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Guerra Ucraina Russia, in un video compare l'ammiraglio Sokolov dato per morto

L'agenzia statale russa Ria Novosti ha diffuso immagini in cui compare il comandante della flotta del Mar Nero che gli ucraini avevano detto di avere ucciso in un attacco missilistico venerdì a Sebastopoli. Le forze ucraine hanno usato sistemi di razzi a lancio multiplo Himars: 7 i feriti. ll leader di Kiev ha confermato l'arrivo dei primi tank Usa. Il generale libico Khalifa Haftar in visita a Mosca, dove ha incontrato il ministro della Difesa russo Serghei Shoigu

Terza nave ucraina partita da porto su Mar Nero

La terza nave mercantile ucraina è partita oggi da un porto del Mar Nero. Lo ha detto una fonte industriale, senza fornire ulteriori dettagli, come riporta la Reuters sul proprio sito.   Si tratta dell'ultima nave a partire da un porto del Mar Nero da quando Kiev ha stabilito un "corridoio umanitario" temporaneo che abbraccia la costa in seguito alla decisione della Russia di interrompere un accordo che aveva consentito le esportazioni ucraine. Due navi che trasportavano grano hanno lasciato il porto di Chernomorsk la scorsa settimana attraverso il corridoio umanitario e sempre la scorsa settimana il vice primo ministro ucraino Oleksandr Kubrakov ha dichiarato che tre navi mercantili si stavano dirigendo verso i porti del Mar Nero per ulteriori esportazioni di cibo e acciaio. Ha aggiunto che avrebbero dovuto caricare 127.000 tonnellate di prodotti agricoli e minerale di ferro per Cina, Egitto e Spagna.


Peskov: "Abrams bruceranno e non cambieranno equilibri"

I carri armati americani Abrams inviati all'Ucraina bruceranno" e "non cambieranno i rapporti di forza" tra le truppe russe e quelle di Kiev. Ne e' convinto il portavoce della presidenza russa, Dmitri Peskov. "Tutto cio' non puo' in alcuna maniera inficiare la sostanza dell'operazione militare speciale", tantomeno "il suo risultato", ha affermato Peskov. "Non c'e' un tipo di arma che possa cambiare il rapporto di forze sul campo di battaglia". L'invio degli Abrams testimonia soltanto, dice il portavoce del Cremlino, che "gli americani continuano ad accrescere la loro diretta implicazione in questo conlitto".

Guterres (Onu), bandire armi nucleari una volta per tutte

"L'unico modo per eliminare il rischio nucleare è eliminare le armi nucleari. Dobbiamo lavorare insieme per bandire questi dispositivi di distruzione, una volta per tutte". E' il messaggio del Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione totale delle armi nucleari. La realizzazione di un mondo libero da armi nucleari è uno degli obiettivi prioritari delle Nazioni Unite nel campo del disarmo. Eppure, ad oggi, ci sono circa 12.512 armi nucleari rimaste nel mondo e i paesi che possiedono tali armi hanno finanziato piani a lungo termine per modernizzarle. Più della metà della popolazione mondiale vive in paesi che possiedono tali armi o fanno parte di alleanze nucleari. Mentre ci sono state riduzioni significative delle armi nucleari dispiegate dalla guerra fredda, nessuna testata nucleare è stata distrutta in base a un trattato bilaterale o multilaterale. Inoltre, l'Onu ricorda che il 21 febbraio 2023 la Federazione russa ha annunciato la sospensione della sua partecipazione al trattato per la riduzione e la limitazione delle armi offensive strategiche. L'Onu sottolinea dunque che siamo di fronte ad un "disarmo nucleare tardivo, incerto e incompleto". Questo crea crescenti preoccupazioni sulle potenziali conseguenze umanitarie dell'uso anche di una sola arma nucleare, e delle conseguenze catastrofiche di una guerra nucleare regionale o globale in piena regola. 

Cremlino, gli Abrams Usa bruceranno come gli altri tank

Gli Abrams, forniti dagli Usa all'Ucraina, sono un'arma importante, ma "bruceranno come gli altri". Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato dalla Tass

Video con ammiraglio Sokolov a riunione tenuta oggi

L'agenzia statale russa Ria Novosti ha diffuso un video di una riunione di alti ufficiali svoltasi oggi in cui compare anche l'ammiraglio Viktor Sokolov, il comandante della flotta del Mar Nero che gli ucraini avevano detto di avere ucciso in un attacco missilistico venerdì a Sebastopoli. Sokolov viene mostrato mentre, in collegamento video, ascolta un discorso del ministro della Difesa Serghei Shoigu. 

Kiev, attacchi a territorio russo sono contro industria militare

"Gli attacchi con i droni sul territorio dello Stato aggressore (Russia) sono principalmente rivolti alle imprese dell'industria missilistica del complesso militare-industriale della Federazione russa", ha dichiarato in un'intervista a New Voice il capo dell'intelligence della Difesa ucraina Kryrylo Budanov.  "Un terzo delle imprese rilevanti si trova nella parte europea della Russia ed è accessibile a droni sconosciuti. Quando lanciamo determinate azioni sulle strutture del complesso militare-industriale russo, miriamo a una sola cosa: rallentare la produzione di armi russe", ha aggiunto Budanov. 

