Germania, crolla la Spd alle elezioni in Baviera e Assia. Vince la Cdu/Csu, sfonda l’Afd

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I socialdemocratici perdono le due tornate elettorali locali nei due Lander occidentali, dove si impongono i Cristiano-democratici, grandi favoriti per le elezioni politiche del 2025. Sfondano gli estremisti di Alternative für Deutschland, che ottengono i risultati migliori della loro storia in regioni solitamente a loro poco affini grazie a una campagna politica contro i migranti. Bene i Verdi, mentre i Liberali rischiano di non oltrepassare la soglia di sbarramento

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Sono elezioni amarissime per il cancelliere tedesco Olaf Scholz quelle che si sono appena tenute in Germania nei lander della Baviera e dell’Assia. A trionfare sono infatti i Cristiano sociali della Cdu/Csu, con lo sdoganamento definitivo dell’Afd, che ottiene importanti risultati in entrambe le regioni. Il voto segna anche un’importante tappa in vista del voto del 2025: le attuali proiezioni danno l’ex partito di Angela Merkel in netto vantaggio ma a preoccupare la Spd è soprattutto il risultato dei liberali, alleati di governo nella “coalizione semaforo”. La Fdp, infatti, è sulla soglia di sbarramento in Assia, intorno al 5%, mentre è già definitivamente fuori dai giochi in Baviera, dove ha ottenuto il 3%. Possibili smarcamenti della componente gialla nella compagine di governo sono a questo punto possibili: l’impressione è che i prossimi mesi non si prospettino affatto semplici per il governo di Berlino.

Le elezioni in Baviera

 Il risultato che emerge da Monaco vede ancora una volta emergere in maniera preponderante la Csu di Markus Söder: l’attuale presidente della Baviera, con ambizioni nazionali nel 2025, si riconferma con il 37% dei voti, in flessione di 0,2 punti rispetto a cinque anni fa ma sufficienti per continuare a governare insieme ai Freie Wahler, i cosiddetti “Liberi elettori”, partito locale di destra populista che ha ottenuto il 14%. Ben più significativo, però, il risultato che ha ottenuto Alternative für Deutschland, che ha guadagnato quasi 5 punti percentuali rispetto al 2018 raggiungendo un significativo 15%, che gli vale la terza piazza. Uno sdoganamento di cui dovrà tenere conto la politica tedesca, che finora li aveva sempre inquadrati nelle regioni più povere dell’Est: un simile risultato nella regione più ricca e industrializzata del Paese resta un campanello d’allarme per tutti gli altri partiti. I Verdi raggiungono il secondo posto, con il 16%, raggiungendo un simbolico primo posto tra le forze progressiste, visto il risultato a una sola cifra della Spd, inchiodata allo 8,5%.

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Le elezioni in Assia

Anche in Assia sono i Cristiano sociali a vincere in modo netto le elezioni locali: la formazione del presidente Boris Rhein ottiene il 35,5% dei consensi, un risultato che fa segnare un deciso +8,5% rispetto a cinque anni fa. Al secondo posto, al 16,7%, Afd, che stacca di poco più di un punto percentuale la Spd, ferma al 15,4%, risultato uguale a quello dei Verdi, al governo in questa regione. Possibile, perciò, un bis per l’alleanza verde-nera. Per l' Afd questo risultato elettorale si profila come il migliore della loro storia in un Land della ex Germania Ovest: in nessun'altra regione finora erano riusciti a ottenere tra i 21 e i 26 deputati. Per quanto riguarda le altre forze politiche presenti nel Parlamento di Wiesbaden, la Cdu dovrebbe ottenere tra i 44 a i 52 seggi, la Spd dai 20 ai 23 e i Verdi da 19 a 23. La capolista dei socialdemocratici in Assia, la ministra dell'Interno tedesca Nancy Faeser, ha definito "molto deludente" il risultato del suo partito alle elezioni di oggi.

In vista delle politiche 2025

Questi risultati confermano quindi i sondaggi della vigilia e le analisi che vedevano Scholz soffrire su alcuni temi caldi, come il rallentamento dell'economia, l'alta inflazione, l'aumento dei costi dell'energia, la questione immigrazione e le dispute interne su molti dossier, ora che si è allentato il collante dell'invasione russa dell'Ucraina. Per il momento nessuno dei due leader della Cdu/Csu sembra volersi alleare con l’Afd, ma certamente la loro campagna contro i migranti sembra aver fatto presa su un elettorato conservatore sì, ma non estremo.

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