Nirim, Naziv Hathara, Nir Oz, l'avamposto di Nahal Oz, Hulit, Nir Am, Nir Yitzhak, Sde Yemen, Magen e Urim.
Hamas attacca Israele, razzi da Gaza e irruzione di militari: le cause del conflitto
L’operazione lanciata da Hamas il 7 ottobre è sia via aria sia via terra: oltre ai razzi sono stati segnalati anche miliziani che si sono introdotti nel territorio israeliano. Gli analisti hanno individuato molte analogie con la guerra dello Yom Kippur del 1973. Dalla spartizione territoriale dell’Onu alle guerre, fino agli accordi (interrotti) di Oslo: le tappe di un conflitto che non finisce.
New York Times: "L'11 settembre di Israele, probabile l'invasione di Gaza"
"L'impatto psicologico" dell'attacco di Hamas è per gli israeliani "come lo shock dell'11 settembre per l'America". Descrivendo la "Pearl Harbor" dell'intelligence di Israele, molti commentatori negli Stati Uniti guardano avanti e valutano quali potrebbero essere le prossime mosse del premier Benyamin Netanyahu. "Un'invasione di Gaza non può essere esclusa", scrive il New York Times. Il conflitto con Hamas unirà Israele, come dimostrato dalla cancellazione delle dimostrazioni contro la riforma giudiziaria del premier, e questo darà a Netanyahu "la totale copertura politica per fare quello che vuole", osserva Natan Sachs, direttore del Center for Middle Est Policy del Brookings Institution. "Se Hamas ha preso soldati israeliani come prigionieri e li ha portati a Gaza, un'operazione a Gaza appare altamente probabile", osserva l'ex ministro degli Esteri svedese Carl Bildt. La risposta di Netanyahu all'attacco giocherà un importante ruolo nel decidere le sorti dell'ambizioso piano al quale lavorano gli Stati Uniti per una normalizzazione dei rapporti fra Israele e Arabia Saudita. "Probabilmente infliggerà un colpo pesante, se non farà naufragare del tutto" l'intesa, mettono in evidenza altri osservatori.
Lunga fila di tank israeliani diretti verso sud
Una lunga fila di tank israeliani diretti verso sud, al confine con Gaza, è stata ripresa in un video che sta rimbalzando in queste ore sui social, anche sui profili di diversi media. "L'inizio dell'invasione di terra è solo questione di tempo", è il commento più frequente. Non vi sono ovviamente conferme da parte dell'esercito israeliano.
Blinken sente ministri Italia-Germania-Gb: "Fermare attacchi Hamas"
Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha sentito i ministri degli esteri di Italia, Germania e Gran Bretagna, e l'alto rappresentate europeo agli affari esteri sull'attacco di Hamas a Israele. "Insieme dobbiamo lavorare a un immediato arresto degli attacchi e sostenere il diritto di Israele a difendersi, salvare gli ostaggi e proteggere i suoi cittadini", afferma Blinken riferendo della sua telefonata con Antonio Tajani, Annalena Baerbock, James Clverly e Josep Borrell.
Cina preoccupata per escalation violenza Palestina-Israele
La Cina è profondamente preoccupata per l'attuale escalation di tensione e violenza tra Palestina e Israele. Lo ha detto un portavoce del ministero degli Esteri cinese. La Cina chiama "le parti pertinenti a mantenere moderazione e calma, a fermare immediatamente gli scontri, a proteggere i civili e a impedire alla situazione di avviarsi verso un deterioramento". La nota rimarca le difficoltà e "la stagnazione a lungo termine dei processi di pace" ormai insostenibili. Il modo fondamentale per placare le ostilità "risiede nell'attuazione dei 'due Paesi' e nella creazione di uno stato palestinese indipendente".