L'artista danese che aveva preso soldi dal museo per non fare niente dovrà restituirli

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Jens Haaning, nel 2021,  aveva consegnato due tele bianche al Kunsten Museum di Aalborg, tenendo per sé le 532 mila corone (pari a 72 mila euro) in contanti che avrebbe dovuto utilizzare per un'installazione. Ora dovrà restituire il maltalto e pagare altri 10 mila euro di spese legali. Riceverà, comunque, un compenso per il suo lavoro

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La sua surreale storia era finita sui principali giornali internazionali. L'artista concettuale danese Jens Haaning era riuscito a beffare il museo d’Arte moderna Kunsten di Aalborg, sottraendo le 532 mila corone in contanti (circa 72 mila euro) che avrebbe dovuto utilizzare per realizzare un'installazione precedentemente commissionata. Il museo, infatti, nell'autunno del 2021, si era visto recapitare soltanto due tele bianche, con l'assurda giustificazione di Haaning  che l'opera d'arte era rappresentata dalla sua stessa fuga col denaro, ribattezzata "Prendi i soldi e scappa".

 

L'artista dovrà comunque ricevere un compenso per la sua opera

Ora l'uomo è stato condannato da un tribunale a risarcire per intero il museo per la somma di denaro sottratta indebitamente, oltre alle spese legali pari a poco più di 10 mila euro. "Sono scioccato", si è limitato a commentare un sorprendentemente incredulo Haaning ai media danesi: "Tuttavia", ha aggiunto, "è successo esattamento quello che immaginavo sarebbe potuto accadere". Il tribunale ha, però, precisato che ad Haaning dovrà essere elargito il regolare compenso per il suo lavoro, dato che le tele, ancorché immacolate, erano state regolarmente esibite al museo di Alalborg. All'epoca dei fatti, nel 2021, Lasse Andersson, direttore del Kunsten Museum, aveva detto alla stampa: "Non siamo un museo ricco. Dobbiamo pensare attentamente a come spendiamo i nostri fondi e a non spendere più di quanto possiamo permetterci". Haaning, senza scomporsi troppo, aveva replicato: "Il lavoro consiste nel fatto che io abbia preso i loro soldi. Non è un furto. È una violazione del contratto e la violazione del contratto fa parte del lavoro".

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