Elezioni USA 2024
Arrow-link
Arrow-link

Guerra Ucraina Russia, Kiev: accordo con Biden per produrre armi in Ucraina

La localizzazione della produzione di arsenale di difesa in Ucraina è stato concordato con il presidente Biden durante l'ultima visita di Zelensky negli Usa. Lo ha annunciato il consigliere presidenziale, Andry Yermak. Attacchi nella notte su Odessa. Putin si è congratulato con i cittadini per il Giorno della riunificazione delle regioni del Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson con la Russia

Kiev: "Le perdite totali in combattimento del nemico dal 24 febbraio 2022 al 30 settembre 2023"

Zelensky: "Ogni passo serve per liberare i territori occupati"

"I soldati della Brigata Tavria stanno combattendo battaglie difensive nel settore sud-orientale. Ogni passo che compiono è volto a liberare i territori delle regioni di Zaporizhzhia e Donetsk e a preparare la liberazione della Crimea". Lo ha dichiarato su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky rispondendo indirettamente al vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev che aveva parlato di annettere nuove regioni ucraine. Oggi, inoltre, i russi celebrano il primo anniversario di annessione dei territori occupati.   "Ogni successo in prima linea è dovuto principalmente alla forza e al coraggio dei nostri difensori. Con la loro lotta quotidiana, la loro forza e la loro volontà, dimostrano che la bandiera ucraina sarà ovunque sia giusto che sia", ha concluso Zelensky. 

Borrell: "Dobbiamo tutti sostenere Kiev nell'export del grano"

"Ieri sera 9 droni sono caduti sul porto del Danubio uccidendo persone, distruggendo scorte di grano e danneggiando l'infrastruttura portuale  Le corsie di solidarietà dell'Ue stanno assumendo il ruolo di esportare grano dall'Ucraina. Grazie alle Solidarity Lanes via treno siamo riusciti a sostenere l'esportazione di oltre 50 milioni di tonnellate." Lo ha detto l'Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera Josep Borrell parlando dal porto di Odessa. "Con l'Iniziativa per il grano del Mar Nero circa 30 milioni di tonnellate sono state esportate e ora questa strada è stata tagliata. E questo significa che molte persone in tutto il mondo soffriranno la fame, perché se queste tonnellate di grano non possono uscire dai porti ucraini da qualche altra parte nel mondo la gente non avrà cibo da mangiare. Questo accade soprattutto nei Paesi più vulnerabili del mondo. Ma dobbiamo continuare a sostenere l'Ucraina, fornendo tutti i modi per esportare il loro grano, perché la Russia, così facendo, non solo usa la fame come un'arma, ma guadagna molto denaro, facendo salire il prezzo e ottenendo maggiori entrate dalle loro esportazioni. È anche un'operazione economica, che cerca di sostituire l'Ucraina come esportatore di grano e di conquistare una quota maggiore del mercato mondiale del grano", ha aggiunto. 

Zelensky: "Primi al mondo a creare una flotta di droni marini"

L'Ucraina diventerà il primo Paese al mondo a disporre di una propria flotta di droni marittimi, armi che hanno già colpito in più occasioni le difese russe. Ne è convinto il presidente Volodymyr Zelensky che ha parlato al Forum internazionale delle industrie della difesa, come riporta Unian. Zelensky ha sottolineato che l'Ucraina è grata ai suoi partner per il sostegno militare, ma per sconfiggere i russi ha ancora bisogno di una propria industria degli armamenti. "Il mondo vede di cosa sono capaci i missili ucraini, le nostre tecnologie, i droni ucraini. Stiamo creando la prima flotta al mondo di droni navali, che privano le navi da guerra russe di senso e le fanno nascondere", ha dichiarato il presidente ucraino. 

Borrell a Odessa: "Qui per riaffermare il sostegno Ue"

L'alto rappresentante Ue per la Politica estera Josep Borrell, annuncia un portavoce europeo, è in visita a Odessa dove questa mattina ha visitato il centro storico. "Sono qui per ribadire il sostegno militare, economico, politico e diplomatico dell'Ue per arrivare ad una pace ma che sia giusta e che rispetti l'integrità e l'indipendenza dell'Ucraina", ha sottolineato Borrell.