Ministro Difesa russo, '17.000 ucraini uccisi in un mese

Oltre 17.000 soldati ucraini sono stati uccisi nell'ultimo mese, secondo quanto afferma il ministro della Difesa russo, Serghei Shoigu, citato dalle agenzie russe. 

Cremlino, non abbiamo informazioni su uccisione ammiraglio

Il Cremlino non ha informazioni sull'uccisione dell'ammiraglio Viktor Sokolov comandante della flotta russa del Mar Nero, rivendicata dagli ucraini. Lo ha detto il portavoce Dmitry Peskov citato dalla Tass. 

Kiev, 'aspettiamo risposta positiva da Ue a fine ottobre'

"Speriamo che la Commissione Ue prenda atto dei risultati che l'Ucraina ha raggiunto come candidato all'Unione Europea: ci aspettiamo una risposta positiva alla fine di ottobre. Ma starà ai membri dell'Ue l'iniziativa di aprire nuovi negoziati entro la fine dell'anno". Lo ha detto Ivanna Klympush-Tsintsadze  Presidente della Commissione Parlamentare per l'integrazione dell'Ucraina nell'Ue alla conferenza "L'Ucraina nell'Unione Europea: il momento di agire", organizzata dalle Ambasciate di Polonia e di Ucraina a Roma. 

Kiev, 'abbiamo drone segreto,distrutte armi per 7 milioni'

Un drone ucraino che sarebbe "segreto" ha distrutto in una sola sera attrezzature russe per un valore totale di oltre 7 milioni di dollari. Lo riporta su Telegram il ministro della Trasformazione digitale di Kiev, Mikhail Fedorov, senza specificare la data dell'attacco. "Il drone segreto ucraino funziona" ha spiegato Fedorov, "la compagnia d'assalto Uav Hills della 92/ma Brigata meccanizzata separata ha colpito carri armati T-80 e T-72 e obici D-30". Secondo lui questo è il risultato di un drone ucraino "di cui gli occupanti hanno molta paura. Vi parleremo del drone stesso dopo la vittoria. Che rimanga una 'piacevole' sorpresa". 

Ucraina: media, esplosioni nella Donetsk occupata

Esplosioni sono state udite questa mattina nella regione di Donetsk occupata: lo riporta Rbc-Ucraina, che cita residenti locali. 

Mosca, 'attacco drone ucraino su una sottostazione di Kursk'

Nelle prime ore di questa mattina un drone ucraino ha sganciato un ordigno esplosivo su una sottostazione elettrica nel villaggio di Snahost, nel distretto di Korenevsky. Lo riporta su Telegram Roman Starovoyt, governatore della regione di Kursk. Secondo quanto riportato da Starovoyt, "7 insediamenti sono stati lasciati senza luce", ma "nessuno dei residenti è rimasto ferito". "Le squadre di emergenza inizieranno a ripristinare l'alimentazione elettrica non appena la situazione lo consentirà" ha chiarito il governatore.

Wp, 'arrivati a Kiev meno del 50% degli Abrams promessi da Usa'

In Ucraina sono arrivati poco meno della metà dei 31 Abrams M1 promessi dagli Stati Uniti a Kiev. Lo riporta il Washington Post citando un alto ufficiale militare ucraino rimasto anonimo. a gennaio il presidente degli Usa Joe Biden si era impegnato a inviare all'Ucraina 31 tank e funzionari militari statunitensi hanno affermato che le consegne saranno graduali ma che si aspettano che i carri armati promessi siano tutti in Ucraina nelle prossime settimane. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky aveva confermato ieri l'arrivo del primo lotto di Abrams di fabbricazione statunitense in Ucraina. 



Bielorussia: incontro Lukashenko-Putin il 15/10 in Kirghizistan

Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko ha annunciato che incontrerà il suo omologo russo Vladimir Putin il 15 ottobre in Kirghizistan: lo riporta il Guardian

Colloqui del capo del Consiglio di sicurezza russo in Egitto

Il rafforzamento della cooperazione tra la Russia e l'Egitto in materia di sicurezza è al centro dei colloqui che il capo del Consiglio di Sicurezza russo, Nikolai Patrushev, ha in programma oggi e domani al Cairo. Patrushev, che in precedenza ha avuto colloqui in Oman, incontrerà tra gli altri il consigliere presidenziale egiziano per la sicurezza nazionale, Faiza el-Naga, e il consigliere per la lotta al terrorismo, Magdy Abdel Ghaffar. Lo rende noto il servizio stampa del Consiglio di Sicurezza russo citato dall'agenzia Interfax. 

