Restano alti i toni tra l'ex capo della Casa Bianca e i magistrati che seguono l'inchiesta che ha portato alla sua incriminazione per frode. Il tycoon: "Una caccia alle streghe". La procuratrice Laetitia James: "Il Donald Trump Show è finito"
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Si alzano i toni tra Donald Trump e i giudici di New York che seguono l'inchiesta che ha portato all'incriminazione dell’ex presidente Usa per frode. L’ex presidente Usa ha definito il processo – cominciato lunedì e arrivato oggi alla terza udienza – “corrotto” e "una caccia alle streghe", nonostante gli sia stato impartito l’ordine di non parlarne pubblicamente. Il tycoon ha accusato il giudice Arthur Engoron di "essere un Democratico", troppo legato quindi al partito di Joe Biden: "Il giudice – ha dichiarato Trump, lasciando l'aula - sa già che cosa farà". Poi ha attaccato anche la procuratrice generale Laetitia James - “È un animale politico” – e ha detto di aver deciso di essere presente al processo per evidenziare ai media “quanto corrotto”. Insieme ai tre figli Ivanka, Donald Jr ed Eric, e ai manager della Trump Organization, è accusato di aver gonfiato il valore degli asset della sua compagnia per ottenere prestiti dalle banche per centinaia di milioni di dollari.
La procuratrice James: "Non mi farò bullizzare"
La procuratrice James ha detto che non si farà “bullizzare” e che “il Donald Trump Show è finito”, accusando il tycoon di aver partecipato al processo solamente per “raccogliere fondi”. Ha chiesto un risarcimento danni di 250 milioni di dollari e il divieto a Trump e ai suoi familiari dal continuare a fare affari nello Stato.