Borrell

©Ansa

Kiev: "Un drone russo distrutto sopra la regione di Kherson"

Un drone russo è stato distrutto mentre viaggiava sopra la regione di Kherson. Lo ha riferito il Comando aereo orientale ucraino su Facebook. "Nella regione di Kherson, un drone nemico è stato distrutto da un jet da combattimento. Probabilmente si trattava di un Merlin", si legge nel rapporto dell'esercito ucraino. 

Intelligence di Kiev recluta tra le sue file un tenente russo

L'intelligence della Difesa ucraina ha 'reclutato' tra le sue file un militare russo di carriera in un'operazione speciale denominata 'Barynya'. Lo ha dichiarato il rappresentante dell'Intelligence della difesa ucraina Andriy Yusov citato da Ukrinform. "A seguito dell'operazione speciale 'Barynya', il tenente Danilo Vladimirovich Alfyorov, militare russo di carriera, che dal giugno 2023 collabora attivamente con le Forze di sicurezza e di difesa dell'Ucraina e con l'Intelligence della difesa dell'Ucraina, è passato dalla parte dell'Ucraina. Quando c'è stata una minaccia per la vita di Alfyorov, l'Ucraina ha condotto un'operazione speciale per riportarlo in territorio ucraino in modo controllato", ha riferito Yusov. 

Medvedev: "Nuove regioni ucraine torneranno alla Russia"

"Oggi è il giorno della riunificazione delle nuove regioni con la Russia. L'operazione militare speciale continuerà fino alla completa distruzione del regime nazista di Kiev e alla liberazione dei territori nativi russi dal nemico. La vittoria sarà per noi. E ci saranno altre nuove regioni all'interno della Russia". Lo ha scritto su Telegram il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev nel Giorno in cui il presidente russo Vladimir Putin si è congratulato con i cittadini per la "riunificazione di 4 regioni alla Federazione russa": Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson. 

Zelensky: "Ieri ho accolto a Kiev il ministro della Difesa slovacco, Martin Sklenár. Abbiamo discusso degli sviluppi in prima linea, delle esigenze prioritarie di difesa e della cooperazione per lo sminamento umanitario"

Ucraina, fotografo "eroe" ucciso nel Donetsk, "aveva cittadinanza Usa"

"Il fotografo eroe" Volodymyr Myroniuk è rimasto ucciso nel Donetsk. A denunciarlo via Facebook è stato il giornalista Yurii Butusov, come riferisce il Guardian. Myroniuk, 59 anni, è morto nei pressi di Kurdiumivka. Ucraino, era conosciuto come 'John', aveva lavorato come camionista negli Usa e aveva la cittadinanza americana: lì immortalava la natura, in Ucraina - secondo le parole di Butusov - aveva sentito "la vocazione a fotografare eroi". Era autore di scatti di soldati al fronte dal 2014, dalla Crimea.

"Era arrivato in prima linea senza permessi perché adorava i combattenti e si è conquistato rapidamente la fiducia - ha proseguito Butusov - Quando serviva, prendeva le armi, guidava, più di una volta ha partecipato direttamente ai combattimenti come volontario. Non aveva bisogno di qualcuno che gli guardasse le spalle. Al fronte era un normale combattente e così aveva l'opportunità di scattare dove il rischio è maggiore".


Stoltenberg: "Più armi a Kiev è l'unica via per la pace"

"L'Ucraina ha bisogno di più armi, perché più forte è sul campo di battaglia, più forte sarà la sua posizione al tavolo dei negoziati. Quindi, anche se può sembrare un paradosso, le armi per l'Ucraina sono la via per la pace", ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg in occasione del primo Forum internazionale delle industrie della difesa a Kiev, come riporta Ukrinform. "Il coraggio da solo non ferma i droni. L'eroismo da solo non può intercettare i missili. L'Ucraina ha bisogno di capacità. Di alta qualità. E in tempi rapidi. Non c'è difesa senza industria", ha detto Stoltenberg. E ha elogiato l'ingegnosità dell'industria ucraina della difesa, osservando che nella produzione di attrezzature militari, dai droni alle attrezzature per lo sminamento, l'Ucraina ha innovato "alla velocità della luce". 