Kiev: 'Non useremo missili a lungo raggio per colpire la Russia'

Il segretario del Consiglio di sicurezza ucraino Oleksiy Danilov ha dichiarato che Kiev non userà i missili a lungo raggio per colpire il territorio della Russia. Lo ha riferito in un'intervista al quotidiano spagnolo Abc. La scorsa settimana gli Stati Uniti avevano confermato che forniranno all'Ucraina missili a lungo raggio Atacms. Danilov ha sottolineato l'importanza di queste armi, ma ha anche aggiunto che queste "saranno utilizzate esclusivamente per proteggere il nostro territorio. Non le useremo sul territorio della Russia, abbiamo accordi con i nostri partner".

Kiev: 'Aspettiamo risposta positiva da Ue a fine ottobre'

"Speriamo che la Commissione Ue prenda atto dei risultati che l'Ucraina ha raggiunto come candidato all'Unione Europea: ci aspettiamo una risposta positiva alla fine di ottobre. Ma starà ai membri dell'Ue l'iniziativa di aprire nuovi negoziati entro la fine dell'anno". Lo ha detto Ivanna Klympush-Tsintsadze Presidente della Commissione Parlamentare per l'integrazione dell'Ucraina nell'Ue alla conferenza "L'Ucraina nell'Unione Europea: il momento di agire", organizzata dalle Ambasciate di Polonia e di Ucraina a Roma.

Vice premier Ucraina: 'Entrare nell'Ue vitale per il Paese'

"Dobbiamo assicurarci di governare questo Paese in modo tale da essere sempre più vicini a entrare nell'Unione Europea, è una decisione vitale per ciascun cittadino ucraino. Non c'è un solo giorno in cui l'Ucraina non lavori alacremente per potere entrare a far parte dell'Unione Europea". Lo ha detto il vice primo ministro ucraino Olga Stefashya intervenendo con un messaggio video alla conferenza "L'Ucraina nell'Unione Europea: il momento di agire", organizzata dalle Ambasciate di Polonia e di Ucraina in cooperazione con il senatore Giuliomaria Terzi di Sant'Agata, Presidente Commissione Politiche Ue del Senato e con la Rappresentanza della Commissione Europea a Roma.

Kiev: "Colpito quartier generale russo nel Kherson: 8 morti"

Le forze ucraine hanno colpito con sistemi di razzi a lancio multiplo Himars il quartier generale russo nella regione di Kherson uccidendo 8 ufficiali e ferendone altri 7: lo ha reso noto una fonte del servizio di sicurezza ucraino, come riporta Ukrainska Pravda. La fonte ha condiviso un video dell'attacco, avvenuto durante una riunione alla quale erano presenti ufficiali del 24/o Reggimento fucilieri motorizzato e della 70/a Divisione fucilieri motorizzata. "La riunione è terminata prematuramente: 8 ufficiali hanno lo status di '200', 7 di '300'", ha detto la fonte riferendosi ai codici numerici usati per indicare morti e feriti.

Rimpatrio orfani ucraini, giudice nomina curatore speciale

Il Tribunale civile di Catania ha nominato un curatore speciale per due gemelle ucraine di sette anni, una vicenda parallela a quella al centro dell'inchiesta avviata dalla Procura sul rimpatrio, contro la loro volontà, di minorenni che erano in affido a famiglie siciliane. Per il giudice, come riportano La Sicilia e il Fatto quotidiano, il curatore dovrà rappresentare "le minori dinanzi alle autorità competenti, amministrative e giudiziarie, nella procedura di rientro in Ucraina, nei termini di cui in parte motiva, e per esprimere consensi o autorizzazioni a trattamenti o interventi necessari a tutela della loro salute". A fare intervenire il Tribunale, che con la sua decisione ha di fatto bloccato il rimpatrio delle due gemelline, è stata la Procura di Catania che con l'aggiunto Sebastiano Ardita e il sostituto Francesco Camerano, ha chiesto l'intervento del giudice civile. Ad avviare le pratiche per il rimpatrio delle due sorelline, che da quando sono in Italia sono state sottoposte a delicate cure al Gaslini di Genova, è stata la tutrice Yuliya Dynnichenko che è indagata per violenza, minacce nel caso di altri due minorenni. La donna ha a sua volta denunciato la famiglia affidataria delle bimbe per sottrazione di minore. ma ci sarebbe già una richiesta di archiviazione. Le due sorelline non vorrebbero più tornare in Ucraina per la paura della guerra e perché si trovano bene nel nuovo contesto affettivo che le circonda. La tutrice, che vuole riportarle in Ucraina, secondo il Tribunale "non risulta avere preso in alcun modo in considerazione né le raccomandazioni di non rimpatrio formulate dall'Unhcr, proprio in relazione ai minori ucraini, né le gravi condizioni di salute di entrambe le sorelline". Se il Tribunale lo ritenesse "conforme al supremo interesse" delle bimbe, potrà "negare il consenso" al rimpatrio. 

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