Zelensky: "Investitori stranieri producano armi da noi"

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha inaugurato a Kiev il primo forum internazionale dedicato all'industria della difesa, nella speranza di attirare produttori in grado di produrre armi in Ucraina e "costruire un arsenale" contro la Russia. Dall'inizio dell'invasione russa nel 2022, l'Ucraina è stata fortemente dipendente dalle forniture di armi occidentali per il suo sforzo bellico. Di fronte alla lentezza della controffensiva lanciata da Kiev a giugno, le autorità ucraine temono che la determinazione dell'Occidente a continuare a fornire un sostegno così elevato si esaurisca. E' in questo contesto che l'Ucraina ha riunito ieri a Kiev 252 aziende del settore della difesa provenienti da 30 Paesi per un forum volto a convincerle ad avviare operazioni nel Paese devastato dalla guerra. "Siamo interessati a localizzare la produzione delle attrezzature necessarie alla nostra difesa e dei sistemi di difesa avanzati utilizzati dai nostri soldati", ha riassunto Zelensky nel suo discorso introduttivo. L'obiettivo, ha detto, è quello di "costruire un arsenale moderno e potente", in un momento in cui anche la Russia sta cercando di aumentare la propria capacità di produzione militare. Zelensky ha annunciato la creazione di una "Alleanza delle industrie della difesa", alla quale hanno già aderito "tredici aziende leader" del settore. Ha inoltre promesso un "regime economico speciale" per le aziende che accettano di stabilirsi in Ucraina.


Zelensky

©Ansa

Kiev, accordo con Biden per produrre armi in Ucraina

La localizzazione della produzione di arsenale difesa in Ucraina è stato concordato con il presidente Joe Biden durante l'ultima visita di Volodymyr Zelensky negli Stati Uniti. Lo ha annunciato su Telegram il consigliere presidenziale ucraino Andry Yermak. "La produzione propria di difesa è un passo importante verso la vittoria. Nel prossimo futuro, gli esperti di entrambe le parti inizieranno a incontrarsi per definire una tabella di marcia per la cooperazione. Parallelamente, si sta lavorando a una nuova struttura di sicurezza globale", ha aggiunto.

Ucraina, Zelensky: fondo per la difesa con vendita beni russi

L'Ucraina prevede di creare un fondo speciale per la difesa. Sarà finanziato dai dividendi provenienti dai beni della difesa dello Stato e dalla vendita dei beni confiscati della Federazione Russa. Lo ha affermato il presidente Volodymyr Zelensky durante il Forum delle industrie della difesa, lo scrive RBC-Ucraina. "Un fondo speciale per la difesa sara' creato in Ucraina", ha detto Zelensky. Secondo il presidente, questo fondo speciale fornirà risorse aggiuntive, in particolare per lo sviluppo della produzione militare e il sostegno per un'adeguata cooperazione per la creazione di nuove strutture e programmi militari necessari per la difesa. "Le risorse del fondo sono un vantaggio per la spesa pubblica per la difesa, la produzione di difesa e gli investimenti privati. Il fondo sara' reintegrato con i dividendi dei beni della difesa dello stato e i profitti derivanti dalla vendita dei beni russi confiscati", ha detto Zelensky. 

Klitscko, sindaco Kiev: 'combattiamo per far parte della famiglia europea'

"Vogliamo vivere in un Paese libero, vogliamo costruire la democrazia, combattiamo per quello e per il futuro dei nostri figli", e anche per questo "vogliamo far parte della famiglia europea, perché geograficamente parlando Kiev fa parte dell'Europa, e noi abbiamo bisogno dell'Europa". Lo ha affermato Vitalij Klitschko, sindaco di Kiev, in collegamento video con l'iniziativa dei sindaci europei 'European cities and global challenges' in corso a Firenze. "Il nostro scopo principale, il nostro sogno - ha detto - è di far fermare questa guerra che non ha senso, è di riportare la pace in Ucraina. Non dimenticate, per favore, che l'Ucraina è il Paese più grande in Europa, fornisce il grano per tutta la regione, e dobbiamo per questo fare tutto quello che possiamo per riportare la pace in Ucraina, fermare questa guerra che non ha senso. Noi facciamo tutto quello che possiamo per difenderci, difendere la nostra patria". Tutti devono capire, secondo Klitscko, "il motivo per cui questa guerra è senza senso, e per cui noi ucraini vogliamo far parte della famiglia europea. Putin ha pensato che l'Ucraina facesse sempre parte della Russia, e noi stiamo combattendo ora per i nostri fratelli europei, per il nostro futuro europeo, per far parte della famiglia europea con i fratelli democratici". 

Kiev, 'cinque feriti per due attacchi russi su Matviivka'

Cinque persone sono rimaste ferite questa mattina dopo che le forze russe hanno lanciato due attacchi missilistici su Matviivka, nell'oblast di Zaporizhzhia. Lo ha dichiarato su Telegram Yuriy Malashko, capo dell'amministrazione militare regionale, secondo quanto riportato da Sky News. Cinque edifici e un'infrastruttura critica sono stati danneggiati dagli attacchi, secondo il funzionario. 

Kuleba: 'Africa vuole acquistare e produrre armi ucraine'

L'Africa è interessata ad acquistare armi ucraine e a produrle sul suo territorio. A sostenerlo il ministro degli Esteri di Kiev Dmytro Kuleba durante una tavola rotonda in in occasione del primo Forum internazionale delle industrie della difesa a Kiev. "L'Africa era uno dei più grandi mercati per la vendita di prodotti militari ucraini prima dell'inizio di una guerra su vasta scala", ha detto Kuleba, citato da Sky News. "Oggi l'Africa attende il ritorno delle aziende ucraine su questo mercato per la vendita di armi".

Kiev, accordo con Biden per produrre armi in Ucraina

La localizzazione della produzione di arsenale difesa in Ucraina è stato concordato con il presidente Joe Biden durante l'ultima visita di Volodymyr Zelensky negli Stati Uniti. Lo ha annunciato su Telegram il consigliere presidenziale ucraino Andry Yermak. "La produzione propria di difesa è un passo importante verso la vittoria. Nel prossimo futuro, gli esperti di entrambe le parti inizieranno a incontrarsi per definire una tabella di marcia per la cooperazione. Parallelamente, si sta lavorando a una nuova struttura di sicurezza globale", ha aggiunto.

Kiev, salvati due soldati sotto occupazione per un anno e mezzo

Due soldati ucraini sono stati salvati in un'operazione speciale dopo aver trascorso più di un anno e mezzo nascosti nelle regioni dell'Ucraina occupate dai russi. A riferirlo la Marina ucraina, secondo quanto riportato da Sky News. I due paracadutisti sono stati riportati a casa grazie a un'azione della Marina, le forze armate e il ministero della Difesa ucraino dopo aver ricevuto notizie secondo cui vivevano sotto l'occupazione russa dall'inizio della guerra. Sono rimasti "gravemente feriti" mentre combattevano contro le truppe di Mosca e non sono riusciti a "uscire da soli" dai territori invasi, si legge in un post su Facebook. "Per tutto questo tempo si sono nascosti con successo, grazie alla gente del posto", ha aggiunto. "È stato deciso di condurre un'operazione speciale per salvare ed evacuare i militari, la cui preparazione e attuazione è stata affidata all'unità speciale dei Navy Angels". E grazie a "sforzi congiunti, i due militari che si trovavano nel territorio occupato da più di un anno e mezzo sono stati portati nel territorio controllato dall'Ucraina".

Zelensky: 'grazie alla Slovacchia per sostegno'

"Noi sottoscriveremo tutti insieme un documento, una carta, per aprire ed allargare ancora di più questo movimento di sindaci sulle grandi questioni sociali, la lotta alle diseguaglianze sociali, la lotta all'emergenza ambientale", e anche "per rafforzare l'Europa e renderla più vicina ai cittadini". Lo ha detto Dario Nardella, sindaco di Firenze, che oggi ha aperto l'incontro 'European cities and global challenges' a Palazzo Medici Riccardi con i sindaci progressisti di grandi città europee. "Questa carta sarà condivisa con tanti altri sindaci europei - ha spiegato - ma la invieremo anche ai leader dei partiti politici nazionali perché siamo molto preoccupati che in Europa non cambi nulla e che prevalgano invece delle spinte europee che sono le spinte che possono nascere anche dall'insoddisfazione dei cittadini, e invece noi vogliamo che le scelte europee siano davvero legate ai bisogni". Questo lavoro, ha concluso Nardella, "continuerà in altre città: ho già proposto alla sindaca Hidalgo di ospitare a Parigi un altro incontro, perché noi vogliamo portare le voci dei nostri cittadini al livello più alto, dove si prendono le decisioni, perché purtroppo molto spesso noi ci troviamo a dover subire decisioni che vengono prese altrove. E' molto significativo che ci sia una partecipazione così qualificata di città estremamente importanti in tutti i paesi europei, anche città che provengono da paesi del continente ma che non sono nell'Unione europea come la Turchia e l'Albania".

Mondo: I più letti